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Creato da: pcl_sestrilevante il 14/01/2007
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI- SEZIONE DI SESTRI LEVANTE :sede in via AURELIA 146 LOC.TRIGOSOTEL.3490544071 NICOLA -PCL CHIAVARI -tel.3200895143 -3881623803 Massimo- PCL LAVAGNA Roberto TEL.3409672384
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PROGRAMMA DEL PCL SESTRI LEVANTE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Post n°154 pubblicato il 05 Aprile 2008 da pcl_sestrilevante
PREMESSA Il PCL si presenta a Sestri Levante per la prossima scadenza elettorale all’interno di un progetto finalizzato alla ricostituzione nella nostra città e nel Paese di un soggetto comunista autonomo in rappresentanza delle istanze dei lavoratori e dei ceti popolari. Nella nostra città il PCL raccoglie con umiltà, ma determinazione, il testimone delle figure storiche del movimento comunista a partire dal comandante Virgola e dal sindaco Ocule, il primo del dopoguerra. Si inserisce nella tradizione di governo operaio degli anni ’60-’70, che, attraverso esperienze partecipative quali i Consigli di Quartiere e l’elaborazione di un PRG a tutela dell’ambiente (contestuale alla realizzazione di un piano di edilizia popolare) ha garantito avanzate condizioni di democrazia e vivibilità a Sestri Levante. Il PCL si riconosce nell’esperienza di radicalità della sinistra rivoluzionaria storicamente sempre presente sul territorio a partire dall’esperienza del PSIUP, per continuare con Lotta Continua e DP. Fa proprio lo spirito costituente dell’esperienza della rifondazione comunista, che vide il compagno Bruno Pistacchio come primo coordinatore a Sestri Levante.
Il PCL individua a Sestri Levante tre grandi emergenze:
CASA LAVORO SPAZI SOCIALI
Su cui basare un progetto alternativo per i governo della città.
CASA A Sestri Levante, negli ultimi anni pur aumentando il numero di appartamenti assistiamo ad una continua emorragia di abitanti residenti (nel 1995 la popolazione sestrese ammontava a 21.359 residenti contro i 18.637 del 2005 – fonte CGIL) a causa dell’elevatissimo costo delle case (sia per l’acquisto – 6000 euro/m2 che in affitto – mediamente 600-700 euro/mese) colpendo prevalentemente le nuove generazioni costrette ad una coabitazione forzata nelle famiglie (altro che bamboccioni!) o ad abbandonare la città verso il più immediato entroterra. Per questo il PCL propone un piano di lotta contro la speculazione edilizia volto alla riduzione degli affitti e al valore per m2 degli appartamenti attraverso una politica che preveda:
LAVORO
Negli anni ’90 la crisi, con conseguente chiusura, della FIT e del suo indotto unito quello di altre attività industriali minori (Canapificio, Fonderia Rossi, Fornaci, ecc…) ha portato la disoccupazione nel comprensorio e nella città a livelli altissimi. L’artigianato, il commercio e il turismo non hanno assorbito che una minima parte della forza lavoro fuoriuscita. La crisi dell’attività industriale ha avuto come primo suo sottoprodotto la fine del controllo operaio sul territorio. Per questo motivo il fallimento del progetto di reindustrializzazione e la speculazione edilizia messa in atto in questi ultimi anni sulle medesime ex-aree FIT è la dimostrazione di quale sia il progetto politico che ha animato e anima la classe dirigente della nostra città. Spostando il baricentro “morale” della città dalla cultura del lavoro a quello della speculazione si sono create le premesse per la cancellazione delle restanti attività industriali sul territorio (ARINOX e FINCANTIERI). Il PCL vede nella proposta trasversale di chiusura del Cantierino di Riva un “cavallo di Troia” attraverso cui concretizzare questo progetto. Per questo diciamo un deciso NO ALLA CHIUSURA DEL CANTIERINO DI RIVA – NO ALLA PERDITA DI ULTERIORI POSTI DI LAVORO. A tutela dell’attività primaria (pesca e agricoltura), il PCL ritiene di dover operare alfine di migliorare le condizioni generali di vita nelle frazioni attraverso opere di forestazione, viabilità rurale, di prevenzione anti-incendio mediante la costituzione di cantieri-scuola e di cooperative di lavoro polivalenti alle dipendenze dirette del Comune. Per quanto riguarda la pesca si ritiene di dover intervenire nell’ambito portuale al fine di garantire la sicurezza dei motopescherecci ormeggiati. Infine, grazie ad una politica di incentivi analoga a quella proposta per la prima casa, il PCL si prefigge di incrementare l’artigianato e il piccolo commercio anche mediante la ricerca o la creazione di spazi da dedicare, o lo stanziamento di contributi da versare a lavoratori artigiani che volessero intraprendere la loro attività nel Comune. Per quanto riguarda l’agricoltura, dal 2006 la Regione Liguria è priva di uno strumento legislativo a sostegno dell’agricoltura. Quello che è certo è che ci sarà un taglio drastico e drammatico circa le politiche a sostegno delle produzioni agricole a bassa diffusione di fitofarmaci. L’olivicoltura vede tagliati di otre il 50% i contributi, l’intera agricoltura biologica del 25% così come gli allevamenti zootecnici. Le riqualificazioni dei Comuni montani farà scomparire per le aziende agricole della fascia costiera le agevolazioni burocratiche introdotte dalla “Legge sulla montagna”. Ogni tipo di intervento sarà più “leggero” quanto a finanziamento e più “pesante” per l’introduzione di un numero eccessivo di adempimenti cartacei e di vincoli generali. Le forze che governano la Regione e che ci sfidano nella competizione elettorale nelle amministrative sestresi sono direttamente coinvolte in questa operazione, volta, di fatto, al disincentivamento dell’olivicoltura e dell’agricoltura eco-compatibile per favorire lo scempio, l’abbandono e la conseguente speculazione edilizia. Il PCL chiede, a Sestri come a Genova, il ripensamento di queste misure e l’elaborazione di un quadro generale normativo che abbia come riferimento le istanze della aziende agricole radicate sul territorio. Su questo argomento il Comune può dare importanti segnali di indirizzo per risollevare questo settore produttivo semplici operazioni come:
POLITICHE SOCIALI L’immagine di ridente città turistica, borgo di pescatori e di ospitali paesani diffusa così generosamente dal punto di vista propagandistico per il turismo, stride con i tassi di disoccupazione presenti in città. La gioiosa ”città del ragazzo” non offre ai giovani la minima alternativa al divertimento delle discoteche o al turismo da oltre 100 euro al giorno. Non esistono sale polivalenti dove fare attività sociali, dove incontrarsi per scambiare esperienze e cultura. Non esiste, e non è previsto, un ostello della gioventù in previsione di un turismo diverso, più legato ai bisogni reali di giovani proletari italiani e stranieri. Non esiste né è previsto un centro di prima accoglienza per extra-comunitari. Semplicemente nella mente di chi governa la città e si propone di governarla ancora a lungo c’è poco spazio per il sociale, fardello troppo ingombrante e imbarazzante per ogni capitale del turismo che si rispetti. Perciò il PCL si ripropone di :
Il PCL ritiene che le varie società sportive che agiscono sul territorio siano importanti soprattutto sul piano sociale e pertanto vadano sostenute e aiutate perché esse non sono una “proprietà” esclusiva di questo o quel presidente ma patrimonio della città intera. Lo sport non deve essere in nessun caso considerato un “lusso” per le famiglie, ma una occasione per la socializzazione ed aggregazione in primo luogo di tutti i ragazzi a cominciare da quelli in età scolare e quindi ci poniamo il problema della gratuità di questa attività magari concedendo degli spazi commerciali attraverso i quali le società possano finanziarsi o la creazione di pool di sponsor. Pertanto ci opponiamo alla “cancellazione” del campo “Sterza” che dovrebbe fare posto ad uno spazio di verde pubblico (che probabilmente nasconde una nuova speculazione edilizia nelle immediate vicinanze). Anzi riteniamo che sia possibile sostenere economicamente una operazione di recupero di tale spazio al limite costruendo dei box sotterranei alla cui sommità verrebbe ricostruito il campo di gioco. Si rende anche necessario intervenire per la sistemazione del Sivori “G” che servirebbe al settore giovanile della società U.S. Sestri Levante. Inoltre il PCL si propone la rivalorizzazione della palestra di Pila che, allo stato attuale, risulta assolutamente sotto-utilizzata perché mal strutturata.
TURISMO “IL MARE E’ DI TUTTI, DEI BELLI E DEI BRUTTI: BUTTIAMO A MARE LE CABINE” così recitava un manifesto di Democrazia Proletaria alla fine degli anni ‘70. Il PCL fa suo questo manifesto perché ritiene che l’arenile deve essere considerato come “bene comune” e non deve essere di esclusiva proprietà di quelle famiglie che si sono arricchite grazie alle concessioni demaniali. Pertanto si ritiene che dette concessioni debbano essere gestite interamente dal Comune tramite una cooperativa comunale in modo da fornire occupazione ai giovani sestresi .
VARIE Per tutti i cittadini di Sestri Levante la sosta deve essere gratuita sempre e dovunque. Il PCL si propone di garantire l’attuale divisione per le Zone a Sosta Limitata per i residenti del quartiere (con la localizzazione di nuove zone anche per i quartieri periferici). Il pagamento dovrà rimanere a carico solamente per i non residenti a Sestri Levante. Il PCL propone di :
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Inviato da: stuntman2
il 04/03/2008 alle 09:33
Inviato da: hunkapi_genova
il 07/02/2008 alle 22:33
Inviato da: hunkapi_genova
il 20/01/2008 alle 02:03
Inviato da: Hunkapi_english
il 31/12/2007 alle 15:43
Inviato da: hunkapi_genova
il 27/12/2007 alle 14:07