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Dai poeti e dalle pene (poEMATICHE)

Post n°346 pubblicato il 02 Marzo 2013 da NASCOSTAMENTE

S'afferma
che il discorso poetico debba reggere
C'é da concludere
che tutto il resto offerto sia uno scarto
L'anima invece adesso 
a strappi e toppe
ha una lingua monosillaba e
grandi grandi occhi, 
non regge un'architettura di sintassi
Sorregge a malapena
il peso del pensiero e attende,
sente il peso dell'impegno vigile
Qui bisogna stare, presidiare
sentinelle secche asciutte e giuste
Che dicano pur loro
po-ema-tica-mente
noi tra altri scarti qui
essenziali
tra altri segni a scorgere
e ad aspettare
un'alba

 
 
 
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Lettera dal Confine

Temo la rabbia dei privilegiati

l' emancipato gelido cinismo.

Io non assolvo chi pecca

di distacco. 

 

 

 

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