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« Uno, nessuno e centomila | Il totem dei non-selvatici » |
La probabilità che un evento E avvenga dato il verificarsi noto di un evento F è la probabilità condizionata di E dato F; il suo valore numerico è (finché P(F) è diverso da zero). Se la probabilità condizionale di E dato F è la stessa della probabilità ("non condizionale") di E, allora E ed F sono detti eventi indipendenti. Che questa relazione tra E and F sia simmetrica, può essere visto più chiaramente osservando che è la stessa cosa che dire . (Wikipedia - mi sono fermata all'inizio perché non ci capisco nulla) Al contrario che nel caso di molte altre branche della matematica, le origini della teoria della probabilità sono collocabili in epoca relativamente recente (XVII secolo). Allora questa disciplina era considerata alla stregua di un diletto per matematici, la cui unica funzione era quella di fornire regole rigorose che facilitassero i giocatori d'azzardo nella loro attività. Ora, conoscendo questi dati e formule come si può dimostrare che nella vita è più probabile che accada qualcosa che non desideri piuttosto che quel che desideri?
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SEGNALAZIONI
Per gli amanti di letteratura rosa-antropologica-tragica segnalo il mio romanzo Alia, su un sentiero diverso. MA, prima di spendere 15 euro, leggete il primo capitolo qui. Se poi avete ancora voglia di aspettare due settimane e leggerlo tutto ordinatelo e fattemi sapere che ne pensate. Attenzione: non vi rimborso!
LETTURE INTERESSANTI
Chiara Vitetta esordisce con una raccolta di due racconti decisamente interessanti: L'oblio della ragione. Racconti di inevitabile follia.
Per curiosare e leggere alcuni brani il sito.
Buona giornata!
p.
Desiderio | Accadimento --> Stato d'animo
---NO-----------NO--------> Sollievo
---SI-----------NO--------> Delusione
---NO-----------SI--------> Ansia
---Si-----------SI--------> Gioia
Ora, immagina che su 100 eventi che riesco a ipotizzare, io ne desideri 70, e se ne realizzino 30, del tutto indipendenti dai miei desideri. I miei stati d'animo si presenteranno così:
- Sollievo: 21%
- Delusione: 49%
- Ansia: 9%
- Gioia: 21%
Come vedi, un bilancio negativo (Sollievo + Gioia = 42%), e lo stato d'animo più frequente è la delusione. Ma se mi aspettasi meno dalla vita, diciamo solo un 30% di cose piacevoli? Ricalcolando:
- Sollievo: 49%
- Delusione: 21%
- Ansia: 21%
- Gioia: 9%
Sollievo + Gioia = 58%, desiderare meno ha migliorato il mio stato d'animo "medio".
Si tratta di una scelta di vita, in fondo: meglio vivere con distacco, oppure da appassionati, con qualche occasione di gioia in più, ma rischiando più momenti di delusione?
Cosa scegliere? Forse la seconda, imparando a metabolizzare le delusioni :)))
Ciao e buona serata.
p.