ASCOLTA TUA MADRE

Come noto, Roma, città culla del cattolicesimo, é stata teatro della tradizionale carnevalata del Gay Pride, una manifestazione indecente, immorale e degna di Sodoma e Gomorra. Insomma, una fiera di patologie e perversioni tollerate. Nella varipinta carovana figuravano strani personaggi travestiti da Papa e i soliti soggetti anti clericali. Immancabile Luxuria che, quando ci sta da mettersi in evidenza, non si tira indietro. Ma questa volta il nostro sdegna va verso il Sindaco di Roma e il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Entrambi hanno espresso solidarietà ai gay per l' episodio ( da condannare) di due petardi lanciati nel Gay Village. Una cosa del tutto fuori luogo, come lo é quel villaggio, culla dell'abominio e che occorrerebbe abolire quanto prima. La misura l'ha superata il ministro i cui meriti sul campo ci sfuggono: ha bacchettato Militia Christi, sano movimento cattolico, " reo" di aver espresso in modo del tutto civile le sue preplessità sulla manifestazione con uno striscione. Ora, che i gay abbiano diritto di espressione é certo, ma che si passi all' eccesso opposto, ovvero bacchettare i cattolici, é troppo. Ecco le parole del Ministro diffuse in una nota presente su vari quotidiani: " una  manifestazione gioiosa serena e partecipata", ovvero il gay pride con insulti al Papa. Poi: " le battaglie politiche e culturali non si conseguono con scritte ingiuriose", questa volta riferendosi a Militia Christi. Insomma, per il Ministro, che farebbe bene a prendersi delle ferie, una manifestazione ove viene oltraggiato il Papa, deriso il Vaticano, con atti osceni ,é gioiosa e partecipata. Mentre le perlessità di Militia Christi sono " scritte ingiuriose". Insomma, caro Ministro le vogliamo bene, ma per favore tolga il disturbo, la finisca e sia almeno coerente. Non ha parlato una popolana o una politica comunque, ma un Ministro della Repubblica che di fatto ha avallato e sottoscritto le offese al Papa, capo della Chiesa cattolica e capo di stato estero. Insomma ci sarebbero anche gli estremi (ma la Procura non lo farà) di aprire un fascicolo sul Ministro per accertare eventuali concorsi nel reato di oltraggio a Capo di Stato Estero. Ma venendo al politico, speriamo che il Presidente Berlusconi, che si dice tanto attento custode dei valori cattolici, Gianni Letta, gentiluomo Vaticano, prendano le distanze. Non é coerente far ricorso alla santa Sede quando fa comodo e tirare a lupara contro il Papa. Ministro si vergogni, un pernacchio la seppellirà, insieme alla sue stravaganze. Si dimetta e i cattolici la invadano di mail e fax di indignazione. Di questi ministri non abbiamo davvero bisogno. Si riposi. E studi. Ma chi l' ha fatta Ministro e perché? - Bruno Volpe - Pontifex -