Creato da lauro_58 il 10/11/2006

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A volte ho vinto, molto più spesso ho perso. Cammino tra le strade della speranza senza ripari. E se inizia a piovere, mi fermo e guardo attorno. Poi alzo il bavero del cappotto, accendo una bionda e ricomincio a camminare.

 

 

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La giusta via del ritorno

Post n°123 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da lauro_58
 

“Si insinuerà il dubbio che l’alternativa sia un’aberrazione del sistema, che il pluralismo delle idee lo permea, e che il talento è una questione di dedizione e di metodo. Poi lentamente il dubbio si trasformerà in certezza. Vivremo un’esistenza dai contorni elementari, cerchi o triangoli organizzati in baccelli e spirali.
Perderemo la consapevolezza delle forze antiche di cui il nostro cervello è capace, scorderemo che non siamo solo una questione di carbonato di calcio o di DNA, ma anche di parole, ed estro e pulsioni. Non coglieremo più la magia di uno scroscio di fogliame causato dal vento, degli odori di miele di acacia, del piacere di una carezza su un muro vellutato dal muschio.
Parleremo una lingua scarna, veicolata dai media, sufficiente per lo sviluppo della socialità, ma con un vocabolario di non più di duemilacinquecento parole.”
Staccai la mano dalla foto, disattivando senza saperlo lo scansionatore temporale e la cellula virtuale che mi si era irradiata intorno isolandomi. Questo non era un semplice colloquio col mio vecchio. Perché quelle parole all’alba dei miei vent’anni? Tornai di nuovo con la mano sulla foto.
“Un ciao come và sarebbe stato più gradito papà” pensai ad alta voce.
“A mio modo figliolo ti ho salutato, lasciamo perdere i convenevoli e veniamo a noi.”
“Sei egoista, non ti sei fatto più vedere e neanche mi chiedi cosa faccio, insomma quello che chiederebbe un padre normale al proprio figlio dopo tanto tempo.”
“Più che egoista io direi previdente. Forse ti sfugge un particolare, con chi stai parlando? Per chi ti vede stai di fronte ad un loculo e parli con lui. Ma lo scansionatore sosiolografico proietta all’ esterno i rituali di un giovane intento ad accudire una tomba, quindi direi previdente.”
“Continuo a non capire, sei morto ed una foto mi parla di alternativa, talento, scansionatore. Devo cominciare a preoccuparmi? Non ci sei mai stato papà, sono venuto solo perché mamma mi ha implorato di farlo e di accarezzare la tuo foto anche per lei, e tù mi parli di cose che non conosco, come te per esempio!”
“Prima di preoccuparti devi capire, ed ancor prima sapere figliolo. Scordati il primitivo e grossolano loculo, ne è rimasto solo il nome! La mia foto è proiettata su un monitor tft di 5 pollici. Il mio corpo dopo la morte è stato trattato attraverso un particolare processo di iper riscaldamento pressurizzato che lo ha decomposto. E’ stato poi dissociato e depurato dalle scorie, quindi cristallizzato trasformandolo in “Beyond”. Beyond è un materiale infinitamente più performante del silicio ed in più fornisce l’energia necessaria per l’alimentazione del monitor. Da lui è stato ricavato il bioprocessore da cui prende il nome, dotato di un programma che emula la mia memoria ed il mio carattere grazie al database di terza generazione di tipo dinamico, noi parliamo lui aggiorna i dati. Contiene tutte le informazioni sulla mia vita, le parole da me usate, tutto. Il programma attraverso complicati algoritmi, è in grado di analizzare il senso ed il costrutto delle tue frasi e di formulare quindi la risposta più aderente a quella che avrei dato in vita. Ciò che ti ho detto all’inizio è una simulazione oltre la linea il consentito che potrai ,se vorrai, visitare per vedere anche oltre il futuro.”
“Non ci credo, non è possibile. Mi stai parlando di una specie di immortalità.”
”La mia vera immortalità sei tù. Quando si inventarono i crediti forzati sui nostri conti correnti da spendere entro l’anno pena la galera per “boicottamento dell’economia”, capii che era iniziato il punto di non ritorno. Non riuscivo a saldarli e dovetti darmi alla clandestinità. La mia scomparsa vi fece uscire dal programma di credito forzato, il sistema preserva nuclei famigliari con orfani. Non ero solo, ci organizzammo in modo da autofinanziare con attività illecite Beyond. Eravamo preparati ed abili, ma la società puntava sui giovani e sullo scontro generazionale per affermare i suoi concetti. Capimmo che anche se fossimo restati, il nostro destino sarebbe stato segnato, non era ammesso tramandare le conoscenze dai padri ai figli, era l’inizio della barbarie. Lo stoccaggio e la normalizzazione delle personalità era utile il resto no. Ce ne stavamo andando insieme alla nostra tecnologia, il nostro progresso ed i nuovi concetti di sistema. Saremmo sprofondati più indietro degli organismi unicellulari, impantanati in un fango primordiale ricco solo di indifferenza. Quello che dobbiamo perseguire è l’umiltà delle nostre origini perchè la vera immortalità siete voi. Ti ho negato la mia presenza rimandando solo l’occasione di fare il padre.
Ti tramanderò se vorrai le mie conoscenze e le mie esperienze.
Beyond autoapprende, fa simulazioni su scenari possibili di futuro, ma soprattutto aiuta la comunicazione fra le generazioni. Portalo con te, qui rimarrà una semplice foto. Molti lo hanno già fatto, altri lo faranno. Beyond non tarderà a mettervi in contatto. Capiremo insieme la giusta via per il ritorno, nonostante il passato … oltre il futuro.


La giusta via del ritorno è un riflessodigitale di Lauro. Racconto finalista ad un concorso letterario.

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Commenti al Post:
rifugiomio
rifugiomio il 24/01/08 alle 15:30 via WEB
ciao lauro..ho dato una lettura al tuo intervento, ma ..confesso.. superficiale.. (sono un pò di corsa ultimamente )e nn mi sento di commentare..passo + tardino..con maggiore tranquillità..buon pomeriggio:)anna
 
 
lauro_58
lauro_58 il 24/01/08 alle 15:38 via WEB
Anche a te Anna. Lo capisco sai!! Il post è un pò lungo. Volevo dividerlo in due parti, ma avrebbe perso d'intensità (se mai ne ha)!!! :-))) Questa è casa tua, vieni quando vuoi. Un bacione Lauro
 
Writer_lady
Writer_lady il 25/01/08 alle 13:50 via WEB
Beh...in un atmosfera da Asimov e da Orwell, un po' "futuribile", poi, in definitiva...il rapporto padre figlio e quel "la mia eternità sei tu". Bisognerebbe forse ragionare di più su questo e aver meno paura della vecchiaia e della morte, ma, come leggo anche da te ("la società puntava sui giovani e sullo scontro generazionale per affermare i suoi concetti") , abbiamo questa cultura del "giovane a tutti i costi" che nasconde un'ansia terribile per ciò che, comunque, dovremo affrontare...
 
 
lauro_58
lauro_58 il 26/01/08 alle 19:53 via WEB
Il concetto di "giovane a tutti i costi" non lo vedo però nel racconto. C'è invece la volontà di operare una specie di "reset" generazionale da parte sel "sistema" in modo da cancellare progressivamente passato, rendendo più facile l'affermazione di nuovi concetti culturali. 5000 battute compresi gli spazi sono un pò pochini, il racconto si presterebbe ad una più ampia stesura. Un bacio Lauro
 
   
Writer_lady
Writer_lady il 27/01/08 alle 09:13 via WEB
Ho interpretato male allora dove dici che la "società puntava sui giovani" :-) Pardon...trattasi di "sovrasenso" da me applicato... ma nel leggere accade. Saluti.
 
     
lauro_58
lauro_58 il 27/01/08 alle 19:16 via WEB
E' una diversa chiave di lettura, mi interessa moltissimo invece conoscere cosa recepiscono gli altri Stefania!!
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/08 alle 14:54 via WEB
Molto bello!!! Uno scenario inquietante della nostra futura società, uno scenario possibile, considerando come sono già reali alcuni aspetti su cui hai messo l'accento. Ma il tuo racconto mi piace perché trasmette un messaggio di speranza. E mi piace soprattutto la figura del padre, che ha scelto volontariamente di essere assente nella vita di suo figlio, per poter fare il suo mestiere, trasmettere la conoscenza.
 
 
lauro_58
lauro_58 il 26/01/08 alle 20:05 via WEB
Cara Bimba, tù mi dai sempre enormi soddisfazioni con i tuoi commenti! E' esattamente quello che intendevo dire. Lo "scenario inquietante" dobbiamo metterlo in conto, inutile nascondersi dietro un dito. Però la speranza nei sentimenti portanti dell'uomo, i ricordi, la cultura, il rispetto e tutto ciò che ruota intorno a questo ... deve sopravvivere a noi a tutti i costi, pena veramente la barbarie. Insomma il racconto mi ha appassionato parecchio scriverlo!! Un bacio Lauro
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 26/01/08 alle 12:44 via WEB
Cavolo, onestamente non so se mi ha più terrorizato o affascinato questo racconto! Non saprei che dire onestamnente, devo ancora capre la reazione!Hei Lauro, ma lo sai che a volte mi metti davvero in crisi? (nel senso positivo, eh!!!)
 
 
lauro_58
lauro_58 il 26/01/08 alle 20:09 via WEB
Diciamo che ti ha avvinto, se non altro perchè ti ha dato modo di pensare. Se così è stato, miglior apprezzamento per chi scrive non c'è. Un bacio Lauro
 
demy_moore37
demy_moore37 il 29/01/08 alle 18:22 via WEB
dobbiamo sempre stravolgere la natura delle cose .... non bisogna cambiare il sistema ma i ruoli ognuno ha il suo .... quindi il padre faccia il padre da vivo e non da morto ..... il passato non si resetta troppo facile cacellare .... non sarebbe meglio migliorarlo riflettendo sugli errori? .... un bacio demy^_*
 
 
lauro_58
lauro_58 il 29/01/08 alle 19:05 via WEB
Trattasi di racconto a tema, tra l'altro per un concorso. Uno scenario futuribile, non futuro. Concordo sul migliorare riflettendo sugli errori. Scegliendo anche come...quel padre ha scelto il suo modo. Un bacio Lauro
 
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