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Post n°9 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da marcelloongania
Prima di entrare nel pieno del processo di Burgos, delle giornate trascorse in aula, ci sembra interessante riferire la cronologia degli episodi che hanno condotto al processo stesso: 1968 3 agosto: La vedova e la figlia del Manzanas prestano una prima dichiarazione sui fatti accaduti alle autorità competenti. 4 agosto: La vedova e la figlia del Manzanas esaminano alcune decine di fotografie "...senza poter riconoscere pienamente l'individuo. Ha richiamato l'attenzione dei funzionari il fatto che le due signore, al vedere la fotografia di un certo Tommaso Trifoll Madrazo, abbiano coinciso nell'affermare che si tratti della persona che più assomiglia all'omicida." (dagli atti della polizia si San Sebastiàn). Ottobre: Viene pubblicato un manifesto clandestino dal titolo "Melitòn Manzanas giustiziato". Porta la firma dell'ETA e la polizia lo ritiene autentico. 7 dicembre: Viene arrestato a Mondragòn (Guipuzcoa) Josè Marìa Dorronsoro. 1969 25 gennaio: Izko nega la sua partecipazione all'uccisione di Melitòn Manzanas. 6 marzo: E' arrestato ad Eibar Francisco Xavier Larena Martinez. 8 marzo: E' arrestato a Deba Joaquìn Goròstidi Artola. Fine marzo: La Brigata della Polizia Politica ottiene quelle che dovranno essere le prime prove a carico degli imputati. Dorronsoro, dopo 28 giorni di arresto, Larena e Goròstidi dopo 17 ciascuno, firmano le loro dichiarazioni. La polizia ha già il suo omicida: Izko De La Iglesia. Vengono rifiutate tutte quelle prove che dimostrano l'impossibilità di Izko ad effettuare l'omicidio di Manzanas. L'autore morale dell'attentato sarà, per la polizia, il "Biltzar Txipia", la piccola assemblea dell'ETA. Anche in questo caso vengono rifiutate tutte le prove che tendono ad escluderla. 24 aprile: Il quotidiano "Hierro" di Bilbao, organo della falange franchista, afferma in un articolo che "è stato dimostrato che Manzanas venne ucciso con la pistola sequestrata ad Izko De La Iglesia." 21 maggio: La vedova e la figlia di Manzanas vengono condotte al carcere di Puerto de Santa Marìa, dove viene loro presentato Izko De La Iglesia. Non avranno così più tardi difficoltà a riconoscerlo davanti al Giudice Istruttore. Luglio: Izko viene condotto a Burgos e detenuto per 80 giorni in cella d'isolamento. 1970 28 aprile: Nuovamente interrogato dallo stesso Giudice Istruttore Militare e minacciato dopo essergli stato richiesto il giuramento di rito, l'avvocato Miralles denuncia i fatti al Collegio degli Avvocati di Madrid e rinuncia alla difesa di Xavier Izko De La Iglesia, che verrà assunta dall'avvocato Josè Antonio Echeverrieta Ortiz. Settembre: Gli avvocati difensori ricevono l'atto di accusa dei sedici imputati che nelle conclusioni contiene le seguenti richieste:
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