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alcuni concetti musicali in Breve

Post n°77 pubblicato il 05 Marzo 2007 da PsychoMusic
 

Scala - Successione di suoni congiunti disposti nell’ambito di un’ottava secondo criteri intervallari che variano spesso a seconda dell’epoca o della civiltà di origine. La musica occidentale si fonda perlopiù sulla scala temperata in cui l’intervallo di ottava è diviso in 12 semitoni cromatici uguali. Questo sistema codificato semplificò ulteriormente i precedenti modelli teorici anche per il venir meno negli anni, perlomeno ad un livello pratico, della distinzione tra gli accidenti diesis (#) e bemolle (b), ovvero tra un semitono diatonico (do#re) e un semitono cromatico (rebre). Attualmente su uno strumento temperato do# e reb coincidono (nella chitarra i semitoni sono ottenuti suddividendo la tastiera con una serie di barrette metalliche chiamate tasti). Questa notevole semplificazione ha permesso una marcata evoluzione nel linguaggio musicale: mentre la scala cromatica verrà utilizzata sistematicamente perlopiù nella musica dodecafonica, la scala diatonica-eptafonica (7 suoni, do re mi fa sol la si do) non è mai stata messa seriamente in discussione nonostante varie sperimentazioni sui microintervalli ecc. (…). Una scala è quindi una serie di note selezionate fra le 12 convenzionalmente possibili all’interno di un’ottava e viene utilizzata per la costruzione di linee melodiche o di accordi; essa potrà quindi avere un massimo di 12 suoni (scala cromatica), 7 nel caso della scala diatonica maggiore. La scala diatonica di Do maggiore (detta anche naturale o fondamentale) rappresenta il modello di tutte le scale maggiori del sistema tonale. A partire da una qualsiasi nota è possibile costruire una scala maggiore usando come riferimento la sequenza di intervalli della scala fondamentale. Una qualsiasi scala diatonica maggiore ne presenterà sempre il medesimo susseguirsi di toni e semitoni: TTSTTTS (ovvero 2T  1ST  3T  1ST).

Gradi - Le note della scala ne costituiscono i gradi e sono indicati da numeri romani (I, II, III, IV, V, VI, VII,VIII). La prima nota della scala è il primo grado, detto anche tonica, e rappresenta il centro tonale della scala. Sulla tonica convergono le altre note della scala. La nota al primo grado della scala dà il nome alla scala stessa. Nel caso della scala diatonica Maggiore do rappresenta il primo grado, re il secondo, mi il terzo ecc. Ogni grado della scala ha anche un nome di origine greca: Tonica (I), Sopratonica (II), Mediante (III), Sottodominante (IV), Dominante (V), Sopradominante (VI), Sensibile (VII), Ottava (VIII).

Intervalli - Si chiama  intervallo la distanza (cioè la differenza in altezza) tra due note qualsiasi. Un intervallo di quinta è una distanza di cinque note, un intervallo di quarta è una distanza di quattro note e così via. Si contano sia la nota di partenza che la nota di arrivo: la quinta del do è il sol, la quarta del do è fa, ecc... L'intervallo di ottava è la prima nota della scala suonata ad una distanza di otto note, esattamente ad una frequenza doppia. Con riferimento alla tastiera della chitarra, tra do e mib si contano 3 tasti (3 semitoni ovvero un tono e mezzo): l'intervallo di terza minore è quindi caratterizzato da una distanza di un tono e mezzo. Con questo riferimento si può individuare la terza minore rispetto ad una qualsiasi nota: ad esempio la terza minore del SOL di trova contando da SOL un tono e mezzo, ottenendo quindi un SIb, che è quindi la terza minore del SOL. Un intervallo può essere armonico se le due note sono suonate simultaneamente, melodico se sono suonate in successione.

Tonalità - La tonalità coincide con l'insieme delle 7 note di una scala che inizia da una qualsiasi nota e, proseguendo per intervalli di toni o semitoni secondo il modello TTSTTTS, raggiunge l'ottava della nota iniziale. La prima nota dà il nome sia alla scala che alla tonalità. E' importante ricordare che la scala diatonica maggiore (detta anche fondamentale) è il modello da usare per trovare le 7 note di una qualsiasi tonalità (…).

 Modi della scala Maggiore  - Se si suona la scala fondamentale a partire da un qualsiasi grado diverso dal primo fino a raggiungere la relativa ottava dello stesso, si ottiene una scala composta dalle stesse 7 note della tonalità, ma a intervalli differenti. Ogni scala così prodotta si caratterizza dalle altre nella sequenza di intervalli. Le sette scale appartenenti ad una tonalità sono chiamate modi o scale modali, e sono identificate dal primo al settimo grado con un nome greco: (I) Ionico, (II) Dorico, (III) Frigio, (IV) Lidio, (V) Misolidio, (VI) Eolio, (VII) Locrio. In ogni scala modale la tonica coincide il grado della scala fondamentale da cui parte, pertanto ogni modo è indicato anche dal relativo numero romano che sta ad indicare la nota di partenza dalla scala fondamentale. Le scale sono maggiori o minori sulla base dell’intervallo di terza. Per modo si intende quale delle note della scala è considerata quella di partenza o tonica; ogni scala ha perciò tanti modi per quante sono le sue note. Partire da un punto diverso significa modificare l’ordine della successione intervallare, di conseguenza anche i gradi costitutivi ed il responso sonoro. I modi delle scale non sono da confondere con le trasposizioni in quanto queste devono avvenire senza modificare la sequenza intervallare. I sette modi derivati dalla scala maggiore, denominati anche scale modali, presentano la medesima successione intervallare, anche se disposta in modo diverso rispetto alla tonica. Questo significa che se estendiamo le scale su più ottave, avremo su tutte la stessa successione intervallare originale ripetitiva 2-2-1-2-2-2-1 (TTSTTTS).

Modalità - Il modo stesso di essere di una scala in base alla particolare disposizione dei gradi al suo interno. Nel sistema teorico moderno le modalità sono due: Maggiore e minore. Per esser tale una scala maggiore deve conformarsi al modello della scala di do maggiore: do re mi fa sol la si do (ovvero 2T  1ST  3T  1ST). Una scala minore (naturale) deve essere invece conforme al modello della scala di la minore naturale: la si do re mi fa sol la (ovvero 1T  1ST  2T  1ST 2T). Le scale eptafoniche possono essere suddivise in due modi principali denominati modi maggiori e modi minori. Il modo dipende dall’intervallo fra il I e il III grado, se ci sono quattro semitoni (3ª maggiore) la scala è maggiore, mentre se i semitoni sono tre (3ª minore) la scala è minore. Fra le sette scale modali tre sono maggiori (modo ionico, lidio e misolidio), le altre quattro sono minori. Per ragioni di semplificazione le scale modali son stato limitate in due fondamentali: la scala maggiore (corrispondente al modo Ionico) e la scala minore naturale corrispondente al modo Eolio. Se consideriamo il La come fondamentale la scala ha le stesse note della scala maggiore di Do. Se trasportiamo la scala di La minore in Do otteniamo la scala di Do minore, la quale differisce dalla maggiore per la 3ªb, 6ªb e 7ªb.

Armonia - Disciplina della teoria musicale che sovrintende alla formazione e alla classificazione di accordi, ne regola l’impiego nel sistema tonale (tonalità) e il concatenamento (…).

 
 
 
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