Next 2.0 - A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.
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Un miracolo del deserto

Dalla terrazza vedo il mare di notte. A piedi nudi sento le mattonelle di gres ancora calde di sole. E’ bello stare a piedi nudi . Quando ho le batterie scariche è come se il calore le rigenerasse un po’. Capita spesso che il giorno di festa dia fondo a tutto quello che ho. Forse…
 

Fiume

La strada è un misto d’estate e inverno, ha un concerto alla moda per coda e tentacoli multiformi come testa. La strada è sangue e saliva di gente senza pudore che viene incontro la mia bocca come una betoniera piena di pece bollente. Poi dicono che divento scortese e guardo le persone di lato. Non…
 

Decoltče

 La serata è agitata appena da una brezza che tira di lato e smuove il vestito di seta che mi accarezza leggero; la sensazione è quella di indossare il niente sorretto da spalline sottili, in realtà concedo al visibile vaghe trasparenze di me. Agosto sta volgendo alla fine cosi come l’estate, io invece sono nel…
 

Joshua e Mrs Effe (seconda parte)

 Poi si fece largo in me una consapevolezza strana. Sembrava che muffa, polvere e acqua stagnante fossero odori familiari, che rendevano il luogo così arredato un posto in cui poter stare bene. Trovavo confortevoli tutti gli ambienti che gli altri preferivano evitare. Era una sensazione nuova, che vivevo come una disperazione. Ma il disagio è…
 

Joshua e Mrs Effe

(Atto unico in più parti) Parte prima:Lavoro in fabbrica! Assemblo manichini partoriti da macchine che non sudano, non mangiano e non amano. Gambe e braccia perfettamente uguali, busti asessuati e teste su cui è stampata sempre la stessa espressione di impenetrabile serenità. Se non fossero finti verrebbe voglia di imitarli. Forse perché la perfezione è…
 

Cuba Libre

Il locale è pieno di gente, perlopiù quarantenni che si fingono impegnati a relazionare tra di loro. Oppure chissà, le loro trame oratorie sono schiette e croccanti come una renetta appena colta dall’albero. Sarà che non sono più abituato a uscire da solo. Non so, mi faccio tutta una serie di scrupoli e mi sento…
 

Quasi come a casa (5)

"Appena il tempo di stupirsi” la voce dell’affabulatore ci sorprende con un tono trionfale, svegliandoci da quell’ipnotica visione “quello necessario per un fremito d’incredulità, giusto il giusto per sorprendersi. Che vi avevo detto! Guardatevi gente, avete gli occhi sgranati e la bocca aperta con il miglior stupore stampato in faccia. E non importa che il…
 

Quasi come a casa (4)

  Un mago in bianco e nero saluta il pubblico ed anche me, che mi becco quindi due saluti insieme. Non c’è un posto libero potrei giurarlo. Lo so anche se non mi giro per guardare, lo sento dal chiacchiericcio e da quella incontrovertibile certezza che ti prende ogni tanto in determinati momenti e non sai…
 

Quasi come a casa - Una favola - (3)

  Entro con il biglietto in mano come ha promesso, senza aver toccato il portafoglio perché davvero non importa dimostrare di avere quel becco che nel detto parla di quattrini e penso sia un buon segno, ma la novella ha equilibri incerti e ali tarpate per cui subito mi contraddico per colpa, temo, di una cialtroneria…
 

Quasi come a casa - Una favola - (2)

 Ce l’ha con me lo strillone all’ingresso del teatro che è una tenda iridescente come un arcobaleno dopo una tempesta, di quelli che spuntano quando la terra sa di polvere allagata e l’erba bagnata profuma di verde gusto sintesi clorofilliana così intenso da far schiantare quei colori oltre nuvole per quanto schizzano in alto. Una…
 

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