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E' STATO TANTO TEMPO FA, CHE TI PARLAVO DI UNA STORIA MAGICA...

 

 

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[La descrizione d'un attimo..]

Post n°49 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da titty2008.n


Lui è lì, in piedi, che studia con un viso corrucciato ed attento il tabellone degli orari.

Lei è dietro di lui, con il fiatone per la gran corsa dalla sua auto al binario 3.

Lui abbassa lo sguardo è controlla l’orologio. Poi rimane lì assorto nei suoi mille pensieri, respira a fondo, quasi volesse far suo ogni più piccolo particolare di quella città che, da qualche mese a quella parte, aveva imparato a considerare un po’ sua.

Lei ora guarda avanti.. lo guarda, non ha dubbi che sia lui: col cappello leggermente calato sulla fronte e quella sua posizione inconfondibile a braccia incrociate sul petto.

Rimane ancora un attimo distante, pensa al suo modo dolcemente imbarazzato di prenderla in giro, alla sua voce che la coccola.

Alla sua tremenda schiettezza.

Alla sua infinita testardaggine.

A quella sua immensa fantasia di bimbo così simile alla sua..

Ai giochi, alle favole, ai sogni ad occhi aperti.

A quei loro caratteri tanto uguali da creare tra loro una perfetta naturale sintonia o talvolta la più burrascosa delle tempeste in mezzo al mare.

Quelle tempeste che si placavano dinanzi all’evidenza che i loro occhi si capivano come nessuno, che ovunque fossero si proteggevano l’un con l’altro come due piccolini.

Tempeste di cui non rimane traccia adesso che lui è lì a pochi passi da lei, adesso che quei suoi occhi dolci che tante volte aveva visto sorridere nella sua immaginazione, avrebbero sorriso a lei, solo per lei.

Allora prende una gran rincorsa e si getta alle sue spalle coprendogli gli occhi con le mani :” Indovina chi è?” gli sussurra con una voce decisa ma che tradisce un po’ di emozione.

Lui non la lascia terminare di parlare, si volta e la abbraccia.

Allora lei si lascia andare e buttandogli le braccia al collo lo stringe forte.

Rimangono così, abbracciati, in mezzo alla gente per tre minuti che sembrano un eternità, senza ascoltare nient’altro che il battito del loro cuore e poi, lentamente, si lasciano, ma lui le tiene ancora le mani tra le sue e le accarezza, le stringe come se temesse di vederla scomparire da un momento all’altro per effetto di un qualche strano incantesimo.

Lei lo lascia fare.. aveva un miliardo di cose da dirgli, ma in quel momento non riesce a pensare che a quei due occhi che la guardano teneramente.

“Io…” comincia con un filo di voce.. poi rinuncia, ma rimane con lo sguardo fisso in quello di lui.

Lui le fa cenno di non parlare e senza smettere di guardarla negli occhi si leva il cappello e glielo appoggia delicatamente sul capo.

In quello sguardo c’è tutto quello che avrebbero voluto dirsi, e in quell’istante è come se fossero sempre stati lì, insieme.

Era stato così da subito tra loro e si capivano al volo, senza tanti giri di parole e talvolta senza parole.

Lei pensa:”Non mi sembra vero che tu sia qui…” lo accarezza tutto con lo sguardo e glielo dice.

Lui pensa:”Ti voglio bene…” le stringe più forte le mani e glielo dice.

Lei pensa:”Abbracciami di nuovo…”

Lui lo fa.

Semplicemente...

 
 
 
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