IL VALORE DEI VALORI
Sono uno che come tanti si rende conto di quante ingiustizie ci sono in
tutto il mondo, in ogni nazione, città, famiglia e ad un’attenta
osservazione, anche all’interno di una singola persona, senza parlare
delle istituzioni, amministrazioni, militari, partiti, religioni,
associazioni varie.
Si potrebbe dire, l’intero sistema umano, come quello animale e
vegetale, non prende in considerazione la giustizia verso altri, come
un valore importante.
Viceversa se entriamo nel mondo della materia senza vita, troviamo
una condizione straordinaria, dalle più piccole particelle che al loro
interno sono composte (a livello di atomi) di un movimento corretto,
senza sfruttare l’eventuale possibilità sul suo vicino, dalle più
grandi galassie dell’universo, sempre senza sfruttare altri.
Forse tutto questo avviene proprio per la mancanza di desiderio o
necessità di sopravvivenza, che invece affligge ogni essere vivente.
Proviamo a considerare una persona singola che ritrova in
contrasto con la ragione e l’inconscio, quando con la ragione si arriva
alla scelta di un’azione con prospettive di convenienza, anche se
sembra rischiosa, ma ragionando bene si capisce che il rischio non c’è,
l’inconscio molto spesso annulla la scelta fatta dalla ragione per
motivi di esperienza, paure, è quindi un’ingiustizia nei confronti
della ragione per mancanza della possibile convenienza.
Se nonostante l’inconscio, l’individuo segue la ragione con
relativa convenienza e batticuore, il valore dell’inconscio è cambiato.
Cosa occorreva per cambiarlo prima?
Questo nostro agire, seguendo l’inconscio o l’istinto anziché la
ragione, spiega il motivo dell’importanza che noi diamo ad alcuni
valori anziché ad altri .
Dal momento che ogni individuo ha una scala di valori diversa da
altri, dinnanzi ad una scelta comune per tante persone, alcuni faranno
scelte sbagliate proprio a causa della qualità dei valori, per questo
si presenta la necessità di dover correggere la qualità dei valori.
Cosa occorre per avere dei valori giusti?
Non basta certamente la volontà, che anzi direttamente non ha
nessun approccio con l’inconscio, si dovrà agire indirettamente con una
emozione o suggestione, esempio in una panca c’è scritto vernice
fresca, la ragione dice di starne alla larga mentre l’inconscio che ha
sempre gradito la panca, non la rinuncia per un’informazione data dalla
ragione o dalla volontà, ma cercherà di essere colpito con una
emozione, magari toccando la vernice, se poi si sporca abbastanza,
cambia subito il suo valore e se ne resta alla larga..
Non è possibile correggere la scala dei valori con delle emozioni
dirette, sarebbe troppo laborioso ed impossibile specialmente per
eventi che ancora non sono accaduti.
Ci può essere una specie di informazione che sappia suscitare una
emozione e quindi indirizzare alla giusta collocazione della scala dei
valori?
Se fosse possibile, la giusta collocazione della scala dei valori
su molte persone, si rischierebbe forse di creare delle persone troppo
simili?
Sarebbe forse peggio?
In ogni caso penso che valga la pena di parlarne, è sempre possibile che scaturisca un’ipotesi migliore.
Come mai con tante persone, distinte come intelligenti, quali
sociologi, psicologi, filosofi, politici, religiosi non emerge un
discorso, una ricerca, sul problema, con tanti scrittori capaci di
raccontare storie già accadute non emerge qualcuno che si provi di
scrivere qualche cosa che possa essere di aiuto per una ricerca al
miglioramento dei valori?
Forse per incapacità, non considerazione del problema, non
conveniente dal profilo eroico, non remunerativo, oppure cosa peggiore
per non identificarsi come dittatori?
Infatti in varie epoche ed in varie forme la dittatura esercitata
da politici, religiosi, pubblicitari ed altre forme non democratiche ha
fatto largo uso di persuasione, con vari mezzi, ottenendo grandi
risultati.
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