Creato da nontantopiccolapulce il 26/01/2006
un po' di me in un blog arancione ;)
 

Area personale

 

I miei Blog preferiti

Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e i membri possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

Quaquaraqua77driver223Oxumare81saralol79lucisuglialberinontantopiccolapulceallauroraticercobiba_386marco110975venticinquemarinellabal_zacTaiBluvia_dei_sogniERREZETAxMacchiaccia
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Ultimi commenti

 

 

« Identikit di un rivoluzionarioE' andata!! »

La trentenne etero che non vuole figli

Post n°223 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da nontantopiccolapulce

Con la simpatia per tutte le presunte diversità che da sempre mi contraddistingue, vorrei portare l'attenzione sulla più emarginata, criticata e derelitta delle minoranze: la donna etero trentenne o poco più che non vuole figli.
Alla soglia dei trenta ti senti ancora giovane e piacente, ti vedi magari non tutta, ma buona parte della vita ancora davanti, ingenuamente accetti l'invito ad una cena tra amiche nella sciocca illusione di passare una serata piacevole e spensierata…ed ecco che regolarmente, dopo i primi convenevoli e qualche stuzzichino, la maledetta domanda arriva…e tu quand'è che ti sistemi e fai un bel bambino?
A questo punto, se scegli di essere sincera e dire candidamente la verità, cioè che non desideri averne, sui volti delle commensali (perché visto che il 25 % delle donne non ha figli, ci sarà pure da qualche parte qualcuna che la pensa come te, ma guarda caso non è mai al tuo tavolo…) si dipinge un'espressione che oscilla tra incredulità e disprezzo.
E superato lo shock, partono i luoghi comuni: che donna sei senza figli, ma non ti senti incompleta, e poi da vecchia come fai, sono la più grande gioia della vita….
Ok, tutto verissimo, per chi desidera averne è senz'altro così, vorresti dire…ma sei stanca, hai lavorato duramente tutta la settimana e stasera hai pure bevuto un po', così non hai voglia di lottare, e inizi a giustificarti.
Parti dalle giustificazioni più concrete di stampo economico-sociale (io e il mio compagno siamo precari, non possiamo permettercelo…) che fanno sempre presa, le rafforzi con un tocco introspettivo psicologico (forse non sarei una buona madre, non ho ancora risolto certi complessi edipici in famiglia…) per finire, in un crescendo rossiniano, con gli argomenti più puramente filosofici ed ontologici (e poi mettere al mondo un bambino in questo mondo di oggi, pieno di violenza e senza valori, non so…).
A questo punto i volti, pur se non del tutto convinti, tendono a virare dal disprezzo alla compassione, qualche volta, raramente, intravedi persino un briciolo di comprensione, e puoi riprendere a gustare i tuoi salatini in santa pace.
Evidente che le tue motivazioni sono ben altre, e non meno vere e sacrosante di quelle esposte, semplicemente incontrano meno il gusto popolare…
Sì è vero, un buon lavoro ce l'ho e pure una carriera che mi appassiona e a cui non voglio togliere spazio, in più i soldi vorrei usarli per viaggiare, vedere il mondo…e poi al sabato e alla domenica mi piace dormire fino a tardi al mattino, fare un po' di sesso tuttalpiù, non voglio svegliarmi al pianto e agli strilli di un bambino, voglio la libertà di leggere fino alle tre di notte se devo finire un libro che mi appassiona, quando vado in ferie voglio che siano ferie vere, e se mi offrono di andare a lavorare un anno all'estero voglio poterci andare, non voglio perdere la leggerezza, la libertà fisica e mentale…in una parola probabilmente non sono fatta per essere madre, ed il bello è che non me ne vergogno affatto, perché credo che oltre ad avere figli ci siano tanti altri modi, per una donna come per un uomo, di partecipare al mondo e di lasciare una traccia di sé negli altri.
Ma ho visto per esperienza che queste motivazioni non fanno che portare al solito, ineluttabile giudizio: immatura, egoista, irresponsabile (ma dico io, se hai un figlio e lo trascuri, non lo ami, allora sì sei irresponsabile, ma come si fa a sfuggire ad una responsabilità che non si ha? Boh…)
E naturalmente, dopo il giudizio,arriva la sentenza, che può essere di due tipi: più clemente, da parte delle anime buone che ritengono che anche per gli esseri più abbietti possa esserci redenzione ("tra qualche anno cambierai idea"), oppure assoluta e senza scampo, da chi crede nella fermezza e nella severità della giustizia ("te ne pentirai e sarai infelice per sempre!").
Quindi vedete, cari amici gay e lesbiche che lottate duramente e giustamente per i vostri diritti, e che magari vorreste avere anche dei figli ma che almeno in Italia per ora non vi è facile…vedete che c'è pure chi sta peggio, la società non è dura solo con voi, ma con chiunque non assecondi in pieno i presunti doveri biologici, sociali e religiosi. E aggiungo che mentre tra gli omossessuali si sta sviluppando sempre più un movimento di coesione e solidarietà, le trentenni etero che non vogliono figli sono anche molto sole, schiacciate tra genitori che vogliono diventare nonni e amiche che inneggiano alle gioie della maternità (anche il movimento "childfree", che difende questo tipo di pensiero, nato nei paesi anglosassoni, non ha mai attecchito in Italia).
Per finire colgo quindi l'occasione per rassicurare tutti coloro che vedono così terribile la nostra decisione di non avere figli: non temete, non siamo dei mostri, cari genitori, saremo ancora brave figlie, quando sarete anziani avremo pure più tempo per voi se non continuerete a rinfacciarci i nostri presunti sbagli, care amiche, saremo ancora buone amiche, compatibilmente con gli impegni di una vita piena e interessante avremo tempo per ascoltare i vostri sfoghi, magari potremmo pure tenervi i marmocchi qualche sabato pomeriggio, visto che in fondo saranno loro, forse, a pagare un giorno anche a noi la pensione, potremmo pure, noi aride carrieriste, trovarci un giorno in una posizione di responsabilità e usarla per aiutare le nuove giovani donne a non essere discriminate sul lavoro in quanto madri, e con gli esempi potrei continuare…. ma l'unica cosa importante, come sempre del resto, credo sia che le azioni e le decisioni della nostra vita, specialmente le più importanti, come il lavoro, la sessualità, la scelta di avere o non avere un figlio, restino completamente sorde al brusio di chi parla e giudica, di chi impone doveri inesistenti, e che spogliate di tutta l'inutile zavorra di preconcetti e luoghi comuni restino solo quello che sono o che dovrebbero essere, decisioni d'amore e di libertà. (
da www.articolando.com)

Commenti al Post:
Bluedeep_Sea
Bluedeep_Sea il 03/02/12 alle 23:20 via WEB
Ho sempre considerato i diritti di "qualcuno" anche come i "diritti" di tutti, credimi. Per quanto riguarda la questione "figli", per quanto possa averne capito, purtroppo in Italia è più una questione di "è sempre stato così, quindi anche tu sarai così" che di libera scelta personale o, come meglio sarebbe, naturale prosecuzione della specie. :) Ci vuole tanta forza, in un mondo che ci vuole ipocriti a qualsiasi costo, per essere sé stessi. Ti auguro di averla sempre questa forza, come finora l'ho avuta io. :)
 
 
nontantopiccolapulce
nontantopiccolapulce il 09/02/12 alle 21:57 via WEB
Grazie!! :)) questo articolo non è scritto da me, l'ho trovato sul sito indicato alla fine. Però rispecchia un mio modo di vedere le cose , non solo per i figli (che poi io nn escludo a priori ma attualmente nn desidero), ma anche per questi "doveri" imposti da una società che ci vorrebbe tutti uniformati. Tutti magri, tutti sposati, tutti lampadati, tutti atei, tutti sportivi, tutti laureati, tutti sexy a ogni costo, tutti appassionati di calcio... e potrei continuare per righe e righe. Pensa che ogni volta che apro bocca riesco a "scandalizzare" o stupire qualcuno: ho 32 anni suonati, non sono sposata e non convivo, adoro il mio Patato e non cerco di creare mille problemi alla nostra storia, sono cristiana convinta, studio teologia e faccio catechismo, amo il wrestling, stravedo per la tecnologia, me ne frego se prendo 3 kili nell feste, vesto da maschiaccio, mi diverto coi videogames, adoro la montagna , non sopporto il mare, sono bianca come la neve, amo il mio lavoro e... udite udite sono spesso sorridente e allegra, sempre ottimista. E tu mi dirai, nn c'è nulla di strano. Infatti, dico io, sono semplicemente me stessa e mi mostro per come sono, ma la "ragazza tipo" della mia età è completamente diversa, non ho quasi nulla in comune con le amiche e le colleghe (anche se poi andiamo d'accordissimo), ho passato periodi non facili in vita mia xchè mi sentivo diversa, e tanti cercavano di farmelo pesare. Ma oggi sono felice di essere così e di nn essere cambiata come vorrebbe un mondo fatto di ipocrisia :)
 
primulina16
primulina16 il 05/02/12 alle 09:36 via WEB
dolce domenica per te clicca
 
Oxumare81
Oxumare81 il 08/02/12 alle 08:58 via WEB
Io e mia moglie siamo d'accordo ad avere figli appena lei avrà trovato un lavoro fisso, dopo di chè le altre coppie facciano ciò che le rende più felici! Buona giornata!
 
 
nontantopiccolapulce
nontantopiccolapulce il 09/02/12 alle 21:58 via WEB
^_^
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963