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William Syndrome
Voglia di pace
Le voci dei bimbi il vento raccoglie
e poi le sparpaglia tra i rami e le foglie
di alberi antichi, con grosse radici
che sanno ascoltare le cose che dici
per poi raccontarle, giù...giù...nel profondo
al cuore che batte al centro del mondo.
Se un bimbo sorride,
sorride anche il Cuore
ed ecco spuntare
in un prato un bel fiore.
Se un bimbo è felice,
il Cuore è contento
e nascon farfalle
che danzan col vento.
Ma, a volte,
le risa diventano pianti:
le lacrime scendono,
calde e pesanti,
colpiscon la Terra
che trema, impaurita,
vedendo la morte
mischiarsi alla vita.
Ossezia, Israele,
Iraq, Palestina...
tra bombe e fucili
la morte cammina,
portando con sé
ceceni, afghani
e tanti, tantissimi bimbi africani!
Bombardano, sparano e parlan di pace,
al Cuore del mondo ‘sta cosa non piace:
“Se di odio e violenza riempite la Terra,
non siate bugiardi: chiamatela guerra!”
La pace è sorridere, darsi la mano,
dormire tranquilli, guardare lontano
e in fondo vedere, nel cielo sereno,
i sette colori dell’arcobaleno.
Soltanto se spargi la voglia di amare
il vento sorride e può allora portare
agli alberi antichi e alle loro radici
le voci ed i sogni di bimbi felici!
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Ultimi Commenti
SindromediWilliams il 20/11/08 alle 22:59 via WEB
Ciao Gi, forse senza rendertene conto, hai salvato il Natale al nanopremier. Devi sapere che, per Natale avevo scritto una lettera a Babbino, chiedendogli di regalare al dittatore una motilità intestinale, che sarebbe dovuta durare dal 24 dicembre al 6 gennaio. Poi leggendo il tuo post ne ho scritta un'altra chiedendogli di annullare la precedente e di far si che si avveri il tuo desiderio. Per ora ti devi accontentare di un ^__^ , un bacio, un abbraccio e una buonanotte.
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Linfadoro il 20/11/08 alle 16:57 via WEB
Hai ragione Lù sui bellissimi ricordi.....
Si la sstituta della Tata dovrebbe esesre supergiù, cme lei ma appena l'avrò per le mani ti racconterò...sperem!
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robbie.l il 20/11/08 alle 16:44 via WEB
ahahahahahaha...che ridere se torno indietro nel tempo...Ricordo ogni piccola parola, messaggio, telefonate, e video chiamate, foto...Una maratona alla caccia dei regali per tutti noi, da spedire in un sali e scendi tra Napoli-Ragusa-Ribera-Avellino...Che emozioni...Come passa il tempo vero Gi...Belle emozioni che ancora sento addosso! Bacio mia cara
P.s. felice che tu abbia trovato la sostituta tata, spero sia come la prima... |
Linfadoro il 20/11/08 alle 14:58 via WEB
Mica tanto sbagliata dalle mie parti si dice....fai so chi buoi!Cioè fai ciò che vuoi!
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Linfadoro il 20/11/08 alle 14:57 via WEB
GRAZIEEEEEEEEEEEEEE ma quantu è duci st'omm!!!!!
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AndatodltestA il 20/11/08 alle 14:55 via WEB
Errata corrige: buoi=vuoi
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AndatodltestA il 20/11/08 alle 14:54 via WEB
E' tua...puoi farne ciò che buoi, bacio.
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Linfadoro il 20/11/08 alle 14:36 via WEB
Caspita l'ho letta tre volte...bellissima grazie Sergio, davvero a delicious gift! Ne farò un post! Posso posso?????
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AndatodltestA il 20/11/08 alle 13:11 via WEB
Babbo Natale esiste...Larry, un barbone americano che dormiva in macchine destinate alla demolizione, una mattina come tante e il disperato bisogno di mangiare; si reca in uno di quei “ristoranti” per gente ai limiti della società e ordina di tutto: uova, salsicce, succo di frutta e anche una bella fetta di torta. Mangia avidamente Larry, ma poi…cazzo. Poi c’è il conto da pagare che, come la notte, arriva puntuale, “ho dimenticato il portafoglio a casa” cerca di obiettare Larry, ma certo dice l’oste, ti credo, si abbassa e raccoglie il “portafoglio” di Larry, una banconota da 20 dollari, dalla stessa tiene i soldi del conto e porge il resto al barbone. Sorride Larry, un atto di bontà infinito, ringrazia e va via, ma si dice ”non posso sempre pretendere comprensione, è vero che nessuno mi accetta, devo darmi da fare, cercare un lavoro, anche quello più sporco, ma devo lavorare, ridarmi una dignità” e ci prova Larry, per mesi fino a quando non trova un “impiego” presso una linea ti telefonia americana. Il suo compito? Vendere il prodotto insomma, come i venditori di scope elettriche, Larry doveva convincere le persone a comprare “quella” linea telefonica. Un uomo in gamba Larry, in cinque anni riesce a mettersi in proprio, la società per la quale lavorava dipende da lui e… lo cita in tribunale: aggiotaggio. Ma anche i giudici hanno un’anima riconoscono le ragioni di Larry e obbligano la società, quale ”equo indennizzo”, a versare a Larry 50,2 milioni di dollari: incredibile, Larry il barbone è milionario. Ciò accadeva sedici anni fa. Che buffo quel Babbo Natale che si aggirava nei vicoli, col vestito rosso, barba bianca e la pelle…nera, un Babbo Natale che, per quindici anni, girava tra i più deboli e portava doni “particolari”. Si, avete inteso, regalava migliaia di dollari ad ogni barbone, ad ogni famiglia bisognosa, sempre con un sorriso, si recava in quel “ristorante” beveva caffè e pagava, sempre, 20 dollari. Ciò doveva restare un segreto, Larry aveva espresso questa sua volontà, nessuno doveva sapere che il “Babbo Natale nero” avesse un nome. Fino al Natale scorso, anno 2006, e sai perché? Larry venne colpito da una malattia cattiva, irriverente, devastante e, alla giornalista che gli chiedeva perché, rispose con un sorriso buono: “Babbo Natale esiste, ma qualche volta si ammala e può anche morire”. Grazie Larry.
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Linfadoro il 20/11/08 alle 12:47 via WEB
Ecco vedi....il NAtale è una bellissima festa anche per questo, secondo me si può dare sfogo a tutta la fantasia che si ha....e forza allora.....uno si mille ce la fa.....a realizzarsi, ne hai ancora 999, ma io confido che qualcosa alla fine di quello che hai scritto, raggiunga alte vette, e sia ascoltato!
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