Pensieri

ciao Rita! concordo in toto con te. Io se non ho empatia con chi mi sta accanto, alla fine non sono me stesso, sono come incatenato, come una villetta con le finestre chiuse. Un abbraccio

Verissimo Ezio. Anch'io sono così. Se non c'è reciproca "empatia" non cresce il dialogo interiore.

Una visione introspettiva dell’anima e delle sue capacità, questo ho letto nelle tue parole. Ogni parola ha valore perché la racchiudi in questa emozione, che cerchi di descrivere con intimita e senza limiti intelletuali preconcetti. Empatia è sentire gli altri e per sentire gli altri si deve superare se stessi. La conclusione come scrivi, ci rende forte ci fortifica, sentire, provare la stessa emozione che prova un altro essere umano ci rende capaci di amare oltre l’amore per se stessi.

Grazie per il bel commento che hai dedicato a questo post "molto bello tra l'altro". Parlare di empatia, non è affatto restrittivo: tutt'altro. Dare, e cercare conferme con il dialogo empatico è sempre una crescita che si fa come individuo. Ho voluto scrivere qualcosa che richiamasse in superficie, il coraggio di parlare di se (come tu fai sapientemente " nei tuoi post. Essere empatici è qualcosa di bello, penso non si si crea quella necessità di solo parole, ma forti emozioni che nascono dentro di noi. La differenza del carattere consiste in questo: essere empatici.

Grazie troppo buona l’argomento e la descrizione dell’emozione che esso dava, è molto bella. L’empatia a dispetto di tutte le descrizioni, di tutte le parole è apertura, ognuno poi, costruire la porta che vuole, la mente, il cuore, lo spirito, l’anima, ma è apertura verso qualcosa che è diverso da noi, da questa apertura costruiamo il nostro sentire è come scrivi cresciamo, ci confrontiamo, ci mettiamo alla prova, viviamo gli altri come riflesso di noi stessi. In un certo modo è come dire ama il mondo come ami te stesso. Una buona giornata.

Grazie a te natodallatempesta0. Quando si affronta l'argomento empatia, ti apre un modus vivendi. Dare alla vita una "carica " in più con il nostro modo di essere empatici. So che è difficile ma non impossibile. E' una comunione dei beni che la vita ci mette a disposizione, sta a noi saperne cogliere l'opportunità, non senza un pizzico di empatica positività-

Credo che tutti ci siamo sentiti,almeno una volta, soli anche in compagnia. E da cio che scaturisce la volontà di vivere in un mondo più empatico, un mondo che ci faccia sentire parte di un tutto, La voglia, la speranza di trovare qualcuno con cui empatizzare, entrare in contatto, emotivamente e fisicamente. La solitudine va combattuta, l’empatia sviluppata. Nonostante sia difficile trovare “la persona giusta”. Alla fine penso che l’empatia, questa immedesimazione negli altri, è un modo per alleviare il dolore universale che deriva dalla solitudine.

Non ci avevo pensato che empatia possa in qualche modo essere associata alla solitudine. Ma accetto questo "dualismo in generis", per meglio parlare di empatica emozionale. Quella che nasce tra gli individui, che hanno e sentano il bisogno di comunicare con il mondo. Come dici naturalmente "la solitudine, va combattuta e l'empatia va coltivata" e questo è il bisogno primo.

Per quanto mi riguarda l'empatia è qualcosa che si acquista solo con con la volontà e la costanza di volere conoscere e conquistare quella determinata cosa che vogliamo a tutti i costi. Per esempio in amore se non c'è passione, frenesia e, forse pure sofferenza, non potrà mai esserci empatia, affinchè i due cuori possano rispecchiarsi nelle stesse emozioni.

Per me l empatia è tutt altra cosa. È un fattore naturale, una "dote" per così dire: l'empatico, non ha bisogno di forzature, lo è, e tanto basta. Non è una ricerca come la seduzione, ma uno stato interiore, fatto di equilibrio e sensazioni a pelle. Mentre la seduzione è un arte.

Wow, bellissima silhouette !! Complimenti...