Nell'Universo, la ricerca di nuovi mondi è in continua evoluzione anche grazie agli ultimi telescopi orbitanti attorno al nostro pianeta che ci consentono una visuale non ostacolata dalla nostra atmosfera.
Quando la ricerca trova un pianeta che orbita attorno ad una stella simile al nostro Sole ad una distanza che potrebbe consentire acqua allo stato liquido abbiamo un esopianeta
La loro esistenza ci porta a chiederci se là fuori ci siano pianeti con condizioni adatte alla vita almeno come noi la conosciamo.
Questi mondi alieni, le cosiddette Super Terre possono essere più grandi del nostro pianeta ma non raggiungono le dimensioni dei giganti gassosi come Nettuno e Saturno.
Il loro nome potrebbe far pensare a luoghi ospitali, ma non sempre è così: molte di queste Super Terre nascondono ambienti estremi e impossibili da abitare almeno per la nostra specie.
La loro composizione, fatta di rocce e metalli, le rende però oggetto di studi complessi e affascinanti.
Fondamentale è studiare il loro periodo orbitale e la distanza dalla loro stella.
Studiare questi pianeti aiuta a capire come nascono e si trasformano nel tempo.
Grazie ai telescopi più avanzati, possiamo analizzare la loro densità, la composizione e persino immaginare come potrebbe essere la loro atmosfera.
Ogni scoperta ci avvicina un po’ di più a capire se esistono pianeti come la Terra.
Una delle scoperte più recenti e sorprendenti riguarda una nuova Super Terra chiamata K2-360 b.
Questo pianeta ha una caratteristica davvero incredibile: una densità pari a quella del piombo, circa 11 grammi per centimetro cubo.
È una densità doppia rispetto a quella della Terra, il che suggerisce che al suo interno ci sia un enorme nucleo di ferro.
Ma non è solo la densità a rendere K2-360 b così speciale.
Questo pianeta orbita così vicino alla sua stella che completa un giro intero in appena 21 ore.
In pratica, un anno su K2-360 b è più breve di un solo giorno terrestre.
Questa vicinanza genera un calore tremendo, tanto da trasformare la sua superficie in un oceano di magma fuso.
Un pianeta del genere, con il suo ambiente rovente e inospitale, non potrebbe mai ospitare la vita come la conosciamo.
Eppure, studiare mondi estremi come K2-360 b ci aiuta a capire meglio l’evoluzione dei pianeti e i processi che governano la formazione dei sistemi stellari.
Ogni nuova scoperta è un tassello in più per comprendere l’incredibile diversità dei mondi del nostro Universo e darci la risposta che cerchiamo da anni:
siamo soli nell'Universo?
da Internet
Inviato da: Dott.Ficcaglia
il 26/06/2023 alle 12:10
Inviato da: Afroditemagica
il 26/01/2022 alle 18:36
Inviato da: cassetta2
il 21/03/2021 alle 19:45
Inviato da: cassetta2
il 31/10/2020 alle 12:26
Inviato da: cassetta2
il 19/04/2019 alle 14:30