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Conto alla rovescia per il S.Martino di Castrozza
Post n°35 pubblicato il 24 Aprile 2010 da Maikosboy
San Martino Corse in fibrillazione: tanti progetti per il trentennale della corsa
Mancano tre mesi esatti al 30. Rally Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero (16/17 luglio) e finalmente si sta sciogliendo la neve. La poesia del bianco mantello è una delle maggiori ricchezze della località turistica, ma per diversi mesi ha impedito di esplorare quello che, sulla carta, sarà il percorso di gara. Soprattutto non ha consentito di transitare sul passo Manghen, punto fermo del tracciato 2010 che vuole celebrare in grande stile il trentennale di una competizione nata nel 1964 grazie allestro degli avvocati Luigi Stochino e Pietro Bovio. Personaggi mitici del tempo che fu, quando la gara si dipanava lungo la dorsale dolomitica fino al Pian del Cansiglio e in diverse edizioni si estese persino in Friuli, inglobando prove dellAlpi Orientali e dando la stura a quello che poi sarebbe stato il Giro delle Valli Pordenonesi e quindi il Piancavallo Internazionale. Oggi il San Martino rivendica a buon diritto lorgoglio di essere stato antesignano della specialità e ancora vuole stupire con effetti speciali la moltitudine degli appassionati. Cominciando dalla prova spettacolo del venerdì sera sul piazzale Rosalpina, troppo breve per selezionare la classifica, ma carica di contenuti agonistici per mettere già pressione ai protagonisti. Sabato 17 luglio il rally vivrà sulle ripetizioni di quattro tratti cronometrati: Manghen (15 km), Val Malene (oltre 26), Gobbera (9) e Sagron (8,5). Distanze e tempi ancora da definire in quanto il rally è un cantiere aperto e la San Martino Corse unofficina dove Cristian Marin, Giorgio Taufer e Marco Bancher dirigono i lavori di unorchestra con tanti progetti sul banco. Ciò che tutti desiderano è una settimana del rally con corollario di iniziative fotografiche, enogatronomiche, finanche librarie e culturali, per non ridurre lappuntamento al solo fine settimana motoristico. Come accadeva una volta, la corsa deve animare la vallata del Primiero e spingersi oltre, abbracciando la Val di Fiemme, Castello Tesino e la Valle del Vanoi, luoghi simbolo di una sfida antica e moderna che non smette di emozionare. |