Creato da RoHarLu il 01/01/2012
L'Infinito Gioco di Ciò che Sempre È [Vita].
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Stabilità armonica..
Post n°300 pubblicato il 17 Gennaio 2020 da RoHarLu
Seppur siamo essenzialmente l'Universo intero, rimaniamo nel contempo infinitesime particelle in quello residenti, e, come tali, soggette a tutte le turbolenze al suo interno attivate. È un periodo di grandi cambiamenti, e questo genera una confusione costante di energie contrastanti. C'è chi desidera ardentemente il cambiamento, in ricordo, forse, di altre realtà più amorevoli, e chi non fa altro che contrastarlo, atteso che quest'ultimo possa configurarsi come la sua parziale dipartita. C'è ancora chi ne è attratto, pur nel suo costante timore, perché avvezzo ormai alla sensazione di impotenza nel controllarne gli effetti, e chi lo rifiuta a priori, perché uso a situazioni di comfort, nondimeno estremamente misere. “Accontentarsi” non è esattamente una ipotesi divina. È qualcosa che chi ci vuole sottomessi e servi, e diseredati, perché più facili così da amministrare, condizionare e manipolare, ci ha invogliati a fare. Il creatore – il primo lampo della manifestazione della quale riteniamo di fare parte - non ha mai prescritto propriamente limiti, se non quelli ai quali volontariamente ci sottoponiamo. È chiaro che se possiamo avere tutto, qualsiasi cosa acquisisce un sapore e un significato diversi rispetto alla “mancanza” e alla scarsità nella quale, con il nostro consenso – pur con inganno estorto – ci hanno “costretti”. L'obiettivo tuttavia, è quello di salvaguardare sempre le [infinite] possibilità di scelta. Nessun problema se siamo noi a risolvere nella più ampia chiarezza di tutte le opzioni. Ma è condizione grave che ci venga tolta la visione, e il tempo, per attuarlo. La paura, che è opposto - oltre che incompatibile - dell'amore, ha finora dominato tutti gli esseri di questa dimensione. Ciò ha dischiuso ulteriori varchi ad altre energie, ostili alla stabilità e al benessere di gran parte dei creatori [quali tutti noi siamo]. Chi continua ad ospitare, in maniera più o meno consapevole – ma se è perennemente instabile, se è eternamente a disagio con se stesso e con tutto il mondo, allora dovrebbe almeno chiedersi se vi sia qualcosa che poco o nulla quadri nelle proprie sovrane scelte – energie che desiderano, perché null'altro conoscono - solo caos e malintenzionato controllo su quanta più parte della manifestazione riescano a mettere le mani, dovrà a questo punto deliberare in maniera chiara sulla parte che vuole sostenere, tenendo a debito conto che la scelta appartenga solo alla sua piena autodeterminazione. E, vista la natura che sta acquisendo questa parte di spazio, che è verso il massimo fulgore della Luce che la frequenza riesca a consentire, non ci sono precisi impedimenti che possa privilegiare altro, senza la pretesa tuttavia di potervisi trattenere a lungo. -Namasté!
Con tutto il Rispetto della Sovranità di ciascuno consentitomi dalla Grazia, un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L. |
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