Sono rinata

Post N° 584

Ci sono giorni e giorni. Oggi è stato un giorno normalmente simpatico. A parte il freddo bestia e la catena della bicicletta. Cominciamo dall’inizio. Stamani sono andata a piedi in ufficio perché dovevo riprendere la bici. Mi sono traccheggiata a dismisura a chiacchierare e sono arrivata tardi. Avevo da fare un po’ di cose e le ho fatte. Poi l’amato mi ha chiesto se per cortesia potevo sistemargli dei biglietti d’invito che lui aveva iniziato a fare. Non si potevano guardare e glieli ho rifatti da capo. Mi sono anche divertita e a lui sono piaciuti moltissimo. Ero proprio contenta. Poi ho preso la bici e sono tornata a casa. Pronti via mi è uscita la catena. Era un freddo porco e tirava un vento bestia, ma non avevo alternativa né riparo. Dovevo rimetterla. Quindi giro la bici, mi insudicio da matti, mi faccio anche male, ma la rimetto. Vado ancora avanti un po’ e la bastarda di catena esce di nuovo. Pazienza. Faccio per girare di nuovo la bici e un bambinetto, avrà avuto si e no 10 anni, mi si avvicina e mi dice: “Signora, vuole che faccia io? Non serve girare la bici…”. Lo guardo “Ti sembro proprio impedita vero?” Mi guarda, ridacchia e mi risponde: “Effettivamente si, ma mi scusi se glielo ho detto. Posso?” In un nano secondo mi rimette la catena “Se non si stringe qui riesce mille volte, ma si sa, le donne per queste cose non sono pratiche, son lavori da uomini”. Volevo baciarlo anche se mi ha presa in giro palesemente. Abbiamo riso insieme e siamo andati via. La bici va che è una bellezza. E ha ragione il bambino, per certe cose le donne non sono pratiche. Ho ancora una tosse abbaiante e non posso andare a vedere il piccoletto. Mi manca in una maniera… domani vado lo stesso e lo guardo dalla porta.