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Angelo Ribelle

La Via Che Conduce All'Inferno E' Lastricata Di Buone Intenzioni? Piacere, Io Sono Il Pavimentatore...

 

 

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Acqua

Post n°205 pubblicato il 14 Agosto 2012 da Solo_Vita

E' una giornata di lago grigio a Torri del Benaco.
Il cielo velato si specchia senza vanità sulla superficie di mercurio, con l'aria leggermente increspata da un alito di vento che scende svogliato dal versante trentino.
Aprile, mese di turismo ancora pressochè inesistente. Gli scorci, i borghi, le case, il porticciolo, le piccole barche colorate sono ad esclusivo uso e consumo degli indigeni.
Negozi chiusi, ristoranti e mezzo servizio, giusto qualche station con targa tedesca a ricordare che qui si possono fare già le vacanze, questo è il paese del sole.
Nella quiete che tutto ammanta svetta il piccolo battello che sfida trasversalmente le acque da Maderno sino a qui, col suo carico di facce animate di silenzioso stupore per il bello che le circonda.
Non è tempo di urla, di schiamazzi, di reazioni scomposte. Tutto è ordinato, perfetto, nordicamente sotto controllo.
Le papere si toelettano le piume, impermeabilizzandole col grasso prodotto da una ghiandola che Madre Natura ha amorevolmente fornito, mentre intorno esplodono le prime fioriture dai colori accesi e irriverenti.
Profumo di fiori nell'aria. E' già primavera.
Un signore sulla sessantina sta pittando la staccionata della piccola pensione che si affaccia su un minuscolo attracco e che gestisce da trent'anni assieme alla moglie. Non è difficile immaginare i festaioli dell'estate pronti a sbarcare coi loro motoscafi in legno proprio qui, con le ragazze della gambe lunghissime e lo champagne ghiacciato da sorseggiare accompagnato da una coppa di fragole.
Preso com'è dal suo lavoro l'uomo però non si accorge certo della meraviglia che gli si sta parando davanti.
E' sempre così, "la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare qualcos'altro" e per questo non può vedere i centoventi batti che, all'unisono, gli rullano davanti come tamburi di una banda in parata.
Non solo i cuori all'unisono, ma anche i passi, i respiri, i pensieri, i sogni.
Una vita passata a convincerci di essere unici, incomprensibili, folli e poi di colpo arriva un'anima che non solo ci completa, ma riesce anche a renderci chiaro tutto quello che sino a quel momento ci era rimasto raggomitolato dentro, come una grossa palla di pelo mai digerita.
Volano sulla piccola passeggiata mentre si tengono per mano i protagonisti del nostro film.
Lei occhi profondi e repentini come un mare tropicale, ha una luce che riesce a squarciare senza fatica alcuna la cortina di piombo e cemento che lui aveva messo a difesa dell'esistere.
Lui, figlio di una periferia agitata, orfano di un'adolescenza amata ed eternamente abituato ad attaccare per difendersi, sente finalmente la voglia di darsi ad un'anima.
Il cielo, le acque placide, i monti, i prati, i mattoni: tutto ruota attorno a loro. Tutto è satellite.
E' così che si crea un momento magico, uno di quelli che si stampa dentro e non ti lascia più: pellicola fatta di vita, col reagente all'amore puro, cristallino, lucentissimo.
Il mondo si fa cornice, tutto si ferma, solo i cuori continuano a pompare, coi diaframmi che attirano l'aria nei polmoni come luci le falene.
Ne serve tanta per sfamare i sogni, le parole, i sorrisi che si alternano ai baci a fior di labbra. Paiono lanciati alla massima velocità come una vecchia locomotiva a vapore, con la caldaia incandescente e la pressione del vapore così forte da far smuovere un treno. -Pare incredibile che possa accadere-
Uno spargere nel vento il desiderio di comunicare al passato, al presente e al futuro che questa alchimia diverrà per sempre parte dell'esistere, cucita com'è al petto col filo da suture fatto di baci e carezze, accada quel che accada.
Ecco cos'è l'amore vissuto con la testa sott'acqua, pensando soltanto ad andare più in profondità possibile in quel mare di gioia tanto perfetta da non sembrare neppure generata da comuni mortali. Trasparente come acqua, salata come vita.
E tu, sempre con me. Incollata alla pelle come polvere di tufo in una Piazza riarsa dal sole.
Buona fortuna.

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Commenti al Post:
cjeannine0000
cjeannine0000 il 24/07/14 alle 19:20 via WEB
Stavo cercando dei ricambi apple per il mio iphone. non li ho trovati. Ma in compenso mi sono imbattuta in questo bellissimo articolo. Complimenti
 
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INFERNO, CANTO V, VV. 127-138

Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lanciallotto, come amor lo strinse:

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fïate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante.

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante.

 

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