Creato da Solo_Vita il 10/08/2006

Angelo Ribelle

La Via Che Conduce All'Inferno E' Lastricata Di Buone Intenzioni? Piacere, Io Sono Il Pavimentatore...

 

 

« AcquaDuemilaundici »

Il Santo

Post n°197 pubblicato il 01 Maggio 2011 da Solo_Vita

In quest'area di servizio, qualche anno fa è stato ucciso un ragazzo. Un colpo di pistola sparato da un agente della Polstrada ha attraversato quattro corsie di marcia e due di emergenza, poi un cappellino si accasciato su una felpa e una piccola ed un'anonima località è diventata il nocciolo fuso di una altrimenti trasparente domenica di novembre.
E' il destino delle cittadine di provincia senza gloria, nominate soltanto in ocassioni di disgrazie, ruberìe o fatti delittuosi. Miserere Arretium.
Mi sembra di sentirlo ancora echeggiare nell'aria il tonfo dello sparo immediatamente inghiottito dell'eterno movimento dell'A1, mentre in questa notte, fermo alla colonnina del rifornimento, immagino di prendere la mira con la mia pistola fatta di indice e pollice.
E penso che per fare quello che ha fatto quel proiettile serve davvero un miracolo, se pensi all'aria che si sposta, alle auto che passano,  a tutti i sogni che sono sospesi sulla corsia di sorpasso dell'Autostrada del Sole.
Un nodo stringe la gola, gli occhi si fanno lucidi pensando che poteva essere un altro me di due anni fa a cadere a terra, al dolore delle persone che ti vogliono bene, al fatto che a volte esci di casa rimandando alcune cose che hai da dire e poi mica torni più.

Qualcosa però intossica i polmoni, un colpo di tosse, e rieccomi nel presente fatto di luci al neon e slogan pubblicitari a caratteri cubitali. Succo + caffè + cornetto due euro e ottanta, solo per oggi.

C'è puzza di gasolio incombusto nell'aria, sparato fuori così com'è dallo scarico del vecchio motore di un pullman Mercedes con targa polacca che avrà almeno trent'anni.
Mi cade lo sguardo sull'autista che confabula qualcosa con l'addetto al rifornimento: avvolto in una camicia troppo grande per la sua taglia, i venticinque anni che si e no avrà sembrano ancora più grotteschi.Il resto lo fanno la brillantina un pò posticcia e le grandi gore di sudore sotto alle ascelle. Non riesco a capire se mi fa tenerezza o mi infastidisce, ma qualcosa nella scena mi attrae in maniera quasi morbosa.

Nella notte che precede la beatificazione del Papa Polacco si sforza di parlare italiano, cerca di spiegare che nonostante il divieto non può spegnere il motore per fare rifornimento perchè altrimenti rischia di non ripartire.
Sia chiaro, amo farmi i cazzi miei, però la voce è talmente alta che è impossibile non seguire la conversazione. Partito sedici ore prima da Cracovia, 1400 chilometri senza un cane a dargli il cambio, deve arrivare a Roma entro tre ore per non perdere il pass -ma che cazzo vorrà dire- per far entrare la sua gente in Piazza.

D'istinto ora lo sguardo va ai passeggeri del bus dalla vernice scrostata e le scritte sulle fiancate incomprensibili.
All'interno una cinquantina di persone illuminate da una tenue luce di servizio azzurrina, in gran parte anziani, non battono ciglio e attendono l'evolversi della vicenda. Mi pare di sentire qualcosa, una voce all'unisono, all'inizio penso sia la radio ma soltanto dopo capisco che è un rosario recitato da quelli che non hanno ceduto al sonno.

Occhi provati dalla stanchezza, eppure felici, si incrociano col mio sguardo tagliente e scoglionato.
Ognuno ha il suo appuntamento, chi col sacro e chi col profano, ma io sono foderato nella certezza che le fighe che mi attendono vengano prima di tutto.
E' un attimo però sentire la forza di chi Crede, un qualcosa che mi attraversa e mi rivolta come un calzino in pochi istanti.Un brivido corre lungo i fasci nervosi e mi sento nudo nonostante i vestiti firmati, il profumo francese, la macchina tedesca.

Io, con la mia vita blindata di certezze, colpito e perforato dallo sguardo di chi ancora spera. Io, vittima della limpida Fede di uno sconosciuto pellegrino polacco con le scarpe sfondate ed il cuore grande così.

I miracoli sono tra noi, basta poco per vederli. Tu ci riesci ancora?

Buona fortuna.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Rumore/trackback.php?msg=10172865

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
KimLaStrega
KimLaStrega il 04/05/11 alle 16:18 via WEB
credo che sia molto bello poter credere incondizionatamente in qualcosa, ed anche molto consolatorio aggiungerei, ma solitamente non è una cosa che si possa scegliere. A presto :-*
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 18
 

INFERNO, CANTO V, VV. 127-138

Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lanciallotto, come amor lo strinse:

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fïate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante.

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante.

 

ULTIME VISITE AL BLOG

mattodinottedigitailcomanumanudgl16lucapole0Solo_VitaKimi.777lacky.procinoULTIMA_ECLISSEnakiro1rimsky0decafamilycinzia63Marc0Pol0fugadallanima
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963