Mario

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E sono 45

Post n°15 pubblicato il 12 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

E sono 45

Ieri ho compiuto il mio compleanno da solo e con una tale tristezza bestiale.

Tristezza a causa che tra meno di un mese partirà mio figlio e non lo vedrò

molto spesso. Almeno 4-5 volte l’anno. Teniamo presente che ci sono circa

4oo km di distanza.

Lo so sono molto ripetitivo, ma è come un incubo. Un incubo che purtroppo

si è svelato realtà. Una realtà crudele, ma che dovrò assolutamente farne i

conti con il futuro, anche se avrò una nuova compagna.  Di amore ne ho ancora

da dare, ma devo cercare di tenermela stretta. Evitare di sbagliare, se di sbagli

ne ho fatti!

Devo cercare di non perdere anche mio figlio, altrimenti preferisco sparire dalla

faccia della terra, come una maestra sa il cancellino su una lavagna. Sono errori

imperdonabili, ma che ho deciso di non fare per il suo bene e per la nostra relazione

padre-figlio!

Se sbaglio ancora lo perdo e se lo perdo è come se perdessi il cuore, cosa che mi

impedirebbe di vivere tranquillo e dato che voglio riemergere alla grande sono con-

vinto che ci riuscirò anche a tenermi lui vicino stretto a me,volendogli bene e

coccolarlo come deve fare un buon padre. Accudirlo anche se a distanza e cercare

soprattutto di avere sempre un dialogo che è la cosa più importante al giorno d’oggi.

Essere sempre troppo severi ed imporre la propria volontà secondo me è sbagliato.

Giampaolo figlio mio ti voglio bene!

 
 
 

Storie tristi ma a lieto fine

Post n°14 pubblicato il 11 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

LALLA
Lo scorso 29 maggio Lalla scappa di casa e finisce sotto un automobile, da quel momento non si è più alzata su tutte e 4 le zampe.Viene portata d'urgenza da un veterinario in zona (che pero si fa attendere per più di due ore prima di visitarla) questi le fa delle radiografie e ci consiglia di portarla a casa per poi tornare dopo 2 giorni da lui per vedere se è possibile operarla. Non fidandomi di questo veterinario che non si era preoccupato nemmeno di medicare le lacerazioni che Lalla aveva riportato su tutto il corpo in seguito all'incedente, il giorno successivo, dopo aver reperito il nome di un buon veterinario tramite un membro di un'associazione animalista, ci rechiamo alla clinica veterinaria dell'universita Federico II di Napoli.
Sto per descrivere uno dei momenti più dolorosi della mia vita e non so se questo significhi che ho sofferto poco nella vita o che voglio troppo bene a Lalla... L'"esimio" professore le tocca la colonna vertebrale, le fa la prova di sensibilità pinzando le unghie, dopodiché mi dice che non c'è niente da fare, che non avrebbe più camminato e che non avrebbe nemmeno potuto controllare la vescica, insomma non avrebbe riacquistato nessun tipo di sensibilità in tutta la zona posteriore.
A quel punto gli chiedo di accertarsi meglio della situazione facendo delle radiografie, fatte le quali mi dice che una vertebra si è completamente spostata causando l'interruzione del midollo spinale.
Quindi
mi è stato consigliato di farla sopprimere!
Ora, io sono daccordo con l'eutanasia, quando continuare a vivere non è altro che continuare a soffrire, ma che io sappia non è mai stato consigliato niente del genere ad un umano... o mi sbaglio? Dopo questa "serissima" visita, durata si e no 5 minuti, ce ne torniamo a casa col cuore spaccato. I primi giorni sono stati durissimi perché Lalla è sempre stata una cagnetta iperattiva, era uno spettacolo guardarla correre per ore sulla spiaggia, tuffarsi dagli scogli e nuotare per andare a prendere il bastoncino. Sia io che Francesco, il mio compagno, che Ibù, il compagno di Lalla, eravamo distrutti. I primi tempi abbiamo sperimentato vari metodi per permetterle di spostarsi, ma lei era molto giù e non sembrava particolarmente interessata, abbiamo però risolto il problema dell'incontinenza con un vasino: basta metterla seduta ogni 3 o 4 ore e fare pressione sul suo pancino e il problema non c'è più!
Dopo vari tentativi, Francesco ha realizzato una spendida carrozzina che le permette di spostarsi molto bene e di correre anche più veloce di prima. Lalla è stata triste solo per una settimana dopodiché ha ricominciato a giocare con Ibù, che l'adora e a fare passeggiate! Ha fatto tornare il sorriso anche a noi.
Poi quest'estate abbiamo deciso di andare in vacanza, così con 2 carissimi amici e 5 cani (Lalla, Ibù e 3 cuccioli) siamo partiti alla volta del Molise, abbiamo passato una settimana in un campeggio immerso nella natura dove Lalla poteva girare tranquillamente con la sua carrozzella e correre nei prati inseguendo la palla; poi siamo scesi lungo la costa Pugliese fermandoci sulle spiagge più tranquille: Lalla ha ricominciato a nuotare e da allora le cose sono cambiate... Tornati a casa abbiamo notato che le zampe posteriori avevano riacquistato tono muscolare e che man mano che il tempo passava cambiava qualcosa: ogni tanto muoveva le zampette posteriori, ma abbiamo lasciato le cose come stavano senza andare da altri veterinari. Senonché un giorno Lalla si è ferita alla zampetta posteriore sx e l'abbiamo portata da una veterinaria vicino la nostra casa. Quando le è stata medicata la ferita Lalla ha ritratto la zampa come se fosse in grado di sentire il dolore, a questo punto la dottoressa mi ha chiesto se alla clinica universitaria mi avessero detto che per accertare l'entità del danno avrei potuto sottoporla ad una mielografia e quindi i medici avrebbero deciso se rimetterle la vertebra in sede o meno...
ma naturalmente queste cose non mi erano state dette! Così mi ha consigliato di portarla a nuotare molto spesso e chissà che madre natura (tanto piu insita negli animali che nell'uomo) non faccia il suo bel miracolo...
Ho raccontato la nostra storia non per far passare un brutto quarto d'ora ai veterinari che non hanno fatto tutto quel che dovevano, ma per ricordare che un cane non è una sedia, che quando gli si rompe una zampa si butta via, ma è un anima insostituibile per le persone che gli sono vicine e per quanti cani e gatti io abbia avuto nella mia vita nessuno di loro ha sostituito un'altro venuto prima, ma ognuno di loro occupa un posto ben preciso nel mio cuore.
Impariamo da queste persone a voler bene agli animali e non fare cose atroci come quelle del canile segnalato in spagna da Studio aperto l'altro ieri. ciao a tutti

 
 
 

Conto alla rovescia

Post n°13 pubblicato il 09 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

Conto alla rovescia

Purtroppo sto contando i giorni che mi mancano alla fine perché posso restare con mio figlio sino al termine della scuola. Certo che farò di tutto per godermelo senza intoppi sino alla fine del suo periodo scolastico. Nel frattempo sto dando una mano allo svuotamento della casa dove Roberta ha abitato fino a che ci siamo separati. Mi fa venire una malinconia incredibile, perché a sapere che vedrò sempre meno mio figlio e dovrò farmi quasi 400 km per andarmene a trovarlo mi fa sempre stare male. Domenica ho avuto una crisi di pianto incredibile, perché stavo sognando che era seduto al pc, con su la mia cuffia per giocare, la mia ex affianco seduta al suo pc che stava chattando e quando ho lui che mi sorrideva, mi sono svegliato di soprassalto convinto che ra ancora qui e non vedendolo sono scoppiato in un mare di pianto. A pensare che lei continua a dirmi che non gli voglio bene, ed io continuo a pensarlo ogni momento della giornata e quando capisco che purtroppo non lo rivedrò la tristezza mi aumenta sempre più. Ora per lei riesco a farmene una ragione, ma la sofferenza maggiore è sempre per mio figlio. Il giorno 9 giugno quando se ne andrà porterà via con sé anche Dado e Alice i miei cagnolini che mi annodato molto aiuto per sopportare questo periodo.

Li ho sempre attaccati, sembra quasi che capiscono che arriverà il momento della separazione a breve.

Comunque ho deciso che arriverò lo stesso a prendere un trovatello al canile.

Sono sempre stato con i cani e sono la mia compagnia, oltre ai mie due gatti Felix e Trilly che mi resteranno qui ad aumentare la compagnia. Non so bene che tipo di cane prenderò se di taglia medio/piccola o piccola , ma resta il fatto che comunque vadano le cose  e che qualcuno continui a dire di aspettare a prenderlo, io lo farò per sottrarlo ad una fine ignota, perché una volta finito al canile qualsiasi cane non si sa bene che fine faccia a meno che venga affidato a persone che adorino gli animali. La cosa certa che lo sceglierò cucciolo per fare in modo che mi resti affianco per tutto il resto della sua vita e lo adorerò come ho fatto con tutti gli altri. Come nome cercherò un nome particolare, magari del medioevo cosi sarà speciale e mi darò tutto il suo affetto, come io lo darò a lui!

 
 
 

IL GIORNO SPECIALE DI CHICCO

Post n°12 pubblicato il 08 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

IL GIORNO SPECIALE DI CHICCO
Questo cagnolino ci è stato segnalato dalla padrona che, attraverso una telefonata, ci informava che non lo voleva più. Era del marito e lei non se la sentiva di curarlo; se noi non fossimo andati a prenderlo l'avrebbe mandato da un suo conoscente in un orto. Un cagnolino di piccolissima taglia, di 12 anni, passati tutti in casa, messo in un orto, era sicuramente destinato a morte lenta. Siamo andati di corsa a prenderlo per metterlo in una casa famiglia. Abbiamo prima portato il cane dal veterinario per i controlli di routine: dal libretto risultava che aveva fatto una sola vaccinazione nel lontano 1994 e nessuna cura per la filaria. La cosa che ci ha spaventato di più erano le condizioni della bocca, in particolare dei denti e delle gengive che lasciavano intendere un'infiammazione all'ultimo stadio. Con il veterinario abbiamo concordato l'appuntamento per l'operazione alla bocca. Purtroppo durante gli esami preliminari è venuto fuori che il cagnolino ha i reni ormai distrutti e che gli rimane veramente poco da vivere, molto probabilmente a causa del forte stato di infezione. Ovviamente la casa famiglia ha deciso di tenerlo fino alla fine, per fargli vivere gli ultimi mesi in modo decente. Per noi una grande amarezza e il grosso dolore di chi avendolo avuto in braccio per un giorno ha versato più lacrime di chi lo ha tenuto in casa per anni e lo ha mandato via senza neanche battere ciglio. Un'altra storia di indifferenza e dolore con un animale come vittima. Nello stesso tempo un'altra occasione per andare avanti e lottare affinchè situazioni analoghe cessino di esistere. Oggi la Casa famiglia ci ha detto che il piccolo ha voluto passare la giornata in braccio, siamo sicuri che nella casa dove era nessuno lo avrebbe tenuto così; quando abbiamo chiesto di darci tutta la sua roba - per fargli sentire meno il distacco - ci hanno detto che non aveva niente, neanche una cuccia e che dormiva per terra. Speriamo sia stata per lui una giornata speciale. Se volete aiutare Chicco scrivetemi alla mia mail rebelott62@yahoo.it

 
 
 

Storia del gatto nell'antico Egitto

Post n°11 pubblicato il 07 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

I graffiti e le sculture realizzati cinquemila anni fa dimostrano come gli egiziani avessero elevato il gatto a vero e proprio oggetto di culto. Tanto da trasformare le sembianze della dea Bastet, che veniva raffigurata inizialmente come una leonessa e poi con il corpo umano sormontato dalla testa di un gatto. Bastet era la dea del canto, della danza, della fertilità degli uomini e degli animali e dell'amore. Nella sua mano sinistra spesso veniva raffigurato un amuleto a forma di occhio di gatto, l'utchat, che aveva poteri magici e veniva riprodotto nelle decorazioni delle case, per proteggere da furti, malattie ed incidenti. Come gioiello da indossare, sorvegliava i viaggiatori ed era di auspicio di prole numerosa per gli sposi. Proprio dal termine utchat si ritiene che derivino i nomi utilizzati nel tempo per definire i gatti: basti pensare al francese chat. Ogni anno, in occasione della festa della dea, i pellegrini portavano in dono oggetti preziosi e i corpi imbalsamati dei loro gatti.

Sono numerosissimi i gatti mummificati ritrovati nelle tombe egizie. Molti di questi, sono stati ritrovati con il collo spezzato, lasciando pensare che i proprietari non volessero privarsi della loro compagnia neanche nell'aldilà e che, quindi, i gatti venissero sacrificati alla morte del padrone. I gatti che vivevano nei templi perché ritenuti sacri e quelli delle classi elevate, dopo essere stati imbalsamati venivano deposti in sarcofaghi decorati e con un topolino. In genere, quando moriva il gatto di casa, le famiglie si radevano le sopracciglia in segno di lutto ed organizzavano un elaborato rituale funebre. Il suo corpo veniva avvolto in bende di lino e portato ai sacerdoti, che controllavano attentamente che la sua morte era naturale. Infatti, chi avesse causato la morte di un gatto, anche accidentale, poteva incorrere nella pena capitale.

La tradizione narra alcuni suggestivi aneddoti sull'adorazione degli antichi egizi per i gatti. Nel 500 a.C. il re persiano Cambise, ottenne una facile vittoria per aver fatto fece precedere le proprie truppe da una moltitudine di felini che impedirono agli egizi di combattere per paura di ferirli. Erodoto narra che in caso d'incendio la prima preoccupazione degli egiziani era per i gatti, che venivano salvati prima delle persone.

 
 
 
 
 

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Un blog di: rebelott62
Data di creazione: 01/05/2007
 

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