Creato da RagioniDelCuore il 04/10/2007

Le Ragioni del Cuore

Il cuore ha ragioni...che la mente a volte...non può comprendere...

 

 

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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da RagioniDelCuore

Questo è un alto di me, sconosciuto a chiunque. Lo custodisco gelosamente, un pò me ne vergogno, forse, e mi nascondo.
Sono racconti che amo leggere e scrivere. In genere non hanno nulla di autobiografico, proprio come questo. Semplicemente immagino, libero la mia fantasia e scrivo...un racconto erotico.


Scendo dall'auto che parcheggio sotto casa sua
alzo lo sguardo sulla palazzina, soffermandomi sulla finestra del secondo piano.
E' passato quasi un mese dall'ultima volta in cui l'ho visto
a casa sua...abbiamo fatto l'amore.
poi il nulla, SILENZIO.
Nessuna telefonata, nessun messaggio.
semplicemente SPARITO dalla mia vita.

Mi sfugge un sospiro e mi avvio verso il portone.
Ai piedi sfoggio un sandalo tacco dodici.
Lo cammino con classe, sicura di ogni mio passo.
Inizio a risalire le scale,
ritorna nella mia mente il pensiero del giorno in cui capii tutto
il motivo del suo allontanamento.

Quel giorno non feci scenate, piuttosto andai a casa sua di mattina
certa della sua assenza, era al lavoro.
Presi tutte le mie cose e me ne andai senza lasciargli alcun messaggio
proprio come aveva fatto lui con me
solo le mie chiavi, sul tavolo della cucina.
Avevo chiuso definitivamente qualsiasi legame.
Il tradimento è per me la morte di ogni tipo di affetto.
L'AMAVO
ma la scelta l’avevo già fatta quando quel giorno, lo vidi con lei.

Sono sul pianerottolo, busso,
apre la porta e me lo ritrovo davanti.
Mi fissa con stupore, non si aspettava che fossi io
ripercorre con lo sguardo la mia figura:
alta, slanciata, armoniosa, rinchiusa in un vestito di seta rossa
che accarezza morbidamente le mie forme.
I capelli fluenti. Le mani sempre ben curate.
Lui è Bello. Irriverente.
Rimaniamo a fissarci per un istante che sembra quasi un'eternità
finchè i miei piedi si muovono quasi animati da volontà propria.
Gli sfilo davanti, lasciandomi dietro la scia del mio profumo

Le donne, a differenza degli uomini, hanno generalmente un buon odore.
E non dipende solo dalla cura che hanno di se stesse,
dalle cremine anti età, dagli olii, shampi, balsami e profumi.
No.
Dipende dalla TESTA.
E piu’ testa hanno e piu’ i loro ormoni si organizzano per espellere profumi intriganti.
Dolci, accattivanti. Creano dipendenza.
Profumi che si trasformano in sapori.
Sapori che diventano dipendenza da quel corpo.
Che è testa. Perché tutto parte da là.

So già l'effetto che avrà su di lui il mio odore, lo conosco fin troppo bene
e infatti colgo il suo lento inspirare
i suoi occhi che per qualche secondo si chiudono
e allora mi volto verso di lui osservandolo meglio.
Con gli occhi gli chiedo silenzio.
Mi accontenta. Chiude la porta
Mi guarda come sempre, come se mi vedesse per la prima volta.
L'aria è calda ma respirabile
Mi viene incontro, ma io mi allontano lungo il corridoio.
Mentre ispeziono la cucina, sento i suoi occhi di ghiaccio cavalcare la mie forme,
attraversare la sottile seta rossa del vestito, già sento la sua mente vagare oltre.
Mi volto verso di lui che non tarda a raggiungermi
il mio sguardo gli dice che lo desidera più di ogni altra creatura al mondo.
Mi avvicino protendendo le mie labbra verso le sue.

Se c'è una cosa che amo fare é baciare.
La vibrazione che parte dai muscoli del viso
le mani che non sanno dove appoggiarsi
diventano autonome,
lingua che lo esplora
che gioca, che lo disarma
piccola scivolosa umida lingua
preludio di ricerca
respiro dentro al suo
mi inoltro nella sua fessura più visibile
l'UNICA vera infiltrazione
da parte di una donna.
Comunicare in silenzio
sensazioni contemplate
e sognate a lungo.

Con la morbidezza della situazione allungo le dita sui bottoni della sua camicia.
Uno a uno li libero con una mano.
Lui hai già iniziato a spogliare me, con piu’ passione, velocità, BRAMOSIA.
Ma le regole nel mio mondo le stabilisco io adesso.
IO DECIDO CHE QUESTA VOLTA SARA’ SOFFICE.
Lo spingo delicatamente verso la porta di fronte, la camera da letto.
Nella stanza l'odore di vaniglia che proviene dalle candele mai accese.
Dovrà sottostare alla lentezza delle mie carezze.
Agli sfioramenti che lo porteranno fino al limite del godimento per poi ritrarsi.
Godo del piacere del POTERE.
La lingua e le labbra fremono.
Desiderano la sua pelle. Come dare loro torto?
Mi fermo ai piedi del letto.
La mia bocca inizia e leccare, mordicchiare succhiare, con DOLCEZZA.
Il collo, i lobi, le orecchie, le spalle.
Ansima,respira affannosamente, i muscoli di tutto il corpo protendono verso il mio corpo. Desiderano di piu’.
Ma non avranno di piu’ per il momento.
I brividi gli scorrono per tutto il corpo.
E’ la sua pelle a dirmelo.
Inizio a leccarlo, con dolcezza. I gemiti aumentano.
Labbra che si CONSUMANO
corpo che si incurva.
Gli sfilo i pantaloni
e mi lascio scivolare tra le lenzuola.
L’eccitazione sale
lui si distende sopra di me
La sua mano è già sulla mia gamba che stringe con forza,
mi afferra la nuca e cerca la mia bocca che si apre in modo naturale.
Bacio che trascina.
Esplora.
Sento i suoi muscoli contrarsi e prendere forma.
Mi aggrappo per affondare le unghie alla sua schiena.

Mi piace sentire le sue mani grandi e preatiche cavalcare le mie forme,
non so se sia per via del suo lavoro che i suoi movimenti sul mio
corpo sono sempre così delicati e precisi.
Nelle sue mani i miei seni, soavemente come a cogliere il primo frutto di stagione
assaporandolo e mordendolo delicatamente.
Sento la sua lingua scorrere tra le piegature della mia carne in cerca di
quel dolce sudore di carne appena lavata.
Le mani navigano in cerca della rotta giusta, la bussola è PERDUTA,
nulla può essere programmato.
Affondano tra la tenera carne in cerca di calore.
Impercettibile.
Lieve.
Forte.
Le sue smorfie non lasciano domande.
Chiare smorfie di concupiscenza.
Cerca aria che non trova, che non gli basta mai.
Mordente.
sente la mia lingua
si è trascinata per tutto il percorso
del suo corpo
creando strade intersecate.
Mi fa scivolare le mani su tutto il corpo come un fazzoletto di seta
sono eccitata.
E poi LUI.
Scivola tra le mie gambe passando tra i seni e l’ombelico.
E io continuo a bagnarmi.
E’ duro, possente. Mi arriverà fino alla fine.
E io Lo faro’ arrivare fino a toccare il fondo.
E nel fondo il mio massimo piacere.
La respirazione si fa affaticata e frenetica.
Mi sfiora il clitoride prima pacatamente e poi con un certo vigore.
La vagina comincia a contrarsi. E’ eccitata
Lo VUOLE.
L’altra mano massaggia le labbra e le prepara per la penetrazione.
Si struscia con delicatezza. Scivola tra il mio umore caldo.
E ENTRA.
violento, impaziente, alla fine.
La testa si reclina all’indietro, gli occhi anche
Quasi immediatamente lavora sui miei punti erogeni,
il collo le orecchie, la parte bassa della schiena, l’ombelico, l’interno coscia.
che infiammano le vene e navigano sempre oltre
Possedere, controllare ed entrare.
FEROCE, incontrollabile e istintivo.
Il sudore che scorre sui muscoli che contraendosi creano un amalgamento perfetto.
Inutile controllare le tempie che pulsano, il respiro affannoso.
Mi teneva per i fianchi e ogni suo movimento era fitta di piacere
MI STAVA RIEMPIENDO CON LA SUA CARNE.
Lo sentivo arrivare fino al fondo.
Avido vorrebbe toccare la mia ANIMA.
Sublime percezione del corpo
con la mente crea situazioni pericolose per la psiche.
Avevo desiderato di fare l’amore con lui con ogni fibra del mio essere
Mi possiede con frenesia e passione
Sublime sensazione
mi fa toccare l’ORGASMO più intenso come i miei ansimi.
I denti affondano per soffocare le urla.
Freme anche lui, raggiunge l'orgasmo CON me.
Stanco, si adagia sul mio ventre.
Rimaniamo in perfetto silenzio
possiamo sentire solo i nostri respiri affannati.

Non è stato solo piacere, non è stato solo godere.
Come si chiama la sintonia che trascina nell'OBLIO?
La sua mano che continua a rimanere sulla mia gamba distesa.
Non la scosto, mi piace il leggero contatto.
Come descrivere quello che succede subito dopo un amplesso?
Quando due corpi continuano a cercarsi a letto di notte e il giorno dopo ancora.
Il mio corpo è sempre stato completamente dipendente alla sua essenza.
Un dolce carnefice.
L'unico probabilmente che abbia mai sfiorato la mia essenza solo con il palmo delle mani.

Ma ora quel contatto tra i nostri corpi SCOTTA, BRUCIA.
Scalza accompagno la mia ombra verso la luce della finestra.
Sento l'aria che mi accarezza per staccare dalla mia pelle l'odore
acquistato in quest'ora violata.
SILENZIO.
Tutto quello che chiedo.

Nell'ultimo mese
ho vagato in cerca di un orgasmo.
Che fatica.
Io che pensavo che fosse una questione di saperci fare.
E la testa?
Per l'uomo tutto molto più meccanico a volte.
Per noi donne, testa e corpo DEVONO essere collegati personalmente.
Ricerca pasmodica di qualcosa che anche solo lontanamente raggiungesse il piacere.

Mi diriggo verso la cucina sapendo che lui mi sta seguendo con lo sguardo.
Mi rivesto, lentamente.
Non mi volto più verso di lui, che può vedermi dalla porta aperta della camera da letto
scorgo semplicemente la sua figura con la coda dell'occhio
e poi mi allontano verso la porta d'uscita
superandola e RICHIUDENDOLA alle mie spalle.

Non dimenticherò le emozioni incredibili che ho provato mentre era dentro di me,
mentre le nostre parti del corpo si toccavano con passione,
i suoi sguardi e la sua brama..
Il suo profilo sulla mia schiena e il mio sulla sua..
Le braccia calde che mi avvolgevano..
L’estremo piacere che ho provato ogni volta con lui
Svegliarmi la mattina con lui nel letto era dolce, caldo, morbido..
Adoravo il suo corpo. Il profumo. Le mani ruvide che scivolavano su di me.
La composizione della pelle.
Il sudore. Il sapore della saliva.
Adoravo essere posseduta da lui. Ed era piacere non solo fisico.
Per vari attimi ho creduto davvero che lui sarebbe potuto diventare il mio NIDO.
Semplice sfiorarsi d'ANIME e pelle e poi...facile andar via.
Ma l'odore?
non va via, penetra nella pelle, rimane in profondità,
fino a quando non mi lavo via il sesso che ho addosso,
finchè quel vestito rosso che oramai è uno straccio stropicciato non mi scivola a terra.

Inizio a scendere le scale
Avevo bisogno di fare l'amore con lui un'ultima volta
Come ADDIO è stato stupefacente.
Non sarò più la sua donna.
Rimarrò uno dei suoi più profumati ricordi.
Adesso provo la mancanza per la perdita.
Perché è la perdita la misura dell’amore?
Ma tutto passa e passerà anche lui.

Luisa

 
 
 
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Ho volato un pò con te in un vortice d'ebrezza che ha portato luce nell'ombra della mia esistenza.


Non c'è solitudine più grande di quando mi sei accanto eppure così lontano, ed io precipito, sola, dentro voragini d'incertezza.

Ridere e scherzare non sempre vuol dire essere felici, a volte si ride e si scherza per dimenticare che si vorrebbe piangere.

In questa notte penso a te. Lividi sulla pelle e nel cuore macchie indelebili del tuo passaggio.


C`è una cosa veramente importante nella vita: riuscire a lasciare negli altri l`incancellabile ricordo del nostro passaggio nella loro vita.

 

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A volte ci troviamo in una stagione dubbia della vita durante la quale non sappiamo se aprire le finestre per far entrare il sole del mattino oppure chiuderle perchè non entri il vento della sera.

Ogni donna è un continente a se stante, ogni donna è diversa dall'altra. La pelle, l'odore, il sapore,il temperamento. E se un uomo vuole rendere felice una donna deve imparare a leggerle dentro, a leggere i suoi gesti, i suoi respiri.

Mi alzo la mattina e porto a spasso la mia anima per il mondo. Mi sveglio la notte e nel silenzio sprofondo nell'incoscio dei miei pensieri e cerco te.

L'amore rimarrà sempre un'emozione, non ha niente di ragionevole: è una straordinaria follia vissuta insieme dal corpo e dall'anima, che li compromette irrevocabilmente.

Gli sguardi sono la la parte essenziale del corteggiamento perché se non si è capace di gestirli la probabilità che l'obiettivo fallisca s’innalza vertiginosamente.

Nella vita bisogna tentare anche l'impossibile, perchè nulla è più triste del
rinunciare senza combattere.

 
 

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