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« Olimpiadi: azzardo o inv...Banche e dintorni »

Pecorelle e Pasolini

Post n°20 pubblicato il 04 Marzo 2012 da Quintana5

Qualche giorno fa vedendo quel personaggio dare della "pecorella" a quel giovane carabiniere mi e' venuta in mente questa:

"Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano."

Questo e' una parte della famosa poesia di Pasolini sulla battaglia di Valle Giulia, a Roma, ho visto che anche ad altri quella scena ha ricordato questo.

Non entro nel merito della TAV, e' opera deliberata e decisa quindi va fatta. In democrazia funziona cosi', si discute, si litiga ma poi si vota e le deliberazioni della maggioranza valgono per tutti, altrimenti e' la fine della democrazia stessa; non si può strepitare alla democrazia violata per la chiusura di un programma e contemporaneamente infischiarsene delle deliberazioni di un Parlamento sovrano, o alla democrazia si crede e se ne pagano i costi quando produce conseguenze che non ci piacciono o diciamoci apertamente che è una barzelletta.  Per certi personaggi sono sicuro che è una barzelletta, con cui strapparsi i capelli a comando e con il quale far lacrimare il cuoricino tenero. Che è tenero sempre a comando.

Veniamo a questo inutile personaggio: si chiama Marco Bruno, dice di essere un  agricoltore ed ha provocato per due minuti un giovane Carabiniere. Il giorno dopo, approfittando dell'ospitalità di Santoro, ha detto che aveva paura, che l'altro ha l'eta' di suo fratello, che intendeva solo interagire e che era preoccupato per Luca Abba'. Non conosco e nemmeno ci tengo a conoscere questo personaggio al quale e' stata data una popolarità che non merita, del suo atteggiamento dico che e' doppiamente vigliacco, ieri lo era perché sapeva che non avrebbe avuto conseguenze, oggi perché ha trovato chi gli ha dato possibilità di parlare, non come al Carabiniere, che non potrà mai farlo per dire come si sentiva mentre l'altro lo provocava. Nessuna scusa  solo il nulla con suono di parole, un essere inutile. 

Ricordo anche "il Pelliccia", giovane di buona famiglia, durante la manifestazione a San Giovanni provocò le forze dell'Ordine lanciando oggetti pericolosi contro di loro; una volta preso poi fu lui a fare la "pecorella" e forse gli e' anche scappata una lacrimuccia in carcere, a lui che era in prima linea a guidare l'assalto ed a sbeffeggiare la polizia; stava in piazza per ragioni  che probabilmente neanche riesce a capire, ma tant'è. Una volta preso si è pentito di tutto, un bravo giovane che per passare il pomeriggio lanciava estintori contro le forze dell'ordine, come qualcun altro..

Stigmatizzare quell'atteggiamento vigliacco? Dire a Marco Bruno che si è comportato come peggio non avrebbe potuto? Ovviamente no, fa audience ospitare Marco Bruno e ne avrebbe fatta tanta di meno critocarlo. Il conduttore della "resistenza", quello che grida alla democrazia violata sa bene che un carabiniere prende una paga minore di quella di molti manifestanti e che per quella e' costretto a sopportare lo scherno e le provocazioni di uno che si fa scudo della propria certa impunita' e del suo appoggio.

Quand'è che il conduttore che si richiama sempre alla legalità ed alla democrazia ricorderà che quella dei NOTAV non è né legalità, né democrazia?

 
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Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 04/03/12 alle 21:50 via WEB
sì, è assurdo che Santoro abbia invitato il vero pecorella alla sua trasmissione e non il carabiniere eroe, che è un giovane di 25 anni, mi pare e già un bell'esempio di forza dell'anima.
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 00:01 via WEB
Probabilmente il carabiniere non sarebbe potuto andare per regolamento disciplinare, è un giovane e Santoro lo avrebbe fatto a pezzi facilmente. Ma è ignobile che non abbia speso una parola per condannare quell'atteggiamento né che non abbia invitato Marco Bruno a scusarsi.
(Rispondi)
 
fabpat72
fabpat72 il 04/03/12 alle 22:10 via WEB
La T.A.V penso sia un'opera inutile e cmq è fondamentale ascoltare il parere delle popolazioni interessate cercando un compromesso.. quello che ha fatto il giovane Marco Bruno è inconcepibile.. si può protestare senza assumere atteggiamenti di sfida o provocatori nei confronti delle forze dell'ordine che alla fine stanno solo facendo il loro mestiere! saluti
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 01:04 via WEB
Non entro in merito alla TAV, altri lo hanno fatto e mi sembrerebbe replicare un argomento inutilmente. Quello che ritengo impocrita è che si protesti violando la legge e contemporaneamente pretendendo il dialogo: se si viola la legge finisce ogni dialogo, uno Stato serio non può e non deve dialogare con chi non accetta le regole della democrazia, che significa anche accettazione di regole condivise. Se per protestare contro il piano parcheggi della mia zona cominciassi a pestare tutti i vigili del quartiere non ritengo dovrebbe esserci dialogo ma solo una punizione più severa possibile. Per finire: hai posto il tema della concertazione: non credo sia opportuno, in democrazia si nominano degli amministratori che hanno anche il compito di scegliere se e dove eseguire le opere pubbliche, il consenso degli amministrati è dato per scontato, visto che li hanno eletti. Se si ritiene che abbiano agito male il rimedio non è distruggere i cantieri, ma non rivotare quei personaggi.
(Rispondi)
 
ROBERT62VR
ROBERT62VR il 05/03/12 alle 12:04 via WEB
Concordo ma minimamente con cio' che dici , cioè sul fatto che bisogna rispettare il volere del parlamento . Ma , chiedo io , quando questo parlamento avalla una decisione scavalcando la volonta' di tante persone come in val di Susa , non è lecito protestare ? avessi tu visto , come ho visto io , in val di Susa e dieci anni fa' a Genova , di cosa sono capaci quelli che tu chiami " forze dell'ordine " , forse la penseresti un po' come me . La tav è opera inutile , dannosa ( amianto , esiste ancora una vecchia miniera d'uranio chiusa da decenni , grazie a Dio ) , serve solo in quanto la francia ne ha cominciato la costruzione , qui da noi siamo ancora agli scavi d'ispezione . La gente non la vuole e il manifestante non ha fatto altro che sfottere un po' un carabiniere , nient'altro .Quante volte i carabinieri sfottono un fermato o picchiano nelle caserme ? non ti risulta tutto cio' ? se fai un discorso devi considerare entrambe le facce della medaglia e non stare dalla parte di chi ha una divisa . Sul tema Pasolini , ti dico che lo apprezzo come scrittore e come uomo , ma pongo dei seri distinguo su quanto detto da lui a partire da valle Giulia ... lui sbagliava . La protesta è insita nell'animo di chi combatte le ingiustizie e direi che questi ultimi governi , ce li metto tutti , anche quelli di " presunta sinistra " , mne hanno commesse tante e continuano a commetterne . Come spieghi l'asservimento dei mass media che fanno passare i manifestanti per fanatici violenti e l'altra parte come eroi ? non mi sembra ci sia equita' in quel che dici e in come lo dici . Comunque ognuno ha la sua opinione ... saluti . Se vuoi il mio blog è libero da leggere ...
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 20:14 via WEB
La democrazia ha le sue regole: quello che il Parlamento approva diventa legge e la stessa va rispettata senza se e senza ma. Quando una legge non piace ci si impegna per cambiarla, ma nel frattempo di osserva anche se non ci piace, altrimenti l'alternativa è rispettare solo le leggi che ci piacciono, ma questo non è possibile: pensa se qualcuno ritenesse che il modo migliore di circolare fosse quello all'inglese ed iniziasse a tenere la sinistra... La democrazia è questa, una cosa differente ne è solo una caricatura. Quanto all'episodio del carabiniere rispondo per quello che dico io, non altri e quindi dico che la legge deve essere rispettata da tutti, carabinieri inclusi. Marco Bruno non ha violato la legge, si è solo comportato da vigliacco, sfottendo chi doveva stare zitto e prendersi le sue parole e questo ai miei occhi è ben peggio che violare la legge. Saluti ricambiati
(Rispondi)
 
 
 
kiwai
kiwai il 06/03/12 alle 07:42 via WEB
Caro Q5, i tuoi argomenti sono, ovviamente, fin troppo condivisibili .. ma come vedi sopravvivono molti personaggi dello stesso squallore mentale del soggetto da te menzionato.
Il commentatore veronese, di cui sopra, ne è un esempio eclatante …
lui, che della Tav se ne frega, ha più volte apertamente dichiarato di aver partecipato alle proteste in Val di Susa (se sia solo esibizionismo o verità, non posso saperlo .. non c’ero) certamente è un “professionista” della contestazione.
Da un simile personaggio non puoi certo aspettarti il rispetto delle regole democratiche, la sua “democrazia” è fatta di stelle e bandiere rosse (rosse del sangue di chi non la pensa come lui) e i suoi unici argomenti a difesa di un vigliacco provocatore, non possono che essere quelli di chi accusa la polizia di violenze gratuite.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 06/03/12 alle 08:29 via WEB
Caro Kiwai, sugli argomenti di chi è in totale contraddizione con il mio pensiero torno spesso, perché porsi domande anche radicali serve a tenere sveglia la mente. Non cambio idea al riguardo: in democrazia esistono delle regole immutabili ed una di queste è certamente che le decisioni della maggioranza valgono anche per la minoranza, che è tenuta ad accettarle; accettarle non significa condividerle ed è doveroso manifestare il proprio dissenso purché all'interno delle regole; porsi diversamente significa accettare della democrazia solo quello che fa comodo. La domanda è: se a chiunque si ritenga danneggiato da una norma è lecito violare la legge, quando ci si deve fermare? Le banche a cui hanno tolto la possibilità di applicare la commissione di massimo scoperto possono chiudere gli sportelli ai prelievi? I tassisti parcheggiare sui passi carrabili o in doppia e tripla fila ed i farmacisti chiedere il triplo del prezzo per una medicina? Sono violazioni di legge e non c'è differenza con chi occupa una strada o una stazione: vanno sanzionati e basta. Marco Bruno, come hai giustamente detto, è solo uno squallido personaggio il cui comportamento andrebbe stigmatizzato per primo dai suoi. Peccato non vada così, segno che le regole democratiche faticano ancora ad essere accettate.
(Rispondi)
 
 
 
 
UNKNOWN55
UNKNOWN55 il 16/03/12 alle 07:08 via WEB
E vai con l'insulto gratuito , vero kiwai ? se per te questo significa dialogare pur esprimendo tesi diverse , allora va bene così . Fatto sta che se entrando in uno dei vostri fin troppo acquiescenti blog ci si prende subito un insulto , i primi a non essere educati prima ancora di essere democratici siete voi . Sono stato in val di Susa , caro il mio kiwai , e non ho rotto nulla ne' di pubblico ne' di privato . Ho rischiato di prenderle come tanti , sia forestieri che abitanti della valle , solo per il fatto di essere lì . Sai che hanno espropriato dei terreni ? sai che la gente si è comprata anche delle aree simboliche per impedire l'attuazione di cio' che voi chiamate opera pubblica ma che tale non è in quanto la gente non la vuole ? e lo stato espropria con le ruspe e con i manganelli ( non Manganelli quello da 621.000 euro di paga all'anno , ma c'entra anche lui ) . Per quanto riguarda il " coso " che mi hai dato , quintana5 , sappi che io mi chiamo Roberto e non " coso " . Per cio' che concerne una tua denuncia alla polizia postale posso risponderti fallo pure : vedremo , quando leggeranno le botte e risposta di entrambe le parti come valuteranno il tuo amico circonciso ,oltre che me stesso . Vedremo . Imparate a non scorrazzare per i blog altrui importunando e dando nomignoli come "squallido " , "coso " , " sinistroide " ecc ecc , e sicuramente riceverete lo stesso trattamento , improntato all'educazione e alla sana dialettica . Ma con voi fascisti neanche ben nascosti mi pare francamente di pretendere troppo , cio' unito alla pochezza dei vostri argomenti . Qualunque tesi venga confutata dalla parte che voi ritenete sporca e cioè quella che rappresento io , viene come minimo derisa con toni saccenti , questo non puo' che provocare delle risposte ... coso . Denuncia pure , forse io l'ho gia' fatto nei vostri confronti . Addio a te , coso , e ai tuoi amici , compreso il circonciso filoisraeliano a senso unico .
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 16/03/12 alle 08:37 via WEB
Scrivi che "forse lo hai già fatto"...non te lo ricordi? Problemi di memoria? Non importa, da quello che leggo è la cosa meno grave... Dunque, leggo che hai scritto "addio", spero sia una promessa. Io mantengo le mie, tu fai altrettanto, con cosi come te non ho alcun interesse ad avere interazioni di qualsiasi genere.
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Vince198
Vince198 il 16/03/12 alle 09:16 via WEB
Certo è che esiste gente capace di fare le pulci nell'orticello degli altri e in modo non proprio da educanda (non mi riferisco al tuo blog in particolare), senza prima farle enl proprio perchè ritengono di essere sempre e comunque nel giusto..
Non è certo una novità, Quintana5! Ti auguro una serena giornata, Vince
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 16/03/12 alle 11:05 via WEB
Ciao Vince, quelli sono i famosi cuoricini teneri, tanto teneri quando so tratta di loro, che se li chiami "cosi" si offendono e si strappano i capelli per l'oltraggio. Però se loro in precedenza, senza alcuna provocazione, chiamano me ed altri figlio di tr..a, quello non è un insulto. Quelli le pulci, caro Vince le hanno in quello spazio vuoto tra le orecchie! E ora basta occuparsi di loro, ci abbiamo perso anche troppo tempo.
(Rispondi)
 
 
 
 
charr626262
charr626262 il 18/03/12 alle 12:29 via WEB
Tu non c'eri , io si . E non ho spaccato nulla , me le spaccavano gli sbirri quando intonavano "faccetta nera" , così , tanto per dileggiare chi non era dei loro . Un po' di umilta' , dai .anche tu oltre alcirconciso "non per motivi religiosi " , come dice lui . Vediamo se siete uomini o pecorelle VOI che fate bannare chi non si allinea al vostro emancipato , moderno ,democratico pensiero occidentale . Ciaoquintana , grazie per la tua segnalazione . ti qualifichi da solo , sei un delatore ... di cosa , poi? ma la barba al mattino te la fai guardando lo specchio o ti metti un po' di sbieco ?
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 18/03/12 alle 17:10 via WEB
Coso, se non hai spaccato lì, qualcosa stai spaccando qui, anche di prezioso. Hai qualche concetto da esprimere o il neurone è in anno sabbatico? Non hai capito un accidente come al solio: bannare non mi basta, se leggo scemenze razziste, antisemite o qualcosa di penalmente rilevante vado proprio alla polizia postale, lo riesci a capire? E' un concetto talmente semplice che pure tu dovresti poter capire. Quanto ai tuoi apprezzamenti, quello che uno come te pensa di me proprio non mi interessa, per me sei zero. Una nota importante: qui sono accettate le opinioni, non le scemenze, di chiunque e se questo coso avesse letto con un minimo di attenzione avrebbe visto che, pur ritenendo che l'opera (la TAV) vada realilzzata perché deliberata dal Parlamento, ho riportato anche una voce contraria, di mia iniziativa e senza alcun taglio. Ho riportato anche la voce del Governo, per completezza. Questo per dire che non sono pregiudizialmente ostile ad alcuno e sono ben accetti tutti, purché portino avanti le loro idee con rispetto e civiltà. Non replicherò oltre al coso in questione, qualsiasi cosa dica, chiedo cortesemente a tutti di fare la stessa cosa: il prossimo post avrà come argomento Israele, quindi mi aspetto di tutto, ma....vedi sopra. Chiaro?
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Vince198
Vince198 il 05/03/12 alle 13:58 via WEB
Le proteste urbane, lecite e pacifiche vanno bene, sono un chiaro segno di democrazia regolamentato e riferito ai nostri principi costituzionali. Già interrompere vie di pubblico servizio sarebbe una violazione di una certa gravità, ma se si usano metodi intimidatori, si minacciano a mezzo pubblico sfracelli, violenze e le si pongono in atto, peggio ancora se eversive, allora non va più bene proprio un bel niente.
Mi sono "sorbito" da giovane la "questione bierre" e certo non in televisione o in salotti di discussione, ergo non vorrei che si arrivasse a quegli estremi, sia chiaro! Se ricordi, Quintana5, di quest'ultima faccenda ne abbiamo già discusso in precedenza, mesi addietro: "a .. Reggio Emilia, tra i frequentatori più noti di quella comune, vi sono i fondatori delle Brigate rosse: Gallinari, Franceschini, Ognibene, Pelli, Azzolini. L'appartamento era uno spazio in cui s'incontravano i ragazzi che sognavano di fare la rivoluzione , luogo monitorato e ben conosciuto dagli uomini della locale federazione del Pci.." etc. etc.
Quindi facciano, quelli che protestano, tutti i sit-in di questo mondo ma niente violenze fisiche e, soprattutto, i dimostranti pacifici, se hanno veramente a cuore questa faccenda, si organizzino e allontanino o segnalino i violenti alle forze dell'ordine.
Un governo che ha potestà garantite dalla nostra costituzione - che non ha sovrastrutture riconosciute democratiche e di qualsiasi genere - e decide a maggioranza, non si farà soggiogare certo da proteste popolari (la questione mi pare sia oramai "ventennale") con infiltrazioni violente, tanto meno cambiare idea in merito a decisioni assunte in sede parlamentare che, come noto, è il massimo organo democratico della nostra repubblica.
Insomma, dopo anni che ci si parla, che si ascoltano proposte, si può credo ancora discutere ma sotto l'ombrello della legalità e senza aut aut o richieste di sospensioni per tirarla, come si usa dire, alle calende greche !
Per non parlare, poi, di quante inesattezze, fanfaronate han detto su questa storia..
Mi auguro che tutte le forze politiche, IN MANIERA CHIARA E NETTA, assumano questo atteggiamento di fermezza che mi pare sia anche di grande responsabilità. Se c'è poi qualche esponente politico che "gioca a fare il furbo" e si comprta da "pezzente" per raccattare voti qua e là, dovrà assumersene tutte le responsabilità attinenti al caso e nelle sedi apposite, se travalicherà il limite del buonsenso e delle regole vigenti cavalcando una ventilata protesta popolare che dovesse trasformarsi in violenza del tutto gratuita. A me non risulta che le forze dell'ordine, in ranghi completi, escano di caserma alla mattina e vadano a menar la gente, anche se qualche esagitato lo possiamo trovare in qualsiasi parrocchia, no? Eseguono gli ordini che vengono loro impartiti. Nullaltro! E poi c'è sempre da tenere a mente in situazioni in cui maturano reati di tipo penale, l'art. 27 della costituzione che, ho idea, molti ignorantoni dell'ultima e della penultima ora non sanno neanche dove sia di casa.
Ciao, Vince
(Rispondi)
 
 
Vince198
Vince198 il 05/03/12 alle 14:04 via WEB
Una precisazione affinchè non ci sia chi intenda in modo erroneo: "Un governo che .. etc" s'intende che il governo che rappresenta la maggioranza dei parlamentari, propone leggi che alla fin fine è comunque il parlamento che decide, a maggioranza o nella sua totalità. Se un parlamento non è daccordo con quanto propone il governo può sempre sfiduciarlo, no? Finora, con questo nuovo governo tecnico, non si sono verificate simili opzioni, ovvero ci sono state larghe identità di vedute.. Sula questione Tav non mi pare ci siano stati dietrofront.. Vero?
(Rispondi)
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 21:10 via WEB
Non ci sono stati dietrofront, esatto. Per cui è opera che va realizzata; se poi il Parlamento ci ripenserà ben venga. Ho detto di essere contrario alle Olimpiadi a Roma ed al Ponte sullo stretto: non mi sognerei mai di andare a bloccare l'entrata dei cantieri, sarebbe un gesto antidemocratico, che non riconosce il diritto della maggioranza rappresentata in Parlamento.
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 21:06 via WEB
Ho visto l'intervista alla compagna di Luca Abbà e le parole non erano troppo diverse da quelle che ascoltavo ai miei tempi e che ho sentito anche da Battisti: anche la polizia picchiava e sparava. Se qualcuno vuole entrare dove non può e non deve la polizia non ha il diritto, ma il dovere di bloccare costui/costoro anche a costo di usare le maniere forti e i mezzi di costrizione necessari, purché siano quelli che la legge ammette. Sit in? Ben vengano, purché non in stazione ferroviaria o su una autostrada, così si bloccano tante persone che di viaggiare hanno necessità. Manifestazioni? Con percorso concordato, in Francia da sempre esiste un percorso fisso. Hai detto poi una cosa sacrosanta: i manifestanti segnalino i violenti e chi non rispetta la legge, è il modo per mostrare rispetto per la legalità.
(Rispondi)
 
Quintana5
Quintana5 il 05/03/12 alle 21:00 via WEB
Sentita ora l'intervista a Marco Bruno rilasciata a Radio2. Non è vero che ha chiesto scusa, pur incitato più volte a farlo dai conduttori. Ha ammesso di aver offeso la famiglia del carabiniere ma non di aver offeso lui. Comportamento vigliacco ed ipocrita, da uomo da niente.
(Rispondi)
 
fabpat72
fabpat72 il 08/03/12 alle 17:16 via WEB
D come: donna,delicatezza,dolcezza,dedizione,dono,il più bel dono che la vita dà ad un uomo... buona giornata ^__^ saluti ... ma aggiorni poco il blog ?!
(Rispondi)
 
 
Quintana5
Quintana5 il 08/03/12 alle 17:19 via WEB
Purtroppo il tempo è tirannissimo e riesco poco a stargli dietro. Cerco di dare una risposta a tutti, ma per scrivere è più difficile. Il prossimo sarà dedicato al sistema banche... se riesco lo inserirò prima di uscire. Ottimo l'omaggio alle donne!
(Rispondi)
 
Quintana5
Quintana5 il 08/03/12 alle 18:16 via WEB
Sulla TAV ho trovato un articolo che contiene una critica interessante che riporto integralmente. Non intendo entrare in merito e ritengo che si tratti di opera da realizzare, visto che il Parlamento ha approvato il progetto, tuttavia trovo corretti e degni di riflessione gli argomenti usati. E' di Ugo Arrigo, un economista liberale. Dopo il tunnel (virtuale) tra il Gran Sasso e il CERN di Ginevra, trafficato da una miriade di neutrini, un altro tunnel è ritornato al centro dell’interesse dell’opinione pubblica, quello della TAV Torino-Lione, contestato con metodi ragionevoli dagli abitanti della Val di Susa ma anche da frange estremiste la cui protesta spesso non disdegna dallo sfociare in atti violenti o comunque inaccettabili quali blocchi stradali e ferroviari. Di fronte a progetti come questo non dovrebbe essere tuttavia difficile conseguire il consenso di gran parte dell’opinione pubblica nazionale: basta dimostrare che il gioco vale la candela, nel caso specifico che i treni futuri valgono la costruzione dei nuovi binari e che in conseguenza i nuovi binari varranno di più dei soldi necessari a costruirli. Se si prova e si riesce a farlo, convincendo la collettività dei taxpayers, diventa molto più facile convincere anche le collettività locali i cui territori dovranno ospitare le nuove opere e sostenerne le esternalità negative ambientali senza spesso trarne vantaggi. Bisognerebbe quindi produrre dapprima solide stime sui vantaggi economici (da economista liberale preferisco in realtà chiamarli ricavi) e sui costi di ogni progetto, avendo l’avvertenza di farli produrre o almeno valutare da organismi indipendenti, che non traggano vantaggio dalla realizzazione dei medesimi. Questo è il difetto principale del percorso decisionale delle grandi opere in Italia: chi ne trae vantaggio in genere non ne sopporta alcun onere o rischio mentre chi ne sopporta gli oneri in genere non ne trae alcun vantaggio. Inevitabile che i primi siano radicalmente d’accordo e i secondi radicalmente contrari e che il dibattito tra gli uni e gli altri sia un dialogo tra sordi. E anche inevitabile che quando prevalgono i primi si facciano opere inutili, o utili ma a costi esorbitanti, facendo giocare molto poco il taxpayer e addebitandogli molte candele. Oppure, quando prevalgono i secondi, che non si riescano a fare opere caratterizzate da vantaggi che eccedono nettamente i costi. Veniamo al caso specifico della TAV: i valsusini ci perdono solamente dato che l’opera verrà fatta sul loro territorio ma non lo servirà, favorendo (forse) il trasporto passeggeri e merci ma solo su distanze molto più lunghe; i diversi livelli di governo del Piemonte (città e provincia di Torino, regione) ci guadagnano solamente dato che la nuova opera accresce la loro dotazione infrastrutturale senza che essi debbano spendere un soldo; le imprese costruttrici e le banche finanziatrici ci guadagneranno con certezza, non sostenendo alcun rischio (interamente a carico dello stato come committente dell’opera e garante dei finanziamenti); lo stesso si verifica per FS, braccio operativo dello stato per la realizzazione dell’opera: se i costi sforeranno lo stato trasferirà le risorse aggiuntive necessarie mentre se la nuova linea non avrà traffico il bilancio di FS non ne risentirà; il contribuente italiano perde invece con certezza dato che contribuirà agli oneri senza usare l’opera (tranne forse i pochissimi connazionali che usano il TGV anziché l’aereo per andare a Parigi). Impossibile che da schemi di ripartizione vantaggi-svantaggi di questo tipo vengano fuori opere pubbliche dotate di senso economico. Le riflessioni precedenti sembrano dar ragione alla posizione tenuta da Margaret Thatcher in relazione al progetto del tunnel sotto la Manica, quando resistette alla pressioni di Francois Mitterand per finanziare l’opera con soldi dei contribuenti di ambo gli stati. Diede il via libera, si, ma senza un penny di soldi pubblici (‘not a public penny’), preservando in tal modo i suoi contribuenti da un pessimo affare (al contrario degli 800 mila piccoli azionisti privati, soprattutto francesi, che sottoscrissero le azioni e si ritrovarono dopo pochi anni con quasi nulla): La plus grande victoire de Thatcher est surtout d’avoir imposé à un Président français socialiste un financement 100% privé. Un choix irrévocable qui, pour la Dame de fer, doit démontrer la supériorité du libéralisme (Marc Fressoz, Le scandal Eurotunnel, Flammarion enquête,2006) . Da questa posizione storica si può ricavare una sorta di ‘teorema Thatcher’ sulle grandi opere: Una grande opera dovrebbe essere sostenuta da una grande domanda dei suoi potenziali utilizzatori. Una grande opera senza grande domanda è un grande spreco e nessun privato sarà mai disponibile ad assumerne gli oneri di realizzazione e sfruttamento economico. Una grande opera con grande domanda è ripagabile con i futuri proventi da pedaggi e può quindi essere realizzata e gestita in project financing da operatori privati in concessione, senza necessità di assunzioni di rischi ed oneri in capo al settore pubblico. Questi sono gli insegnamenti principali della posizione della Thatcher in relazione al Channel Tunnel che non solo non sono stati colti ma neppure meditati nell’esperienza italiana delle grandi opere. E’ evidente che la Tav Torino-Lione non supera il Thatcher test e che nessun privato si accollerebbe mai il rischio di costruzione ed esercizio dell’infrastruttura senza garanzie e contributi pubblici rilevanti. Appurato questo bisogna tuttavia considerare che i contribuenti italiani non sono (purtroppo) se non in quantità molto ridotta thatcheriani convinti e possono quindi essere persuasi a contribuire a una grande opera. Bisogna tuttavia che essa sia giustificata dai numeri, non dalle opinioni, e i numeri debbono essere oggettivi, neutrali e certificati e non opinioni travestite. Sinora, tuttavia, numeri oggettivi, certificati e non di parte non se ne sono visti. Diversi dubbi economici affliggono in realtà il progetto TAV. La nuova linea prevista migliorerebbe infatti l’offerta sia per quanto riguarda la qualità dei collegamenti (tempi di percorrenza) sia la quantità (crescita della capacità). Tuttavia la crescita della capacità si giustifica se una domanda crescente nel tempo rischia di saturare la capacità esistente, ma non è questo il caso della linea esistente la cui domanda è declinante da diversi anni e la sua capacità un multiplo della domanda attuale. Quanto alla qualità è evidente che la riduzione dei tempi di percorrenza garantita da linee ad alta velocità interessa il trasporto passeggeri ma non quello merci. E il trasporto internazionale passeggeri su questa linea è ridotto: nel 2000 vi erano quattro treni al giorno in entrambe le direzioni, due TGV Milano-Lione-Parigi e due EC Milano-Lione. Oggi vi sono solo tre TGV quotidiani da 360 posti sul percorso Milano-Lione-Parigi, offerti dalla sola SNCF (anche se in crescita rispetto ai due dell’orario 2011). Tuttavia questi treni non usano la tratta italiana ad alta velocità disponibile tra Torino e Milano ma la vecchia linea normale, impiegando un’ora e mezza tra le due città a fronte dei 54 minuti dei treni Frecciarossa di Trenitalia. Ma le linee AV non dovrebbero servire per la circolazione dei treni AV? E se i treni AV attuali tra Milano e Parigi non usano i quasi 150 km di linea AV esistente tra Milano e Torino, costati 8 miliardi di euro, perché mai avrebbero bisogno di altri 60 km di linea AV sotto le Alpi, il cui costo è ragionevolmente stimabile in almeno altri 8 o 10 miliardi di euro?
(Rispondi)
 
Quintana5
Quintana5 il 08/03/12 alle 21:12 via WEB
Per completezza e correttezza metto anche questo http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/TAV/index.html Non ho intenzione di entrare in merito alla vicenda TAV, anche questo mi sembra porti argomenti interessanti.
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charr626262
charr626262 il 16/03/12 alle 21:24 via WEB
Uffa ...
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Quintana5
Quintana5 il 16/03/12 alle 23:58 via WEB
Non avevi detto "addio" coso? Che fai ci ripensi? A Roma ripensarci è brutto segno; non sei ospite grdito.
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charr626262
charr626262 il 19/03/12 alle 23:09 via WEB
se insulti , " coso " , e tu insulti , puoi rivolgerti a chi vuoi che tanto so che hai cominciato te e non nasconderti dietro una educazione formale che perde presto aderenza quando ti si contraddice . la compagna di Luca Abba' , Battisti , ora mettici pure le BR , ma che diamine di idee hai in quella testa , coso ? tu sei "coso " , io sono una persona . tu sei un idiota , nient'altro , un idiota . e presuntuoso anche , COSO . Neanche la gente come te è gradita nel mio blog ... COSO . Ma va dar via le ciap , COSO ...
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Quintana5
Quintana5 il 19/03/12 alle 23:35 via WEB
Secondo te io perdo tempo a discutere con te? Grazie per il tuo commento.
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