Pensieri

Esile e pronta a dissolversi. Dell'amicizia dobbiamo considerare di perdere quella che non ha motivo di superare i contrasti(come avrai potuto notare anche dal precedente commento gentile prefazione09 avviavo già la considerazione); nelle relazioni la cosa più importante è sostenerne il racconto, ispessendolo su pergamena, o ricamandone la trama su carta velina. Il supporto non è fondamentale quanto cosa vi si continuerà a scrivere sopra, fossero a tratti anche scarabocchi*_*. Buon sabato Mille

Il supporto non è fondamentale quanto cosa vi si continuerà a scrivere sopra, fossero a tratti anche scarabocchi*_*... Questa frase mi ha lasciata in dubbio. Se ho capito bene, mantenere un fili di una "fiammella" di amicizia, e lasciare cadere l'importanza intrinseca che la compone!..Ho dei seri dubbi, comunque rispetto le idee altrui. Buon fine settimana anche a te Mille.

In effetti intendevo altro, scarabocchi come incomprensioni che l'amicizia supera... se non è fragile; su quel 'foglio' nn ci saranno solo ricami belli. Calcavo proprio la capacità e la volontà di superare contrasti nella vera amicizia.Mille

Esatto. Credo che sia salutare avere piccole incomprensioni, piccoli screzi per fare crescere e fortificare un rapporto di vera amicizia. Credo, fermamente che lo scambio di pensiero, sia il sale per una duratura amicizia. Non tutto può essere fiori e rose.

Dunque non capisco perchè mi hai frainteso. Ho solo usato una metafora meno comune per descivere l'amicizia. Lieta sera

Evidentemente cara Mille, non avevo percepito , capito la metafora nascosta, chiedo venia . Buon inizio di settimana. :))

Ok, di nulla. Buon lune a te _*

Speriamo davvero Mille, che siano "lune" buone. :)))

hai praticamente detto tutto, non c'e' altro da aggiungere. Dall'esperienza mia, che penso sia quella di tutti, si', si ha avuto (e si ha? anche ai 55 anni?) bisogno fortemente di un amico del cuore cui dai tutto; le inevitabili delusioni che si prendono poi sinceramente ti fanno chiudere il cuore, anche se come hai scritto tu, alla fine si ha perdonati .. ma non ritornerà mai piu' come prima.

Si, non tornerà come prima. Tutto si modifica, prende sfumature diverse, più complesse e dubbiose, di chi veramente ti puoi fidare, confidare le tue ansie. Perchè sai, che un amico è per sempre. Non sempre, però è così.

esatto. Non sempre

Un sorriso e un abbraccio Ezio..

Per tanto tempo ho urlato al vento il mio bisogno di verità, di bellezza, di purezza… il mio bisogno di credere in un'amicizia perfetta, in un'amicizia il cui alimento fosse lo spirito, che fosse comunione tra due esseri pensanti che non temono il confronto e che, nudi e disarmati uno di fronte all'altro, potessero condividere la vita della mente, la speranza di condividere ciò che di più caro si ha nel cuore continua ad alimentare questo mio desiderio di conoscenza che non mi ha più abbandonato e che ha cambiato la mia vita facendomi diventare quel che sono. Una persona, cioè, che crede nell'amicizia e che lotta con tutte le proprie forze per assaporare, ancora una volta, quella gioia che un mondo sempre più superficiale e scettico ha sotterrato nei meandri dell'individualismo...

Bellissime parole. Una testimonianza di sensibilità. Una ricerca dell'amore universale, che spinge l uomo a a non arrendersi mai, nelle cose che hanno bisogno di verità. Un uomo senza dubbio, provato dalla vita, ma riesce sempre ad anteporre l'amore alla base dei propri obiettivi.

il pragmatismo a volte nell'amicizia è un'arma a doppio taglio. ciao, gi

L ho usato come scudo alle delusioni che, nonostante la buona fede, siamo chiamati ad affrontare.

Quando era piccina mia figlia mi disse: Yussef è il mio migliore amico, vorrei stare sempre con lui e non solo a scuola, vorrei che abitasse a casa nostra. Io: com'è Yussef? Descrivimelo. Lei: non me lo ricordo.

Forse, dice forse "le era rimasto solo un bellissimo ricordo". Bella, come metafora..

Da lupo solitario quale sono, non sarei titolato a parlare di amicizia ma non mi esimo. Per me nell'amicizia come nella vita esistono tre stagioni fondamentali: l'infanzia, l'adolescenza, la maturità. L'infanzia è il momento della scoperta, in cui tutto è curioso e magico e il carteggo è fitto ed entusiasta. L'adolescenza è la stagione delle turbative e dei contrasti, il momento della verità. E molte amicizie non superano questa fase. Poi c'è la maturità, che spesso coincide con il disincanto e con valutazioni "utilitaristiche" di fronte alle quali, diversi rapporti che hanno superato le prime due fasi, si arenano e si perdono. Per questo è importante quello che dice Mille, mantenere il piacere di scarabocchiare il foglio vuol dire mantenere l'entusiasmo di scoprire e condividere, quindi tenere viva la linfa dell'amicizia. Come nella vita del resto, se non si recupera un po' dello sguardo magico dell'infanzia e anche del tormento dell'adolescenza, ci spegniamo rapidamente. Poi diciamoci la verità, siamo abituati a chiamare amicizia spesso tanti rapporti che amicizia non sono. Non basta conoscersi, condividere dei momenti per considerarsi amici, molti sono conoscenti che ci accompagnano durante fasi del cammino della vita, ma con cui non si è mai instaurato un confronto vero.

Un pensiero omnicomprensivo. Il quale rivela, descrive la totalità della stessa vita. Cambia solo il punto di osservazione,il punto del soggetto, quale*amicizia intercorre nelle vicissitudini del vivere dentro. Il tempo di reazione che viviamo nel godere di queste amicizie, non sempre vere. Come dici giustamente, alcune sono solo conoscenza*un passaggio dovuto, per rendersi conto, che vivere nella amicizia, è una responsabilità che va oltre ogni aspettative.

La sapienza antica celebra lamicizia come la più alta e più la pura manifestazione dell' amore. Aristotele la descrive come un sentimento naturale, necessaria alla vita. La base della sua stabilità risiede nella ricchezza dei fondamenti umani della vita di ciascuno. Buona serata!un caro saluto!

Chapeau!... Un apprezzamento di sincera ammirazione per questa riflessione, che trasuda sapienza e intelletto. Ogni cosa, ha il suo giusto peso, il suo giusto equilibrio; che troviamo non solo alla base della vita lavorativa ma, nelle relazioni interpersonali, come pure l'amore, l'amicizia il perdono e la cooperazione. Grazie per aver commentato.