RUSCELLI

Affinché la Grazia dell'amorevolezza possa discendere e donarsi, è importante entrare in un percorso di auto perdono e accettazione. Non possiamo creare direttamente l'umiltà che accoglie... senza esserci spogliati almeno in parte dall'arroganza del senso dell'ego. L'umiltà è il segno di questa basilare disposizione. Perché essa – la compassione - può fare la sua comparsa solo se "io" abbassa un pò la cresta. Il chiedere e ricevere allora accadono con più possibilità. I nostri disagi, secondo me, possono essere superati, sia da soli che con l'aiuto esterno, dipende... da noi e da chi è colui al quale chiediamo aiuto. Ciò che conta però è la nostra disponibilità a cambiare e rimuovere le cause che ci hanno portato lì. Allora si potrà anche chiedere e trovare, sotto le più svariate forme, quell'aiuto di cui abbiamo bisogno. Un sorriso :)

Tat Tvam Asi. Sognare, Sognatore e Sognato. Arciere Arco e Bersaglio, insieme, uniti, stessa unità. Specchi, Claudio, ancora specchi negli specchi, facce della stessa medaglia che gira senza mai cadere dalla parte della testa o della croce. Un movimento, il risveglio, un flusso intorno a un centro stabile e luminoso. Danzando ti ringrazio

Finchè non si "Realizza" che il Sognare, il Sognatore ed il Sognato sono un Tutt'Uno, il Risveglio non è ancora accaduto. Chi è Quest'Uno che sogna ed è sognato, dunque? Tu sei Quello! :)))

Grazie Morven per il tuo passaggio. La natura ci spiega bene il ciclo infinito di nascita e morte. E ad ogni inizio una nuova possibilità di risveglio... buona domenica

La sofferenza ha una sua origine ma anche un fine. Il cammino interiore conduce al risveglio

Navighiamo e lasciamoci portare dal grande Ruscello e godiamoci il viaggio e il mistero! Un sorriso dall'acqua che scorre Cla

l'istinto, la percezione parte da un punto centrale dell'anima per illuminare la strada grazie per il tuo spunto Michele

Dici bene Spersa, la forma dell'imprevedibile si crea quando quella dell'essere si ritira per lasciarle lo spazio creativo. Grazie e un sorriso

Con l'abbandono consapevole e fiducioso all'Esistenza, nella quale stiamo fluendo, avviene misteriosamente quella capacità di godersi l'imprevedibile. Un gaudente sorriso, Silvia! :))

l'imprevedibile è il comportamento che ha l'umano quando non usa la mente ma l'istinto ed è così che affronta l'ignoto per vincerlo...trova un lume nella grande oscurità FB grandearconte