Trattengo i brividi più a lungo.
Riscaldano.
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Post n°322 pubblicato il 14 Marzo 2011 da NASCOSTAMENTE
Prenditi cura di me Nient’altro frulla tra testa e lingua nient’altro Ho speso ogni alito e respiro Ho speso anche la riserva necessaria neanche un seme ho dimenticato L’avessi in tasca aspetterei un germoglio , il nutrimento non più S’è improvvisato il buio l’assenza ancorata in fondo là m'ha incatenata Vano l’ affetto a lui io neanche più rispondo Ho speso tutto in mezza età ho esagerato Mi gonfio esatta sperando di riempire Ingoio versi sperando di sentire M’annullo è un urlo Prenditi cura di me
Photo ByJosephine Sacabo |
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Il pensiero è afono come le parole, invoca non esclama.
Può non esserci parola eppure rimane il senso.
Quello ottuso.
Il pensiero ha sfumature che la sequenzialità della parola non coglie; essa ama l'analisi ed è altro dalla polifonia. Altro è la poesia .
"Nel languore amoroso qualcosa se ne va, senza fine; è come se il desiderio non fosse nient'altro che questa emorragia. La fatica amorosa è questo: una fame amorosa che non viene saziata, un amore che rimane aperto." Roland Barthes
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immagine di donna ancorata sul fondo
dove non c'è più collegamento tra l'emozione e il verbo.
solo bolle, gonfie e mute... ma ascendenti!
scoppiano in superficie... le senti?
ti abbraccio :''')*** * ** *