Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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Carletto

Post n°81 pubblicato il 08 Agosto 2007 da lauro_58
 

Carletto è un bambino sveglio.
Moro, capelli lisci che non cadono a caschetto ma piuttosto si sistemano come meglio credono.
Lui non ci bada, come con noncuranza porta in giro quei suoi splendidi occhi neri, due perle di raro colore incastonate in un viso paffutello e roseo.
Diabolik è un mito per lui, così come imperdibili in televisione sono tutte quelle serie che trattano di crimilogia.
Non è  certo stano questo, visto che i maschietti manifestano un’attrazione particolare verso tutto ciò che è da bollino rosso !!
Era uscito di casa per una pausa dal solito noioso, piatto e fastidioso programma pomeridiano … i compiti.
Ritornava dal giornalaio poco lontano senza il suo Diabolik, contrariato perchè non aveva trovato il fumetto ed avrebbe dovuto aspettare ancora altre 24 ore prima di leggere ed immedesimarsi nelle ultime disavventure del suo mito mascherato.

“Buona sera signor Romeo.”
“Ciao Carletto, come và ?”
Preferendo glissare riguardo il fastidioso contrattempo capitatogli, replicò con una domanda.
“Bene, cosa fai ?”
Carletto faceva sempre così, mi chiamava signor Romeo e mi dava del tù.
Non risposi, aprii il cancello e gli dissi di entrare.
Per un po’ stette lì a guardare cosa facessi.
Stavo zappettando l’orto, intento a preparare solchi paralleli sul cui fondo sistemavo patate.

“Posso aiutarti Signor Romeo ?” fece Carletto con fare convinto.
La mia risposta fù uno sguardo ed un gesto come per dirgli “Accomodati, fai pure” indicandogli il sacchetto di patate aperto.
Lui ne scelse una con cura, poi con altrettanta cura imitando i miei gesti, la posò in fondo al solco più vicino a lui.
Cominciò a coprirla con della terra, poi si fermò e mi chiese.
“Ma poi come fa a crescere la pianta di patata.
Voglio dire, cos’ ha dentro … un microchip con una pila ad energia solare che la trasforma in pianta ?
Nò perché se adesso io la copro di terra poi la pila si scarica senza luce !!”
Faticai a restare serio e provai a dargli una spiegazione esaudiente.
“Nulla di tutto ciò Carletto, diciamo che è programmata per mettere le radici una volta sottoterra,  ed il suo programma si chiama DNA.”
“Ahhh il DNA , una roba da CSI quindi !”
“Più o meno Carletto.”
“E se non dovesse crescere la mia pianta ?”
“Potrebbe, ma di solito non succede.”
“Beh, ma potrebbe capitare che una notte noo, ci sia una spedizione organizzata da parte delle patate cattive verso la mia per annientarla, azzerarla, strangolarla, soffocarla.
Col fatto del DNA sarebbe facile scoprire il colpevole.
Mettici quelli di CSI e magari mettici anche Ginko, quello di Diabolik, a condurre le indagini … sarebbe un giochetto trovare il colpevole!!!”.
“Beh, mica tanto Carletto, Ginko stà sempre lì lì per prendere Diabolik, ma non lo prende mai.”
“Va bè Signor Romeo, ma mica puoi paragonare la furbizia di Diabolik con quella delle tue patate!”
“Scusa eh Carlè, ma perché mai le mie patate dovrebbero eliminare la tua ?”
“Per gelosia !!!
La mia sarebbe la pianta di patate più bella di tutto il tuo orto!
La migliore pianta di patate della città di Ortopoli.”
“Ah, va bè allora.”
La mia arrendevole risposta lo spiazzò, si aspettava una replica che lo lanciasse verso chissà quali fantasticherie, e si ritrovava invece a fare i conti con uno striminzito “Ah, va bè”.
Aspettò un pochino, poi si assicurò che la terra ricoprisse uniformemente la sua superpatata.
Rialzandosi mentre si spolverava le mani si congedò da me.
“Adesso vado, devo finire i compiti”
Uscì dal cancello e replicò.
“Domani devo tornare dal giornalaio, magari ripasso qui davanti”
Fa qualche passo si gira e continua :
“Se ti serve ancora una mano dimmelo signor Romeo, non fare complimenti.”
“Và bene Carletto, contaci senz’altro.”
Soddisfatto della mia risposta si allontano saltellando allegramente, la storia della patata di Ortopoli poteva avere un seguito.

Carletto un riflessodigitale di Lauro

 
 
 
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