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S.Caterina e il valore di una promessa....
Post n°20 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da principetorlonia72
Il santuario era al di sopra delle nostre teste e appariva ai miei occhi...scintillanti di adrenalinica meraviglia...quasi fosse una lampada capace di sfondare con il suo bagliore l'oscurità della notte. Un punto...lontano...tra le asperità della montagna che noi tutti guardavamo con il capo rivolto verso l'alto. Ad Andrea, il piccolo, parve addirittura di trovarsi di fronte alla raffigurazione dell'inferno, del purgatorio e del paradiso...sì, ecco, quella che tutti stavamo guardando doveva senz'altro essere la luce riflessa di colui che è al di sopra di ogni cosa e che dall'alto ci governa.... Un tempo..breve...per guardarsi negli occhi e decidere, io e lei, di risalire la china della montagna...di arrancare su per l'antica stradina confondendosi tra le fronde brune degli alberi. Selciati disegnati dal tempo...parole che scorrono...sguardi d'intesa...il respiro un pò affannato...le mani che si cercano per trovare un appoggio...l'intesa..e poi infine il silenzio...di chi sa esserti vicino... Ci ritrovammo a consacrare il nostro amore su quell'altare di pietra bianca...affidammo alle parole la nostra promessa...incidendole sulla pagina un pò sgualcita di un diario....con i visi rivolti verso l'effige di Santa Caterina che, dall'alto dell'anfratto nel quale era stata riposta, pareva averci concesso la sua benedizione. Ma che valore può avere una promessa..?? Neanche la più gloriosa delle umane promesse, può sottrarsi al destino di ciò che, mutevole, caratterizza la nostra specie.... Guardavo i suoi occhi verdi ripromettendomi di non separarmene mai. Avrei saputo riconoscere tra mille l'odore della sua pelle...o nell'oscurità, le colline dolci dei suoi seni. Chissà in quale recipiente vuoto del tempo Dio avrà gettato quella promessa: chissà in quale vita, se non questa, potrò urlare al mio animaletto selvatico che mi manca e che per nessuna ragione al mondo vorrei fare a meno dei suoi capricci e del suo sorriso...così come dei suoi difetti...del suo non saper ascoltare...del suo desiderio irrefrenabile di raccontarsi...del suo rimpizzarsi di cibo quando ancora la tavola non è stata imbandita...delle sue contraddizioni...e ancora di più, dell'amore che così autenticamente è stata capace di darmi. Grazie cucciolo.... |
Inviato da: sheila773
il 15/11/2010 alle 16:03
Inviato da: sheila
il 18/06/2009 alle 04:44
Inviato da: sheila
il 04/06/2009 alle 19:46
Inviato da: loredana...
il 21/03/2009 alle 00:26
Inviato da: Stoicovic
il 18/02/2009 alle 15:29