ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 28/03/2010

PADRE JOZO - LA SCUOLA DELLA CROCE

Post n°3333 pubblicato il 28 Marzo 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La Madonna mi chiama a pregare davanti 'alla Croce: "Prega davanti alla Croce. La Croce mi insegna ad accettare la volontà di Dio: "Padre, non ciò che io voglio ma ciò che vuoi Tu" (Mc 14,36), "Padre, nelle Tue mani affido la mia vita" (cfr.Lc 23,46). La Croce mi insegna a pregare per i miei nemici: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Devo imparare a perdonare! Non si riesce a perdonare e, allora, l'odio distrugge l'uomo. Ho visto tante persone possedute dal male... e se ne sono liberate solo quelle che sono riuscite a perdonare. Coloro che non vi riescono non si possono liberare. Credetemi, questo è molto importante per noi. Quando satana mette nel mio cuore un'idea contro una persona, la ribellione, il disprezzo non mi piace, non mi è simpatica, non la voglio vedere, trama contro di me..., immediatamente devo iniziare a pregare davanti alla Croce: "Padre, perdonali..., benedici il mio nemico, quello che non mi è simpatico, quello che mi è difficile da accettare". Non so pregare per i miei nemici! Nella mia patria c'è la guerra. Quando sono capitato in una zona, due anni fa, i serbi avevano occupato una gran parte del territorio. Io ero stato invitato ad andare a predicare in un monastero di quel luogo, in occasione della Novena all'Immacolata. La città era bombardata e quasi distrutta. Nel monastero c'è una immagine miracolosa e bellissima della Madonna. Durante la guerra l'avevano nascosta nella parete della cripta. Quando sono arrivato, hanno aperto il muro, hanno prelevato l'immagine della Vergine e siamo usciti in processione per tutta la cittadina, invitando la gente ad unirsi alla Novena. Durante i nove giorni, la Madonna aveva ispirato un ingegnere a preparare una offerta simbolica. Alla fine della Novena, durante l'ultimo incontro, quell'ingegnere mi ha detto che dovevo aprire la cassetta posta sopra l'altare... Quando l'ho aperta, ho trovato una grande Croce, pesante... Era stata fatta con pezzi di granate; erano frammenti delle bombe che avevano distrutto le loro chiese, le loro case, che avevano ucciso tanti uomini...Ecco, il segno della morte... tramutato nel segno della Vita! Il segno dell'odio... trasformato nel segno dell'Amore! Quei resti di granate educheranno molti!
"Quando ci sarà la pace?", mi ha chiesto stamattina una giornalista. Quando il segno del male, che è dentro dite, si convertirà nel segno dell'amore... Quando il tuo odio, la tua ribellione, il tuo orgoglio si convertiranno nella umiltà, nella riconciliazione, nell'amore... Solo allora la guerra avrà fine. Non esiste la guerra dove c'è amore! Dobbiamo imparare a pregare per la pace. E' importante che riceviamo dalla Santa Vergine questo dono: la pace. Lei ha detto: "Pregate davanti alla Croce". La Croce è il mistero dell'umiltà divina! - [Info da Medju]

 
 
 

DOMENICA DELLE PALME: L’INGRESSO MESSIANICO DI CRISTO

Post n°3332 pubblicato il 28 Marzo 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il Vangelo di Luca (Lc 19, 28-40) avverte che “Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme”. Gesù ormai è profondamente deciso di avviarsi al compimento della sua missione, che avverrà a Gerusalemme la città santa. Proprio là egli dovrà subire la più infamante delle sconfitte: soggiacere ad un giudizio falso e arrogante, essere condannato a morte, portare la croce su cui sarebbe stato inchiodato e innalzato in mezzo a due malfattori come il più grande dei malfattori. Strano e paradossale destino! Eppure esso corrisponde puntualmente al progetto sapiente e potente del Padre celeste, secondo quanto dicevano le antiche profezie. Gesù ne era pienamente consapevole e ne aveva fatto la sua totale adesione filiale senza alcun tentennamento o umano ripensamento. Il suo incedere su di un puledro, mentre i discepoli lo osannano e lo acclamano: “Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore”, riconoscendolo vero Messia per Israele, fa capire che egli dimostra di essere l’inviato da Dio per la salvezza del popolo. Non solo i discepoli, ma anche le pietre grideranno la medesima ovazione. Tuttavia, dopo il suo ingresso trionfale, appare subito l’affronto nemico che si avventa contro di lui per catturarlo. Gli amici e la folla osannanti scompaiono; attorno a lui si fa un drammatico silenzio. É giunta l’ora delle tenebre, l’ora della sua umana sconfitta.. Eppure egli è il Messia, il salvatore e il redentore.  Questa la paradossalità della pasqua di Cristo: egli viene immerso nell’annientamento e nell’abbandono da parte dei suoi, assalito dal tradimento, aggredito dalle accuse menzognere e dagli insulti più umilianti, lacerato nel corpo dalla flagellazione e dalla coronazione di spine, avvolto da una estrema solitudine e umiliazione. Perché questo atroce indicibile dolore? Esso costituisce il substrato vigoroso o il terreno fertile da cui spunterà rigogliosa la vita e sprigionerà la liberazione totale e definitiva per una umanità rinnovata. Com’è possibile un simile passaggio razionalmente inconcepibile? Qui si rivela l’infinita potenza di Dio, il suo amore che sa trasformare la morte in vita imperitura, la sconfitta in vittoria gloriosa, il peccato nella grazia purificatrice. Lui solo, l’onnipotente Signore, può effettuare un così sorprendente e meraviglioso processo di trasformazione. Questo il senso profondo e vitale della pasqua, davanti al quale si resta con la meraviglia nel cuore e insieme nella gioiosa consapevolezza che tutto si è compiuto realmente ed efficacemente attraverso l’opera redentrice di Cristo, a cui sia lode e onore nei secoli. Anche noi ci associamo ai discepoli per acclamarlo e riconoscerlo nostro unico e vero Redentore e Salvatore. Non va dimenticato che nessun discepolo può discostarsi dal cammino tracciato dal Maestro, anzi è pressatamente invitato a restargli fedele fino all’ultimo. Solo condividendo la sua passione e la sua sofferenza, anche noi parteciperemo alla beatitudine della sua glorificazione. Non è facile, ma se restiamo avvinti alla grazia e alla misericordia divine, in esse troveremo l’aiuto necessario alle nostre deboli forze umane anche nei momenti più difficoltosi e dolorosi. Da qui sgorga la speranza intramontabile della fede cristiana nella pasqua di Cristo. - don Renzo Lavatori -Pontifex -

 
 
 

DA LA SALETTE A FATIMA: LA CRISI DELLA CHIESA GIA' PREVISTA DALLA MADONNA

Post n°3331 pubblicato il 28 Marzo 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La duplice crisi che la Chiesa deve affrontare in questi giorni – gli episodi “vergognosi e criminali”, come li ha definiti Benedetto XVI, dei preti pedofili e l’attacco di lobby laiciste che, partendo da questi episodi ma esagerandone i numeri, attaccano la Chiesa e il Papa stesso – sono stati previsti da rivelazioni private? La Chiesa raccomanda cautela di fronte a testi che non sono mai “ufficiali” e non godono certo della stessa autorevolezza della Rivelazione pubblica e neppure degli insegnamenti del Magistero, così che nessun fedele deve ritenersi obbligato a seguirli. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che il ruolo delle rivelazioni private “non è quello di ‘completare’ la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica” (n. 67). Nulla vieta, peraltro, senza esagerarne la portata d’interrogarsi sulle possibili relazioni fra alcune rivelazioni private e la crisi attuale. Che il sacerdozio cattolico, per la Chiesa la più santa delle istituzioni, sia esposto a rischi di deviazioni e corruzioni emerge appunto anche da rivelazioni private. Già in un ciclo del XIV secolo Gesù si rivolge a Santa Brigida di Svezia (1303-1373), co-patrona d’Europa, con l’espressione “I preti mi sono diventati insopportabili”. Un avvenimento di grande portata per la storia spirituale – ma anche culturale e letteraria – della Francia è l’apparizione della Madonna a La Salette nel 1846. Quest’apparizione è stata riconosciuta dalla Chiesa come autentica. Tuttavia, del cosiddetto “segreto” che una delle veggenti, Mélanie Calvat (1831-1904), mise per iscritto nel 1851 il Sant’Uffizio proibì la divulgazione, ancorché esso non sia mai stato dichiarato formalmente falso. Dev’essere quindi avvicinato con particolare cautela. In questo segreto si legge la profezia di tempi in cui “il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; fra queste persone vi saranno anche dei vescovi”. “La Chiesa subirà una crisi spaventosa. (…) Si vedrà l'abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori (…). Il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato”. “I sacerdoti con la loro cattiva vita (…) sono diventati delle cloache d'impurità”. Non c’è da stupirsi se questa profezia oggi appare a molti di particolare attualità. Ma non bisogna dimenticare che nello stesso segreto di La Salette si annuncia pure che “il Santo Padre soffrirà molto (…). I cattivi attenteranno diverse volte alla sua vita”. Il testo è stato studiato recentemente da specialisti di rivelazioni private, alcuni dei quali ritengono che – insieme a fantasie della veggente – contenga il nucleo di un’autentica esperienza spirituale. Ed è suggestiva l’idea di riferire a Giovanni Paolo II l’allusione di La Salette a un attentato alla vita del Papa. Lo stesso riferimento a un attentato si ritrova nel terzo segreto di Fatima, pubblicato in modo molto ufficiale dalla Santa Sede con un commento dell’allora cardinale Ratzinger nel 2000. Qui la Madonna mostra “il Santo Padre (che) attraversa una grande città mezza in rovina; e mezzo tremulo con passo vacillante,afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce”. Lo stesso cardinale Ratzinger metteva in relazione la visione di Fatima con l’attentato che Giovanni Paolo II subì il 13 maggio 1981, giorno della festa della Madonna di Fatima. Ma notava pure che l’immagine è figura di tutte le persecuzioni che il Papa e la Chiesa nella storia continuamente subiscono. Anche le persecuzioni mediatiche di questi giorni fanno parte dei “colpi d’arma da fuoco e frecce” che sempre “soldati” al servizio delle Tenebre sono pronti a lanciare contro il Papa. - di Massimo Introvigne - fattisentire -

 
 
 

GRAN BRETAGNA: L'ORA DELLE TENEBRE. GLI ATTACCHI AL PAPA DA UN PULPITO NIENT'AFFATTO CREDIBILE

Post n°3330 pubblicato il 28 Marzo 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

In Gran Bretagna è montata una comprensibile indignazione contro gli episodi di pedofilia commessi da preti cattolici. Questa indignazione si sta trasformando in un vero e proprio bombardamento mediatico quotidiano contro lo stesso Pontefice, culminato nella manifestazione di protesta tenuta domenica 28 marzo davanti alla cattedrale cattolica di Westminster a Londra, per chiedere, nientedimeno che le dimissioni papali. Qualcosa però non quadra. Prima di capire cosa non convince è comunque doveroso premettere che l’odioso fenomeno della pedofilia appare ancora più odioso e deprecabile quando coinvolge religiosi, e che sarebbe stato certamente meglio adottare prima la linea rigorosa e severa di Benedetto XVI in materia. Detto questo, qualche riflessione, però, dovrebbero farla anche Oltremanica. Il governo britannico è riuscito a superare persino la mitica Scandinavia per quanto riguarda la visione progressista in tema di educazione sessuale. Mi spiego meglio. Dal prossimo anno scolastico quella materia diventerà obbligatoria in tutte le scuole elementari del Regno Unito, e non solo, come accade oggi, in quelle più “avanzate”. Sparirà ogni autonomia scolastica ed il programma verrà unificato a livello centrale. I bambini di 5 anni dovranno «conoscere per nome le singole parti del proprio corpo connesse alla riproduzione sessuale», dovranno parlare di «affetti ed amicizie», ed affrontare temi specifici quali la masturbazione. Per i più grandicelli (9-16), si parlerà di contraccezione, aborto, omosessualità, transessualità, et similia. In questo il governo pare aver preso sul serio il rapporto delle Nazioni Unite, redatto lo scorso giugno dall’UNESCO, nelle cui 98 pagine viene spiegata la necessità che ai bambini, fin dall’età di 5 anni, venga impartita un’approfondita educazione sessuale, facendo loro capire che «è naturale esplorare parti del corpo e provare piacere», attraverso «una pratica non dannosa conosciuta come masturbazione». I bambini di nove anni, invece, dovrebbero, sempre secondo l’ONU, «imparare cosa dicono le leggi locali sull’aborto e che si tratta di una pratica sicura se realizzata con le necessarie precauzioni igieniche e da esperti». A 12 anni, spiegano ancora le linee guida dell’UNESCO, si dovrà apprendere che «i contraccettivi offrono l’opportunità di una sessualità sicura e senza conseguenze indesiderate». Il governo britannico non si è dimostrato da meno dell’ONU quando ha deciso di redigere i nuovi programmi d’insegnamento per le scuole elementari. Per comprendere il clima basti ricordare che l’associazione FPA (Family Planning Association) – uno dei gruppi coinvolti dal governo nella elaborazione dei nuovi programmi di educazione sessuale – ha promosso la diffusione di un video in cui vien chiesto ad un bambino di sei anni di identificare correttamente la vagina ed i testicoli sull’immagine di un ragazzo e di una ragazza nudi. In un altro materiale didattico visivo, prodotto dal dipartimento educazione dell’emittente Channel 4, si chiede ad una bambina di 5 anni di indicare il clitoride. La stampa ha anche pubblicato, ai primi di marzo, la notizia che in una scuola elementare del Lincolshire, la East Wold Church of England Primary School, a bambini di 7 anni è stato fatto visionare un DVD, intitolato Living and Growing, prodotto da Channel 4 e raccomandato dal Ministero dell’Infanzia, Istruzione e Famiglia, in cui si mostravano un uomo ed una donna nudi (graficamente rappresentati in maniera assai realistica) che si inseguivano attorno ad un letto e che finivano poi per fare sesso, mentre una voce fuori campo descriveva nei dettagli l’azione in corso. Neppure episodi del genere hanno fatto desistere il governo laburista dai propri intenti. Anzi, ora più che mai l’esecutivo di Sua Maestà intende procedere a tappe forzate in questa devastante campagna culturale in tema di sessualità dei più piccoli, nonostante uno studio scientifico commissionato dallo stesso Ministero degli Interni, dal titolo “Sexualisation of Young People Review” e pubblicato lo scorso 26 febbraio, abbia messo in guardia dai rischi che una «ipersessualizzazione» possa rendere i bimbi potenziali vittime di abusi. «Causa di profonda preoccupazione da parte degli esperti», si legge nello studio, «è che il processo di sessualizzazione delle ragazze possa contribuire ad un mercato pedopornografico, come dimostra la preoccupante diffusione del fenomeno di adescamento on-line, da parte di pedofili, di bambini e ragazzi disposti, per denaro, a compiere atti sessuali davanti alla videocamera». Il monito dello studio ministeriale non è servito a nulla, come a nulla è servita la brutta figura rimediata lo scorso luglio dal governo, quando il rappresentante delle scuole britanniche in Europa, Ken Browne, vice preside della Dorothy Stringer High School di Brighton, venne arrestato per possesso di materiale pedopornografico. Era stato scelto dal Ministero degli Esteri come «ambasciatore degli istituti scolastici britannici in Europa». Per arginare il fenomeno di questa sessualizzazione precoce alcuni genitori hanno persino invocato una legge che vieti gli slogan con esplicito richiamo sessuale stampati sulle magliette dei bambini. Non si contribuisce certo ad arginare il fenomeno della pedofilia presentando le ragazzine come delle provocanti lolite. Così si è chiesto, per esempio, che venga proibita la stampa di frasi del tipo «Così tanti ragazzi, così poco tempo», sulle T-shirt di bambine di 7-12 anni, o la scritta «The Condom Broke» sulle tute da bambini. Manie da bacchettoni? Forse. Ma non è difficile comprendere, cum grano salis, quanto sia inopportuno che una bambina di sette anni circoli con la scritta «Non toccare se non te lo puoi permettere». Oggi l’allarmante fenomeno della sessualizzazione precoce rischia una pericolosa sottovalutazione. Mi sono accorto di ciò quando lo scorso 16 marzo ho letto sul Daily Telegraph che in un locale notturno, lo Shadow Lounge Club di Weston-super-Mare, nel Somerset, alle tre della mattina la polizia ha sorpreso una quattordicenne danzatrice di lap dance mentre si esibiva completamente nuda di fronte ad un nutrito gruppo festante di attempati avventori. Si è pure scoperto che la ragazza era disponibile ad esibizioni “private” per 20 sterline, e ad una performance speciale, chiamata “VIP dance”, per 80 sterline. Un altro campanello d’allarme è stata la notizia, diffusa prima di Natale, che il governo britannico ha autorizzato alcune farmacie a distribuire la pillola anticoncezionale a minorenni anche senza bisogno di prescrizione medica. Era pure stata incentivata la pubblicità dell’iniziativa attraverso manifesti. Un triste sorriso, invece, mi ha suscitato la recente notizia che la società svizzera Lamprecht AG ha prodotto una versione extra small di condom per il mercato britannico. I potenziali clienti di questi preservativi, infatti, potranno avere un’età compresa tra i 12 ed i 14 anni. Nella strategia di marketing degli svizzeri il Regno Unito è stato scelto come “prime target”, un mercato privilegiato proprio a causa dell’alto tasso di gravidanze tra le teenager. Impressionanti, infatti, sono i dati ufficiali pubblicati lo scorso febbraio dal tabloid Sun, che grazie alle leggi sulla libertà di informazione ha ottenuto le statistiche, finora mai divulgate. Ebbene, dal 2002 ben 15 bambine di dieci anni e 39 di undici sono rimaste incinte. Senza contare quelle che hanno abortito illegalmente e di cui non si saprà mai nulla. Trecento ragazzine dai 13 anni in giù rimangono incinte ogni anno in Inghilterra e nel Galles. Sempre secondo i dati ufficiali, dal 2002 sono state 268 le ragazzine incinte di 12 anni, 2.527 quelle di 13 anni, 14.777 quelle di 14 anni e 45.861 quelle di 15 anni. Nella stragrande maggioranza quelle gravidanza si sono risolte in aborti. Per capire, invece, le esatte dimensioni del fenomeno della pedofilia nel Regno Unito è sufficiente leggere il rapporto “Whose Child Now?” pubblicato lo scorso novembre dalla fondazione Barnardo’s, un’antica charity che si dedica alla tutela dell’infanzia, fondata nel 1866 dal medico irlandese Thomas John Bardardo. I dati del rapporto sono agghiaccianti. Vengono indicati i casi scoperti di bambini di 10 anni abusati durante feste e party di pedofili. Più d 10.000 piccoli ogni anno vengono sottoposti a pratiche riconducibili alla pedofilia. Un sesto di questi bambini proviene dall’estero ed è introdotto in Gran Bretagna grazie ad un’efficace organizzazione che opera clandestinamente in quel disgustoso mondo. Lisa Stacey, autrice del rapporto, ha dichiarato che la fondazione sa di «bambini che vengono trasferiti dal nordest dell’Inghilterra a Londra e dallo Yorkshire a Londra o a Manchester». Alcune delle storie contenute nel rapporto appaiono davvero raccapriccianti. I bambini, anche di 11 e 12 anni, vengono sottoposti ad un vero e proprio racket della prostituzione e trasferiti nelle varie città per avere rapporti sessuali con diversi uomini. Ad ottobre del 2009 si era persino scoperto un vero e proprio mercato di bambine dodicenni vendute al prezzo di 50.000 sterline. Quanto antico sia questo turpe mercimonio nel Regno Unito, peraltro, lo dimostra il fatto che l’età legale per avere un rapporto sessuale consensuale fu elevata a 16 anni durante il periodo vittoriano proprio per sconfiggere il triste fenomeno della vendita delle bambine dodicenni ai facoltosi e perversi signori.
Singolare, però, che mentre il mondo giustamente continua ad indignarsi e a chiedere tutele per l’infanzia, in Gran Bretagna si sta da tempo discutendo di abbassare il limite dei 16 perché ritenuto demodé e frutto di quella cultura bigotta impregnata di pruderie vittoriana. Alla BBC un insigne cattedratico, John Spencer, professore di diritto al Selwyn College di Cambridge, ha spiegato perché sia opportuno abbassare a 13 anni il limite di età per avere un rapporto sessuale consensuale. Uno dei motivi addotti dal professor Spencer, oltre alla necessità di una visione più avanzata e progressiva della sessualità, è che, tra l’altro, l’attuale limite di 16 anni sta «criminalizzando metà della popolazione». Torna in auge la tesi secondo cui bisogna distinguere l’abuso sessuale vero e proprio dal naturale istinto giovanile («youthful natural instinct»), e viene anche ricordato che in altri Paesi europei, tra cui la Spagna di Zapatero, l’età per potere legalmente avere un rapporto sessuale consensuale è proprio di 13 anni. Qualcuno arriva persino a sostenere che, in fondo, la pedofilia non è che un orientamento sessuale come un altro, per cui in futuro, come è avvenuto per l’omosessualità e la transessualità, la società ne dovrà inevitabilmente prendere atto. Conclusione. Bisogna davvero stare molto attenti ad evitare di alimentare anche indirettamente la tendenza al fenomeno perverso della pedofilia e punire severamente coloro che si macchiano di questa ignominia, per i quali vale sempre il monito evangelico: «E’ meglio per loro che gli sia messa una macina al collo e che vengano gettati nel profondo del mare». Bisognerebbe anche evitare inutili strumentalizzazioni contro la Chiesa. Soprattutto quando vengono da pulpiti poco credibili. - Amato Gianfranco - culturacattolica -

 
 
 

LA MASSONERIA E’ SEMPRE ANTICATTOLICA

Post n°3329 pubblicato il 28 Marzo 2010 da diglilaverita
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Proprio in quest’anno celebriamo il secondo centenario del papa Leone XIII che scrisse numerose encicliche e documenti pontifici contro la massoneria che egli definiva peste.   Quello che riguarda le origini della Massoneria è uno dei problemi più discussi nell’ambito della ricerca storica. Questo movimento si profila fin dalla fine del Medio Evo, quando la Massoneria operativa, cioè le corporazioni di arti e mestieri, tra le quali spiccano le corporazioni dei tagliatori di pietra o liberi muratori, si tramuta in Massoneria speculativa composta non più da artigiani, ma da nobili aristocratici, intellettuali, attratti dal simbolismo e dai rituali preesistenti. L’atto di nascita della Massoneria moderna coincide con il periodo illuminista e si fa risalire al 1717, con la fondazione della grande Loggia di Inghilterra a Londra, dove, nella chiesa di San Paolo, alcuni membri di corporazioni precedenti si fusero in un’unica, grande loggia o società segreta che prese il nome di Frammassoni (da Free maçons, cioè liberi muratori), in cui venivano ammessi anche i non artigiani. In origine, questa loggia non pretendeva di esercitare la sua autorità che sulle logge londinesi e si prefiggeva soltanto di mettere ordine in una realtà che già si agitava vivace da circa un secolo. Il passaggio dagli operativi agli speculativi era stato del resto molto graduale. Un sacerdote anglicano, James Anderson, compose nel 1723 le costituzioni della società, che sono considerate da molti come la Bibbia della Massoneria. In queste costituzioni si afferma tra l’altro la necessità del relativismo religioso e l’adesione al solo concetto deista che ritiene Dio “grande architetto dell’universo”. Notiamo quindi proprio nell’epoca dell’Illuminismo, il profondo cambiamento ideologico della Massoneria, che in origine si ricollegava alle associazioni professionali del Medioevo che si formarono sotto la protezione e l’assistenza della Chiesa Cattolica. Nel Medioevo infatti, il tirocinio per imparare un mestiere, comprendeva nello stesso tempo l’apprendimento della Legge divina, perché solo l’osservanza della Legge di Dio permetteva di raggiungere la perfezione ad ogni livello, perché la capacità professionale era intesa come un modo di servire Dio ed i fratelli. Ma, a poco a poco, si introdusse l’uso di accettare nuovi iniziati che non avevano alcuna intenzione di esercitare lo stesso mestiere degli altri e neppure talvolta avevano l’intenzione di lavorare manualmente. Le associazioni incominciarono a diventare più speculative, mentre la spiritualità cristiana veniva sempre più perdendosi. Ad un certo punto la Massoneria smise di essere un’associazione di carattere professionale, e, addirittura. Incominciò ad insegnare una dottrina anticattolica ed una filosofia decisamente naturalista e deista. Il deismo fu teorizzato dal grande viaggiatore inglese, Lord Herbert di Cherbury che, nel suo trattato intitolato “De veritate” del 1624, ammise come norma di verità la sola ragione umana che prescinde da ogni speciale rivelazione di Dio. Secondo Lord Herbert, gli elementi costitutivi del Deismo sono i cinque principi fondamentali comuni a tutte le religioni e cioè: 1) l’esistenza di Dio; 2) la necessità di tributargli un culto; 3) l’obbligo di praticare la virtù e la devozione; 4) l’orrore del peccato e la volontà di migliorarsi; 5) la fede in una retribuzione in questa e nell’altra vita. Per i seguaci del Deismo tutto ciò che va al di là di questi principi è falsificazione della religione originale per opera del clero. La via del Deismo, aperta da Lord Herbert, fu seguita in Inghilterra da altri pensatori che proposero dei sistemi di filosofia religiosa e politica, tutti più o meno contrastanti con il Cristianesimo. La segretezza tipica della Massoneria non implica di per sé delle attività disdicevoli, ma è richiesta per condurre progressivamente l’individuo alla vera conoscenza, per riscoprire lo stato buono e razionale dell’uomo e la presenza in lui del divino. Giunti a questo punto, i massoni si ritengono in grado di coltivare le virtù tipiche del gentiluomo e del buon cittadino.  Specialmente nei Paesi anglosassoni protestanti, la Massoneria regolare raduna borghesi ed aristocratici senza entrare in alcun conflitto con le varie denominazioni protestanti di appartenenza. Al contrario, nei Paesi latini la Massoneria assunse dall’inizio un atteggiamento ostile verso la Chiesa Cattolica e la religione in generale. Nel 1733 la Massoneria arrivò in Italia e si aprirono logge a Firenze, Roma, Bologna e Napoli. Ma già cinque anni dopo il Papa Clemente XII, con la Lettera apostolica “In eminenti” proibì ai cattolici l’appartenenza a questa società segreta con la pena della scomunica. Il Papa Benedetto XIV, nel 1751, emanò contro la Massoneria, la Costituzione Apostolica “Providas Romanorum Pontificum”. Durante la lotta per il Risorgimento in Italia, la massoneria contribuì notevolmente ad inasprire gli animi contro la Chiesa e, grazie ai suoi uomini politici, esercitò un vasto influsso sulla vita pubblica italiana. Appartennero alla Massoneria personaggi come Garibaldi, Nigra, Lemmi, Lanza, Depretis, Crispi, Zanardelli ed altri ancora. Nel 1859 Cavour favorì la ricostituzione a Torino del Grande Oriente d’Italia a tendenza monarchica. A Palermo, nel 1860, nacque un altro Grande Oriente massonico che proclama suo maestro Giuseppe Garibaldi; l’anno dopo a Napoli nascerà ancora un altro Oriente per iniziativa di Domenico Angherrà. Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, le Massonerie italiane e francesi diventano sempre più anticlericali approdando anche all’ateismo. In Francia, per esempio, il ripudio di Dio nella forma tipicamente massonica di Grande Architetto portò ad una profonda crisi. La maggioranza dei massoni aderì al Grande Oriente di Francia che, nel 1878, eliminò dalle proprie costituzioni e dai propri rituali ogni accenno all’esistenza di Dio ed all’immortalità dell’anima. Comte e soprattutto Littré furono, nel XIX secolo, i principali apostoli della Massoneria politica, atea ed anticlericale, che dominò la Francia all’epoca della terza Repubblica. In Francia la Massoneria si accanì contro le congregazioni di insegnanti delle scuole cattoliche, come i Fratelli delle Scuole cristiane, ed impose la separazione tra Chiesa e Stato. In Italia, oltre a Garibaldi, si segnalarono per il proprio anticlericalismo massoni come Adriano Lemmi e Ernesto Nathan. Nel 1884 il Papa Leone XIII con l’Enciclica “Humanum genus”, prese di mira anzitutto questo tipo di Massoneria caratterizzata da anticlericalismo militante. Ad ogni modo, al di là dei contesti o pretesti storici, esiste certamente una profonda incompatibilità tra il cattolicesimo e la Massoneria. Certamente risulta difficile stabilire un quadro unitario della Massoneria, tenuto conto della molteplicità delle logge e delle finalità ricercate da ciascuna di esse (finalità religiose, politiche, sociali, filantropiche, economiche), ma possiamo affermare senza timore di sbagliare che le Massonerie di alti gradi comportano tutte delle finalità religiose tendenti al raggiungimento di una conoscenza superiore. Tutto ciò è testimoniato dallo stesso nome di alcune logge; ad esempio, il circolo degli illuminati dei Rosacroce ha il pellicano che nutre i propri piccoli nell’emblema del XVIII grado di iniziazione massonica. Su questo emblema è posta la scritta INRI sotto la croce che non significa Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, ma Igne Natura Renovantur Integra (cioè la natura si rinnova pienamente con il fuoco). Dagli ordini degli illuminati di Baviera, deriva la società Thule di Hitler, ed è interessante sapere come questo gruppo massonico, fondato nel 1918, prima cioè della ascesa al potere del partito nazista, avesse come simbolo la croce uncinata. Comunque, al di là degli aspetti politici e storici della Massoneria cui abbiamo di sfuggita accennato, ci interessa anzitutto analizzare il carattere religioso fondamentale che indirizza la Massoneria.  Nel 1993 è stata emanata dalla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede una dichiarazione sulla Massoneria in cui si afferma: “Rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione ad essa rimane proibita”. Cerchiamo ora di reperire la ragione di questa incompatibilità così fortemente ribadita dal documento vaticano. La Massoneria, come i suoi stessi membri la definiscono, è una società iniziatica con lo specifico intento di introdurre gli uomini ad una dottrina di tipo esoterico allo scopo di trasformare se stessi e la società nella quale operano. Il massone Francesco Brunelli, nella sua pubblicazione “Principi e metodi di Massoneria operativa”, parlando degli influssi esoterici sulla Massoneria, scriveva: “Intendiamo riferirci al segreto dell’Arte reale consegnato da tempi immemorabili alle fraternità iniziatiche e che solo la Massoneria possiede nel suo seno e che si svela solo a chi riesce a percepirlo attraverso i simboli e i riti: quel segreto che si scopre lavorando su se stessi alla propria divinizzazione. Ma non è sufficiente lavorare su se sessi perché la Massoneria richiede ai suoi membri non solo il realizzarsi della propria ricostruzione, ma la partecipazione in qualità di massoni alla ricostruzione della società alla quale appartengono gli affiliati realizzando così il tempio dell’umanità intera”. Fra tutte le regole fondamentali delle associazioni massoniche vi è la credenza nella esistenza di Dio come Grande Architetto dell’Universo. Ora il Grande Architetto dell’Universo non si identifica con il Dio-persona dei cristiani, ma esprime una intelligenza divina non necessariamente distinta dal cosmo e dall’umanità, ossia è “la collettività di questi esseri individuali, considerata nel suo insieme”. La visione massonica del Grande Architetto dell’Universo è inconciliabile con il Dio-persona della rivelazione cristiana. Una diretta conseguenza di quanto abbiamo appena visto, riguarda la considerazione di Cristo. Per la Massoneria, Gesù non è Dio, bensì un personaggio inserito nella grande storia degli iniziati che hanno tracciato la strada che l’umanità deve seguire per raggiungere la sua progressiva emancipazione e trovare la sua dignità. Il massone Guido Francocci, nel suo libro “La Massoneria, nei suoi valori storici e ideali”, a pagina 53 così scrive: “Rama, Zaratustra, Krishna, Budda, Hermes, Orfeo, Pitagora, Platone, Lao Tse, Confucio, Mosé, Gesù, Maometto dissero al mondo la loro parola togliendola dall’insegnamento iniziatici dei più remoti misteri”. Come si nota, per la dottrina massonica Cristo è considerato solo un grande iniziato, al pari di Mosé od addirittura al pari di una figura mitica come quella di Orfeo. Pertanto i massoni non riconoscono la realtà dell’incarnazione della seconda Persona della Trinità fatta uomo in un evento unico, irripetibile, storico e reale. Ancora, uno degli scopi ultimi della Massoneria è la costruzione del tempio dell’umanità divenendo essi stessi templi viventi. Brunelli nella sua opera, precedentemente citata, a pagina 13 così scrive: “Il lavoro del massone è duplice e nessuno dei due aspetti di esso deve essere posto in secondo piano. Egli deve compiere un lavoro individuale esoterico e contemporaneamente esoterico … dando per scontato che il lavoro individuale è la conditio sine qua non, non solo per rimanere nella Massoneria, ma anche per essere qualificato massone”. La costruzione di questo tempio interiore e nello stesso tempo sociale rappresenta per i massoni una realtà “metafisica”, che in tal modo diviene il valore supremo e quindi assolutizzato della dottrina massonica. Capiamo bene allora che siamo di fronte ad una elevazione dell’uomo che nulla ha a che fare con la logica della grazia cristiana. La costruzione del tempio massonico è una conquista dell’uomo realizzata attraverso un cammino iniziatici di stampo esoterico. Qualche tempo fa il settimanale cattolico Il Sabato intervistò l’ex gran maestro del Grande Oriente d’Italia, il signor Armando Corona, il quale alla domanda del giornalista: “Che cosa spinge oggi i giovani ad entrare nella Massoneria?”, così rispose: “Quelli che fra di loro non hanno la fede cristiana sono alla ricerca di una Chiesa laica e quindi si rivolgono ad organizzazioni laiche che diano però contemporaneamente dei valori di vita”. Quindi la Massoneria offre dei valori alternativi alla fede cristiana e possiamo ritenere la Massoneria un movimento pseudo-religioso che si presenta in alternativa al Cattolicesimo. In conclusione, la perversità cospiratrice dei massoni può certamente sembrare una grossolana esagerazione, quando si considera, da una parte, la relativa discrezione politica della massoneria attuale e, dall’altra, la moderazione e l’elevatezza morale della Massoneria storica; è quindi ingiusto attribuire ai massoni la responsabilità di tutti i mali della società. Ciò non toglie che la Massoneria fanaticamente anticlericale della fine del XIX secolo, è la conseguenza logica della Massoneria Deista del XVIII secolo. Le costituzioni massoniche del 1723 esaltano “una religione in cui tutti gli uomini si trovano d’accordo, lasciando a ciascuno le proprie opinioni, quella cioè di essere uomini buoni e leali, uomini d’onore e di onestà, qualunque siano le denominazioni che intervengano a distinguerli”. Questo tipo di liberalismo religioso di matrice massonica esclude completamente ogni autorità rivelata. La Chiesa si oppone alla Massoneria perché in essa vi ha riconosciuto una filosofia fondamentalmente anticattolica, riservata ad una élite, basata su una morale puramente naturalistica e su un umanesimo razionalista e quindi in ultima analisi inconciliabile con la salvezza che solo in Cristo Gesù morto e risorto è offerta all’umanità. - Don Marcello Stanzione - Pontifex -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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