Creato da RoHarLu il 01/01/2012
L'Infinito Gioco di Ciò che Sempre È [Vita].
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Cogliere l’attimo.
Post n°319 pubblicato il 30 Settembre 2020 da RoHarLu
Si dice che bisogna cogliere l’attimo, come indicato anche da Orazio. In verità, la luce e i maestri insistono sul fatto di vivere, ed essere, costantemente nel presente, visto che la nostra tendenza – peraltro etero indotta, ma non è buona scusa – è quella di crogiolarci e dolerci per un passato che non c’è più, e che, forse, neanche ci appariva così appagante quando “presente”, o di vivere in perenne stato di apprensione che, a volte è terrore altre speranza, per un futuro che ancora non c’è - nel senso che potrebbe addirittura non essere ancora stato interamente modellato - e che potrebbe non esserci mai, visto che l’unica realtà scandagliabile rimarrà sempre e solo il “presente”. Vivere nel presente in verità è l’unica modalità di vita, nel senso che solo nel presente la vita ha sensazioni concrete, e può essere toccata, gustata, odorata, compenetrata. Mentre solo nel presente ogni “futuro presente” può essere plasmato e determinato. In effetti, molte delle “ripetizioni” nel corso delle nostre peregrinazioni, dipendono proprio dalla nostra poca, o meno, abilità di vivere nel momento. Noi “rifiutiamo” frequentemente, per paura, orgoglio, ego, gelosia, e chissà quant’altro - test nella nostra vita che, se saggiati, richiederebbero appena un lampo – e a volte basta poco, una veloce interazione, un sorriso, un annuncio di gentile disponibilità - ma che quando non indagati diventano veri macigni sulle nostre spalle. In tal senso, vivere nel presente significa anche portare a conclusione qualsiasi situazione le cui emozioni associate, pur risalenti a chissà quale remota esistenza, riteniamo in qualche modo o senso incompiute. Nel contempo, la paura raramente riuscirà a arrestare o rallentare qualsiasi audacia o entusiasmo. Così, risiedere nel presente vuol dire trattare ogni istante per ciò che è, per ciò che rappresenta, per ciò che lo coinvolge, per ciò che lo accompagna… Gli esseri che hai accanto, le cose che ti circondano, le bellezze che puoi vedere, le consapevolezze che puoi sperimentare.. Non rimanerci [nel presente] significa d’altro canto abitare perennemente nel rimpianto.
Che poi è semplicemente “non vivere”. –Namasté.. Marius L
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