MovimentodiCorrente

"Vedessi come strano vedere Segantini a Milano..." Mai strofa di una celebre canzone è appropriata per la giornata, molto uggiosa, passata quest'oggi a Palazzo Reale a visitare la mostra di Giovanni Segantini (ultimi due giorni). Stamattina mi sono alzato con ancora qualche postumo dell'influenza, insomma non troppo in forma, ma oggi si deve andare a Milano a vedere la mostra di Segantini, insieme al mio primo maestro. Mio padre. Ho voluto farli un regalo, visto che a Natale non gli ho dato un bel niente, che figura! Per riscattarmi ho deciso di acquistare due biglietti, sapendo che a lui Segantini piace molto. Pranzo veloce, ma ottimo, cucinato dalla mia mamma e via verso Milano. Alle 14 dobbiamo trovarci davanti alla biglietteria per il ritiro biglietti e iniziare la visita programmata. Alle 13:50 siamo in piazza del Duomo, grazie alle scorciatoie conosciute da mio papà che a Milano a lavorato per quasi quarant'anni; ritiro i biglietti e le audioguide e iniziamo il percorso della mostra. La prima sala raggruppa una serie di autoritratti eseguiti con diverse tecniche, qui emerge, più che in altre sale dell'esposizione la malinconia del pittore, evidente conseguenza della sua difficile e travagliata vita. Man mano che passiamo in rassegna le altre sale rimango sempre più colpito, confermato anche dal parere di mio padre, dalla eccellente tecnica che Segantini dimostra nei disegni studio, utilizzati come modelli per realizzare successivamente i suoi dipinti. Bravissimo pittore, ma superlativo come disegnatore. Amante del rapporto tra uomo e natura, raffigurati in molti dei suoi quadri, Giovanni Segantini fa affiorare la tristezza che porta nel cuore, è rimasto orfano di mamma in tenera età, ma i personaggi dei suoi lavori sono colmi di amore materno, pieni di fede e speranza, avvolti in un'atmosfera pacata. Sono contento di aver visto questa ottima mostra, come uomo e come pittore, contento di aver fatto felice mio papà ma soprattutto di aver imparato da Segantini, che nonostante le dure avversità della vita, bisogna trasformare le proprie negatività in capolavori che allietano le persone. Lui è riuscito a fare questo... E non è cosa da poco.