Sento parole - da dentro, da ieri ,da...
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Non amo, stamino

 "Sei trapassat° nella memoria, inesorabilmente"Vincenzo Cardarelli  Tu dici "è prezioso, è preziosa"lo amo, la amo"e più dici e più pensid'amare, che strano.Io silenzio l'affetto , non dicoperchè temo dell'uso il consumola riduzione del sensoPiù penso fortissimo, più dico di menoTrattengo desidero plasmoda dentro ci crescomi cambio, m'approprio dell'altrolo inglobo nell'IoTrapasso l'amato nei sensiLo innesto , ci…
 

Dai poeti e dalle pene (poEMATICHE)

S'affermache il discorso poetico debba reggere C'é da concludere che tutto il resto offerto sia uno scarto L'anima invece adesso a strappi e toppeha una lingua monosillaba egrandi grandi occhi, non regge un'architettura di sintassi Sorregge a malapena il peso del pensiero e attende, sente il peso dell'impegno vigile Qui bisogna stare, presidiare sentinelle secche asciutte e…
 

Salva col nome (cit. Anedda). O del sostegno psicopedagogico

A M.F.  Si dice anticipi lo sdoppiamentola mania di persecuzione Ci si salva forse solo così, oggi personificando Colpa sua , colpa loro colpa d’altri ignari, inconsapevoli d' altri disagi nostri innominabili di chissà quali solitudiniirreparabili Avevi così tanta rabbia negli occhi cosi tanto poco futuro dentro così tanto bisogno di rassicurazioni che impietrita e…
 

Sibili, Sibille e colori

 Nessun'idea d'uguaglianza o vittoriaSussurravano alle gemme di non sbocciareai colori di non strafareForse voci ma di  madre  marcitadentro aborti d'amoreErano  sibili aspri di  serpe nella  lingua schiacciata, indolore Erano inni  al lavoro di falcetra stelinell'idea d'uguaglianza sbagliatache piegava  il creato difforme dei fiori,dei nostri potenti e creativi,singolari colori.   
 

come sanno ferire e dire

a L.Come sanno ferire e direquei segni incisi nel colore le sonorità che invochisull'ultima sillabail balzo sul burrone di una parola cavaTorno a leggere la misurata compostezzadei silenzi coi qualiavversi altre colpose prigionieFuori é sguaiato il parolaio incoltodelle piú immeritate libertá
 

Del ciarpame. Leggendo Cioran

Di sillabe stanche e afone suonano i versi,flessimai genuflessi  però sfinitida reiterazioni all'ascoltodi ciò che nei tonfi richiamaal tuono'chè non c'è più il lampo e queipochi barlumi  neanche  ci autorizzanoa nominare  ciarpametutto il resto del verso che ci attorniaanche se di ciarpame  si tratta."Gentili" per il solo previlegio del  sentire del farsi il cuore a pezzidel…
 

cąpito

non scelgo càpitodalla parte sbagliata schizzo nel disegno d'altri inconsapevoli contamino il tratto netto diffondo intacco attacco il puro che inerme sopravvive dal nero il bianco tra il bianco e nero nell'alto in basso pubblico dentro al privato qui vixi inversa e qui viceversa smuovo la stasi smaschero strattono cambio e scambio regalo piuttosto e non…
 

AmMalarsi

Ammalarsi dalla stanchezzatrovare un alibi orizzontale quieto irrimovibilmente                  pesantecosì perdiamo, abbandonando, il sole il mare e i baci il nervo d'ogni piacere perdiamo del sangue la resurrezione i rossori incontenibili travagli felici di vita e le risa perdiamo i fulmini e le saette buone della gioia e…
 

Serie ospedaliera#2

A M. C.Può essere serva a qualcosa questo tuo lamento ma intanto ti consuma e ci allontana qui dove non di malattia c'è bisogno ma di cura Qui serve coraggio a credersi in salute serve coraggio a provarsi felici serve amore per nascondere ferite e desiderare tutti assieme di guarirePuò essere che la punta acuta d'agonia,…
 

Dirlo

C'è una poesia "ufficiale", quella di chi pubblica e scrive poesia e sulla poesia, quella di chi si incontra per ascoltarsi ed ascoltare, a fatica, anche gli altri, ecco quella poesia spegne ogni creatività, alimenta meccanismi che con la poesia hanno poco a che fare. La poesia sui social, i like, gli inviti, le pagine.…
 

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