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Un blog creato da Il_capo_dei_cattivi il 19/12/2004

Malvagità Paradossa

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« Letterine natalizie a Il...Gaspare, Melchiorre e Ba... »

Il mistero del Natale.

Post n°135 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da Il_capo_dei_cattivi

(La vera storia del Natale)

 

Tutti sappiamo che Babbo Natale abita al Polo Nord ove fa parecchio freddo.

Le renne e gli elfi, per quanto resistenti alle intemperie, idrorepellenti, impermeabilizzati e con un buono strato antiruggine alle giunture delle articolazioni, rischiano perennemente la morte per assideramento.

Questa situazione di lavoro disagiato è stata però risolta nell’autunno del millenovecentosettantotto quando un elfo di nome Caco scavando in cantina per seppellire il cadavere della sua renna preferita, defunta nel corso di un grandioso party sadomaso coadiuvato dall’uso di popper, pasticche e strisce di neve da sniffare.

E’ stato infatti trovato in quel mentre un bel giacimento di idrocarburi fossili seppellito sotto alla profondità dei ghiacci.

Grazie a tale nuova risorsa si è attuato quindi un processo di forte industrializzazione del polo nord geografico e magnetico, che ha portato alla ridente produzione in serie di giocattoli tecnologicamente avanzati e divertentissimi, ora indispensabili per coadiuvare il sorriso e le crisi epilettiche di tutti i bimbi belli e buoni del mondo occidentale culturalmente ed economicamente avanzato.

Ha inoltre portato al licenziamento di tutti gli elfi di Babbo Natale e loro riassunzione con contratto interinale a tempo determinato per favorire l’instaurarsi di una sana politica economica.

 

Ma veniamo ai giocattoli meravigliosi sfornati dalle industrie Natalizie di Babbo Natale. Abbiamo infatti:

Il Game boy Advance Color in oro zecchino, con tastini che secernono l’Attack, consentendo alcuni innegabili vantaggi ai genitori del pargolo stesso:

-          è più difficile che gli freghino il Game boy Advance Color in oro zecchino essendo esso fisicamente solidale alle manine del bimbo,

-          se insistono nel rubare l’edotta console portatile, sono costretti a portarsi via pure la tua prole (e questo solitamente è cosa buona),

-          il pargolo vivace non deve faticosamente addurre scuse per continuare a perpetrare la sua sessione di gioco non potendo mai più (se non tramite amputazione degli arti superiori) separarsi dall’amato gioco elettronico

 

Il Ruttolotto, il bambolotto empatico. Questo bambolotto compie tutte le azioni che tuo figlio si sforza di reprimere a causa dello stress e delle tue raccomandazioni sbagliate, liberando le vie occluse del suo carattere. In particolare la tecnologia simpatica sviluppata dal Santa Claus Compulsory Laboratory ha scelto di implementare queste attitudini:

-          Quando tu e tuo marito litigate aspramente a suon di ceffoni e bestemmie, non lesinando nell’uso liberante di epiteti quali “stirpe di meretrice” e “parziale onanista” e tuo figlio in età prepuberale incomincia già a sviluppare il seme di quella  gastrite nervosa che lo accompagnerà per sempre, il Ruttolotto si reca in un angolino di casa e vomita dando di stomaco la colazione fatta l’altro ieri con i digeribilissimi Cheerios

-          Quando ammonisci tuo figlio per la terza volta consecutiva, avendolo trovato con mannaia e trapano tassellatore in mano, impegnato ad inseguire per casa il dolce cucciolo di Labrador con pedigree, il Ruttolotto approfitta della tua distrazione e mozza la codina al cane con l’ausilio del flessibile con il disco diamantato da 225 mm che ha in dotazione in una tasca segreta celata nel suo pancino.

-          Quando costringi il tuo giovane pargolo ad utilizzare le pattine a levitazione magnetica in alcune stanze di casa affinché non lasci traccia della sua esistenza sul tuo parquet realizzato con il legno dell’arca dell’alleanza ed intarsiato con i chiodi della croce di Cristo, il Ruttolotto esprimerà quanto reprime il tuo erede discendente, sgommando ripetutamente con una mietitrebbia cingolata in sala ed in salotto.

 

Il Varanus komodoensis ricaricabile, ossia un Varano di Komodo lungo due metri e mezzo con pile al litio. Questo animale domestico robotico rimpiazza l’obsoleto Furby sbranandolo. Funziona un po’ come un Tamagochi ed un po’ come un Rottweiler inferocito, sviluppando in modo impagabile le doti di comunicazione sociale di tuo figlio:

-          Quando il tuo piccolo familiare prova socializzare con il Varanus komodoensis ricaricabile esso dapprima lo ignora guardando qualche cazzata alla TV (un po’ come fai già tu) e poi, quando insistendo rompe le balle, lo ammansisce con cura, piazzandogli delle mazzate con la sua coda acuminata realizzata in carburo di tantalio (esattamente come fai tu, potendo però contare solo sull’ausilio delle tue piccole e fragili mani)

-          Se tuo figlio invita un amichetto a casa per condurre di giochi spensierati e fantasiosi, il Varanus komodoensis ricaricabile diventa subito geloso ed intercetta il piccolo ospite alla prima pausa pipì, nascondendosi dietro al water. Ne sottrae quindi il corpo trattandolo come il suino selvatico di cui è ghiotto. E’ certificato ISO 9002 che i genitori del piccolo ospite smarrito nel ventre del Varanus komodoensis ricaricabile, trovandosi finalmente liberi dall’impiccio della prole, non sporgeranno denuncia.

-          Al momento di andare a dormire il Varanus komodoensis ricaricabile, si acquatta nella cameretta di tuo figlio vicino alla presa di corrente nei pressi del comodino (per ricaricarsi assorbe tredicimila ampere-ora e sedici schede di ricarica telefonica della TIM) accende i suoi occhietti luminosi iniettati di color rosso sangue ed emette salutari ringhi inferociti che dipanando gli incubi, i babau ed i barbagianni dai sogni di tuo figlio.

 

Ora per ricevere queste primizie del divertimento, basta solo scrivere la letterina giusta a Babbo Natale, ma fatelo voi genitori un po’ perché potete firmare l’assegno utile a contribuire alle spese di ricerca (di filmatini zozzi su internet che quel vecchio bastardo di Santa Claus deve sostenere), un po’ perché solo voi sapete cosa è meglio per far crescere vostro figlio purché vi  sia alla larga.

 
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