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« ... il silenzio ...Chiudendo gli occhi »

La geometria delle forme

Post n°46 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da indivisa1962

La forma intesa come principio del divenire e del movimento in Aristotele esprime ciò per cui la materia è soggetto del divenire stesso. La materia senza forma non è. Lo stesso per la forma in assenza di materia. Questo continuo "binomio primo" (UNO), senza possibilità di separazione vive nell'universale della nostra vita.

Questo "UNO" si esprime così come la manifestazione della nostra coscienza di essere anima e corpo ... spirito e materia ... sogno e desiderio.

Tutto appare lineare, perfetto, finchè ogni binomio si conserva in sè, nella propria dimensione .. come il Cavaliere Inesistente (di Calvino) ... perfetto nel suo essere, nella dualità dell'UNO ... tra reale ed essenza di sè, espressa nell'evidenza delle sue gesta.

Cosa accade se si introduce nell'UNO la variabile "vita"? L'equilibrio dimensionale entra nel caos, così che sogno e desiderio si orientano al divenire nuova realtà ..., anima e corpo al confine del tempo.

Perciò si evidenzia un senso nuovo del divenire, dove la coscienza dell'essere "binomio primo" è destinata a dissolversi per dare forma ad un nuovo equlibrio ... ad una nuova coscienza di sè.

Così è la metamorfosi ... passaggio attraverso l'ignoto e l'incerto. L'UNO perde la sua infallibilità, le sue certezze, la sua impeccabile bellezza dell'essere, per ritrovarsi nella realtà del vissuto, nella sofferenza del quotidiano, in ogni attimo rimpianto ... sfuggito all'ingenuità.

L'insistere nell'affermare l'UNO di origine, respingendo nel silenzio il nuovo divenire, rimanda l'ordine di ciò che sarà, ... e si pone in contrasto con lo scorrere delle cose ... il pànta réi ... del continuo trasformarsi dell'UNO.

Ecco come la geometria delle forme si delinea nel movimento dell'UNO, passando attraverso l'incerto, l'ignoto, ... la paura ... così come accade nel nostro quotidiano ..., come unità ed opposizione di tutte le cose - e mentre nella scuola Eraclitea ciò si poneva nel cuore del divenire universale - nel nostro vivere il presente, invece, si pone come lo scorrere dei giorni ... rincorrendo il proprio "binomio primo". 

 
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