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Post n°3 pubblicato il 15 Luglio 2007 da salima1980

IL GRAMMATICO E IL DERVISCIO

 In una notte senza luna un derviscio, passando vicino a un pozzo prosciugato, sentì un grido: una voce cavernosa chiedeva aiuto. "Chi è laggiù?", chiese il derviscio, sporgendosi.

   "Sono un grammatico e, poiché non conosco
 la strada, sono caduto inavvertitamente in questo
 profondo pozzo dove mi trovo ora, praticamente
immobilizzato", rispose la voce.
   "Tieniti, amico, vado a prendere una scala e corda",
disse il derviscio.
   "Un momento, prego", rispose il grammatico.
 "La tua sintassi e la tua pronuncia sono difettose;
 ti prego di correggerle".
   "Se questo è così importante per te, più importante
 dell'essenziale", gridò il derviscio, "allora è meglio che 
tu rimanga lì dove sei finché io non imparo a parlare
correttamente".
   E proseguì per la sua strada.
Quante volte Allah, siamo così impegnati a seguire alla lettera le scritture, ad eseguire correttamente le pratiche, che ci scordiamo il vero e profondo significato del loro contenuto? Quante volte ciechi ed inflessibili, arriviamo perfino a nuocere a noi stessi e agli altri pur di mantenere una determinata forma?
Oh Allah, riempi il nostro cuore del tuo amore divino, fa che riusciamo a leggere tra le righe, fa che la forma determini la nostra costanza nel cercarti e non si trasformi in un impedimento alla nostra crescita interiore. Aiutaci o glorioso Allah, a saper scindere dalla forma qualora ci rendiamo conto che è in contrasto con il significato più profondo del tuo amore. Innalza il nostro livello di coscienza, donaci la capacità in ogni situazione di uniformarci al vero volere divino, donaci la flessibilità di non inalberarci in schemi mentali ed abitudini ma di danzare al ritmo del tuo amore, in perfetta armonia con il Tutto, in perfetta armonia con il Tuo volere.
salima

 
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L'abitudine a fare confronti

La gelosia è confronto. E ci è stato insegnato a fare confronti, è un condizionamento profondo, per cui viviamo in un perenne confronto. Qualcuno ha una casa migliore della nostra, qualcun'altro un corpo migliore, oppure ha più soldi, oppure una personalità più carismatica. Se continui a fare confronti, se continui  a paragonarti con chiunque ti passi vicino, l'unico frutto inevitabile sarà una gelosia smisurata: è una conseguenza del condizionamento a fare confronti che ci è stato imposto. Viceversa, se abbandoni ogni confronto, la gelosia scompare. In questo caso, sai semplicemente mchi sei, e non sei nessun altro se non te stesso, ne occorre che tu sia diverso da ciò che sei. E' un bene che tu non ti paragoni agli alberi, altrimenti verresti roso dalla gelosia: perchè non sei verde? E come mai Dio è stato così severo con te da non darti nessun fiore? E' un bene che non ti paragoni agli uccelli, ai fiumi, alle montagne, altrimenti soffriresti immensamente. Ti limiti a paragonarti agli esseri umani, poichè sei stato condizionato a fare solo questo tipo di confronto; non ti paragoni ai pavoni e ai pappagalli...altrimenti la tua gelosia ingigantirebbe a dismisura: ne saresti così gravato da non riuscire affatto a vivere!

Osho

 
 
 

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