Creato da Rosa_in_inverno il 21/03/2009

Rosa in inverno

Per essere donna sempre. Di Ornella Pigati

 

 

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Le ricerche del prof. Massimo De Felici

Post n°23 pubblicato il 27 Agosto 2010 da Rosa_in_inverno

Cellule staminali germinali nelle ovaie dei mammiferi adulti: considerazioni da un fan delle cellule germinali primordiali.
"Alla nascita, o subito dopo, le ovaie dei mammiferi sono dotate di follicoli primordiali composti da un ovocita bloccato alla fine della pro-fase 1 contorniato da un singolo strato di cellule granulose.
La versione di dottrina secondo cui le femmine nascono con un numero finito di ovociti destinati ad essere esauriti con l'età è stata messa in discussione da recenti risultati che sembrano indicare che dei nuovi ovociti si possano continuamente formare, nelle ovaie postnatali dei topolini.
A mio modo di vedere, questa versione, denominata neo-ovogenesi, è strettamente collegata al processo di specificizzazione della linea germinale, il quale presenta caratteristiche uniche. Perciò in questo articolo andrò ad esporre due aspetti della neo-ovogenesi collegati a questo processo: in primo luogo, le prove che mostrano che le ovaie adulte dei mammiferi contengono cellule in grado di potersi specificizzare secondo la linea germinale e produrre così nuovi ovociti; in secondo luogo, la possibile origine di queste celleule.
In conclusione, io ritengo che esista la possibilità che un piccolo numero di PGC/ovogonie oppure di cellule indifferenziate derivate da PGC (Cellule Germinali Primordiali) con caratteristiche di cellule staminali  rimangano nelle ovaie postnatali e, in presenza di certe condizioni, possano riprendere la mitosi, iniziare le meiosi e dare quindi origine a nuovi ovociti."
BINGO:)
Qui sotto l'articolo originale pubblicato su Oxford Journals:
 
  
Il Prof. Massimo De Felici è un biologo che, unico in Italia e tra pochissimi in Europa, studia da più di 35 anni le cellule germinali primordiali da cui derivano i gameti femminili e maschili. Le sue ricerche sono ben conosciute all'estero ma, come purtroppo spesso accade, pressoché ignorate in Italia. Le sue ricerche sulle cellule staminali ovariche e la sua collaborazione con il Prof. Jonathan Tilly sono attualmente  ferme per mancanza di fondi e di personale da dedicare agli studi.
 Nel 2009 ha presentato un progetto al Ministero della Salute nell’ambito del bando sulle Cellule Staminali proprio sulle staminali ovariche il quale non è stato finanziato. 
l numero di riferimento del progetto è RF-LAZ-2008-1225304.   

 
 
 
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IL PROGETTO E LA FONDAZIONE.

Il mio intento ora è di formare una squadra composta dall'equipe del dr. Jonathan Tilly e da quella del prof. Massimo De Felici e creare una fondazione che promuova e sostenga il progetto di ricerca sulle cellule staminali ovariche, al fine di rigenerare l'ovaio. Il progetto è rivolto specificamente alle donne in P.O.F. ma potenzialmente estendibile anche a tutte le altre. 

7/11/2011

La squadra è stata formata, ma sia il prof. Massimo De Felici che il dr. Jonathan Tilly faticano sempre più a reperire fondi per il progetto di ricerca e sperimentazione sulle staminali ovariche. Il freno viene tirato dalle case farmaceutiche,  che non venderebbero più pilloline, cerotti gel e inalatori a base di estro-progestinici qualora l'ovaio potesse essere rigenerato con un semplice intervento in laparoscopia.

Questo è il mondo in cui viviamo. Questo è Il Vero Potere, che per mantenersi al potere non esita a sacrificare la salute e il benessere degli esseri umani.

Rifletteteci e ricordatelo.

8/02/2013

 

 

 

PERCHÈ QUESTO BLOG?

Ho creato questo blog per parlare al mondo di una patologia tanto invalidante quanto sconosciuta: la P.O.F. o menopausa precoce.

Le donne che ne soffrono sono moltissime, ma difficilmente ne parlano, se non tra loro, perchè si sentono menomate nella propria femminilità.

Questo silenzio rende la P.O.F. una malattia "orfana".

Io l'ho adottata, dopo che lei mi ha scelta, ed ho deciso di diventarne testimone.

Perseguo un programma civile e politico di cui i seguenti sono i punti salienti:

- far conoscere la P.O.F. o menopausa precoce al maggior numero di persone possibili;

- sensibilizzare lo Stato, le istituzioni pubbliche e private ed i media riguardo alla necessità:

1) di predisporre centri specializzati per accogliere ed assistere gratuitamente le donne con la P.O.F.;

2) di favorire, incoraggiare e sostenere la ricerca medico-scientifica, in particolare quella sulle cellule staminali, in Italia fortemente penalizzata dai veti imposti dalla legge 40 e dagli ingenti tagli finanziari. 

Invito tutti i visitatori di questo blog a copiarne il link sul loro profilo.

Grazie.

http://blog.libero.it/Rosaininverno/ 

 

 

 

 

 

IL MIO SIMBOLO

Ho scelto come simbolo una rosa rossa. Una rosa rossa che ha mantenuta intatta la propria bellezza, anche nel gelo dell'inverno.

La rosa è, per eccellenza, l'emblema della donna e del suo organo sessuale: la vagina.

Il rosso è il colore del sangue: anche di quello che si perde con il ciclo mestruale che, nella donna in menopausa precoce, scompare.

Il ciclo mestruale, dunque, è una perdita di sangue, ma è la somparsa di quel ciclo a diventare la vera perdita.

E' allora che una donna cerca nuove risorse da esprimere, nuove prospettive da cui guardare e guardarsi, nuove strade da percorrere.

Ma, qualunque sia il percorso che intraprende, ella rimane comunque una rosa rossa. Una Donna sempre.

 

 

 

 

Lettera aperta all'onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni

Cara Maria Antonietta, sono una delle tante giovani donne che, ancora ragazza, ha ricevuto una diagnosi di P.O.F. (Premature Ovarian Failure), ossia di menopausa precoce.

A trent'anni sono stata espropriata della mia identità di donna, della possibilità di procreare e della mia salute.

La P.O.F. è una grave malattia endocrina, che si accompagna sempre ad altre patologie sistemiche, genetiche o di natura autoimmunitaria, provocando un rapido ed inesorbile deterioramento degli organi, dunque un invecchiamento prematuro. Oggi io sono anagraficamente una quarantenne nel corpo di una sessantenne.

La Medicina non dispone di terapie in grado di ripristinare la funzionalità ovarica e in Italia non esistono centri preposti alla presa in carica delle giovani affette da P.O.F. Non solo: questa malattia a tutti gli effetti cronica, non prevede neppure l'esenzione sanitaria.

Superato il primo periodo di disperazione, ho cominciato a studiare Medicina ed ho scoperto le cellule staminali che, secondo alcuni esperimenti condotti da ricercatori statunitensi, potrebbero trovarsi anche nell'ovaio della donna e consentirne la rigenerazione. Un'altro gruppo di ricercatori suggerisce addirittura che la fonte della fertilità femminile si troverebbe nel midollo osseo, ove verrebbero prodotte  cellule staminali progenitrice della linea germinale, che rifornirebbero di ovociti l'ovaio stesso. Se anche una sola di queste teorie si rivelasse fondata,  sarebbe possibile eliminare la menopausa, sia precoce che fisiologica.

In Italia nessuno persegue queste ricerche ed io personalmente, insieme ad altre compagne di viaggio, vorrei farmi promotrice di un progetto specifico, politico e civile,  che garantisse alle "poffate" (come ironicamente tra noi ci chiamiamo) attenzione ed interesse da parte delle istituzioni .

Confidando in un Suo gentile riscontro, La saluto cordialmente, esprimendoLe tutta la mia stima per l'esemplare impegno profuso a tutela dei diritti dei malati e della libertà di ricerca scientifica.

5/02/2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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