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Post n°571 pubblicato il 18 Aprile 2022 da prefazione09
Capita di lasciarsi andare in una notte insonne. E' come aprire nel buio più totale, una serie di porte immaginarie, che affiorano la nostra mente. Soprattutto le più proibite. Aprire la porta che conduce alla stanza misteriosa, dove al suo interno, non troviamo altro che innumerevoli scale, tutte sospese, davanti ai nostri occhi; che va- gano nel buio in cerca di speranza. Restano ferme senza anima, come se attingessero dalle nostre paure; l'anima librandosi sospesa, visibile e remota al contempo. Pronte a un ipotetico ascoltatore. Un curioso, che sfida l'ignoto con indomito ardore. Ogni scala, ha il suo meccanismo di apertura, messo lì, pronto alla competizione più crudele che l'essere umano approvi. L'indecisione è bramosia e, le stesse congiungono alla scala di Shepard. Quale sarà quella giusta?... Forse è quella che si intravede, appena giù in fondo a destra!. oppure si!....è questa. Che è tanto vicina, da poterne sentire la solidità: legno, o forse metallo a noi sconosciuto. O è solo la fantasia, che reclama qualcosa di più prezioso. "Resta muto all'ascolto". Non sempre sapremo la giusta verità, e cosa nasconde cosa. La consapevolezza di poter salire anche solo un pò; scalino dopo scalino, da il coraggio di approdare, di sentire un palpito di sollievo. Una leggera euforiia, lascia dietro di se, come polvere di diamante; dove ogni cosa si frantuma, come in un grande specchio. Dove l'immagine di ora, lascia cadere piccole particelle della stessa carne. Piccole particelle di oggi, prendo- no il sopravvento e, si fondono, in nuovi cerchi di pensiero. Una comunione quasi cosmica sovviene, ed è quasi giorno.... è ormai alle porte la resurrezione. Rita |
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É una sonata piuttosto lunga, magico clavicembalo, impeccabili viole etc.
Dolcemente rilassato io, nell'anima.
Ho ascoltato per intero l'esecuzione mentre leggevo e rileggevo questo tuo meraviglioso post, Rita. Sembra - a tratti - un pensiero ad.. andamento onirico, un veleggiar per lidi sconosciuti ma che poi tanto sconosciuti non sono a me stesso.
«Piccole particelle di oggi, prendono
il sopravvento e, si fondono,
in nuovi cerchi di pensiero.»
Una raffigurazione «metafisica» impeccabile!
La resurrezione? Si oggi è la resurrezione di Cristo immolatosi per la nostra salvezza - sempre e per sempre a lui grato, cui nella mia anima si sovrappone - indegnamente - altro genere di resurrezione. <br Una "rinascita" dopo dieci mesi di atroce tormento interiore: non avrei mai creduto potesse accadere. É invece accaduto, anche se non ci sarà nulla che possa cancellare quel ricordo doloroso - pieno di inutili speranze - definitivamente.
La vita, la mia di vita riprende un cammino interrotto da un dolore procuratomi senza motivo alcuno. Rinascere, soprattutto nella volontà di Cristo regala un senso particolare alla mia vita: quello di essermi nuovamente reso conto dell'universalità dell'amore.
Con stima e affetto amicale..
Vincenzo ^______^