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Post n°106 pubblicato il 24 Marzo 2006 da obellaciao
Sollecitata o no, concordata o no, meditata a tavolino sull’asse Arcore- Camp David o no, la vicenda mette sull’avviso i leader dell’Unione. Un’altra trappola. «Vogliono schiacciarci sull’antiamericanismo», dice Fassino al Professore, mercoledì sera. Il leader della Quercia sta rientrando in auto a Roma da Teramo, Prodi si trova già nella Capitale. Intorno alle 21,30 la prima telefonata. C’è qualcosa di poco chiaro in quella nota del Dipartimento di Stato, piovuta all’improvviso sulle scrivanie delle redazioni. Evidente che sarebbe stata utilizzata da Berlusconi per alimentare la sua «strategia dell’allarme» a fini elettorali. La risposta? Non prestare il fianco, sbagliato sparare al alzo zero contro gli Stati Uniti. Esprimere preoccupazione per le «strumentalizzazioni», piuttosto. E ieri mattina sia Prodi che Fassino, telefonano separatamente all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. Un’idea del segretario Ds che trova d’accordo il Professore. «Siamo preoccupati per il rischio che la destra strumentalizzi la nota del Dipartimento di Stato», spiegano a Ronald P. Spogli, La risposta? «Mi ha detto che è la prassi - rivelerà Romano Prodi - Ma io sono rimasto molto colpito perché una mossa del genere può portare angoscia e paura». Il sospetto che aleggia nei palazzi dell’Ulivo è quello di un regalo dell’Amministrazione Bush sollecitato dal Cavaliere. Al secondo piano di Piazza Santi Apostoli Rodolfo Brancoli, uno dei più stretti collaboratori di Prodi, rilegge un’intervista ad Antonio Martino. «L’establishment Usa tifa per la Cdl - avverte il ministro della Difesa - Rumsfeld mi ha detto: “Come posso fare per aiutarti a vincere?”». Si sottolinea e si commenta. Ma la linea ufficiale rimane la stessa: separare le responsabilità del governo italiano dalla nota Usa. «L’allarme è partito dall’Italia», scandisce alle 17,30 Prodi, mostrando ai giornalisti le dichiarazioni rese la sera prima da Amanda Rogers-Harper, portavoce del Dipartimento di Stato Usa. «Leggo anche sul sito dell'ambasciata degli Stati Uniti che l'allarme del Dipartimento è stato diffuso perché le autorità italiane hanno dichiarato che “il periodo precedente le prossime elezioni costituisce una ragione di preoccupazione” - sottolinea Prodi - Leggo anche che “questo annuncio corrisponde a dichiarazioni pubbliche fatte da vari esponenti del governo italiano”». Poi l’affondo: «Ancora una volta si vuole alimentare paura». Scorrendo la dichiarazione della Rogers-Harper, in verità, c’è da rimanere basiti. I contatti tra il governo Usa e quello italiano? «In alcuni casi sono stati diretti - ammette la portavoce Usa - in altri il Dipartimento di Stato ha recepito dichiarazioni riportate da organi di informazione». L’avvertimento ai turisti Usa in Italia? «simile» a quelli emanati per «altri appuntamenti elettorali, come nel caso dell’Iraq e dell’Afghanistan». «Lascio a voi il commento», dice Prodi ai giornalisti che lo circondano. Nel tardo pomeriggio di ieri, poi, la Rogers-Harper conferma ancora una volta le frasi pronunciate in precedenza. «Sarebbe molto grave se da Roma qualche esponente governativo o del centrodestra abbia suggerito o sollecitato la nota del Dipartimento di Stato Usa», commenta Piero Fassino. L’allerta per l’escalation di tensione che Berlusconi vuole imprimere alla campagna elettorale è massima. Il leader Ds, dopo averne parlato con Prodi, prende contatto con il Quirinale per esprimere al Colle le preoccupazioni dell’Ulivo. «Non si vincono le lezioni con le menzogne, ma con la verità», aveva esclamato il Professore qualche ora prima. Monito pronunciato due volte: per l’allarme sicurezza e per le «bugie» sull’Unione che vuol tassare bot e Cct. «La Destra continua a seminare notizie false creando turbative nei mercati - accusa Prodi - Ai risparmiatori voglio dire: state tranquilli, nessuno di noi è così sprovveduto da danneggiarvi. Siete la risorsa fondamentale del sistema economico del Paese».
Post n°105 pubblicato il 23 Marzo 2006 da obellaciao
Ai gregari di Berlusconi non è parso vero di potersi scagliarti contro l’esponente Ds, così è arrivata una pioggia di repliche da Forza Italia. «Ancora una volta la volgarità e la menzogna contraddistinguono le dichiarazioni di Violante - Il capogruppo azzurro alla Camera, Elio Vito -. Ora sappiamo chi vuole avvelenare la campagna elettorale e alimentare lo scontro». Di «indegnità politica e morale di Luciano Violante» parla il coordinatore Sandro Bondi, che precisa che in un paese normale e civile lo stesso partito di Violante stigmatizzerebbe le sue affermazioni. Antonio Tajani, altro accolito del premier e presidente dei suoi europarlamentari, dice che «il giro delle persone intorno a Berlusconi è arrivato in pochi anni a essere la maggioranza del paese sconfiggendo l'ipocrisia e il falso moralismo di chi nasconde i suoi scheletri nei capaci armadi della pseudo-antimafia militante». Renato Schifani, megafono del premier al Senato, è convinto che Violante sia «a corto di argomenti seri». Isabella Bertolini, new entry tra le preferenze del premier e vicepresidente dei deputati azzurri, dice che si tratta di «parole incivili» e vorrebbe le scuse di Violante. Il Verde Paolo Cento parla invece di reazione spropositata della destra contro Violante. Anche Marco Rizzo dei Comunisti italiani solidarizza con Violante «per tutti gli attacchi goffi, offensivi e volgari che provengono da molti esponenti di Forza Italia»
Post n°104 pubblicato il 22 Marzo 2006 da obellaciao
Stato Italiano - Stato Vaticano Dopo le dichiarazioni di Mons.Card.Strnz. Ruini,i vertici della Casa del Vaticano hanno già in serbo un'altra sopresa per lo sgangherato Stato Italiano. Attività produttive :
Post n°103 pubblicato il 22 Marzo 2006 da obellaciao
POLITICACofferati: nessuna piazza alla Fiamma TricoloreIl sindaco di Bologna: «Prefettura e Questura prendano decisioni drastiche». Berselli (Msi-Ft): «Non esiste possibilità di diniego preventivo». Rotondi (Dc): «Cofferati antidemocratico»21/3/2006 BOLOGNA. «Nessuna piazza a 'La fiamma tricolore'». Lo ha detto il sindaco di Bologna Sergio Cofferati riferendosi alla richiesta fatta dal Msi-Ft di tenere un comizio elettorale sabato 25 in Piazza Carducci. «Le piazze destinate ai comizi - ha aggiunto il sindaco - sono gestite dalla commissione interpartitica e sono tutte state assegnate per i giorni a venire. Dunque - ha ripetuto - non c'è nessuna piazza disponibile per la Fiamma Tricolore». «C'è la richiesta di una piazza per un comizio, e non c'è nessuna piazza per loro - ha ribadito Cofferati - credo che a questo punto, dopo quello che è successo a Milano, anche la Prefettura e la Questura dovranno prendere decisioni drastiche per impedire che si ripeta a Bologna, o in qualsiasi altra città, quello che abbiamo già visto. Sia da parte dell'estremismo di destra sia, in ipotetica risposta, da parte dell'estremismo di sinistra». «Se ci sono motivi di ordine pubblico lo dirà il Prefetto, però non esiste possibilità di diniego preventivo». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa e coordinatore di An in Emilia-Romagna, Filippo Berselli, riferendosi alle polemiche nate attorno alla richiesta del Msi-Fiamma Tricolore di avere una piazza a Bologna sabato per una manifestazione elettorale.I giornalisti hanno rilevato come gli organizzatori del comizio potrebbero ora chiedere l'autorizzazione a manifestare in un luogo chiuso. ROTONDI (DC): COFFERATI ANTIDEMOCRATICO «Il no di Cofferati alla Fiamma è patetico: cerca di rifarsi la faccia con le sinistre dopo aver fatto il sindaco-gendarme. Adesso oltre che reazionario apparirà pure antidemocratico». Così il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, nel suo tour in Emilia Romagna ha replicato al sindaco di Bologna.
Post n°102 pubblicato il 22 Marzo 2006 da obellaciao
Ancora contestazioni nel tragitto che Berlusconi ha compiuto dal teatro al palazzo Ducale. «Viva Vittorio Mangano», ha gridato uno dei manifestanti, riferendosi al famigerato stalliere di Arcore accusato di rapporti con la mafia. «Tu non ti devi permettere, sei un coglione...», ha risposto il presidente del consiglio «Mi dicono che sono successi incidenti a Genova durante il discorso di Berlusconi – commenta a caldo Romano Prodi, a Bari per una manifestazione dell’Ulivo - Non conosco i particolari ma voglio che la nostra campagna sia serena e deploro ogni qualsiasi atto di violenza o di ostilità o di insofferenza e invito tutti alla serenità e alla calma. Devono essere elezioni di grande forza democratica».
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Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 22:03
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:27
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:18
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 20:49
Inviato da: associazioneamicobus
il 04/02/2008 alle 16:20