Angelo Ribelle
La Via Che Conduce All'Inferno E' Lastricata Di Buone Intenzioni? Piacere, Io Sono Il Pavimentatore...
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Post n°188 pubblicato il 26 Luglio 2010 da Solo_Vita
In passato era diffusa la convinzione che le streghe si riunissero ai crocicchi delle strade. Migliaia di volte, senza neppure accorgermene, sono passato al cospetto di queste costruzioni. Vere e proprie Maestà o semplici crocefissi poco importa, la mia Toscana è piena di questi parafulmini dagli influssi negativi. Catalizzatori di guai che scaricano il pericolo chissà dove, ma lontano dalle vite ignare che distrattamente proseguono la loro corsa verso chissà che cosa. Mistero. Sapete, sembra una cosa da poco ed invece non è così. Specie quando si gioca con la propria esistenza. Unica, monouso e a scadenza indeterminabile. Quante volte nella vita ti trovi in situazioni simili. Arrivi ad un punto in cui finisce la strada dalla quale provenivi e se ne aprono altre due. Tutto facile, tutto disponibile, tutto pronto per te adesso. Sei il protagonista dello show, il vincitore del Grande Fratello senza dover passare neppure dai provini. E' allora che sei lì, con poco tempo a disposizione e con l'impossibilità di tornare indietro perchè la prima regola è che il tempo viaggia solo in avanti, questo lo sanno anche i bimbi. -Cosa vuoi fare? Svelto, punta e fai il tuo gioco- Destra o sinistra dunque? E quando si tratta di capire cosa sacrificare? Mettersi in gioco per provare a costruire qualcosa attraverso quella stradina così impervia oppure andare sull'autostrada del bastare a se stessi dove non esistono limiti e traffico? E quando s'incontrano i bivi di altre persone? Come reagire? Talvolta è bello percorrere assieme quelle strade ma se al momento di arrivare al bivio le scelte sono diverse come comportarsi? Salutarsi? Scendere a compromessi? Ovviamente non ho alcuna risposta a queste domande, ma solo una certezza: oggi al mio bivio avrei dovuto trovare un tabernacolo a proteggermi ed invece c'era solo un simulacro fatto coi miei occhi umidi, il pugno fracassato contro la porta ed i tuoi tacchi davanti a me che stavano iniziando a percorrere l'altra strada rispetto a quella che avevo scelto. E' sempre brutto giocare a texas hold'em con la vita e perdere la mano più ricca. Destino infame quello dei giocatori: ogni volta per tentare di recuperare devi raddoppiare la posta. Buona fortuna. |
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INFERNO, CANTO V, VV. 127-138
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lanciallotto, come amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.
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