Creato da follediavoletta il 26/06/2009

i miei racconti

Scrivo questa è la mia passione nessuno legge mai i miei racconti,così ho deciso di scriverli qui. Ma non mi ritengo una scrittrice,quindi quando leggerete ,siate clementi con le critiche

CITAZIONI

Il vero piacere
è legato alla nostra storia personale
 e diventa tanto più raggiungibile
 quanto più il nostro senso di libertà cresce.

                               Willy Pasini 

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E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare.

                                 Anaïs Nin

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Gli amici rappresentano un mondo dentro di noi, un mondo che non sarebbe mai nato senza il loro arrivo, ed é solo grazie a questo incontro che tale nuovo mondo é nato.

                                 Anaïs Nin

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L'essere normale raggiunge la felicità e crede in essa, vi si aggrappa finchè non va davvero in pezzi, ma un essere anormale raggiunge solo una relativa felicità che è in continua fluttuazione.

                                 Anaïs Nin

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Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perché molta gente preferisce giudicare.

                                Josè Ortega 

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“INTERPRETE DI ME”

                                               Liberamente interpreto... me

 mille sfaccettature,

come riflessa in pezzi di uno specchio rotto.

in cui vedo la mia anima,

muta e felice scoprire

ogni dove dalla mente

al corpo,

senza remore solo emozioni

in un andare e venire restando

ferma. immobile, riflessa.


 

 

BACIO


 

il sottile piacere di un bacio
sfiorato a fior di labbra
poi più intenso.
 più profondo
tanto da non essere 
un bacio semplice 
ma un incontro d'anime.
 che ballano la stessa danza 
prima una di fronte l'altra 
poi una dentro l'altra.                  
 

 

 

 

PARTICOLARI

 

 

 

 

 

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L'uomo

Post n°43 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da follediavoletta
 
Foto di follediavoletta


 

Quando attraversava il corridoio, non passava inosservato nonostante la moquette non desse possibilità di udire passi, lei si accorgeva che lui arrivava dal profumo che le inebriava le narici,fin dal primo giorno che l'aveva incontrato in ascensore ,quando i loro sguardi si erano immersi uno nell'altro per un attimo, era ossessivo  il pensiero di lui ,si era accorta del modo in cui lui la guardava ,come se volesse con il solo sguardo oltrepassare la divisa che indossava, il fortuito caso aveva voluto che alloggiasse proprio al suo piano lo vedeva spesso . Ogni volta che entrava nella sua camera sentiva il profumo che la invadeva aveva iniziato a fantasticare su chi fosse...e poi la fantasia le era sfuggita  di mano arrivando a  pensare al calore di un suo abbraccio a come sarebbe stato esser presa da lui.

 

Entrando ,si guardò in giro ,una camera ordinata da uomo meticoloso sulla mensola un libro di Grishman nessun altro oggetto personale in vista, leggermente fece scivolare l'anta dell'armadio scoprendo una fila di camice sulle grucce di nuovo più forte il profumo la rapì chiuse gli occhi portandosi al viso la manica di una camicia chiuse gli occhi aspirò le parve di arrivare a percepire oltre al profumo l'odore del corpo di lui quando riaprì gli occhi vide riflesso nello specchio lui che la guardava il suo sguardo diverso dagli  incontri del corridoio una luce calda lo illuminava,le sorrise lei si scostò dall'armadio senti il viso in fiamme, cercò parole di giustificazione ma non trovò altro che dire mi scusi torno dopo passandogli vicino si senti afferrare per il braccio una stretta forte che la fece fremere," non così di fretta signora  sono molto colpito dal fatto di non esserle indifferente" le disse, mentre gli stringeva le braccia intorno alla vita, lei ammutolita riusciva solo a fissarlo ,si ritrovò le labbra di lui avide sulle sue senza nemmeno poter proferir parola  il cervello in fiamme il corpo fremente si abbandonò a quel bacio incurante del resto ....

 

Continuava a baciarla sentiva le mani che intrufolatosi tra i bottoni le accarezzavano i seni quando si strinse ancora senti il suo membro premerle sulla gamba le sbottonò la divisa la fece scivolare giù quando vide le calze autoreggenti e l'intimo che indossava sorrise

 

Lei alzo il sopracciglio ricambiò il sorriso e gli sbottonò piano la camicia la tolse e accarezzò il suo petto con le dita e con le labbra si abbasso gli slacciò le scarpe gliele tolse lo liberò di ogni cosa celasse la sua pelle ,repentino lui una volta nudo afferrò il filo del perizoma tirandolo le sfregava il clitoride poi con un gesto veloce lo strappò la liberò del reggiseno le lascio solo le scarpe e le calze la guidò verso la poltrona la fece sedere sul bordo s'inginocchiò e prese a leccarla piano, la lingua completamente aperta le sfiorava la figa, assaporava gli umori che erano abbondanti lo desiderava era fremente sul bordo della poltrona la testa di lui fra le gambe la lingua leccava e penetrava ogni parte si soffermava  a succhiarle il clitoride vorace ritornava a invaderla dentro ancora si muoveva verso l'ano si teneva ai braccioli ansimava e gemeva era in estasi scossa da brividi in un susseguirsi di orgasmi  senza freno la lingua nell'ano le dita che spingevano dentro implorava d'esser presa lui gli portò le dita alle labbra lei le succhio erano intrise del suoi umori quando arrivò un altro orgasmo le morse , alzò la testa la guardò dicendogli :

 

"avida non aver fretta hai ancora tempo per godere..."

 

Quelle parole accelerarono i battiti...

 

 non si sposto continuò a leccarla

 

sembrava che le forze la abbandonavano ..chiuse gli occhi e si sporse ancora di più dalla poltrona fremeva gemeva scossa dal piacere che gli procurava la sua lingua affondata dentro..

 

 

 
 
 
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