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21. UMILTA'

Post n°21 pubblicato il 09 Agosto 2011 da lenteris
 
Tag: UMILTA'

Quanto è importante parlare delle nostre fragilità o ammettere le nostre difficoltà o anche chiedere una mano? Possiamo superare i nostri disagi da soli?

UMILTA'
Un giorno un uomo affogò perchè si vergognava a gridare aiuto
- l'ego... questo piccolo IO così primario, così prevaricante nel progetto. Spogliarsi, dici bene Cla, togliere il velo, l'abito che fa il monaco e metterci in gioco con le carte scoperte e la disponibilità a seguire il flusso della vita nel suo continuo e generoso mutamento. Sorridendo ...:)(da uno spunto di Praj)
- Sì Spersa anche se non chiediamo, il cielo manda segnali, la vita indica la strada. Un bagnino, una boa emersa dal mare, un delfino, uno scoglio o le nostre braccia che sanno nuotare se solo diamo loro fiducia, ci porteranno alla riva e allora ARRIVEREMO. Salvati! (da uno spunto di Spersadiillusioni)

PRAJ> Affinché la Grazia dell'amorevolezza possa discendere e donarsi, è importante entrare in un percorso di auto perdono e accettazione. Non possiamo creare direttamente l'umiltà che accoglie... senza esserci spogliati almeno in parte dall'arroganza del senso dell'ego. L'umiltà è il segno di questa basilare disposizione. Perché essa – la compassione - può fare la sua comparsa solo se "io" abbassa un pò la cresta. Il chiedere e ricevere allora accadono con più possibilità. I nostri disagi, secondo me, possono essere superati, sia da soli che con l'aiuto esterno, dipende... da noi e da chi è colui al quale chiediamo aiuto. Ciò che conta però è la nostra disponibilità a cambiare e rimuovere le cause che ci hanno portato lì. Allora si potrà anche chiedere e trovare, sotto le più svariate forme, quell'aiuto di cui abbiamo bisogno.
SPERSADILLUSIONI> concordo con Praj. L'armonia con noi stessi è il passo verso quell'arduo sentiero ove ci sarà regalato aiuto anche se non lo chiediamo. Tutto avviene e muta nel nostro mutamento. Spogliarci come serpenti per indossare nuove vesti ci farà anche riconoscere il Vero bagnino a cui chiedere aiuto anche se non ci sarà bagnino sulla spiaggia mentre affoghiamo. Senza quelle pesanti pietre con cui siamo entrati in acqua, ci farà capire che il fondo è così vicino che l'acqua non basta a sommergerci
FIORDILOTO> E' importante riconoscere sinceramente i nostri limiti, le nostre fragilità e debolezze, senza cercare di mettere una maschera, perchè le maschere non risolvono il problema. Noi siamo i costruttori delle nostre sofferenze e noi dobbiamo liberarcene, come? con l'introspezione e con l'aiuto del divino.
SPEOSEMPRE> L'ORGOGLIO, IL DIRE FACCIO DA ME, PROCURA SOLO SOFFERENZA INUTILE, CHE NON GIOVA A NESSUNO. MA SE L'UOMO, CAPACE DI TOGLIERSI GLI ABITI DELL'ORGOGLIO, PER INDOSSARE QUELLI DELL'UMILTA', BUSSA ALLA PORTA DI UN AMICO; UN VERO AMICO, PER CHIEDERGLI : " VIENI. HO BISOGNO DI TE !", QUANTI NUBI SPARIREBBERO IN TANTI CUORI INGOMBRI !

 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 11/08/11 alle 11:59 via WEB
Affinché la Grazia dell'amorevolezza possa discendere e donarsi, è importante entrare in un percorso di auto perdono e accettazione. Non possiamo creare direttamente l'umiltà che accoglie... senza esserci spogliati almeno in parte dall'arroganza del senso dell'ego. L'umiltà è il segno di questa basilare disposizione. Perché essa – la compassione - può fare la sua comparsa solo se "io" abbassa un pò la cresta. Il chiedere e ricevere allora accadono con più possibilità. I nostri disagi, secondo me, possono essere superati, sia da soli che con l'aiuto esterno, dipende... da noi e da chi è colui al quale chiediamo aiuto. Ciò che conta però è la nostra disponibilità a cambiare e rimuovere le cause che ci hanno portato lì. Allora si potrà anche chiedere e trovare, sotto le più svariate forme, quell'aiuto di cui abbiamo bisogno. Un sorriso :)
 
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 11/08/11 alle 13:05 via WEB
concordo con Praj. L'armonia con noi stessi è il passo verso quell'arduo sentiero ove ci sarà regalato aiuto anche se non lo chiediamo. Tutto avviene e muta nel nostro mutamento. Spogliarci come serpenti per indossare nuove vesti ci farà anche riconoscere il Vero bagnino a cui chiedere aiuto anche se non ci sarà bagnino sulla spiaggia mentre affoghiamo. Senza quelle pesanti pietre con cui siamo entrati in acqua, ci farà capire che il fondo è così vicino che l'acqua non basta a sommergerci. Buona giornata.
 
   
lenteris
lenteris il 11/08/11 alle 17:26 via WEB
Sì Spersa anche se non chiediamo, il cielo manda segnali, la vita indica la strada. Un bagnino, una boa emersa dal mare, un delfino, uno scoglio o le nostre braccia che sanno nuotare se solo diamo loro fiducia, ci porteranno alla riva e allora ARRIVEREMO. Salvati! Grazie amica...:)
 
 
lenteris
lenteris il 11/08/11 alle 17:22 via WEB
l'ego... questo piccolo IO così primario, così prevaricante nel progetto. Spogliarsi, dici bene Cla, togliere il velo, l'abito che fa il monaco e metterci in gioco con le carte scoperte e la disponibilità a seguire il flusso della vita nel suo continuo e generoso mutamento. Sorridendo ...:) Grazie!
 
fiordilotodgl13
fiordilotodgl13 il 12/08/11 alle 19:46 via WEB
E' importante riconoscere sinceramente i nostri limiti, le nostre fragilità e debolezze, senza cercare di mettere una maschera, perchè le maschere non risolvono il problema. Noi siamo i costruttori delle nostre sofferenze e noi dobbiamo liberarcene, come? con l'introspezione e con l'aiuto del divino. Un caro saluto Fiore
 
 
lenteris
lenteris il 13/08/11 alle 07:36 via WEB
Ti ringrazio fiordiloto per il tuo bel passaggio nei Ruscelli, Ti auguro una bella giornata profumata :)
 
sperosempre11
sperosempre11 il 13/08/11 alle 11:57 via WEB
L'ORGOGLIO, IL DIRE FACCIO DA ME, PROCURA SOLO SOFFERENZA INUTILE, CHE NON GIOVA A NESSUNO. MA SE L'UOMO, CAPACE DI TOGLIERSI GLI ABITI DELL'ORGOGLIO, PER INDOSSARE QUELLI DELL'UMILTA', BUSSA ALLA PORTA DI UN AMICO; UN VERO AMICO, PER CHIEDERGLI : " VIENI. HO BISOGNO DI TE !", QUANTI NUBI SPARIREBBERO IN TANTI CUORI INGOMBRI !..
 
 
lenteris
lenteris il 13/08/11 alle 14:47 via WEB
L'orgoglio, hai ragione, è una prigione! Grazie
 
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