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Israele ed i crimini di guerra

Post n°26 pubblicato il 20 Aprile 2012 da Quintana5
Foto di Quintana5

Chi scrive la storia? I vincitori, si dice, giusto? Ci sono due casi nella storia recente in cui la storia è stata scritta e sta venendo scritta dagli sconfitti: uno è la guerra civile spagnola, l'altra è la questione palestinese, in cui in verità non c'è neanche uno sconfitto, ma uno Stato democratico da una parte ed un gruppo terrorista dall'altra.

Di Israele si racconta di tutto, che si sta comportando con i palestinesi come i nazisti si comportarono con gli ebrei, che sta deliberatamente affamando la striscia di Gaza, che ha condotto la guerra utilizzando armi proibite e che ha deliberatamente colpito scuole, ospedali ed asili ed ha commesso crimini di guerra. Si dice anche che ha assalito la Flotilla diretta a Gaza uccidendo nove pacifisti disarmati e molto altro. Tutti questi comportamenti israeliani  causerebbero la reazione del mondo arabo, che poi sfocierebbe nel terrorismo provocando fatti come quelli di Tolosa.

In questo post porterò dei fatti, poi ognuno valuti, senza però dimenticarli.

Iniziamo dalla prima accusa: che Israele si comporta con i palestinesi come i nazisti fecero con gli ebrei. Se è un artificio dialettico è inaccettabile, se si pensa che sia vero allora bisogna ricostruire i fatti, forse qualcuno non ricorda qualcosa.

Come artificio dialettico è inaccettabile perché può ingenerare in menti ingenue il fatto che attualmente le cose stiano davvero in questo modo e non è così, come sotto dimostrerò.

I nazisti progettarono la "soluzione finale del problema ebraico" che presupponeva lo sterminio totale e definitivo di tutti gli ebrei; nei paesi europei sotto l'influenza germanica, spiace dirlo anche in Italia, agli israeliti erano interdette diverse professioni, dovevano sottostare a molte restrizioni e subirono una vera e propria persecuzione pur essendo cittadini del loro stesso paese, da cui subirono un tradimento.

Ecco una prima differenza: gli arabi israeliani hanno gli stessi diritti di qualunque altro cittadino di Israele, né più, né meno.

I più anziani poi ricordano che qui a Roma, nell'ottobre del '43 gli ebrei romani furono rastrellati e deportati; ne tornarono ben pochi, anche se qualche demente sostiene che fossero stati portati in posti di villeggiatura provvisti di piscine (non è una battuta); in realtà l'obiettivo era quello dello sterminio, non a caso si parlava di "soluzione finale del problema ebraico"; risulta a qualcuno che per i palestinesi sia stato usato trattamento analogo? Ricordo, l'ho già scritto, che da Gaza gli israeliani si sono ritirati volontariamente, in seguito agli accordi di Oslo, ratificati, sia pure dopo aspri scontri, dal Parlamento; fu quindi ceduta la sovranità su Gaza all'ANP, piena, cosa che neanche l'Egitto aveva mai fatto e cosa accadde dopo a Gaza ho esposto in un post precedente, quindi chi vuole saperlo legga. Non mi risulta proprio i nazisti proposero agli ebrei europei l'istituzione di un loro Stato, lasciando volontariamente la sovranità su una porzione di territorio. Per cui dire che la situazione è identica è tesi priva di qualsiasi fondamento.

Anche caso della Freedom Flotilla si è accusata Israele di aver commesso dei crimini e di aver deliberatamente causato la morte di un gruppo di pacifisti disarmati. Ricostruiamo l'accaduto, basando il tutto sul rapporto dell'ONU.

Il 31 maggio 2010 una flotta di  sei navi si è avvicinata a Gaza avendo a bordo circa seicento persone, un carico di aiuti umanitari di vario genere e, cosa importante, diecimila tonnellate di calcestruzzo. Secondo le intenzioni dichiarate degli organizzatori lo scopo primario della flotilla era quello di violare l'embargo navale israeliano; infatti Israele aveva comunicato agli organizzatori che sarebbe stata disponibile a far attrraccare la flotta ad Ashdod e che il materiale sarebbe stato tranquillamente consegnato ai palestinesi dopo i controlli di sicurezza, tutto tranne il calcestruzzo, in quanto con usi potenzialmente militari (bunker e tunnel sotterranei).  Pertanto se davvero lo scopo fosse stato quello di aiutare i palestinesi non ci sarebbe stato problema, in realtà il vero scopo era altro e ce lo dicono sia le dichiarazioni sia il carico delle navi: diecimila tonnellate di calcestruzzo inutili, in quanto mai sarebbero passate, sono un peso inutile per chi voglia davvero realizzare un' opera umanitaria, quindi questo ci dice che la spedizione non era nata esattamente con intenti pacifici. Tralascio su chi fossero gli organizzatori per arrivare al dunque: le navi, come detto, erano sei, una settima arriverà in seguito per un guasto tecnico: cinque di esse furono abbordate senza difficoltà, gli attivisti non reagirono e le navi furono scortate ad Ashdod; la sesta, la più grande fu quella a bordo della quale nacquero problemi enormi: secondo l'IDF (Israeli Defence Forces) i soldati furono aggrediti appena saliti a bordo con armi da taglio e bastoni, alcuni dei soldati furono disarmati, per stessa ammissione degli occupanti la nave (immagino che non abbiano consegnato le armi volontariamente) e ci fu una violenta sparatoria, al termine della quale nove attivisti furono uccisi e dieci soldati israeliani feriti, di cui due in gravi condizioni, uno accoltellato allo stomaco ed un altro scaraventato da un ponte, non un comportamento esemplare per dei "pacifisti". La loro giustificazione fu che l'abbordaggio di soldati provenienti via elicottero e via mare ha "dato l'impressione di doversi difendere", secondo la dichiarazione degli occupanti la nave. Tuttavia sulle altre cinque navi non si registrò alcun tipo di problema, furono abbordate, condotte ad Ashdod e da lì sbarcato il carico; nemmeno la settima nave, quella giunta in seguito, creò problemi. A proposito del carico e di Gaza ci sono altre notizie interessanti: i medicinali erano quasi tutti "expired" secondo fonti dell'IDF e l'equipaggiamento in scarso stato di conservazione, tuttavia furono ugualmente consegnati a Gaza a mezzo camion, unitamente al calcestruzzo, sia pure sotto controllo internazionale, per evitare che fosse utilizzato per scopi militari. Da rilevare che nei primi tre mesi del 2010 il Governo israeliano aveva trasferito a Gaza novantacinquemila tonnellate di aiuti e merci non sanitarie e millesessantotto tonnellate di aiuti medicinali. Al di là ora degli errori che l'esercito israeliano ha commesso, come stabilito dal rapporto ONU, sta di fatto che di errori si è trattato e non di strategia; gli attivisti cercavano lo scontro e le prove sopra esposte sembra andare in questa direzione: 1. le loro stesse dichiarazioni prima della partenza; 2. non volere consegnare delle merci a loro dire essenziali se non violando il blocco navale; 3.le navi che non hanno reagito con violenza all'abbordaggio sono arrivate pacificamente in porto senza difficoltà; è evidente pertanto che non c'era alcuna volontà di creare lo scontro da parte di Israele, se c'è stato è responsabilità di chi ha aggredito i soldati israeliani; dalle foto prese si nota che i cd pacifisti erano armati con armi da taglio e bastoni.

Infine l'operazione "piombo fuso", ovvero l'azione militare condotta nel 2008/2009 da Israele contro Hamas per far cessare i lanci di razzi contro il suo territorio. Al riguardo si è detto che Israele ha attaccato dei civili palestinesi, ma persino Travaglio scrisse che non era vero: chi attacca i civili israeliani sono le organizzazioni terroriste palestinesi, che sparano razzi ai bus scolastici, pure riconoscibili dalle scritte, Israele ha attaccato un'organizzazione terrorista che opera nascondendosi dietro lo scudo di asili, scuole e ospedali, prassi costante (vedi caso esposto nel post "pensieri su Gaza"). Non solo, ma quando si opera in un territorio densamente popolato, come è Gaza, i militari stimano che il rapporto tra militari e civili uccisi sia du 1:8, nel caso di Gaza, invece, più della metà degli uccisi erano guerriglieri, per cui indica che le attenzioni rivolte per salvaguardare la popolazione civile è stata massima.

Parliamo dall'uso del fosforo: Israele ha ammesso di averne usato un certo quantitativo per illuminare durante l'avanzata e per creare cortine fumogene, al contrario l'uso da parte di Hamas per bombardare i villaggi israeliani di confine è acclarato, verificato e certificato da numerosi rapporti, il più rilevante dei quali è quello firmato da Zvi Feinberg, capo del dipartimento di medicina del Magen David Adom, e da Rami Miller, capo dei paramedici. Per cui ogni accusa di aver usato fosforo contro obiettivi civili è valida solo se rivola ad Hamas.

A tutto questo si potrebbe obiettare con un argomento piuttosto pesante: il rapporto Goldstone, approvato dall'ONU  e redatto da un gruppo di esperti guidati dal Giudice Goldstone, un sudafricano. Questo rapporto ha accusato Israele ed Hamas di circa quattrocento episodi che comporterebbero l'accusa di crimini di guerra; fu approvato dal Consiglio per i diritti umani dell'ONU e comportò una condanna per Israele. Dopo tre anni il Giudice Goldstone ha modificato, e non di poco, la sua versione, scrivendo in un editoriale sul Washington Post che se avesse potuto conoscere certi fatti le conclusioni sarebbero state molto diverse; innanzitutto ha scritto che Hamas "ha bersagliato intenzionalmente e indiscriminatamente obiettivi civili", mentre da parte di Israele, pur se ci sono stati singoli episodi, "colpire intenzionalmente i civili non era una politica" e questo ce lo dice anche il rapporto sopra indicato tra vittime civili e morti tra i combattenti. Inoltre c'è stata una nuova investigazione condotta dall'ONU a cui capo c'era la giudice newyorchese Mary McGowan Davis, il cui compito era quello di verificare se le raccomandazione della Commissione Goldstone fossero messe in pratica sia da Israele che da Hamas e che riguardavano le potenziali violazione dei diritti umani durante i combattimenti. Ebbene nelle conclusioni della Davis è scritto che "Israele ha fatto tutto questo in misura significativa ". Ma questo editoriale dice anche altro, cioè che l' "autorità di fatto a Gaza (ovvero Hamas) non ha condotto alcuna investigazione sul lancio dei razzi e di colpi di artiglieria contro Israele".  Infine sulla condanna: il giudice Goldstone, che pure ha accusato di non aver collaborato sufficientemente con il suo gruppo di lavoro, ha scritto che: "Ho insistito per cambiare l'originale mandato adottato dal Consiglio per i Diritti Umani, che era prevenuto nei confronti di Israele. Sono sempre stato chiaro sul fatto che Israele, come ogni altro Stato sovrano, ha il diritto e il dovere di difendere se stesso e i suoi cittadini" e che "Nel testo della risoluzione non c'è una sola frase di condanna nei confronti di Hamas, cosa che io invece avevo inserito nel mio report".

Tutto questo mi sembra significativo di come le informazioni vengano sparate senza alcun controllo, ancora oggi se si scrive su un motore di ricerca "Israele - crimini di guerra) vengono fuori notizie ed informazioni prive di alcuna verifica critica.

 
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