ASCOLTA TUA MADRE

“...Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio…”  (Romani 8,26.27). Le promesse di Gesù sulla preghiera di domanda sono fra le più grandi ed importanti che Lui ci abbia mai fatte, talmente forti ed uniche da apparire perfino esagerate se non conoscessimo, seppur minimamente, l’abisso di amore e di misericordia che Nostro Signore usa nei nostri confronti. Nel vangelo si trovano molti inviti al ricorrere alla preghiera di domanda e certamente la frase più significativa è quella riportata nel vangelo di Luca: “…Ebbene, Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto…” ... ... Ma in cosa consiste la preghiera di domanda e soprattutto, come dev’essere presentata al Cielo perché Esso possa esaudirla? Prima di tutto, la preghiera di domanda deve possedere dei connotati essenziali: essere una preghiera fiduciosa; essere una preghiera umile e sottomessa; essere una preghiera di perdono; essere una preghiera costante. La base più importante della preghiera di fiducia è la fede, fede su di un Padre amoroso che nulla rifiuta alle sue creature, un Padre sollecito alle loro necessità, donatore di grazie e di benedizioni, partecipe ai loro problemi e alle loro difficoltà anche se, come disse Gesù: “…Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno, prima ancora che gliele chiediate…” Non abbiamo quindi bisogno di elencarGli minuziosamente i nostri desideri, Lui già li conosce, ma di abbandonarci serenamente alla Sua Volontà in una preghiera di confidenza filiale presentata con amore e fiducia. “…Prima che mi invochino, Io risponderò; mentre ancora stanno parlando, Io già li avrò ascoltati…” (Isaia 65,24). Avere fede significa essere sicuri che Lui “sa” e che nulla possiamo fare senza il Suo volere. San Paolo dà questo consiglio: “…Avete dei pesi insopportabili, che vi procurano un’ansia tormentosa? Ebbene, condivideteli con Dio, fategliene parte!....” (Filippesi 4,6). PresentiamoGli quindi tutti i nostri bisogni, mettendoci a Sua disposizione e non viceversa, pregandoLo con la mente, con il cuore, con tutto il nostro essere, rendendoci disponibili alla Sua azione, senza pretese e senza suggerimenti. La fede è la chiave della preghiera di domanda, insieme ad una umiltà profonda nel chiedere, all’abbandono alla Volontà di Nostro Signore e sottomissione al suo Volere, perché come sta scritto: “ Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo (già) ottenuto e vi sarà accordato “. Chiediamo anche con costanza, espressione di speranza sempre gradita a Dio, segno di buona volontà, di amore, di fiducia.  A volte Dio può ritardare nel rispondere, ma quest’attesa nell’esaudirci è molto importante, perchè i problemi ci maturano, ci fanno crescere nell’umiltà e nell’abbandono in Dio, ci fanno collaborare nella realizzazione di ciò che chiediamo, ci rendono responsabili nella loro richiesta. Non è Dio che ha bisogno di insistenza, ma noi, anche per superare il nostro orgoglio e superficialità e per far questo è essenziale presentare le nostre preghiere monde da ogni peccato, confessati, comunicati, in grazia di Dio ed in pace verso il nostro prossimo, perché come dice Gesù:  “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perchè anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati “. Senza la fede, la carità e il perdono, ogni preghiera resta vana, ma se riusciremo a presentare a Nostro Signore i nostri bisogni totalmente conformi e soggetti alla Sua Volontà, avremo trovato e fatto nostro il segreto della felicità: “ la Tua Volontà, o Signore, è la nostra pace.” - Giorgio Mastropasqua - Pontifex -