Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Il mio tutto

Post n°229 pubblicato il 02 Novembre 2011 da lauro_58

Guardo l’orologio; le ventidue e quarantacinque e noto come intorno a me tutto abbia iniziato a rallentare.
Poi, complice il silenzio che avanza, penso che quel “tutto” sia un banale modo di cavarsela per descrivere qualcosa, perché se non mi trovassi dove sono ora, nulla di tutto ciò a cui sto facendo caso avrebbe significato.

Ancora quel “tutto” che ritorna …

E’ successo in un attimo e se dovessi dire cosa ho fatto di sbagliato, la causa insomma che mi ha portato qui, non lo so.
Un semplice gesto, fatto migliaia di altre volte e quel “tutto” si è di colpo appropriato del suo significato.
Il mio è semplice ed è la possibilità di non fermarsi mai.
Trovo magnifico e senza pretese poterlo fare e forse anche per questo non mi sono mai sentito troppo sfortunato, ne il suo opposto.

Hanno spento tutte le luci e io ora sono immerso nel buio.
Domani sarei dovuto andare al lavoro come sempre, poi magari sarei andato a correre, oppure avrei giocato a tennis, o sarei andato a ballare, o ancora se avessi avuto l’ispirazione giusta, avrei scritto un nuovo racconto.
Questo è il mio tutto, assieme all’affetto dei mie cari.
Quello ci sarà comunque, la mia possibilità di non fermarmi mai invece no, perché un dritto in un campo di tennis e quel tutto è crollato in un attimo. Ho subito una specie di reset che è iniziato col ritrovarmi a terra senza più una caviglia degna di questo nome.
Evito i particolari, basta dire che quando sei vittima di una distorsione, il dolore è lancinante, la parte si gonfia in un attimo e ti senti svenire.
Nulla di tutto ciò, poco dolore e gonfiore, solo qualcosa attaccata tra la gamba e il piede che faticavo a riconoscere e forse per questo mi sentivo svenire.

E’ mezzanotte e dodici minuti, sono ricoverato in ospedale con il malleolo fratturato e non so bene cos’altro.
Dovrò subire un intervento chirurgico per la riduzione della frattura, in modo da permettere una guarigione più rapida.
Starò fermo un bel po’, per come me la sento io molto più di quello che dicono.
Il mio tutto oggi se lo è portato via una caviglia.

Lo so magari è una stronzata rispetto a tutto quello che si vede e si sente in giro, ma tolti mali incurabili, fermarmi è proprio il peggio che potesse capitarmi.

 
 
 
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