Post n°638 pubblicato il 18 Ottobre 2024 da prefazione09
Un senso inverso al tempo che scorre, che ci appartiene, che riavvolge sfidando gli eventi con coraggio e memorabile tenacia, -degni di essere ricordati ai posteri, in un frastuono d'esistenza. Ma, la stessa convenzione, -il Sole delle immortali fantasie, è solo una bizzarria, una stranezza che attrae l'attenzione con originalità, e stravaganza, ad un atto conclusivo. E' come se *Pregare è saldare il silenzio delle stelle, con un frastuono dei giorni. -E.Ronchi Quella fantasia, che racchiude uno spirito libero: i voli della fantasia, così da poter trascorrere, riaccendere immagini di pensiero, o puramente astrazione ipotetica, al di fuori della realtà: un con- nubio pittorico di immagini e, forme, linee che hanno in sè e per sè il messaggio segreto, per ognuno di noi. Un'indagine, in senso generi- co, di qualsiasi processo che ci porta ad isolare una cosa, da l'altra, in un contesto ideologico e non solo....mare.**** RITA |
Post n°637 pubblicato il 13 Ottobre 2024 da prefazione09
Non è senza deubbio una casualità, ma un preciso e voluto percorso: stabilito, nella scelta di postare determinate poesie. Nell'aspetto e nell'integrità, immutabile del suo tempo. Una raccolta personale, un complesso: di tutto quello che a tempo debito si raccoglie. Una semina antologica di passi, o solamente pagine di noi; perfette, non scelte a caso ma, di contemporaneità. Uno specchio sull'acqua, il riflesso continuo di quello che siamo, o puramente un senso astratto, di noi; come fenomeni culturali e spirituali, dell'età presente....continua* RITA La musica va Ho imparato a volare con te oltre i colori dell'arcobaleno, dove non esiste ne pioggia ne tempo. Ali di farfalla sui prati sconfinati, fragranza di fiordalisi appena sbocciati. I tuoi respiri confusi con i miei, nella delicata musica che ci avvolge e accompagna i nostri sogni. Soffio di passione su pelle d'ambra, vestita a festa di stelle e suoni, e la musica va... L.Fedele |
Post n°636 pubblicato il 11 Ottobre 2024 da prefazione09
Fragranza di gelsomino delicato come un palpito mentre ascolto le note che hai scritto per me. Riflessi dorati nella selva, al crepuscolo rosa. Aromi di muschio obliqui raggi, affondano nella mia pelle arida- scaldano vecchie rughe dimenticate. Carezze lievi come un sospiro. L.Fedele ***Come un sospiro!... E' senza dubbio un avvicinarsi ad un pensiero costante, umano in generis- che conferisce quella carat- teristica e singolarità della sua essenza: semplicemente "parte di sè stessi". L'attesa e la dolce malin- conia è scritta. Come il profumo intenso, inebriante dei fiori di Gelsomino. Un'attesa Leopardiana, al crepuscolo: la sua natura, la ragione al vero, e l'arte all'illusione. L'attesa che genera, che affonda le sue radici, alla consapevolezza del tempo che scorre avido, sui solchi lasciati, dimen- ticati solo per un attimo... come un sospiro.* RITA |
Post n°635 pubblicato il 03 Ottobre 2024 da prefazione09
Di nuovo in questo spazio a me caro, dove la consapevolezza è la mia Carta Astrale vincente, che mi contraddistingue . "Non sono affatto modesta" -scherzo- Ma va bene così. Credetemi!.. quando dico che uno dei tanti libri iniziati, e lasciati in sospeso: forse per pigrizia, ha riacceso quello interesse, quello stimolo che avevo all'inizio della lettura. Devo dire con grande soddisfazione, che la mia scelta, la mia capacità istinti- va è stata ben ripagata. Per questo voglio condividerlo con voi. Oggi poi!... è una giornata decisamente adatta a questo progetto: una giornata uggiosa, è l'ideale per una lettura degna di approvazione. Un thriller potente, unico e sorprendente da un autore che ha venduto di 5milioni di copie in tutto il mondo Ted Dekker. *Inoltriamoci in questo mondo oscuro, chiuso agli occhi, all'esterno di chi non sa. Danny Hansen, un killer un uomo, che sa di tramandare quella consuetudine, quella consapevolezza "afferrata" di delitti, motivati dal senso del dovere e non solo. La sua natura respinge la volontà del libero arbitrio: liberare gli oppressi i deboli, dalle fauci del lupo. Diverrà prete. Con giudizio e fede in Dio, esorcizzerà gli impuri, come la Spada di Damocle. Per i suoi crimini, verrà rinchiuso in un penitenziario di massima sicurezza il Santuario. Una struttura ultra moderna, ed imponente dove: in quei 10 giorni di degenza , vivrà l'Apocalisse inflit- tagli dal direttore Marshall Pape. Il quale vede in Danny un discepolo del male. Pensa di fare breccia sulla sua anima, redimerlo dai crimini commessi, liberarlo: lui giudice indiscusso, abominevole arbitrio di vita o di morte, in quel posto chiamato Santuario l'inferno in terra. Solo l'amore per Renee, la donna che ama oltre l'impossibile, oltre la stessa vita, le "donerà" quell'angoscia, quel profondo dolore ma al contempo: l'ardore e il coraggio richiesto, per affrontare i demoni che aleggiano nel Santuario. Pagina, 325* Danny era giunto a una conclusione. Non c'era più posto per l'ideologia o la riflessione. Adesso si trattava di Renee, non di lui. Li avrebbe fatti tutti a pezzi pur di salvare la sua donna. E se loro avessero fatto del male a Renee, lui avrebbe fatto del male a loro. Uscì dalla cella e si avviò lungo il corridoio.....continua. RITA |
Post n°634 pubblicato il 30 Settembre 2024 da prefazione09
Cosa dire!...semplicemente, uno dei tanti romanzi. Un grande thriller spirituale di Marti Gironell "L'Archeologo". Un viaggio, oserei dire "ancestrale" di un monaco Bonaventura Ubach. Che abbandona la tranquillità della sua cella, per intraprendere un viaggio -non senza pericoli, nel deserto per inseguire un sogno, e una realtà: da condividere con chi ama leggere. Quelli che amano l'avventura, la conoscenza attraverso la verità, racchiusa, nella veridicità della storia. Non bisogna dimenticare che tutto questo, è stato possibile: dal momen- to che padre Bonaventura Ubach, è davvero esistito. Questo è un dato di fatto. Ma soprattutto, grazie ai suoi libri, che ha scritto sui suoi viaggi. Il cammino che intraprese, alla scoperta delle "Sacre Reliquie", nella terra; nelle orme di Mosè e del popolo d'Israele, e il pellegri- naggio di Abramo. Monastero di Monserrat,Apr.1911 Tutto fu reso possibile. Non solo in merito, all'apertura del Museo Biblico di padre Ubach. ma, la convinzione, che sarebbe stato un punto di svolta, di riferimento, ai futuri studi biblici. Ma soprattutto, sarebbe diven- tato "lo spazio" dedicato, alla ricerca, allo studio delle Sacre Scritture. La storia e la cultura del Medio Oriente. Racchiusa, grazie alla collezione di reperti archeologici, contenuti nello spazio-tempo. Tutto ciò è stato possibile -via via, da padre Ubach, che aveva spedito dalla Mesopotamia, dall'Egitto, dalla Palestina e da Babilonia. Si sarebbe chiamata il: *Palau de la Biblia* ...continua n.b.:Mi sono astenuta, da un riassunto. Non ho voluto, descrivere i molti personaggi che padre Bonaventura ha incontrato, lungo il suo cammino di verità. Rita |
Post n°630 pubblicato il 25 Settembre 2024 da prefazione09
Potrei parlare come un monologo. " Potrei parlare come a un monologo." Oppure, il solo arbitrio di spazi non conosciuti: di un viaggio nella virtualità, nella capacità di essere forza, determinazione dell'attimo, che determina il tempo - gli spazi a noi familiari e non...che vanno oltre l'immaginabile. Quei spazi ci spaventano. Appartengono all'ignoto, ma allo stesso tempo ci attraggono -come la calamita attrae il ferro. La triste legge degli opposti, ma amano i propri simili. Nulla sfugge alla vita. Parlare di noi, del Se' è come alitare quella leggera meraviglia, l'intimo turbamento, dove ci riconosciamo. Il disagio emotivo. Il male dei nostri tempi, che ben si associa alla perdita individuale di noi: "o, meglio parlare dell'amore?" L'amore!...la parola che pronunciamo con arbitrio e logica deduzione, nell'arco delle nostre giornate - un migliaio di lettere. Come fossero petali portati dal vento, per ricomporre un fiore che si è perso nelle folate della vita. La somma di quell'insegnamento alla vita, all'amore che impariamo a conoscere... Rita |
Post n°629 pubblicato il 20 Settembre 2024 da prefazione09
Eccomi di nuovo quì, dove lo spazio e il tempo non trova dimora. Di certo non è casualità. Ma una sorta di dipendenza a questo mondo così remoto: dove le distanze non hanno limite e compromesso, ma un ruolo indipendente alla nostra reale volontà. Quella volontà che viene a mancare, di fronte alla magia del tempo che diventa, inesorabilmente, una remota speranza, alla vita come la conosciamo. Quel tempo che non lascia spazio alle indecisioni, alle aspettative deposte: come i ciottoli si depongono sul letto del fiume. Quel tempo avaro che non si lascia impietosire, dalla remota solitudine: distaccandoci da quella realtà, da ogni relazione con il presente. E tutto ciò, che è racchiuso nella logica di conservazione: *Sono Io. Sono sempre Io, la custode, il Silente che osa magia con le lettere e, se ne appropria - *Come la musica che ben si appropria alle parole* L'impegno continuo, è difficile anche per le più volenterose. Essere custode di qualcosa che ci appartiene: nella sua totalità, e interezza -è come nutrire un piccolo essere, e il suo rigurgito. *Sono i miei occhi, i custodi di questo spazio - tempo. *Sono questi occhi, che raccontano di me. Rita La libreria Sono i miei libri le parole
nel guscio di noce, di un pensiero solo.
di C. L. Candiani –💌
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Post n°628 pubblicato il 13 Settembre 2024 da prefazione09
.....Non so se sia banale parlare
della Luna, con tanti argomenti più intriganti, ma mi va così. Forse perchè in questi giorni, mi sono interessata in modo alquanto ossessivo alla ricerca delle fasi lunari senza alcun sapere "sarò negata!" Ma non demordo. E allora! è molto meglio poetare. E quando si parla di luna, la forma è sempre la stessa -romantica e soave: tanto quanto la sua luminosità, che irradia il nostro bisogno d'amore di dolcezza. La dolce luna, che riflette le nostre pigre giornate autunnali, quando si immerge nelle pozze d'acqua, lasciate a decantare la purezza e il suo canto. Quando riflette il suo pallore, nel mare calmo della sera, dove gli innamorati, trovano ristoro e sospiri. La Luna sognatrice e sognante. Di quei baci rubati e lasciati sospesi: come il defluire dell'onda, per poi infrangersi sulla battigia sulla spiaggia, e poi ritirarsi nel blu.... Rita
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Post n°627 pubblicato il 09 Settembre 2024 da prefazione09
*** Morte di una stagione Piovve tutta la notte Sulle memorie dell’estate.
💔F. Pivano
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Post n°624 pubblicato il 27 Agosto 2024 da prefazione09
Un vecchio post, nei meandri racchiusi ; nella sinuosità di un alveolo di un fiume, dove l'energia racchiude nel corso: nello specchio d'acqua il riflesso ambrato della saggezza, della forza resiliente del guerriero. La giusta fonte del benessere armonico -tra corpo e mente. Proprio questo dicevo! Un vecchio post, lasciato inconsapevolmente nella necessità di un racconto; nel momento giusto, necessario al presente. Che scandisce, nella forma passiva del tempo, dove Io "annaffio le mie rose". Una forma tipica della normale coesistenza del devenire. Il perenne nascere nella realtà e la morte. Un vecchio post, dove la riflessione ci chiama ancora una volta, alla consapevolezza e allo stesso valore della vita- ***Sono stata noiosa. Ma la vita reale è ben lontana dalla mondanità. Rita “Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. I grandi maestri dicono che sarebbe meglio non darsi subito come obiettivo l’umiltà. Fissare questo obiettivo fin dall’inizio, significa scivolare impercettibilmente verso una sottile “sufficienza”. Ciò può portare in seguito ad una eccessiva considerazione di se stessi, mentre l’umiltà consiste essenzialmente nel volgere il proprio sguardo al di fuori di se stessi, verso Gesù e verso le grandi realtà della fede, come la grandezza di Dio e la piccolezza dell’uomo, l’eternità e la limitatezza del tempo, la speranza del paradiso e la minaccia proveniente dalle nostre debolezze, la bellezza della santità e l’orrore del peccato. L’umiltà è stata un atteggiamento proprio della santa Madre che, per la sua purezza, fu a Dio gradita e, per la sua umiltà, attirò Dio a sé, perché Dio “resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia” (Gc 4,6). Maria era umile perché amava la volontà di Dio e delle persone che erano intorno a lei. “Chi si umilia sarà esaltato”. Come possiamo noi mettere in pratica questa frase del Vangelo? Dovremmo darci come obiettivo la carità primordiale del Vangelo e cercare di servire tutti quelli che incontriamo. Ogni persona è nostro Signore, e in ognuna di esse noi abbiamo il privilegio di servire Gesù. Leggere nella piena consapevolezza e decifrarne il vero significato - il contenuto di questa omelia è davvero stupefacente -approdare a qualcosa che amplifichi la conoscenza. La legge del Divino -delle cose che non riusciamo a capire, nonostante ci sforziamo di analizzarle, cercando delle risposte: non quantificando, ma la risposta giusta. mentre l’umiltà consiste essenzialmente nel volgere il proprio sguardo al di fuori di se stessi. |
DAVID GARRETT - VIVA LA VIDA
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