Blog
Un blog creato da vabales il 05/03/2008

QuartaParete

VISIONI e APPUNTI TEATRALI in Festival a cura di Valerio Balestrieri

 
 

AREA PERSONALE

 

LETTERA22- PERFORMANCE

LE TROIANE
di Euripide
regia Annalisa Bianco e Virginio Liberti

MY Showreel

lo spettacolo che ha inaugurato l'edizione 2008 del Festival e sancisce la nascita della prima Compagnia Teatrale Europea. La messinscena non cede all'illusione di poter fare un viaggio a ritroso nel tempo o di rintracciare una forzata attualità nel testo greco di Euripide.

Durata: 100 minuti
Target: spettatore  ABITUE' dai 30 anni in su
- Da vedere

 

NTFI - PERFORMANCE

SIN SANGRE
da Senza sangue di Alessandro Baricco
regia Juan Carlos Zagal



La narrazione dell’omonimo romanzo di Alessandro Baricco diviene, per Juan Carlos Zagal, il simbolo di un inquietante desiderio di ricostruzione della memoria: un vortice di passioni che si scatenano sotto forma di vendetta, amore, solitudine, eternità, fatalità, angoscia.

Durata: 90 minuti
Target: spettatore  EXPERT dai 30 anni in su
- Interessante

 

NTFI - PERFORMANCE

REGINELLA
di Lina Sastri

Con Reginella Lina Sastri propone un concerto raffinato tessendo una trama fitta tra musica e teatro, dove protagonista assoluta è la canzone napoletana.

Duata: 90 minuti
Target: spettatore  AMATORE dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

LEI. CINQUE STORIE PER CASANOVA
di Paola Capriolo, Benedetta Cibrario, Carla Menaldo, Maria Luisa Spaziani, Mariolina Venezia
progetto e regia Luca De Fusco

E' un ciclo di cinque testi originali che raccontano una controstoria possibile delle settecentesche Memorie di Giacomo Casanova. I monologhi sono stati commissionati a cinque scrittrici italiane che danno voce alle donne di cui Casanova racconta la seduzione, che conosciamo solo nella versione del nobile veneziano e che ora ci è riferita dalla parte delle donne (forse) sedotte.

Durata: 120 minuti
Target: spettatore  ABITUE' dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

DON GIOVANNI O SIA IL CONVITATO DI PIETRA
di Giovanni Bertati
uno spettacolo ideato e costruito da
Piermario Vescovo e Antonella Zaggia



Il lavoro propone una rilettura moderna delle forme del teatro settecentesco, soprattutto nobiliare e “di palazzo”, dell’opera per musica “in miniatura” per bambocci e orchestra da camera.

Duata: 90 minuti
Target: spettatore  EXPERT dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

EXPLOSION#17 HAPPY NEW YEAR
video-installazione di Loredana Longo
produzione Napoli Teatro Festival Italia



Da qualche anno la Longo lavora sul tema della distruzione in una chiave molto singolare che lei stessa definisce “estetica nella distruzione”: si tratta di una visione romantica del significato della parola (nella sua accezione di fascinazione al tema della morte).

Durata: 20 minuti
Target: spettatore  AMATORE dai 25 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

STORM/O
performance di Giuliana Lo Porto

Infiniti i rimandi simbolici: l’aspetto umano, la presenza animale e vegetale insieme; la metamorfosi ovidiana come figura espressiva del dolore; l’immagine del mostro e del non ordinario che da sempre suscitano sfumature ambivalenti, timore e curiosità, repulsione e fascino.

Durata: 20 minuti
Target: spettatore  EXPERT dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

MÉDÉE
di Max Rouquette
regia Jean-Louis Martinelli

La Médée di Martinelli porta in scena l’incontro tra il testo di Rouquette e l’Africa. Come osserva il regista nel suo diario di viaggio, il testo del poeta occitano tradisce un legame sotterraneo con il continente africano «perché si fonda sull’osservazione della natura, è pieno di piante e di movimenti di stelle, è avvinto all’essenziale, a ciò da cui dipende la sopravvivenza degli uomini».

Durata: 120 minuti
Target: spettatore  ABITUE' dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

CANTATA PER LO SPOSALIZIO
DEL PRINCIPE DI SANSEVERO

regia Mariano Bauduin
musiche di Alessandro De Simone

Il lavoro di Bauduin e De Simone riprende la cantata per le nozze di Don Raimondo de Sangro Principe di San Severo che Giovan Battista Pergolesi scrisse nel 1735 e di cui musicò soltanto la prima parte, Il tempo felice.

Duata: 70 minuti
Target: spettatore  EXPERT dai 30 anni in su

 

NTFI - PERFORMANCE

L’INSEGUITORE
di Tiziano Scarpa
regia Arturo Cirillo

Un vecchio signore e un giovane appana uscito da una qualsiasi galera si incontrano e involontariamente, ma forse no, costruiscono una relazione

Durata: 80 minuti
Target: spettatore BEGINNER dai 20 anni in su

 

 

« NAPOLI IN JAZZQUEL '700 DI DE SIMONE »

NAPOLI, PUNTO E A CAPO

Post n°10 pubblicato il 27 Giugno 2008 da vabales

La piecè d’atmosfera di Roberto Andò vive l’emigrazione senza confini di spazio e di tempo

PROPRIO COME SE NULLA FOSSE AVVENUTO 
di Roberto Andò

da Anna Maria Ortese e da Diego de Silva e Vincenzo Pirrotta
musiche Marco Bettascene

costumi e luci Gianni Carluccio
ideazione del suono Giuseppe Rapisarda

MY Showreel 

Durata: 85 minuti
TARGET - Spettatore livello EXPERT dai 30 anni in su

- Interessante

DRAMA – Napoli come la “Dogville” del regista danese Lars Von Trier, anche se non disegnata; qui le case (gli spazi o le identità) restano circoscritte in vasche con un ‘pavimento’ d’acqua, in cui camminare con stivali di gomma. E’ l’uomo che si adatta alla sua condizione: “Lasciam’ fa a Die!”. Persone come spettri galleggiano in una continua "nazzecata" (il lento procedere dei Perdoni dietro le processioni) e fanfare funebri si alternano a suoni e voci di metropoli. “La città si copriva di rumori come per non pensare”. E’ tutto un imperfetto ed un passato remoto, fatto di scialli neri, fischi, preghiere e attese: “Gli altri non esistono se non come opportunità di colloquio, ed ogni colloquio è un monologo con se stessi”. Persino per due bambini al calcio balilla il tempo non passa: sempre lì, stessa palla, stessa partita, stessi giocatori. “La gente non sopporta la noia, perché la noia gli ricorda chi sono.” Via di scampo il mare, la nave, una partenza, la speranza, il Nuovomondo, inseguendo l’ennesima processione dietro un Santo vivo che declama. Ma stavolta la Processione si stende, prende il pubblico e lo trascina verso il porto; il procedere è lento a suon di marcia funebre. Non si distingue più chi parte (attori) e chi resta (spettatori). Quindi il ponte della nave e l’addio amaro: “Un paese deve consentire la crescita di anime e coscienze”. E si parte. Ma c’è ancora spazio per un’ultima riflessione: “La libertà è un sogno? No! E’ un respiro.” Buio.

SET – Ambientato in tre location propone un primo spazio fatto di vasche (case) e porte senza muri. La Platea è ad un passo. Di sfondo un’autobus, simbolo di viaggio, anche se breve. Di contorno spazio di rumori. Ogni vasca è un quadro di dettagli e di condizione. Peccato non siano visibili dall’alto. Il secondo spazio è il percorso, quello che conduce alla nave. L’esserci è simbolico. Il terzo è un molo, con ponte di nave, mare e Napoli di notte come vivo fondale.

ACT – La recitazione è spicciola, riflessiva ma anche imbastita di napoletanità. Passaggi live si alternano a brusii pre-registrati. Si parla sempre su un tappeto sonoro. E’ più un lento andare, sempre, apparente andare senza muoversi. La processione con banda e finale sono di atmosfera Emir Kusturica.

MOOD – Una regia cinematografica, fatta di primi piani e dettagli; Inclusiva e avvolgente capace di sfruttare le doti panoramiche e simboliche della location. Lo spazio di apre a tal punto che attori e figuranti al passaggio di aerei di linea (veri) sollevano lo sguardo. Per tutti, partire è un po’ come morire.

Una produzione
Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con
Cooperativa Gli Ipocriti

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

INFO TARGET

BEGINNER: non sono mai andato a Teatro, forse una volta con la Scuola, non so se mi piace...di solito è una noia!

AMATORE: sono andato qualche volta a Teatro, mi piace, ma quanto dura? Se si ride è meglio! Ci sono attori famosi?

EXPERT: Vado spesso a Teatro, non ho un gusto preciso, meglio se ci capisco qualcosa. Sono curioso e mi faccio delle domande. Meglio il professionale che l'amatoriale.

ABITUE': Amo molto il Teatro, mi informo e approfondisco. Non ho paura della 'ricerca', mi faccio delle domande e mi do delle risposte. Leggo il nome del regista.

 

LETTERA 22- INTERVIEW

PANTAGRUEL SISTER-IN-LAW
regia Silviu Purcarete

MY Showreel 

Purcarete non presenta una riduzione del testo di Pantagruel, ma nel suo omaggio fa vibrare l’eco dell’opera usando sarabande di attori come vocabolario e ritmi come grammatica.

An Actor  

Durata: 90 minuti
TARGET - Spettatore livello EXPERT dai 30 anni in su

- Da vedere

 

LETTERA 22 - INTERVIEW

COME FA RENATO QUAGLIA A RIMANERE IN EQUILIBRIO SOPRA NAPOLI?

Che rapporto c’è tra Napoli e il Teatro Festival Italia?
Già nel titolo della manifestazione c’è Napoli, e poi un punto.
E quel punto ha un valore, un senso.
Renato Quaglia, direttore artistico e ‘morale’ di questo Festival ne spiega le ragioni con motivata partecipazione, emotiva e culturale. E’ necessario che il luogo che ospita non sia osservatore di una vetrina ma parte del Festival stesso e in qualche modo ne abbia in seno la matrice; è questa la chiave di un percorso triennale su cui si sta lavorando. E’ nelle zone comuni che si rintraccia un’area di interesse vero. Renato Quaglia non ha un Teatro, non è un artista ne un produttore. Nasce in Friuli, ad Udine, come organizzatore e passa poi, per diversi anni, dalla Biennale di Venezia in qualità di direttore Tecnico ed Artistico. Oggi siede alla scrivania di Via Dei Mille, a due passi da Via Chiaia, in piena Napoli. E di questa Napoli cerca di aspirare l’essenza da trasferire nel Teatro Festival Italia.
“L’attività si deve porre al servizio di un territorio e non viceversa”.
Siamo qui per lavorare sulla percezione di se stesso che il napoletano ha dall’esterno. Non importa che venga o non venga a Teatro: è importante che si accorga di essere soggetto (e non oggetto) di un progetto culturale, padrone in qualche modo dello stesso. Il ‘modus’ di Quaglia è quello di lavorare affinché il Festival possa esercitare un riflesso in termini prima di tutto sociali, poi economici; la città deve in qualche modo assorbire il meglio dell’atmosfera, dell’aria costituita: internazionalità, tolleranza ed inclusività. Il secondo passo è immagine al proprio interno. L’arrivo di arte e artisti determina degli effetti rispetto alla comunità, con essa si scopre il mondo e la possibilità di uscire da una ‘condizione’.
“Io sono venuto qui per piantare alberi, non mettere fiori alla finestra”.
Il cartellone stesso si ripiega in qualche modo su Napoli; oggi al livello tematico, domani anche produttivo, dato che nasceranno delle co-produzioni per le prossime edizioni destinate a integrare professionalità locali con artisti d’oltre-oceano.
Il Festival deve servire ad innescare dei processi di sviluppo, ecco, come e in cosa, può essere parte di questa città.


 

NTFI - EXTRA

- Il gusto in scena

- Backstage Vedrai andrà tutto bene

 

NTFI - START!

6 Giugno 2008, si apre il Napoli Teatro Festival Italia.
Inaugurazione al Real Albergo dei Poveri, una delle location che ospita le manifestazioni.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963