Mente e Cervello
anche se sei forte come una roccia non spendere troppo tempo a cercare di bucare l'acqua...perchè, strano a dirsi, ma sarà lei che bucherà te...
I CINQUE TIBETANI_ELISIR DI LUNGA VITA
UMILTÀ E FORZA
Capita alle persone veramente sapienti quello che capita alle spighe di grano: si levano e alzano la testa dritta e fiera finchè sono vuote, ma quando sono piene di chicchi cominciano a umiliarsi e ad abbassare il capo.
(Michel de Montaigne)
La forza dell'anima è indistruttibile e continua ad accrescere il proprio potere finché trasforma tutti quelli che tocca.
Mohandas A. (Mahatma) Gandhi
LIBERI E VINCOLATI COME LE ONDE DEL MARE...
Un uomo è malato quanto i suoi segreti
Guarda le onde del mare, arrivate alla riva sembra per loro sia finita...si infrangono...invece sono sempre lì, nel mare, e tutto ricomincia...niente viene distrutto se si è all'interno di un "tutto"...rimaniamo nel nostro destino,nella nostra vita, ed anche quando sembrerà andar male, saremo solo all'interno di un ciclo di lungo percorso...nn accettiamo consigli, nn facciamoci influenzare...nn diventiamo ciò che gli altri vorrebbero fossimo...
Dietro ad ogni comportamento, per quanto strano possa sembrare, agisce l´amore.
Anche dietro ai sintomi che uno ha, è sempre l´amore che agisce.
Per questo è decisivo che nelle rappresentazioni si trovi il punto dove l´amore si raccoglie.
Solo allora si raggiunge la radice, è lì che si trova anche la via che porta alla soluzione.
Ma anche alla soluzione si giunge sempre attraverso l´amore.
Bert Hellinger
Le relazioni tra i membri di un nucleo familiare seguono una logica complessa, che sfugge alla coscienza del singolo individuo e che spesso risiede nelle dinamiche nascoste del nostro sistema familiare, quello che ci siamo creati o quello da cui proveniamo. Questi movimenti inconsapevoli ostacolano il naturale fluire dell´amore nelle relazioni, oppure "irretiscono", cioè legano una persona ad altri membri della famiglia, anche delle generazioni passate, costringendola a rivivere inconsapevolmente il loro destino.
Questo può causare sofferenza in molti aspetti della nostra vita: nelle relazioni affettive, nelle relazioni in ambito professionale, nel rapporto con il denaro e con la nostra salute fisica.
Le Costellazioni portano alla luce e in gran parte risolvono intrecci, vincoli e identificazioni inconsce con il destino dei membri delle nostre famiglie, restituendo a ciascuno la dignità del proprio posto. Ne risulta un appagante senso di continuità e al tempo stesso di libertà dal passato; un senso di serenità, di forza e di rilassamento che incoraggiano profondamente in ciascuno di noi l´amore, la compassione e il rispetto per noi stessi e per gli altri.
Bert Hellinger è ormai noto in tutto il mondo per aver sviluppato e perfezionato questo metodo che permette di mettere in scena il campo d´influenza della propria famiglia, scegliendo dal gruppo dei partecipanti i rappresentanti per i suoi vari membri. Dalla posizione che gli viene fatta occupare, dalle interazioni tra di loro nel sistema rappresentato, dai loro sentimenti, si possono rilevare i legami nascosti, i segreti e gli ordini dell´amore che regolano quel sistema familiare e che possono generare al suo interno benessere e felicità, oppure malattia e malessere.
Chi conduce la costellazione procede per tappe, cambiando la posizione dei rappresentanti nello spazio e osservando quali sentimenti emergano da questi mutamenti, fino a giungere ad una disposizione finale, in cui si può vedere l´ordine familiare ricostituito.
Questa sarà l´immagine che aiuterà nella propria crescita umana chi ha richiesto la rappresentazione, assecondando e riconoscendo i movimenti dell´anima che portano alla riconciliazione con i propri familiari. Chi era stato escluso o dimenticato verrà reintegrato nel sistema, con effetti profondamente benefici per ogni suo membro.
Il lavoro porta alla luce con quanta forza, ed in quale modo, un amore cieco e inconsapevole vincoli le persone, e come lo stesso amore sciolga e sprigioni delle potenti forze guaritrici, nel momento in cui può emergere e manifestarsi, aiutando le persone a ritrovare i loro sentimenti più autentici e ad entrare in accordo con il mondo così com´è.
LA PIETRA
LA PIETRA della tavola di IUGURTA
DAL DESERTO...
ASSISTI TUTTI.
Sii allegro. Sii cortese. Sii una dinamo di irrefrenabile felicità. Riconosci Dio ed il Buono in ogni viso. Non c'è santo senza un passato, non c'è peccatore senza futuro. Loda ognuno. Se non puoi lodare qualcuno ... lascialo uscire dalla tua vita.
Sii originale, sii inventivo.
Osa, osa e osa ancora ... Non imitare. Sii saldo, sii eretto. Non appoggiarti alle staffe prese in prestito da altri.
Pensa con la tua testa. Sii te stesso.
Tutte le perfezioni e le virtù di Dio sono nascoste dentro di te: rivelale.
Il Saggio - pure - è già dentro di te: rivelalo. Lascia che la Sua grazia ti emancipi.
Fai che la tua vita sia quella di una rosa: pur silente essa parla il linguaggio della fragranza.
Shri Babaji
IL SILENZIO DELLA NATURA
UN RICAMO è SEMPRE UN RICAMO, SOLO CHE QUALCHE VOLTA, COME BAMBINI ACCOVACCIATI SOTTO LE GAMBE DI NOSTRA MADRE...LO VEDIAMO AL ROVESCIO.
LA VITA è SEMPRE BELLA, SOLO CHE TALVOLTA SIAMO TROPPO LIMITATI PER CAPIRE PERCHè HA CAMBIATO COLORE, E SOLO ALLA FINE SI PUò AMMIRARE L'INTERO RICAMO.
BY San PIO.
LOTTA FINO A CHE DESIDERI I FRUTTI
Disse l'Occhio: 'Guardate che bella montagna abbiamo sul nostro orizzonte!'
L'Orecchio tentò di udirla, ma non ci riuscì.
Allora la Mano disse: 'Sto cercando di sentirla, ma non la trovo.'
Fu la volta del Naso: 'Non c'è nessuna montagna, perché non ne sento l'odore'.
E tutti giunsero alla conclusione che l'Occhio era in errore.
Gibran
EINSTEIN
Un essere umano è una parte di un tutto che chiamiamo universo.
Una parte limitata nello spazio e nel tempo.
Egli percepisce se stesso, i propri pensieri e sentimenti come un qualcosa di separato dal resto, una sorta di illusione ottica della propria coscienza.
Questa illusione è una specie di prigione per noi, perché ci rinchiude nei nostri pensieri personali e nell'affetto per le poche persone che ci sono vicine.
Il nostro compito deve essere quello di liberarci da questa prigione allargando il raggio della nostra compassione fino ad abbracciare tutte le creature viventi e l'intera natura in tutta la sua bellezza.
Albert Einstein
Dopo il caffè, la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità.
"Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare".
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
"1.. 2.. 3.. - la Follia cominciò a contare.
La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.
CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare."
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è L'Amore?".
Nessuno l'aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L'Amore accettò le scuse.
Oggi, l' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
114 EMERGENZA INFANZIA
Bambini abusati, percossi, sfruttati, offesi, traumatizzati, abbandonati. Ragazzi che tentano il suicidio, che fuggono da casa, o che si trovano in condizioni di disagio per l'uso di alcol, droga o farmaci. E ancora che subiscono aggressioni o sono vittime del “bullismo”.Da 3 anni li aiuta il "114, emergenza infanzia", un numero di pubblica utilità voluto dai ministeri delle Comunicazioni, delle Pari Opportunità, del Lavoro e Politiche Sociali e gestito da Telefono azzurro. Un servizio attivo 24 ore su 24 che si rivolge a tutti i cittadini, ai minori in difficoltà e a qualunque organizzazione coinvolta nella tutela di bambini e adolescenti. Il numero da comporre è il 114 ed è raggiungibile, per ora, solo da numero fisso.
E' possibile segnalare situazioni a rischio via Internet (www.114.it) o telefonando al 114: un operatore con una formazione specifica risponde e si attiva immediatamente nell'emergenza, ma si occupa anche di seguire gli sviluppi della situazione. Per chiamare da un telefonino è necessario comporre il numero 1.96.96, gratuito e dedicato ai bambini, oppure l’199.15.15.15 per adolescenti e adulti.
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DESTINO
Stai attento con i tuoi pensieri: si trasformano in parole.
Stai attento con le tue parole: si trasformano in azione.
Stai attento con le tue azioni: si trasformano in abitudini.
Stai attento con i tuoi atti: modellano il tuo carattere.
Stai attento con il tuo carattere: controlla il tuo Destino.
QUANDO L'UOMO HA L'ANSIA...
Alcuni gestiscono la loro insicurezza esibendo un atteggiamento distaccato, rifuggendo dal coinvolgimento emotivo, benché abbiano in realtà un pressante bisogno di intimità, ma il terrore di una possibile perdita li trasforma in anime solitarie. E’ un atteggiamento più comune tra gli uomini, in genere meno consapevoli del loro bisogno di legami emotivi, ed è fonte di irritata frustrazione per le donne che li scelgono come partner e che vengono continuamente ‘messe alla prova’, in una relazione connotata come non-romantica e che richiede continue pressioni, nell'illusoria speranza di ricevere più attenzioni, più tenerezze da parte di chi, invece, non è in grado di esprimerle, perché troppo impegnato a padroneggiare le sue ansie.
CAMPAGNA CONTRO GLI ATTACCHI DI PANICO
PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA:LA RESILIENZA
In Psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. E' la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità. Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
Si può concepire la resilienza come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto con l'esperienza, i vissuti e, soprattutto, con il modificarsi dei meccanismi mentali che la sottendono.
LAO TZU
La verità non consiste nelle belle parole;
le belle parole non sono verità.
Il buono non pretende di avere ragione;
chi pretende di avere ragione non è buono.
Il saggio non è erudito;
l'erudito non è saggio.
Il saggio non accumula nulla.
Più usa cio' che ha per gli altri, più ha.
Piu' dà cio' che ha agli altri, più é ricco.
la via del cielo consiste nel nutrire
e nel non arrecare danno.
La via del saggio consiste nell'essere generoso
e nel non competere.
Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all'oceano mancherebbe.
Importate non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore.
Per noi nessun uomo è troppo misero per non essere l'immagine di Dio.
INNO ALLA VITA
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, conservala.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.
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Post n°117 pubblicato il 15 Aprile 2008 da tetiangel
la politica degli angeli ANARCHICI DI CENTRO: l'anarchia liberale Molti anni fa, intervenendo nel dibattito libertario americano, Murray N. Rothbard propose la costituzione di una sorta di "centro anarchico-liberale" che evitasse gli errori e le ingenuità delle due tendenze politiche estremiste dell'anti-statalismo americano del tempo: la prima rappresentata dalla destra in cui si riconoscevano gli allievi di Ayn Rand (schierati sempre e comunque con le corporations e con il mondo degli affari), la seconda incarnata dalla sinistra di chi - come Karl Hess - si sentiva vicino ad ogni movimento insurrezionale, fosse anche sulle posizioni di Che Guevara. Prendiamo in esame, ad esempio, la questione costituzionale che è al centro della filosofia politica anarchico-liberale. Non c'è il minimo dubbio che siano molti coloro che, senza sapersi libertari, sono pronti ad accogliere la proposta di un ordinamento sociale in cui ogni servizio venga offerto da imprese in concorrenza tra loro. Negli ultimi secoli lo Stato ha certamente operato una forte manipolazione delle coscienze, ma al tempo stesso ha suscitato molta irritazione in chi constata quotidianamente di essere un uomo libero ogni volta che si muove nell'ambito del mercato (comprando, vendendo, stipulando contratti, effettuando donazioni, ecc.) e di essere invece uno schiavo quando è costretto ad obbedire agli arbitri dei nuovi tiranni: uomini politici, burocrati, giudici, ecc. La consapevolezza di non essere lontani dalla sensibilità di tanta gente che non è libertaria (o che almeno non sa di esserlo) deve indurci allora ad adottare una strategia il più possibile rispettosa delle convinzioni e della sensibilità della maggioranza. Bisogna assolutamente evitare che la legittimità a disobbedire a leggi imposte sia confusa con il venir meno di ogni norma; che la difesa del diritto individuale ad acquistare e ad assumere sostanze venga intesa come simpatia per l'eroina o altre droghe; che la nostra battaglia in favore della massima libertà del settore creditizio venga intesa quale accondiscenza verso i metodi usati dagli strozzini; che la nostra ferma convinzione del diritto a difendere i nostri diritti sia confusa con una sorta di esaltata (e ingiustificata) negazione di ogni solidarietà spontanea e volontaria. Come è noto, quella dell'estremismo è una malattia infantile. E non bisogna stupirsi, allora, se un giovane movimento politico quale è quello degli ultrà del liberalismo mostri in qualche occasione di cadere in questo tranello. C'è infatti un estremismo libertario che, per semplicità, definiremo di sinistra il quale esalta ogni forma di sovversivismo ed elogia in modo indiscriminato ogni forma di marginalità. Ma c'è anche un estremismo di destra che invece non soltanto riconosce il diritto ad essere egoisti, ma perfino celebra ogni comportamento di questo genere e ogni visione cinica dei rapporti interpersonali. Ma per essere libertari non è necessario aderire a nessuno di questi orientamenti. I libertari, insomma, devono essere pienamente consapevoli che la loro contestazione dello Stato non ha in sé nulla di patologico o di eccessivo, perché patologico ed eccessivo - semmai - è lo Stato. A chi si stupisce del fatto che noi non vogliamo partecipare al marchingegno diabolico della coercizione e della violenza istituzionalizzata, ci basta rispondere che lo stupore è tutto nostro di fronte ad un'umanità abituata ad accettare tutto ciò senza provare la minima vergogna. È forse assurdo, da parte nostra, rifiutarsi di aggredire il prossimo (con la regolamentazione)? È da fanatici considerare immorali i furti (ovvero sia le tasse)? È sbagliato diffondere la notizia che solo in tempo di pace gli Stati, durante questo secolo, si sono resi responsabili della morte di circa 170 milioni di persone? Tutti coloro che hanno mantenuto un minimo di moralità e di rispetto verso il prossimo sono in condizione di capire quanto siano illegittimi gli apparati pubblici e quanto sia ragionevole la prospettiva libertaria. Ma perché questo avvenga è indispensabile che i libertari, o quanto meno alcuni di loro, sappiano rivolgersi nel giusto modo ai propri interlocutori e sappiano evitare inutili radicalismi. Che sappiano essere, insomma, anarchici di centro. |
Post n°114 pubblicato il 09 Aprile 2008 da tetiangel
Quando il cuore ha paura e inizia a dirti che non puoi riuscirci, attento, non è detto che sia davvero così. Pensa al maratoneta. Pensa all'ultimo sforzo della partoriente. Pensa al giorno dell'esame. L'esame è al termine di un cammino di preparazione. Studiare, in particolare all'inizio del programma, è semplice ed entusiasmante. Il problema viene dopo, le informazioni da ricordare aumentano e sembra impossibile ricordarle tutte. L'esame sembra insuperabile. Il momento più difficile per un atleta è il salto il giorno della gara, ancor di più se quella gara si chiama olimpiade. Quanto è facile saltare in palestra durante l’allenamento, ma davanti ad un giudice ed una giuria l'emozione tradisce. Allora mi chiedo, a quante gare rinunciamo negli ultimi istanti, proprio quando la vittoria è in tasca, ma non ce ne rendiamo conto. A quante cose diciamo che è impossibile ottenerle e che se prima sembrava facile, ora tutto si è complicato. Quante volte interpretiamo le difficoltà come segni del destino e quindi inviti a lasciar perdere. Se ci rubano i sogni, se ci rubano pezzi di anima non ci lamentiamo, ma se dovessero rubarci una borsa o un cappotto siamo pronti alla lotta! Pensare che tante volte a rubarci i sogni siamo noi. Siamo noi che rinunciamo convinti che sia inutile lottare, che è evidente la difficoltà. Quante volte siamo pronti a guardare più le difficoltà fuori di noi che i desideri nel nostro cuore. Che fine hanno fatto i desideri di quando eravamo bambini? Quanti ne abbiamo realizzati e a quanti abbiamo rinunciato per le nostre paure di non farcela, pensando alle difficoltà che invece di diminuire aumentavano. Siamo tutti convinti che nella vita dopo delle lotte tutto ci sia dovuto, che il destino debba andar liscio, anzi, talvolta quando iniziamo a inseguire un sogno siamo quasi accompagnati da fate e folletti e tutto ci sembra facile…poi iniziano le difficoltà, e mi spiace dirlo la difficoltà maggiore è alla fine. Proprio come per un esame, la difficoltà maggiore non è studiare, quanto dimostrare di averlo fatto. Quel giorno tutto è difficile. Se non sapessimo che gli esami vanno così, andremmo via, come facciamo la maggior parte delle volte nella nostra vita. Per gli esami vi sono delle regole socialmente condivise, in altre cose no. Nessuno ci dice che avremo come premio un lavoro se lotteremo per esso. Nessuno ci dice che quell’amica sarà leale con noi dopo aver affrontato certi percorsi. Insomma la vita non è semplice come affrontare un esame, poiché non ha le stesse regole condivise. Un comportamento per noi corretto può essere frainteso, un gesto d’amore mal capito. Allora che fare? Capire davvero quali sono i nostri sogni, ascoltare davvero il nostro cuore. Concedersi delle pause, se necessario, ma non perdere mai di vista la meta, sapendo di aspettarsi le difficoltà maggiori mano a mano che ci si avvicina al traguardo. Tenere l’arco teso non aiuta quando si decide di scagliare la sfreccia. I muscoli sono troppo rigidi per fare centro. Non è che tutto ciò che deve accadere deve accadere subito. Il successo non si misura dal “subito”, ma dal fare centro, prima o poi. L’importante è non tradire se stessi abbandonando per codardia i propri sogni! |
Post n°113 pubblicato il 08 Aprile 2008 da tetiangel
Pechino, 8 apr. - La contestata staffetta della torcia olimpica 2008 potrebbe essere l'ultima. Kevan Gosper, membro del Comitato olimpico internazionale (Cio) ha annunciato che nella prossima riunione si parlera' della revisione della marcia che porta la fiaccola in giro per il mondo fino al Paese ospitante, dopo che le cerimonie di Londra e Parigi sono state utilizzate come pretesto per manifestazioni di carattere politico. E' troppo tardi, ha detto Gosper, per fermare la marcia di 137mila chilometri verso Berlino, ma per la prossima edizione bisogna pensare a rinunciare alla staffetta. "Sono un convinto sostenitore dell'ipotesi di far viaggiare direttamente la torcia da Olimpia alla nazione ospitante e mi aspetto che il Comitato esecutivo ne discuta" ha detto ai giornalisti. La prima staffetta della torcia delle Olimpiadi moderne porto' la fiaccola a Berlino nel 1936. Prima dei Giochi di Sydney nel 2000 viaggio' in alcune isole del Pacifico e nel 2004, prima di tornare ad Atene, fece tappa in tutte le citta' che fino ad allora avevano ospitato un'Olimpiade. Gosper ha smentito che Pechino abbia deciso di portare avanti la steffetta nonostante il parere contrario del Cio. "Il comitato organizzatore" ha detto, "ha discusso dei timori di quanto sarebbe potuto accadere lungo il percorso della staffetta, ma la decisione era stata gia' presa e ci siamo semplicemente rassegnati a tenerci pronti" ha detto. Craig Reedie, membro britannico del Cio, ha detto che non si e' ancora discusso della marcia della fiaccola in occasione dell'Olimpiade di Londra del 2012 e che l'indomani delle manifestazioni nella capitale britannica non e' certo il momento giusto per farlo. |
Post n°112 pubblicato il 06 Aprile 2008 da tetiangel
Se le cose non vanno bene, la tua storia personale non è sincronizzata con la storia del mondo al quale appartieni. Diverso da quando capitano quelle coincidenze fortuite. Noi Siamo l’Universo e l’Universo è Dentro di Noi
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Post n°110 pubblicato il 02 Aprile 2008 da tetiangel
Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l'Algeria. Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo? 4 aprile, Bologna, Sala Passepartout, Via Galliera 25/A ore 21 Invia il messaggio: "Free Tibet. Stop to the China Olympic Games" La ruota del samsara ti premierà. |
Post n°109 pubblicato il 02 Aprile 2008 da tetiangel
Vai su www.striscerosa.it e firma la petizione online! Affinchè vi siano parcheggi riservati e gratuiti per mamme in attesa, o con piccoli al seguito (ma anche per babbi!)... |
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Post n°107 pubblicato il 30 Marzo 2008 da tetiangel
Rispondiamo al messaggio lanciato dalla corrispondente Mariapiera Rangoni sulla necessità di aderire alla proposta di infoltire il numero di abitanti del Tibet e fare maggiore forza sull'opinione pubblica mondiale. Con la semplice iscrizione al sito http://www.tibetan-passport.fr.st/ si diventa "cittadini virtuali" del piccolo Stato asiatico tuttora sottomesso alla invasione ed alla persecuzione cinese. Boicottiamo le olimpiadi come loro boicottano i nostri prodotti ittici! IL RISPETTO DEL PROSSIMO é UN PRINCIPIO UNIVERSALE DAL QUALE NON SI PUò PRESCINDERE!!! IO NON CI STO! |
“Il tempo non trasforma l’uomo. Il potere della volontà non trasforma l’uomo. L’amore lo trasforma”, dice Henry Drummond. |
Post n°105 pubblicato il 27 Marzo 2008 da tetiangel
A te che sei unico al mondo |
Post n°104 pubblicato il 26 Marzo 2008 da tetiangel
L'individuo non sempre si prende cura della sua salute psicologica tanto quanto fa con la propria salute fisica. Tra l'altro esiste ancora in molti la diffida dell’esperto in salute psicologica, visto, per poca conoscenza in materia, il "medico dei matti". In realtà andare dallo Psicologo non vuol dire essere "svitati", o "diversi", ma, al contrario, significa prendersi cura della propria salute mentale, che va di pari passo con quella fisica, migliorando notevolmente la qualità totale della propria esistenza.Un supporto psicologico può essere utile per una crisi temporanea, per favorire una crescita interiore personale, per delle esigenze di orientamento, per raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e del proprio contesto familiare, sentimentale, sociale, lavorativo o scolastico. Un qualsiasi mutamento o evento nella propria esistenza (come cambiare lavoro, sposarsi, crescere, avere dei figli, superare degli esami, etc.) può risultare di difficile elaborazione e superamento; in tal caso una consulenza psicologica può risultare un benefico supporto ed aiuto positivo, traghettando la persona attraverso il disagio interno fino alla sua attenuazione e/o scomparsa. Un supporto psicologico può essere utile per migliorare e capire la propria parte interna ritrovando un giusto equilibrio in essa e con il mondo esterno. Un supporto psicologico da parte di uno specialista della salute mentale può essere utile per creare uno spazio diverso da quelli abituali della vita di tutti i giorni dove confidarsi e confrontarsi, ed al quale riferirsi come punto di riferimento.
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"Abbandonati da governo"Sciopero fame contro stato vegetativo "Ci sentiamo abbandonati dallo Stato. Vogliamo che ai nostri cari sia data l'assistenza che spetta loro". E' la denuncia di Domenica Uva Colella, presidente dell'associazione "Uniti per i risvegli" di Bari, che opera per la diffusione e la difesa dei diritti dei post comatosi. Lei e i familiari di 11 disabili gravissimi pugliesi (tra cui due minorenni) hanno deciso uno sciopero della fame a oltranza per richiamare l'attenzione del mondo politico. L'esperienza personale della famiglia Colella è una delle tante che purtroppo hanno colpito numerose famiglie italiane. "Mio fratello Leonardo è in stato vegetativo da nove anni, ma l'unico aiuto che ci viene dato sono tre sedute di fisioterapia alle settimana da 45 minuti. E basta. Le legge numero 162 del 1998, invece, dice che ci spetterebbe ben altra assistenza. A Bari mancano persone e soldi, ma purtroppo la situazione è la stessa anche in altre zone d'Italia", ha spiegato. Ecco perché lo sciopero della fame. E non solo: "Chiederemo ai nostri associati di fare anche lo sciopero del voto alle prossime elezioni. A noi non interessa chi è o chi sarà al governo, di destra o di sinistra. Noi vogliamo che la legge venga inserita nei programmi elettorali e che ne venga verificata l'applicazione. Finora non è stato così. Vogliamo risposte immediate dai nostri politici e siamo pronti a rivolgerci alla magistratura". Questo gesto di protesta, comunque, vuole servire anche a tutte quelle persone che si trovano nella stessa situazione. "Attualmente questo sciopero della fame conta su 18 partecipanti, ma siamo sicuri che altri si aggiungeranno - ha detto - . Non bisogna dimenticare che in Italia ci sono 20mila casi di stato vegetativo, è diventata una vera e propria emergenza sociale. Non tutti, però, hanno il coraggio di ribellarsi e credo che questo nostro gesto possa servire anche a loro". L'obiettivo è anche quello di realizzare qualcosa di concreto per aiutare chi si trova in questa situazione drammatica: "Da noi mancano mezzi e strutture. Vorremmo istituire un centro di ricerca, un centro di risveglio ad alto livello. Personalmente ho visto che all'estero la situazione è decisamente migliore. Nessuno fa miracoli, ma le strutture sono maggiori ed è diverso anche l'approccio. Si viene trattati con maggiore umanità". Nonostante le estreme difficoltà, la parola eutanasia non fa parte del vocabolario dell'associazione "Uniti per i risvegli". "Noi siamo contrari, ma è lo Stato con il suo comportamento che mette in atto un'eutanasia passiva", ha concluso Colella. Alberto Gasparri |
Massimo D'Onofrio In coma, digiuna per curarsi La storia di «Maria», immobilizzata in un letto ma lucida da 15 anni: rifiuta il cibo, perchè non ha i 15mila euro necessari per ricoverarsi in una clinica di Innsbruck GINOSA - Per curarsi dovrebbe andare ad Innsbruck, ma non può nemmeno uscire di casa. L'orizzonte di Maria, il nome è di fantasia, è un uscio insuperabile. Prigioniera nel letto in cui è adagiata da 15 anni e del coma vigile che l'ha rinchiusa nel suo corpo di 41enne. Non può muoversi, non può parlare, ma può capire. Soprattutto capisce di avere un'unica speranza di migliorare - se è ancora possibile parlare in questi termini - la sua qualità della vita. In Austria troverebbe il professor Leopold Saltuari, il luminare che ha rimesso in piedi Umberto Bossi e che ha già offerto una chance anche a Maria durante una visita fatta a Bari. Potrebbe farcela, almeno potrebbe provarci. Perchè i suoi occhi corrono veloci, ma il suo corpo è una prigione immobile, un sasso che la tiene inchiodata al materasso. Tuttavia, un mese nella clinica austriaca costa 11 mila euro (15mila accompagnatore compreso) e Maria non ha un soldo. Vive con la madre, anziana e vedova, in un “sottano” di Ginosa e persino vedere la luce naturale è per lei un lusso. L'unica luce non artificiale che riesce a vedere, una volta l'anno, è a Lourdes dove l'accompagna l'Unitalsi. Senza soldi, non c'è cura. E per questo, da ieri mattina, Maria è in sciopero della fame. Lotta nel suo fortino. Al suo fianco ci sono i volontari dell'Associazione Uniti per i Risvegli e dell'Associazione Nova Vita. Le danno sostegno anche grazie alla “catena umana” di solidarietà avviata contemporaneamente in Puglia, Toscana, Sicilia e Friuli. Maria non è sola nella sua prigione. Ci sono tante altre persone nella sua stessa condizione e che stanno lottando come lei. «E' una questione legata al denaro per le cure - spiega la dott.ssa Maria Teresa Angelillo, la neuropsicologa che segue la vicenda - giacchè l'Asl col modello E112 rimborsa le spese al 70% e lo fa molto lentamente: ma i soldi li deve anticipare il paziente o la sua famiglia che, come in questo caso, è in una situazione di estremo bisogno». C'è già chi vorrebbe far partire una raccolta di fondi, forse servirebbe uno “scatto” delle Istituzioni: Comune, Asl, chiunque può fare qualcosa per Maria. Il problema è anche un altro. «Non abbiamo un'assistenza domiciliare adeguata - racconta il medico - per pazienti che escono dal coma. Dopo le cure nelle strutture succede che vengano dimessi e quindi affidati alle cure dei parenti». Eppure l'Adi a Ginosa esiste: «Ma l'assistenza - dice sconfortata la dott.ssa Angelillo - è limitata alla fisioterapia, mentre qui è necessaria una logopedista». Maria ne ha bisogno da anni e non l'ha mai avuta. Muovere la bocca è un tormento, i muscoli sono catene; nello stato vegetativo in cui si trova, persino respirare è un ostacolo troppo alto da superare: inspirare, espirare, tra un rantolo e un colpo di tosse. «Servirebbero le cure necessarie, di qualità, come le persone che possono permetterselo: per questo - insiste la neuropsicologa - ci appelliamo alle istituzioni perchè possano alleviare il calvario di questa persona che, quando la si imbocca, vorrebbe almeno dire “ciao” e non può farlo perchè non ha nemmeno la forza di aprire la bocca». Speranze di miglioramenti? «Questo tipo di cure sono un percorso lungo: si comincia e poi bisogna vedere sin dove s'arriva». Una strada difficile. Come quella che Maria percorreva 15 anni fa. Andava a Castellaneta con la sua 126, perchè voleva aiutare una sua amica in difficoltà. L'asfalto era viscido, finì fuori strada e poi su un letto. Prigioniera del suo corpo. Voleva aiutare, adesso ne ha bisogno lei. Help. Massimo D'Onofrio |
Fin dal primo incontro era chiaro che qualcosa stava succedendo. Un’impressione familiare, come se vi foste conosciuti da sempre, anzi, come se vi foste ritrovati tra miliardi di persone. Se siete entrambi disponibili e pronti per aprirvi, state per innamorarvi, scatenando una serie di reazioni chimiche a catena. L’odorato capta i ferormoni, la feniletilamina invade il cervello, la dopamina si mette in azione. È l’amore-passione, che con il tempo e l’aiuto di ossitocina ed endorfine si trasformerà in amore-attaccamento. A meno che non siate drogati di feniletilamina…ossia avete bisogno di sentire le farfalle nello stomaco, i brividi continui etc. Talvolta si è legati a quelle prime emozioni, che quando l’innamoramento si evolve in amore si pensa sia finito tutto…ma non è così, come vedremo! I ferormoni
La feniletilamina Se siete adoratori del cioccolato già la conoscete, se state per innamorarvi, non tarderete a conoscerla. La La dopamina L’azione della feniletilamina non finisce qui. La feniletilamina stimola infatti il rilascio della dopamina (quell’ormone che ci rende euforici e soddisfatti per un goal, o per l’acquisto di una nuova borsa!), un neurotrasmettitore che agisce su numerosi processi fisici e psicologici. Tra l’altro, la dopamina è intimamente legata al sistema limbico, una zona del cervello che è sede delle emozioni e delle funzioni vitali come la sete, la fame e la sessualità. La dopamina consente quindi di rinforzare alcuni comportamenti che apportano piacere e soddisfazione. Quando un evento è più felice di quanto speravamo, la dopamina emette un segnale di felicità i cui effetti euforizzanti ci spingono a ripetere l’esperienza: si vorrebbe essere sempre insieme, ci si telefona ogni giorno, si vorrebbe vedersi sempre. Può finire? Secondo gli esperti questo periodo magico non può durare in eterno. Poco a poco, l’organismo si abitua alla feniletilamina, e l’allegria si attenua man mano. Per i “drogati” di feniletilamina questo segna spesso la fine della coppia, e preferiranno cercare, conquista dopo conquista, di ricreare gli effetti euforizzanti della L’ossitocina
Le endorfine Quando l’organismo sviluppa una tolleranza alla feniletilamina e non si scatenano più gli effetti dirompenti presenti all’inizio del rapporto, il cervello inizia a produrre altri ormoni, le endorfine.. Dopo gli effetti eccitanti della feniletilamina, il cervello viene invaso da sostanze che possiedono le stesse proprietà della morfina. Le endorfine apportano calma e sollievo al dolore, e riducono l’ansia. La sensazione di benessere che procurano si traduce in una relazione affettiva molto forte che non si vuole più interrompere. Ora potete chiacchierare, mangiare e dormire in pace. È l’amore-attaccamento, l’armonia completa, una felicità tranquilla che può durare per anni e anni - sempre che si sia svezzati dalla feniletilamina… COS’è UN’EMOZIONE? Quindi, si vede lei (lui), scattano tutti i sistemi e gli apparati, e c'è l'emozione, l'innamoramento. Ma perché proprio quel lui e quella lei? Ci sarà un'idea che guida questo scelta. Può darsi, ma bisogna vedere che cosa si intende. CERTO! Questa è una circostanza determinata se si vuole geneticamente. Infine un corollario della teoria di James: anche di fronte all'insulto più cocente, al desiderio più travolgente, se si conta fino a dieci prima di parlare, se si agisce su respiro e muscolatura, tutto sembra svanire: l'offesa è un sciocchezza, l'oggetto amato diventa ordinario e banale. Ma perché farlo? C’è gente che pensa troppo all’amore e non lo vive, non si lascia vivere, così finisce per evidenziare le ovvie difficoltà insite in una unione. Se non ci avessero creato così, se l’accoppiamento e il desiderio non portasse ormoni con se, tali da farci sentire drogati, ci saremmo estinti! Talvolta si è espressa un’opinione sull’idea relazione, si hanno idee chiare in mente su ciò che si vuole. Per cui non è detto che sia la presenza del vero amore o innamoramento a guidare i rapporti di coppia, quanto la circostanza e predisposizione del momento. Due persone possono essere pazze l’un per l’altra, ma non continuare il loro percorso sociale canonico che porta alla costruzione di una famiglia…mentre altre due, portano con se un eguale progetto, e si sentono pronti, e seppur non innamorati davvero, si faranno prendere dalla condivisione di un entusiasmo! Quindi basta innamorarsi, amare, per condividere un'esistenza? Se invece che all'oroscopo lo si chiede a Freud la risposta sarà no: i rapporti di coppia senza alcuna caratteristica del rapporto d'amore sono cosa comune, così come l'inverso. C’è gente che ama, e usa le zone emozionali, c’è gente che le intralcia con quelle razionali, portandosi verso una confusione che potrebbe fargli vivere stati ansiosi. Secondo William James, l’innamoramento parte nel corpo e non nel pensiero. Anzi il pensiero può, in certe circostanze, negarlo o reprimerlo…così si è innamorati, arrabbiati, delusi o altro e non si è del tutto consapevoli. Però, se si attuano questi meccanismi nevrotici non la si passa liscia. Ansia e panico saranno i nostri nuovi amici. Poi ci sono delle differenze tra uomini e donne. Ad esempio, un periodo di silenzio, per le donne, rappresenta un modo per alimentare il desiderio, oltre che per creare uno spazio in cui essere ascoltata, per gli uomini, invece, denota solo l'assenza,ma attenzione ho scritto assenza e non mancanza. Il fatto è che l’immaginario maschile si nutre molto più di fisicità e immagini delle donne. Un uomo si infervora al “pensiero”, bada bene, al pensiero, che quella donna possa non essere più sua. Anche le lettere sono diverse: Nelle lettere degli uomini il corpo della donna risulta ampiamente presente. Esso viene descritto ed evocato in ogni minimo dettaglio, primo tra tutti gli occhi e lo sguardo, quale veicolo del desiderio. Tale presenza è in relazione ad un piacere immediato, in quanto gli uomini si nutrono del ricordo fisico, mentre le donne si focalizzano sull'essenza della relazione che intrattengono con l'innamorato. Le donne, quindi, esprimono, prevalentemente, i sentimenti, le sensazioni, i meccanismi e le circostanze della relazione amorosa, mentre gli uomini evidenziano maggiore difficoltà ad affrontare tali aspetti e focalizzano di più la loro attenzione sugli aspetti fisici della donna. Questo si verifica nella maggior parte, ma non nella totalità dei casi. Si tratta di una differenza comunicativa che, seppure denoti complementarietà di pensiero, a volte, può dare adito a incomprensioni. |
Post n°97 pubblicato il 05 Marzo 2008 da tetiangel
Dedicato a chi ha uno di questi mali: La solitudine,la paura, l’angoscia,l’insicurezza,lo squilibrio,il disagio, il disadattamento,il panico, l’infelicità, sono molto diffusi come malesseri nelle società ricche! Il male dei ricchi: Hai paura di rimanere disoccupata/o? Hai paura di vivere una relazione? Hai paura di diventare madre/padre? Hai paura di non riuscire a sopravvivere da sola/o? Bene, questi stati d’animo sono tipici dei bambini! I bambini pensano di non essere in grado di affrontare delle difficoltà da soli. I bambini somigliano ad un depresso. Nelle società ricche gli adulti rimangono bambini. Nelle società ricche gli adulti rimangono bambini. Per cui soffrono perché si sentono soli, abbandonati,non curati, non amati,e hanno sempre sempre paura. Per diventare adulti bisogna imparare da soli le difficoltà della vita, imparare a sopravvivere e lottare. Ma i nostri giovani tutti laureati e disoccupati, o sposati in giovane età, passando dalla mamma alla moglie/marito, non hanno mai dovuto affrontare da soli le difficoltà della vita. E forse non sanno come si fa… Non hanno mai avuto vere occasioni per diventare adulti. Si sono scontrati con piccole difficoltà, e pensano di essere eroi per aver superato un intervento di appendicite… I veri adulti sono i nostri exstracomunitari, bambini sulla carta, ma adulti nell’animo. Sono quelli che ci vendono i fazzolettini ai semafori. Quelli non sanno cos’è un attacco di panico! Loro sanno sopravvivere, ma anche giocare. Sono bambini adulti. La cosa ti sembrerà strana, ma in realtà tutti abbiamo diverse personalità. Solo i nevrotici hanno una sola personalità e adottano lo stesso copione per le diverse situazioni. Il nevrotico si convince di non essere capace a trovar lavoro, perché adotta sempre le stesse tattiche… Il nevrotico pensa di non poter essere adatto a portare avanti delle relazioni, perché fallita una devono farlo tutte. Il nevrotico non sa amare e volere il bene dell’altro. PERCHE’ Il nevrotico è solo un bambino egoista. Ti sei mai accorto di assumere un comportamento diverso a seconda dei contesti? E delle persone? Però…. Ti sei mai accorto di comportarti sempre nella stessa maniera, anche sbagliata, o che ti ha dato solo fregature, in alcune situazioni? Bene, dove sei rigido nei copioni e pensi tanto, lì è il tuo male! Dovresti sentirti inferiore in alcuni casi, superiore in altri, alla pari in altri ancora…questo è normale. Anzi, talvolta non ne sei consapevole! Stai sereno, non buttarti giù, non ti è calata l’autostima, sei semplicemente normale!J La nevrosi è caratterizzata dall’unicità della personalità, ripetitiva e coatta: ossia la personalità nevrotica. Ossia sei poco spontaneo, poco te stesso, pensi troppo e fai litigare il sistema limbico con il lobo frontale. Hai paura delle relazioni? Ama e basta. Non ti chiedere chi ama di più. Amare vuol dire dare. Non darsi e diventare vittima, ma dare nel rispetto reciproco. L’amore si pratica non si riflette e rimurgina nella fantasia. Hai paura di non trovare lavoro? Non perdere tempo e inizia a lavorare. Fai quel che ti capita. Il lavoro è sempre dignitoso! Il lavoro è come il cibo, o come l’amore, attenzione a interromperlo, difficile riprendere. Hai paura di non trovare lavoro? La mano operosa comanda, la pigra serve. La vita va praticata, altrimenti si rilassa. Non aver paura di nulla, adattati all’ambiente, va avanti per prove ed errori, fino a che non troverai il comportamento più adatto per ogni situazione e relazione. Sii flessibile.questo è un mondo a colori! Non sempre adotteremo un comportamento vincente, talvolta dovremo solo ridurre le perdite…ma attenti a non trasformare quel comportamento come l’unico possibile per ogni situazione del genere! Purtroppo avremo sempre difficoltà a cambiare quel comportamento. Per cui sarà difficile uscire da alcuni tunnel. Se si sbaglia una volta è dura, ma non impossibile tornare indietro. Questo sta a te, a quanto tieni alla tua vita. Puoi farcela anche tu! Non aver paura, puoi cambiare le sorti della tua vita. Inizia a sognare, modifica i parametri nella tua mente. Sono le nostre personalità a dirigere la nostra vita. Non ci sono sfortune o fortune. Sono le nostre paure presenti o assenti che ci fanno vivere o meno parti di vita. Alcune posizioni sono memorizzate da bambini, o in seguito ad eventi traumatici e duri da digerire, allora sarà difficile venir fuori da quel tunnel, perché la personalità perdente si scontrerà con il nuovo desiderio… …se vinve la vecchia rigida personalità, si fallirà ancora, e si penserà di essere maledetti o sfortunati… …se vince il desiderio e si vince la paura…la vita comincerà a sorridere anche per te! Se con il vecchio atteggiamento rigido non hai ottenuto nulla…prova ad ascoltare i tuoi sogni…lasciati andare…tanto nel primo caso ti va male comunque…nel secondo…forse ti va bene J Le nostre personalità, dirigono la nostra vita, e si manifestano alla nostra coscienza spesso sotto forma di autoimmagini. Hai paura di rimanere disoccupato? Inizia ad immaginarti al lavoro, ma legato ad un lavoro semplice. Hai paura di non saper amare? Visualizza dei cuccioli, prima di animale, poi di uomo e sogna di prendertene cura. Tu puoi, non sei diverso dagli altri! Prendi fiducia in te stesso! Sogna! Tra tutte le personalità svariate che possiamo assumere, tre sono le fondamentali: • Il bambino • L’adulto • Il genitore Se si segue uno sviluppo psichico e organico completo, si devono assumere tutte e tre le personalità. Ovvio che per il passaggio dall’una all’altra l’inibizione nevrotica è dietro l’angolo. Il vero passaggio evolutivo attraverso le tre permette la guarigione dalla nevrosi Ansioso-depressiva Il cucciolo-bambino non è autosufficilente, Non ha una personalità evoluta ed è sempre alla ricerca di amore, sicurezza e coccole. Il cucciolo ha una paura cronica L’adulto è autosufficiente e sa farsi le coccole da solo. Tende ad essere indipendente, competitivo e prevaricatore. In pratica è un egoista! Il genitore sa amare e dedicarsi ai cuccioli. È sicuro di sé, non ha bisogno di nessuno che gli faccia le coccole, ma vuole e sa farne farne! Questa è l’evoluzione naturale di tutti gli animali. Questi stadi sono intercambiabili tra loro a seconda delle circostanze, delle relazioni e della situazione ambientale. Il bambino è sfigato e lo sa. Se ti dice lamentandosi che il mondo ce l’ha con lui, se ha meno di 12 anni, è normale…se ne ha più di 12 preoccupati…se ne ha più di 20 è un casino! Non riesci a trovare lavoro e pensi andrà sempre così, perché la tua vita è sfigata? Si , forse hai ragione, anzi sicuramente hai ragione. Non riesci a vivere una relazione perché ti lasciano, o lasci perché sei ancora più nevrotico ed hai paura di amare? Insomma sei sfigato in amore? Ok, lascia stare. Rimani sola/o. Meglio estinguersi in certi casi! J Pensa, il gatto, che pensi sia il più egoista della terra, è più capace di essere evoluto di te! Può anche rimanere per 3 mesi immobile ad allattare…non preoccuparti, fa pausa per mangiare o sgranchirsi le gambe!!! Se hai paura, sei un bambino. Il bambino è insicuro. Ma questa non è un’offesa, è uno stato di cose, e come tutti gli stati di cose può essere alterato. SE VUOI, PUOI. Se la tua vita non ti soddisfa, se hai panico e paure se ti senti sfigato, impotente, perdente. Se non hai il senso materno/paterno ed hai già vent’anni passati da un pezzo…curati: • Accetta qualsiasi lavoro e inizia a lavorare. • Inizia ad amare, senza paura. Donati. Dona i tuoi spazi. Il tuo tempo e le tue attenzioni. Sii capace di amore verso te e il mondo. Occupati di un cucciolo, non sei qui per perder tempo a pensare. Il cervello serve per sbrigare le questioni pratiche, non per fotterti la vita. In bocca al lupo! Dedicato a Rocco e altri amici e pazienti che hanno paura di diventare grandi … leggi i libri di giulio cesare giacobbe: www.giuliocesaregiacobbe.org
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I MIEI NEURONI MIRROR
Mia madre mi partorì già piena di domande e riflessioni profonde solo tu hai avuto risposte ad ognuna.
Tu che del mare racconti la sua semplicità e l'incantesimo acqua e sale che rapisce.
Difficile apprezzare l'amore dove è da sempre
difficile vedere la terra dove sono i suoi frutti
difficile avere fame quando si mangia.
Ma tu mi svuoti, tu mi purifichi fratello totem d' Africa…mi rispedisci nel ventre di mia madre
nel niente e nel tutto mi rimandi a me stessa
nel mio bisogno di alchimista ho trovato l'amore
quello senza parole, quello fatto di gesti, quello fatto di niente se non di se stesso
quello fatto di sole e di me quello vero e selvaggio che mi svuota e disarma
quello che mi terrorizza così tanto che ormai non ho più paura
GUERRIERI
Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte,
perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chi
sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani,
degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini,
il futuro dell'umanità.
Toro Seduto
IL MIO CHAKRA
Il sesto Chakra è addetto alla percezione delle vibrazioni sottili. E' il famoso Terzo Occhio che tutto vede e tutto comprende. I soggetti aventi un Ajna Chakra sviluppato conoscono il potenziale della loro mente, la forza insita nel cervello che ben calibrata può compiere miracoli. Possono apparire strani o avvolti in un alone di mistero e magnetismo. Pietra Consigliata: AMETISTA
La tua parte domminante è l' emisfero destro. Questa parte del cervello appare più emotiva, ed è responsabile dei sentimenti di tristezza e disperazione. La coscienza spaziale, la capacità di riconoscere un viso o immagini mimetizzatee quella di capire immediatamente una struttura hanno origine nella parte destra del cervello. Il cervello destro contiene più materia bianca quindi organizzato più liberamente, con connettori a lungo raggio tra i neuroni distanziati gli uni dagli altri. Caratteristiche Non verbale, Simultaneo, spaziale, analogico, Olistico, sintetico, Intuitivo, Sensuale, Misticismo orientale
IL PRIMO AMORE...
È stata la prima volta che tutto sembrava avere senso. È stata la prima volta che fare di due persone una sola, un evento chiaramente contrario a tutte le leggi della fisica e della biologia, è stata un'esperienza quotidiana. È stata la priva volta che ogni sensazione è stata vissuta con tutte le cellule del corpo. È stata la prima volta che il battito del cuore di un'altra persona era come un codice morse che intralciava i battiti del proprio cuore. È stata la prima volta in cui si è sperimentato cosa voglia dire essere sconvenientemente felici. È stato il primo amore. Quello che, proverbialmente, non si scorda mai e che condanna inesorabilmente alla sofferenza negli anni a venire. Il primo amore, se felice, è un termine di paragone improbo per tutti quelli che verranno dopo e condanna all'infelicità per molto anni.
"La passione, la spensieratezza e l'incoscienza tipica della giovinezza e dei primi amori sono emozioni caratteristiche di un momento particolare della crescita dell'individuo. Da adulti i motivi che legano due persone sono i più vari e, soprattutto, per tenere in piedi una relazione matura spesso gli eccessi sono da evitare", lo sostiene Malcolm Brynin uno psicologo che ha curato un libro che sta spopolando in Inghilterra "Changing Relationship".
Il libro sostiene che molte persone che hanno avuto un primo amore appagante e felice fanno molta fatica a liberarsi dell'idea di una sorta di rapporto "unico" che diventa il termine di paragone attraverso cui si giudica la realtà e tutti gli altri incontri. Vi è però, in questo giudizio, un errore di fondo: quello di valutare il mondo con gli occhi di una persona ancora non emotivamente adulta. "Un rapporto maturo si basa sull'avere un progetto comune, sulla stima, sul rispetto, sulla capacità di accettare l'altro per come è. Suona forse meno romantico ma funziona di più nella vita reale. La passione e la sconsideratezza fanno di una relazione un evento emotivamente squilibrato che non può essere sostenuto per tutta la vita e che denota un approccio un po' infantile al rapporto di coppia", si legge nel libro.
Dimenticare il primo amore, almeno secondo quanto sostenuto in questo libro, è il primo passo per aprirsi agli altri e per intraprendere una relazione che abbia qualche probabilità di riuscita.
Fonte: Hill A. Why we can never recover from frist love. The Guardian.10 gennaio 2009
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=24266
CRISTALLI D'ACQUA
acqua esposta ad una canzone popolare
acqua esposta alla parola AMORE
ACQUA ESPOSTA ALLA VOCE DI hitler
L'acqua non è tutta uguale. A livello fisico e chimico presenta un'enorme variabilità. Ma anche due acque che hanno le stesse proprietà chimiche e fisiche possono essere molto diverse tra loro. Fino ad alcuni anni fa queste tesi erano sostenute da fautori delle discipline olistiche e naturali, ma rifiutate dalla scienza. Ma Masaru Emoto ha inventato un procedimento assolutamente scientifico per dimostrare che l'acqua ha una memoria, che è influenzata da inquinamento, musica, parole, scritte, intenzioni. Ha scritto diversi libri in cui ha riportato centinaia di foto estremamente interessanti di cristalli di acque diverse. Il dottor Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ha messo a punto una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d'acqua.Ha poi fotografato l’acqua esposta a parole scritte, a musica, preghiere, parole pronunciate, acqua di montagna, acqua inquinata, ecc.Si è visto che i cristalli dell’acqua trattata muta di struttura, inviando messaggi.Le immagini di seguito riportate, tratte dal libro “I messaggi dell’acqua” Ed. Mediterranee, mostrano, come l’acqua sia come un nastro magnetico liquido in grado di registrare in modo molto sensibile le informazioni energetiche che riceve dall'ambiente. Sui libri di Emoto potrete vedere moltissime altre fotografie e trovare una spiegazione più dettagliata del suo metodo di analisi. Nulla di nuovo per chi conosce l'omeopatia, la floriterapia e le proprietà delle Acque Spirituali, ma estremamente utile per chi ha necessità di avere una dimostrazione scientifica.
“Nascere non basta.
E’ per rinascere ogni giorno
che siamo nati".
VOYAGER_IL MISTERO DELL'ACQUA 1/2
VOYAGER:IL MISTERO DELL'ACQUA 2/2
ULTIMI COMMENTI
DIVENIRE
I desideri sono parti di te e per vederli realizzati devi aver la forza di lasciarli andare e non trattenerli mai con la ragione. Se non si staccano da te non possono tornare a cambiarti il mondo.
Tetiangel
Coloro che non ricordano il passato, sono condannati a ripeterlo.
George Santayana
L'uomo non nasce, e non muore mai.
Una volta giunto a esistere, non smetterà mai di farlo, perché è eterno e permanente.
Così come un uomo dismette gli abiti usati e usa degli abiti nuovi, l'anima scarta il vecchio corpo e assume il corpo nuovo.
Ma l'anima è indistruttibile, le spade non possono ferirla, il fuoco non la brucia, l'acqua non la bagna, il vento non può seccarla.
Essa è al di là del potere di tutte queste cose.
L'anima dell'uomo è indistruttibile, essa è sempre vittoriosa, e perciò non si lamenta mai.
Che il tuo obiettivo sia la tua azione, e mai la tua ricompensa.
dalla Gita
Fino a che i ricordi dei tuoi avi ed i loro desideri e dolori saranno attivi nella tua memoria genetica, non sarai completamente libero di conoscere te stesso e sapere qual'è la tua mission.
Teiangel
MACROCOSMI & MISCROCOSMI...
" Il deserto è stato creato da Dio per andare alla scoperta della nostra anima".
Proverbio Tuareg
Trenta raggi convergono sul mozzo,
ma è il foro centrale che rende utile la ruota.
Plasmiamo la creta per formare un recipiente,
ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente.
Ritagliamo porte e finestre nella pareti di una stanza:
sono queste aperture che rendono utile una stanza.
Perciò il pieno ha una sua funzione,
ma l'utilità essenziale appartiene al vuoto.
Lao Tzu
LAO TZU
La verità non consiste nelle belle parole;
le belle parole non sono verità.
Il buono non pretende di avere ragione;
chi pretende di avere ragione non è buono.
Il saggio non è erudito;
l'erudito non è saggio.
Il saggio non accumula nulla.
Più usa cio' che ha per gli altri, più ha.
Piu' dà cio' che ha agli altri, più é ricco.
la via del cielo consiste nel nutrire
e nel non arrecare danno.
La via del saggio consiste nell'essere generoso
e nel non competere.
24 DOMANDE,24 RISPOSTE_MADRE TERESA
Il giorno più bello? Oggi. L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo. La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento. I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare. La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte. Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia. La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.La forza più grande? La fede.Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.
LE DUE FESSURE...
se come me andate fuoti di testa per la fisica quantistica...guardate questo video!!! Solo con la quantistica, amio parere, si può spiegare la coscienza!
TRISTEZZA
La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.
Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.
Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.
Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=24252
PREDESTINATI
Addomesticare, vuol dire creare dei legami...disse la volpe al piccolo principe... tra momenti di anarchia sentimentale e bulimia emozionale...
è TEMPO DI MIGRAZIONI...i Falchi del grillaio son tornati...e così il desiderio della falconeria...
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il 13/01/2014 alle 15:23
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il 03/05/2013 alle 13:12
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