Pensieri

è un piacere anche leggerle quelle parole..le stesse che provano a raccontare la bellezza di quei secondi sospesi.. ovviamente con intensità imperfetta certo..ma molto vicina comunque a rappresentare il desiderio e la tensione insoddisfatta verso quel mondo sublime. in quegli istanti sembra aprirsi un varco..." ..il varco è qui?.." come se il mondo stesse per tradire il suo più antico segreto...e la mente accorda,disunisce proprio mentre il cuore più languisce..

Io la ringrazio per il passaggio nel mio Blog. Ma, credo sinceramente di non aver afferrato il significato del suo commento, le chiedo venia. Buon fine settimana.

Mi dispiace, non sono in grado di commentare questa metafora. Lieta serata e buona domenica ciao

Nessun problema nonno Renzo. Ti auguro di passare una bella Domenica un sorriso..

sono io a ringraziarla per avermi dato uno spunto di riflessione. potrei non aver compreso io il senso delle sue parole..ci mancherebbe eppure..pensando appunto di aver travisato il significato ,le ho rilette per la seconda volta ed il senso mi rimanda appunto ad una poesia di Montale e comunque alla sua poetica. Lei parla di istanti..attimi in cui qualcosa all'improvviso emerge in una nuova consapevolezza..quasi religiosa. ed è quello come un varco appunto...dura poco purtroppo e ritorna inesorabile il consueto modo di guardare alle cose. spero di essere stato più chiaro adesso buona serata

Il suo giudizio è legittimo nella misura in cui, lei vede percepisce, quello che realmente desidera di vedere. Lei riesce nella "mia poetica" a ricordare il grande poeta Montale, quale onore. Ma tornando più terra terra, nella dimensione, dove tuto è partito io le dico. niente di questo volevo alludere, il languore del cuore, non è il soggetto primo. La mia, vuole essere un accusa ben sottolineata alla dolorosa e, indisponente menefreghismo di quei sistemi, che adottano, il potere di tirare a sorte la vita altrui.

In una frazione di secondi si possono divinare grandi verità, così come si possono commettere madornali errori, per eccesso di leggerezza. Alle volte quelle frazioni di secondi sono il culmine di un lungo processo di ricerca ed elaborazione in cui ricade una scelta, altre sono un colpo d'intuito del momento, un impulso, un istinto vitale che scatta, ma non per questo sono meno importanti o meno risolutive delle prime. Almeno a mio avviso. Molte delle situazioni migliori nelle relazioni le ho sbloccate così, con colpi di mano, quando l'eccessiva elaborazione delle situazioni non approdava da nessuna parte, e alla lunga finiva per essere sfiancante. Anche il protagonismo, se non sfocia nel deleterio del continuo compiacimento, è anche esso un istinto di sopravvivenza,chi scrive ha l'ambizione di dire e proporre qualcosa, di elaborarla in altra forma, altrimenti tace, la tiene per sé. I bisogni possono essere tanti, alcuni più cerebrali, altri più istintivi, animali. Fondamentalmente la frazione di secondi è solo un intervallo di tempo tra miriadi di intervalli analoghi che si susseguono tutte uguali, spesso in modo anonimo senza scosse e sussulti; per parafrasare Oscar Wilde, sono poche in una vita le frazioni di secondi memorabili. Quindi anche attribuirgli un'eccessiva importanza è un atto arbitrario, del singolo, che si seleziona i momenti che per lui assumono un rilievo e un significato, tra i miliardi di secondi che scorrono invano.

Come sempre Alex, hai saputo cogliere e decifrare la linea di pensiero di tutto questo monologo che tanto mi affanna. Una frazione di secondo, più cambiare la nostra vita, lo vediamo, lo assistiamo ogni giorno nel quotidiano e pesante, andirivieni. Giorni fatti di sospesa, ma non di puro languore del solo poetare. Giorni che si sommano alla stessa sequenza, in frazioni di secondi, che possono cambiarci la vita, il nostro modo di pensare di vedere e percepire le cose a noi care, conosciute in un determinato modo. Il mondo che continua la sua ricerca di adattamento, ma a quale prezzo?...

Il prezzo da pagare è difficile stabilirlo, anche perché il conto ci viene presentato sempre molto più in là, e quasi mai è singolo, quanto sommato a quello di altre nostre scelte, e alle scelte di altri che hanno interagito con noi. Scegliere comporta pagare un prezzo, anche non scegliere ha un costo, anche se non ce ne rendiamo subito conto. Noi possiamo solo mediare la nostra razionalità all'emotività che ci è propria, quando prendiamo una decisione. Aggiungo solo che .. anche il languore del poetare nasce da profonde fratture dell'anima, anche se ad altri occhi può apparire una manifestazione più superficiale, rispetto ad altre manifestazioni speculative.

Solo il tempo caro Alex, sarà giudice supremo delle scelte che ognuno di noi deve affrontare. Il tempo, mitiga le scelte, il dolore e anche le gioie languide dello spirito. Ogni cosa, che allude alla trasformazione ha sempre un rovescio della medaglia: un prezzo, sia individuale che collettivo da pagare, la somma di tutte le scelte che ha generato violenza, guerre e pestilenze. Una somma troppo alta per un bricio di notorietà, di egocentrismo sfrenato e tanto altro. Solo l'amore sa dare sollievo.

In questo ultimo commento hai allargato di molto il discorso, alludendo a responsabilità sociali e collettive tremende. Io ne facevo un discorso più legato alla sfera emotiva individuale, non avevo capito fino in fondo il ragionamento che avevi fatto nel post.

.Carissimo Alex, il discorso è estremamente articolato, con diverse interpretazioni. Ed io, ho voluto arginare solo la sfera dell'emotività espresse in dinamica: di frazione di secondi. Parafrasando e non, il discorso è di maggiore spessore come giustamente hai notato. Un sorriso

nella sospensione parlano molto i non detti. Buona domenica, gi

I non detti. Parole lasciate sospese, in una frazione di secondi. Un sorriso..

ah, ecco perchè qualcuno ci insegno' che sarebbe meglio sempre contare sino a 10 prima di parlare. Se non lo fai, in quegli istanti, in quei pochissimi secondi, si fanno disastri. Ho letto dai commenti sopra che il tuo riferirsi è verso coloro che ci comandano. Dalla poesia io non l'ho intesa. Ma è anche normale: chissà per es se tutte quelle cose che gli insegnanti ci dissero di una poesia e di un poeta, corrispondevano realmente a ciò che il poeta aveva in mente.

Ciao Ezio. Avere quel tanto di tempo in una frazione di secondi per non commettere "atti impuri" sorrido. Ogni poeta ogni scrittore a volte scrive e, nei pensieri ne lascia solo una piccola traccia "di quello che lo stato d'animo vorrebbe gridare. Ma credimi!..è la rabbia, la delusione, è quello che volevo trascrivere. Pazienza sarà per un altra volta. Un sorriso e un abbraccio

In una frazione di secondo afferriamo l'intuito cara Prefazione, come quell'attimo più prossimo alla verità pronta a svelarsi o mai svelabile del tutto se non la perseguiamo con azioni ideali.... almeno così sono le mie piccole parentesi*_* Grazie per lo spunto di riflessione e buon proseguimento Mille

Si, afferriamo quella percezione che non è mai casuale. La capacità di poter scegliere, naturalmente tutto diventa precario non avendo da subito un riscontro, alle nostre intuizioni, insomma solo il tempo mitiga la ragione. Un abbraccio a te..