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SARCHIAPONICON

osservazioni "politicamente" scorrette

 

 

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Garantismo svenduto

Post n°62 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da a_tiv
 

Una volta nella sinistra in Italia emergeva un’area di contestazione verso tutto ciò che poteva essere riferito al conformismo, alle tradizioni, ai valori nazionali. Negli ambienti liberali si seguiva con interesse la demolizione dei luoghi comuni, delle ritualità e si comprendevano persino le ragioni di una necessità rivoluzionaria che sbloccasse le rendite di posizione, le caste, i baronati, gli abusi e le discriminazioni. Nel distinguersi, si pensava alla sinistra come a uno spazio in cui si formavano gli opportunisti e si strumentalizzavano le carenze e le necessità delle popolazioni, e dove si cavalcavano i bisogni ed i diritti negati per trarne vantaggi politici o sindacali. In molte circostanze, si è pensato che la sinistra coltivasse il malessere per poterlo canalizzare in politica e sfruttarlo. Ricordiamo il “tanto peggio, tanto meglio” di Togliatti. In tanti pensavano che la sinistra italiana fosse diretta da centrali di controinformazione internazionale, per minare la compattezza dell’occidente libero, e che, nel periodo della guerra fredda, la sinistra comunista lavorasse per favorire le mire imperialiste dell’espansionismo sovietico. Le sintesi, però, portavano anche a pensare che, piuttosto per opportunità e non per scelta, la sinistra fosse inconsapevole portatrice di alcune ricette dell’anticonformismo istituzionale e del disconoscimento di qualsivoglia tentativo di introduzione di gestione di poteri assoluti da parte di servizi o di ordinamenti dello Stato (polizia, magistratura, finanza, editoria). Si è pensato che la sinistra prestasse grande attenzione verso tutte quelle garanzie che nelle democrazie liberali sono a presidio dell’imparzialità della gestione dei poteri nell’ambito della vita civile dei cittadini. E dalla percezione di una sinistra garantista, emergeva anche quella di pensare che fosse contraria, per scelta, per opportunità, per formazione, per principio, all’ordinamento giurisdizionale inteso come una casta autonoma, priva di riferimenti con la società, di assonanza con il senso comune e di collegamenti con il sentimento popolare. La sinistra fino all’inizio degli anni 90 ha usato il garantismo giudiziario come un proprio distintivo di riconoscimento. Mai la sinistra avrebbe acconsentito, senza gridare al complotto, che un Organo Istituzionale, quantunque supremo come la Corte Costituzionale, potesse sottomettere la politica e le scelte del Parlamento al giudizio e alle limitazioni di un servizio dello Stato, benché autonomo. Dinanzi al ribaltamento dei principi, però, non può reggere solo l’antagonismo a Berlusconi, come alcuni provano a sostenere. Non si può, infatti, oggi in Italia pensare di rispolverare i principi del male assoluto che giustifichino le soluzioni assolute. La democrazia ha ragione di essere se la sovranità popolare mantiene la sua supremazia e se il Parlamento, espressione del popolo, abbia facoltà di legiferare senza subire ipoteche e ricatti. Non è pensabile una democrazia ove un magistrato, se non gli va bene una legge, si rivolge alla Consulta - dove sa che c’è una maggioranza che è espressione politica contraria a quella che ha approvato la legge - per farla cassare. Non può che destare inquietudine un Organo Istituzionale che si cimenti a mettere sotto tutela il Parlamento. E’ cambiata la sinistra o è mutato lo scenario politico? Sono cambiati i personaggi o è mutata la strategia della sinistra, dopo aver acquisito il controllo del potere giudiziario? E’ evidente che il presunto garantismo della sinistra sia stato svenduto. La sinistra riscuote un’attività distratta e assolutoria per la sua parte, che diventa, invece, inquisitoria e intimidatoria verso gli avversari politici, e ricambia con l’azione di freno verso ogni tentativo di riforma dell’amministrazione giudiziaria. E’ almeno dal famoso decreto Biondi del 1994 che ogni tentativo di intervenire su temi che riguardino la giustizia e il ruolo dei magistrati e ogni tentativo di modificarne i privilegi, di intervenire sulle carriere, di modificare l’impianto organizzativo della giustizia cozza contro una barriera formata dall’alleanza tra magistratura e sinistra. “La Magistratura è la più grave minaccia allo Stato Italiano”. L’avrebbe detto D’Alema all’ambasciatore USA, stando a quanto rivelato da Wikeleaks. Peccato che per l’unica cosa verosimile detta dal leader PD ci sia stata poi la smentita!

Vito Schepisi

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Commenti al Post:
stefy_203
stefy_203 il 14/01/11 alle 17:32 via WEB
Quando torno a casa e accendo la TV accompagno i gesti con questo pensiero: "vediamo oggi cos'ha combinato il Ns. Presidente?" ...perfino Lerner nella sua trasmissione del lunedì (l'infedele) ha chiamato Marchionne con il nome del Berluska...ovviamente si è sbagliato visto che la trasmissione trattava l'argomento FIAT...questo per capire cosa ha prodotto in 15 anni l'antiberlusconismo e fino a che punto...
 
 
calipsom1
calipsom1 il 14/01/11 alle 17:40 via WEB
Bisogna trovare il modo di neutralizzare la Magistratura deviata italiana. Proverei con una lunga serie di ricorsi presso la giustizia europa. E' vero che pure li ci sono tanti antiberlusconiani per partito preso ma di fronte alle evidenze son più onesti. Ricordiamoci che per la giustizia europea Carlo Giugliani è stato ucciso pre legittma difesa. Qui da noi una sentza così ce la sognamo.
 
avvbia
avvbia il 14/01/11 alle 19:02 via WEB
Un post molto interessante ed attuale .mi permetto dire la mia:si la magistratura "militante" è tutta orientata a sinistra,fa politica,demolisce,danneggia ed è giusto dire ciò. ma anche lui se le cerca:che bisogno c'era di telefonare in questura quella sera e chiedere provvedimenti diciamo un poco strani. In poche parole io sono per i l sig. b. e nn vi sono reati:ma proprio perchè è nel mirino DEVE stare attento,.MOLTO ATTENTO. gino. ciao
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 14/01/11 alle 19:13 via WEB
Non vorrei entrare in merito ad una situazione che sarebbe onorifica fosse analizzata seriamente e non propagandisticamente... Non vorrei assistere ad una riconquista del sud da parte dei leghisti, degni eredi dei piemontisti, provenienti dal Po e dai galli e galline... Si cominci ad essere seri in Italia, troppi danni, a barzelletta, il popolo ha subito, senza sapere il perchè. Buona serata di riflessione, Saverio
 
mortisiabis
mortisiabis il 14/01/11 alle 19:13 via WEB
due paroline solo... Qui siamo davanti solo ad una banda di ossessionati killer politici, qui signori miei è in gioco una pericolosa azione contro la democrazia.
 
rosvict
rosvict il 14/01/11 alle 19:32 via WEB
...A RAGIONE CHI LI CHIAMA COMUNISTI E COMUNISTI SONO...SONO STATI UNA CHIESA CON LE SUE LOGICHE E CON I LORO TRIBUNALI E CONDANNANDO GLI AVVERSARI INNOCENTI HANNO PRESO IL POTERE CHE POI È CROLLATO..PERCHÈ È SENZ'ANIMA...IO CHE HO LETTO L'ETICA COMUNISTA LI CAPISCO E NON LI VOTO...SONO MENZOGNERI E FALZI...HANNO RUBATO I VALORI CRISTIANI E LI HANNO PIEGATI AL LORO DIABOLICO POTERE...IN ITALIA CI SONO ANCORA PER IL POTERE ECONOMICO CHE GESTISCONO...E LE COSCIENZE CHE VOGLIONO ANCORA MANIPOLARE A LORO TORNACONTO CON LA MENZOGNA LORO COMPAGNA DI VIAGGIO...
 
kiwai
kiwai il 14/01/11 alle 19:34 via WEB
In perfetta linea con il nostro Stato di Diritto, che sancisce che una persona ha da esser ritenuta innocente sino all'ultimo grado di giudizio, Piercamillo Davigo, oggi Giudice alla Corte Suprema di Cassazione. nell'ottobre del 1993, dichiarava:
«non esistono innocenti, ma solo colpevoli che devono essere scoperti»
Il suo illustre collega F.S. Borrelli, nel giugno dello stesso anno, liberalmente argomentava:
«non incarceriamo la gente per farla parlare, la scarceriamo dopo che ha parlato»
Questo è il garantismo dei nostri magistrati.
 
kiwai
kiwai il 14/01/11 alle 19:37 via WEB
Che poi questi signori siano dichiaratamente di sinistra .. è, ovviamente, un caso!
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 14/01/11 alle 20:04 via WEB
La sinistra ha nel suo dna il germe della sovversione (anche e soprattutto violenta)e della negazione di ogni (altrui) libertà: come si può credere che un marxista, anche se togato, non abbia nel suo dna gli stessi germi? La magistratura italiana (nella sua componente marxista) è un potere sovversivo e corrotto, nella logica togliattiana del "fine" che giustifica ogni nefandezza. Cerchiamo di capire che non è stato un caso che la sinistra, dagli anni sessanta in poi, abbia infiltrato i suoi uomini nella magistratura e nella scuola..il potere coercitivo e la formazione delle future leve. E qualcuno ancora oggi dubita che in Italia sia in atto un golpe strisciante della sinistra e della magistratura di sinistra per impedire il normale svolgimento della vita democratica? L'ultimo tassello (se mai ce ne fosse stato bisogno) è l'instaurazione del ricatto permanente sul parlamento: fai una legge che non mi va? E io te la neutralizzo tramite i miei ascari togati.. Cerchiamo di metterci in testa che già oggi la democrazia in Italia non esiste più, a partire dal lapalissiano concetto che il potere non è più in mano a chi ha ricevuto il mandato elettorale bensì a chi ha la facoltà di distruggerlo con il ricatto penale. Ricordiamoci che in ogni democrazia occidentale la magistratura è soggetta alla legge scritta dal parlamento né può sovvertirla in alcun modo, in nessun paese occidentale esiste un abominio antidemocratico come la consulta, composto essenzialmente da "politici" che agiscono unicamente nell'ottica della convenienza della propria parte politica. E soprattutto rendiamoci conto che, quando ci si trova accerchiati ed aggrediti da una serie di malfattori, la sola risposta che può essere data è quella dell'attacco diretto onde ripristinare la legalità democratica. E quando parlo di "attacco" non penso chiaramente ai carri armati..bensì a leggi che cancellino in toto le leggi preesistenti in campo giudiziario sostituendole con pochissime leggi inequivocabili e non interpretabili diversamente.Più una sola legge di poche righe: il magistrato che a qualunque titolo non si adegua a tali leggi dello stato, deve essere cacciato dalla magistratura. STOP. Signori miei, in ogni paese occidentale questo elementare concetto non desta scalpore alcuno..da noi si, perchè (a parte l'infantilismo cronico di troppi italiani) la sinistra manovra le leve della giustizia deviata, dell'educazione deviata della scuola, dell'informazione deviata, più la teppaglia organizzata per infiammare le piazze. Signori miei, il Governo ha facoltà di fare il suo dovere, ovvero di legiferare ed imporre il rispetto della legge a CHIUNQUE (toghe comprese). Il governo ha a disposizione le armi del ministero dell'interno e della difesa: le usi laddove sia necessario e poi si sottoponga al giudizio democratico dell'elettorato. Non dimenticatevi che il "presidente picconatore" portò i carabinieri armati per imporre a certi gaglioffi travestiti da magistrati il rispetto delle regole..e i gaglioffi si arresero. Chi anche solo pensa che un comunista (anche se travestito)possa imparare le regole della democrazia VERA, ha già in sè il germe della propria autodistruzione. Il comunismo (chiamiamo le cose con il loro nome!)comunque travestito e mascherato, è più vivo che mai ed usa la nostra debolezza per sovvertire la NOSTRA libertà: un criminale (perchè è tale chi cerca di soffocare le libertà altrui e di violarne le scelte) teme unicamente la forza, la stessa forza che lui usa in modo criminale. Signori miei, se volete risolvere la catastrofe della "giustizia" italiana affidandovi all'Altissimo o alle chiacchiere, padronissimi..personalmente ritengo che sia molto più efficace ed immediato ricorrere al LEGALE uso della forza contro chi mi sta ILLEGALMENTE minacciando di sopraffazione.
 
 
calipsom1
calipsom1 il 15/01/11 alle 11:29 via WEB
l'uso della forza come sappiamo è ormai bandito dalle nostre società democratiche. per farlo, qualora sia davvero fattibile, occorre avere buonissme ragioni, altrimenti il resto del mondo ti spazza via. Per questo credo che il primo passo sia di cercare di dimostrare al mondo come siamo ridotti e quali siano i pericoli che stiamo correndo con questa magistratira deviata politicizzata ed eversiva. Per questo credo che una campagna internazionale di presentazione delle nostre problematiche (ricorsi alle corti di giustizia, all'onu ecc ecc) vada intrapresa.
 
   
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 15/01/11 alle 23:10 via WEB
L'uso della forza (pubblica) è del tutto legittimo (e applicato) in ogni paese civile per reprimere un reato. Nella fattispecie il reato si chiama stillicidio morale (e materiale), pressione indebita, abuso d'autorità, malversazione di denato pubblico, rifiuto di applicare la Legge ( la sola con valore legale, ovvero quella approvata in parlamento), rivelazione di atti coperti dal segreto istruttorio..più infiniti altri. Per caso tali reati sono immuni dalla legittima repressione poliziesca a differenza di chi rubacchia al supermercato?
 
carmela.merenda
carmela.merenda il 14/01/11 alle 20:51 via WEB
Ma come potete pensare che la sinistra potesse cavalcare il malcontento, le carenze, i diritti negati,per proprio vantaggio? Siete mai entrati in una fabbrica, e visto una catena di montaggio? Vi sembra questa una situazione di vantaggio per chi ci lavora? E solo una necessità per vivere e dar da vivere alla famiglia! Chi nega questa affermazione non ha mai lavorato come operaio o come contadino e mai si sarebbe sognato di farlo visto che le sue necessità venivano esaudite da una famiglia benestante che non solo esaudiva le sue necessità, ma lo mandava anche a l’università. A Napoli si dice. “teneva e’ rendit spase o’ sol” (Italiano: aveva le rendite stese al sole e cioè aveva tanti soldi da metterli distesi come lenzuola al sole. Per dire poi(che già nel dire c’è un’affermazione): “dei diritti negati”in quanto erano diritti e in quanto venivano negati!!! Da dove veniva quel malessere che la sinistra “canalizzava e sfruttava? Se c’era un malessere è perché forse alla maggioranza della popolazione venivano negate le esigenze più elementari come quelle, (eliminando quelle essenziali come mangiare e vestirsi) di avere una casa, un lavoro, un’assistenza medica. Forse perchè “ le rendite di posizione, le caste, i baronati”,erano solo delle classi ricche e “gli abusi le discriminazioni” erano perpetrate ai danni della maggioranza del popolo e soprattutto dei lavoratori. Vi va di pensare: come potevano esserci dei ricchi se non c'era chi lavorasse per loro? Forse perché la scuola era solo ad appannaggio dei ricchi? Forse perché la mano d’opera veniva sfruttata e sottopagata? Forse perchè se si cercava un lavoro e senza ( ed haimè ancora oggi) la raccomandazione non potevi essere assunto? Forse perché il lavoro per le donne non c’era e se c’era era sottopagato? Ancora oggi è scarso e senza servizi sociali di supporto, come asili nido, assistenza domiciliare per gli anziani, (che sono a carico delle donne,siano esse lavoratrici o no), come esistono in tutti i paesi civili. La sola scelta politica, per quanrto riguarda il mio pensiero, era di sensibilità verso le persone,che avevano bisogno di eguaglianza e giustizia sociale! Parliamo di anticonformismo istituzionale per scelta? Se una scelta è stata fatta contro di loro è perchè i poteri forti dello stato erano a favore delle classi abbienti e del clero per non perlare come in tutti questi anni hanno depistato, se non addirittura partecipato, alle varie stragi, con decine di morti, solo perché si temeva che la sinistra potesse essere partecipe alla vita politica? E poi dice che: Si è pensato che la sinistra prestasse grande attenzione verso tutte quelle garanzie che nelle democrazie liberali sono a presidio dell’imparzialità della gestione dei poteri nell’ambito della vita civile dei cittadini Che il garantismo fosse appannaggio della sinistra, è una vera ilarità, come se questo non fosse l’obiettivo di tutti a cominciare dalle istituzioni, che siano a governare quelli di destra o quelli di sinistra. Forse con questa affermazione si vuole dire che in Italia, a differenza dalle altre democrazie occidentali è stata la sola sinistra a guardia per garantire l’imparzialità dei vari poteri. Con ciò si afferma per altro, come ribaltamento della frase, che la destra è stata parziale all’interno dei poteri dello Stato! Oggi si chiede questo garantismo alla sinistra, facendo appello alla sua ispirazione di garante delle istituzioni, perché secondo il loro giudizio la Consulta è stata parziale. La maggioranza sostiene che la Corte Costituzionale ha emesso un giudizio dettato da una alleanza tra giudici “comunisti” e la sinistra per sconfiggere il “nemico” politico. Proprio perché la sinistra ha sempre sostenuto il vero garantismo e il rispetto delle istituzioni, che questo giudizio deve essere sostenuto . Il rispetto ci deve esser qualunque Istituzione a cominciare dalla più alta carica dello stato, che nel corso degli anni è stata dileggiata e tacciata di parzialità. Quando si porta a giustificazione che le leggi fatte dal Parlamento, uno dei poteri dello Stato, non possono essere cassate da un altro potere, come quello giudiziario, non si può dimenticare che c’è una Costituzione e confrontarle con i suoi principi è un dovere e non certo perché non va bene ad un magistrato.Ed è questa proprio la DEMOCRAZIA Se nei pricipi la legge è contraria ad essa va cassata, o modificata, non per piacere ma per dovere! Parafrasando una vecchia litania di mogli di altri tempi! I Giudici che sono passati alla consulta, poi sono stati nominati dai vari governi e visto che negli ultimi dieci anni ha governato per otto anni l’attuale maggioranza, non vedo come possano essere tutti parziali e che siano tutte ”toghe rosse” Carmela Merenda
 
 
Vince198
Vince198 il 15/01/11 alle 09:28 via WEB
"I Giudici che sono passati alla consulta, poi sono stati nominati dai vari governi e visto che negli ultimi dieci anni ha governato per otto anni l’attuale maggioranza, non vedo come possano essere tutti parziali e che siano tutte ”toghe rosse”.."!
Signora Carmela, le consiglio di schiarisi le idee sulla corte costituzionale, su come essa viene eletta etc. Ne ha estremo bisogno! Le metto a disposizione un LINK perchè, a parte le sue convinzioni personali che sono più che legittime ma che non condivido se non in minima parte, la realtà sulla Corte è proprio in quel link e in quel che se ne deduce, per chi vuol farlo. Le cose vanno avanti con quel sistema di "lottizzazione" che a mio avviso non ha più senso perchè non è equilibrato, che ovviamente è di parte (sinistra). Dulcis in fundo, sulle toghe rosse c'è in commercio un bel libro "La toga rossa" di Bonini e Misiani, ed. Tropea. Lo acquisti: scoprirà in quel libro cose molto interessanti fra cui questa (faccio un copia e incolla dai miei appunti per praticità), relativa a quel libro:
“Da uno dei tanti scaffali della libreria, salta fuori un volumetto dalla copertina nera e dal titolo significativo: Stato e costituzione in Cina, Mazzetta editore, 1977. Autori Cesare Donati, Franco Marrone, Francesco Misiani. Duecentosettanta pagine. Una ricognizione completa su argomenti quali: "La dittatura del proletariato, la trasformazione del diritto di proprietà, eguaglianza e libertà, il partito comunista, il sistema della giustizia". In appendice, le costituzioni della Repubblica popolare cinese del settembre '54 e del gennaio '75. Quel libro lo scrivemmo dopo un viaggio nell'estate del 1976. Andai in Cina con Franco Marrone. Accompagnammo una delegazione dell'allora Partito comunista d'Italia invitata dal Partito comunista cinese. Eravamo subito dopo la Rivoluzione culturale e riuscimmo persino a esaltare il processo popolare in Cina, di cui avevamo avuto un saggio all'interno di uno stadio dove vennero condannati per acclamazione quattro disgraziati. Avemmo la sfacciataggine di esaltare quel tipo di processo sostenendo che lì si realizzava la partecipazione del popolo all'amministrazione della giustizia. Al contrario di quanto avveniva nelle nostre aule di giustizia, dove i giudici borghesi condannavano i nemici di classe. Ci portarono anche nei centri di rieducazione, dove avemmo modo di parlare con gli intellettuali dissidenti costretti a raccogliere liquami. E anche in quel caso trovammo il modo di sostenere che ci trovavamo di fronte a una forma democratica di rieducazione e reinserimento. A scrivere il libro ci diede una mano Cesare Donati, un intellettuale raffinatissimo, all'epoca vicino a Potere operaio. Rivisto oggi, c'è da vergognarsi , me ne rendo conto.
Ma ci sentivamo nel pieno di uno scontro. Se si perde di vista quel contesto, capisco che nulla ha più senso. Personalmente, poi, di quante corbellerie avevo detto all'epoca ho preso coscienza una quindicina di anni fa. Cominciai a realizzare il tasso di schizofrenia di Toni Negri, fui testimone di alcuni violenti scontri di piazza tra polizia e studenti. E poi, cominciai a pormi molte domande leggendo Pasolini.

Il massimalismo che attraversa Magistratura democratica conosce tuttavia delle articolazioni e, soprattutto, resta e resterà minoritario anche al suo interno. Le divisioni e le scelte di allora finiranno infatti per pesare nei decenni successivi sulle scelte e i percorsi professionali di molti di quei giudici che in quei primi anni settanta discutevano di abbattimento dello "Stato borghese". Gli stessi che, vent'anni dopo, ritroveremo in uffici giudi/.iari importanti. Il Pci è infatti il soggetto politico di riferimento "naturale" dell'ala maggioritaria di Md. Salvatore Senese, Elena Paciotti, Edmondo Bruti Liberati, Nuccio Veneziano, Giancarlo Caselli, Vittorio Borraccetti, condividono non solo una sintonia politica con Botteghe Oscure, ma anche l'idea di un percorso "gradualista" che, sfuggendo a "tentazioni avventuriste", abbia quale obiettivo la riforma di sistema capitalista..”..
Legga bene i nomi in grassetto perché mi pare che le toghe rosse, certe toghe rosse su cui si ironizza, siano ancora in auge! Altrochè!!! Vive cordialità.
 
   
calipsom1
calipsom1 il 15/01/11 alle 11:22 via WEB
Ottima risposta sulle toghe rosse. Però perchè non spieghi per bene in questa sede il perchè i giudici costituzionali sono politicizzati (ovviamente a sx). Questo blog è uno strumento diretto per combattere la disinformazione e/o la disonsetà intellettuale e/o l'ignoranza dell'attuale sinsitra italiana (come dimostra il post della nostra interlocutrice). Rimandare tutto ad un link non credo sia producente. Sta gente va messa di fronte ai fatti così che non possa accampare scuse... se non al costo di perdere (ancor di più) la faccia. Ciao
 
     
Vince198
Vince198 il 15/01/11 alle 14:01 via WEB
Ho messo il link proprio per far comprendere alla signora che le sue pretenziose affermazioni sulla nomina dei membri della corte costituzionale sono fasulle, dettate dall'ignoranza. Kiw lo ha fatto in modo più dettagliato, nulla contro, io ho solo rimandato la signora a una sana e completa lettura proprio sulla corte costituzionale, la sua formazione e i suoi comkpiti. Anche se tu sei conscio del fatto che non c'è peggior cieco di chi non vuol vedre e sordo di chi non vuol sentire. Ciau^__^
 
     
calipsom1
calipsom1 il 15/01/11 alle 16:15 via WEB
OLtre aciò che dice Kiwai "... è falso che i giudici della consulta siano nominati dal governo. Sono nominati dal Presidente della Repubblica, per un quinto, dalla magistratura, per un quinto, dal Parlamento, per un quinto", potremmo chiarire ancor di più la cosa dicendo che gli ultimi presidenti sono stati per lo più legati alla sinistra; che i cinque nonimati dall'ordine gidiziario sono nominati da una magistrarura di sinistra e che quelli restanti sono nominati da un Parlamento in cui la sinistra è sempre forte. Alla maggioranza, quella odierna, restano ben pochi spazi di manovra. Tutto ciò salvo "sordi e ciechi" che sono tali solo perchè non ci vogliono nè sentire nè vedere.
 
     
Vince198
Vince198 il 15/01/11 alle 17:12 via WEB
Vuoi togliere, caro Calipsom, il piacere alla "signora" di autosmentirsi leggendo attentamente quel link??? Come puoi certo immaginare concordo con le altre tue osservazioni. Ciao, Vince
 
     
calipsom1
calipsom1 il 15/01/11 alle 17:23 via WEB
certi tipini per determinate verità hanno il ditino deputato al click sul mouse un po' anchilosato... vanno perciò agevolate :-)
 
     
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 15/01/11 alle 17:53 via WEB
Ottimo lavoro da parte di tutti (a partire da Vince) in questo commento. Il guaio è che chi non vuol comprendere non comprenderà mai. La sentenza della Corte Costituzionale mi lascia personalmente inorridito. Di fatto si consente al giudice di sindacare l'agenda politica del Governo. E quando parlo di giudice mi riferisco anche ad un semplice Giudice di Pace. Lo trovo inammissibile e pericoloso. Si tratta di una sentenza politica e nulla più. Ma questo è il nostro ordinamento e c'è poco da fare: la sentenza fa stato ed ogni discorso diventa aria fritta. Per cui resta soltanto da augurarsi che il Parlamento metta mano quanto prima ad una seria riforma della Costituzione. Rammento agli smemorati tifosi dell'operato della Corte Costituzionale, che la legge istitutiva (se mal non ricordo del 1953) non prevedeva le sentenze interpretative od altro: questo è un potere che la Corte si è sostanzialmente arrogato motu proprio con l'andare del tempo. Certo è che lascia interdetti constatare come, infarcendo le proprie considerazioni di circostanze inventate di sana pianta, taluni vogliano dimostrare l'indimostrabile: la certezza del diritto.
 
   
carmela.merenda
carmela.merenda il 16/01/11 alle 01:09 via WEB
Rispondo a Vince 98 Grazie per la sua precisazione è vero mi sono espressa in modo da non farmi capire anzi da farmi trovare in fragrante. Chiedo scusa ed incasso l’epiteto di ignorante! Sarà inutile spiegare che volevo dire che sono stati nominati per la maggior parte (anzi forse tutti e si confronti le date) sotto l’egida ed il beneplacito dei vari governi Berlusconi: • Berlusconi II dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005 Ed ecco gli eletti: Ugo De Siervo 24 aprile 2002 Parlamento in seduta comune ( 1) (Per molti anni professore ordinario di diritto costituzionale presso l'università degli studi di Firenze, è un ex-componente dell'autorità garante per la protezione dei dati personali.) Paolo Maddalena 17 luglio 2002- Dalla Magistratura Alfio Finocchiaro 7 novembre 2002 Dalla Magistratura funzioni di presidente di sezione della corte di cassazione, organo neutrale della massima giurisdizione, ove le ragioni della legalità e del diritto hanno una netta prevalenza rispetto ad altri fattori. Alfonso Quaranta 16 dicembre 2003 Dalla Magistratura Franco Gallo 14 settembre 2004 Dal Presidente della Repubblica. (Ha ricoperto il ruolo di Ministro delle Finanze nel Governo Ciampi. È membro dell'Accademia dei Lincei. • Berlusconi III dall'aprile 2005 al maggio 2006 Luigi Mazzella 15 giugno 2005 dal Parlamento in seduta comune. E’ stato protagonista di una vicenda, se non altro alquanto, discutibile: nel maggio 2009, secondo quanto riferito in un articolo del settimanale l'Espresso , ha avuto un incontro privato ,nella sua residenza romana con il Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi insieme con Paolo Maria Napolitano (altro giudice della Corte Costituzionale) il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato Carlo Vizzini, prima che la Corte fosse chiamata ad esprimersi sulla costituzionalità del cosiddetto lodo Alfano, che tutti sappiamo a cosa si riferisce. (Immunità per le alte cariche dello Stato per il periodo del loro mandato, ma soprattutto per Berlusconi in quanto indagato) Gaetano Silvestri 22 giugno dal Parlamento in seduta comune (Che guarda caso!!è stato dal novembre 2002 a 2004, Ministro della Funzione Pubblica nel Governo Berlusconi II.) Nel 2010 i giornali hanno pubblicato la notizia che il nome di Gaetano Silvestri sarebbe presente nella "lista di Anemone", ossia l'elenco di 370 persone che avrebbero usufruito di ristrutturazioni edilizie fornite dal'immobiliarista Diego Anemone. (SIC!) Sabino Cassese l 4 novembre 2005 nominato dal Presidente della Repubblica Ciampi. È stato Ministro della funzione pubblica del 50° governo della Repubblica italiana, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi, per un anno dal 1993 al 1994. Tra le cariche pubbliche dal 2000 al 2005 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di Autostrade S.p.A. e del Consiglio Generale delle Assicurazioni Generali, (notoriamente dirette da organi vicino alla sinistra!!) Maria Rita Saulle 4 novembre 2005 nominata dal Presidente della Repubblica Ciampi. Giuseppe Tesauro 4 novembre 2005 nominato dal Presidente della Repubblica Ciampi. Ciampi per la sua opposizione alla maggioranza è diventato di sinistra, e secondo questa logica al di là di Berlusconi TUTTI sono di SINISTRA, lo è diventato anche FINI! Paolo Napolitano 5 luglio 2006 nominato dal Parlamento in seduta comune Chiamato come componente del gabinetto del Vice Presidente del Consiglio dei ministri Gianfranco Fini, a palazzo Chigi all'inizio del I governo Berlusconi, conseguì la nomina a Consigliere,di Stato nel 2003. Ed ecco che l’uomo di sinistra “GIANFRANCO FINI” scegliendo, nel 2003, come Consigliere di Stato Paolo Napolitano è stato lungimirante tanto da portarlo con se quando assunse la carica di ministro degli affari esteri nel novembre 2004, l alla Farnesina. A parte la vicenda che lo vede protagonista insieme con Luigi Mazzella nel fatidico pranzo. • Berlusconi IV dal 7 maggio 2008 ed è in carica dall'8 maggio 2008 Giuseppe Frigo 21 ottobre 2008 nominato dal Parlamento in seduta comune Nella sua carriera di avvocato penalista ha rappresentato tra gli altri SILVIO BERLUSCONI, suo fratello PAOLO e CESARE PREVITI in più processi. E’ notoriamente saputo che BERLUSCONI si faccia rappresentare da giuristi di sinistra, così anche PREVITI ! Alessandro Criscuolo 28 ottobre 2008 eletto dalla magistratura E’ stato eletto alla Corte Costituzionale, con una elezione al primo turno. Ciò fa intuire che ha riscosso la maggioranza dei voti al di la degli schieramenti, seppur politicizzati. Paolo Grossi 17 febbraio 2009 nominato dal Presidente della Repubblica. Bhee! questo Presidente, senza alcun commento sarcastico: è stato “comunista”, e devo dire che lascio agli altri il commento se è di parte in queste sue funzioni, ma (c’è un ma) vi sembra questa la scelta di un “comunista”? A me sembra piuttosto una scelta che non ha nulla da spartire con la sinistra che è notoriamente “laica”e che non certo in virtù di questo, abbia esercitato nei confronti di questo giudice una volontà di rispetto delle sue qualità, visto che è stato giudice, dal 1996 al 2004, su nomina della Conferenza Episcopale Toscana, del Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco. Giorgio Lattanzi 19 novembre 2010 eletto dalla magistratura. Ultimo arrivo in seno alla Consulta. Fra l’altro è stato anche docente alla Luiss fondata da Carli. Da questa disamina si vede bene che i giudici eletti dal Parlamento sono allineati per non dire altro con la maggioranza,. Sono i giudici eletti dai Presidente della Repubblica e sopratutto quelli eletti dalla magistratura che vengono tacciati di essere di sinistra. Solo un unico giudice è stato nominato dall’attuale Presidente, gli altri da Ciampi ( Leggere sopra) Per quelli eletti dalla Magistratura, penso che le correnti pur esistendo all’interno della magistratura,, non sono mai state tali da influenzare un elettorato. A votare sono circa quattrocento magistrati e sarebbe troppo su superficiale pensare che il colore politico sia la sola cosa ad influenzare la loro nomina. Il pensiero che possa essere fatto è solo di chi esercita questa facoltà. Come dire che chi é atto a condizionare le decisioni, pensa che tutti lo facciano. Inoltre è strano che solo otto giudici (De Siervo, Cassese, Criscuolo, Lattanzi, Silvestri, Gallo, Saulle e Tesauro) sarebbero stati favorevoli a bloccare in toto o in parte la legge, ma che gli altri cinque giudici avrebbero voluto votare a favore della legge cara a Berlusconi, ma che alla fine ci sia stata una larga maggioranza che ha accompagnato la decisione della Corte. 12 voti favorevoli e 3 contrari.” E poi tutte quelle dissertazioni sul libro che non conosco,(ma che poter aggiungere un po’di cultura alla mia ignoranza andrò a leggere) è come la scoperta dell’acqua calda! Ma è come dire che il sole non deve riscaldare o splendere perché il troppo acceca o brucia. Se il principio è giusto, non si può dire che non funziona perché la sua applicazione è sbagliata! L’eguaglianza sociale ed economica per la maggioranza della popolazione, è il principio alla base di ogni cultura di sinistra ed è inutile che lo si possa negare, facendo i resoconti, di nazioni che in nome di questo,erano usi ottenerlo perpetrando crimini, sottomissioni incondizionate, silenzi ed omissioni, al pari comunque dei regimi di destra. Per le altre accuse che mi sono state fatte potrei dire che sono le stesse che io potrei fare a chi me le fa: sono le stesse che io potrei fare a chi me le fa: di essere sordi, ciechi e incondizionatamente parziali. Liberatevi dai pregiudizi e vedete le cose senza paraocchi. Gli integralismi non giovano a nessuno! Se si parte da condizioni privilegiate, senza cercare di integrarsi con realtà diverse; se si è ingessati nei privilegi e non si è disposti a concederne qualcuno a chi non ne ha; se si è chiusi nel proprio egoismo e che nemmeno per dover cristiano si ci apre alla generosità se si pensa che i doveri e il rispetto dei valori debbano essere da sola parte: saremo sempre in due campi contrapposti. E… di certo non per questo “nemici”, ma accecati si, da non poter vedere se ci sono cose in comune . Carmela Merenda
 
     
Vince198
Vince198 il 16/01/11 alle 08:56 via WEB
Andando ai numeri, tralasciando le sue considerazioni che hanno un chiaro sapore berlusconofobico, i giudici della corte costituzionale sono nominati per come segue: 5 (cinque) dal parlamento, 5 (cinque) dal Presidente della Repubblica, 3 (tre) dalla Corte di Cassazione, 1 (uno) dal Consiglio di Stato, 1 (uno) dalla Corte dei conti (magistrati anche quest'ultimi). Quanti ha potuto nominarne il premier direttamente - ovvero tramite la sua maggioranza, tutti e quindici per caso? Credo proprio di no, solo e a rotazione , egregia signora, quando spetta al parlamento farlo! Per spiegarmi meglio, il governo non può nominare quelli che spettano alle altre istituzioni dello stato la loro sostituzione a termine mandato. Quelli su cui qualsiasi governo può avere influenza, torno a ripetere, sono solamente 5 (cinque) , il resto è appannaggio di altre Istituzioni.

Infine le consiglio di leggere, per schiarirsi ulteriormente le idee in fatto di magistratura, un altro libro interessante - "L'ultracasta" - di Stefano Livadiotti, giornalista dell'Espresso (quindi tutto meno che berlusconiano) di cui le cito alcuni dati NON inventati ma ricavati proprio da quelli che il Csm ha nel suo archivio:
"Mediamente un magistrato lavora 1.560 ore all'annno, circa 4,2 ore al giorno, quando arriva al vertice della carriera (peraltro programmata, non certo per meriti ) quandagna circa il quintuplo degli italiani "normali".
Non è dato conoscere la composizione degli stipendi dei magistrati (altrimenti ci sarebbe da ridere per un mese di fila per non alterarsi oltre ogni limite della decenza), come aveva richiesto a suo tempo il ministro Brunetta: gli organi competenti in materia (Csm-Anm) si sono rifiutati di dare quei dati. Alla faccia dell'art. 3 della Costituzione, "cara" signora!
Gli esami per entrare in quella carriera sono una farsa: li superano il 99,6 dei candidati.
Il Consiglio superiore della Magistratura ha persino assolto un giudice sorpreso con un minorenne nei bagni di un cinema - alias "fellatio" . Secondo la sentenza, costata allo Stato, cioè a noi tutti, ben 70 (SETTANTA) miliardi di lire , era innocente perchè tre anni prima aveva sbattuto la testa! Ergo reintegrato nel ruolo e con gli arretrati degli emolumenti a lui competenti. In pratica restituito a questo "integgerrimo" l'onore della carica. Nessuna vergogna da parte di coloro che dovrebbero dare l'esempio.. Da vomito!!!
Nel libro, se lo leggerà, troverà altre vicende al limite dell'assurdo e del grottesco.
Un certo Montanelli - che spero non giudicherà male, disse il 24 ottobre del 1998, in una dichiarazione al Corsera:
"Nella giustizia c'è un dieci per cento di autentici eroi pronti a sacrificarle carriera e vita; ma sono senza voce in un coro di gaglioffi che c'è da ringraziare Dio quando sono mossi soltanto da smania di protagonismo".
Questa è la prefazione al libro di cui sopra. Non sarà stato anche Montanelli uno che non capisce una beata .. di giustizia, un berlusconofobico come lui?
Adesso, dulcis in fundo - aggiungo io che, con recentissime dichiarazioni, a quei gaglioffi se n'è aggiunto un altro di gaglioffo, servile e sudditante psicologicamente più che mai a certa magistratura politicizzata (una specie di do ut des), dopo essere stato graziato per sue vicende giudiziarie proprio da certa magistratura romana, quella che in tempi non sospetti venne denominata porto delle nebbie.. La saluto, buona domenica. Vince198
 
     
kiwai
kiwai il 16/01/11 alle 11:57 via WEB
Rispondo anch’io a carmela.merenda, cercando di focalizzare il “problema” al di là della polemica ..
Puntualizzato quali sono i meccanismi di elezione della corte costituzionale e la loro oggettiva “indipendenza” dal governo (salvo affermare che la Costituzione è sbagliata perché di fatto non garantisce quell’indipendenza dei poteri che proclama), il punto essenziale è altro:
(1) può un magistrato [in quanto parte di un “ordine” (non un potere) autonomo e indipendente] sindacare un altro potere autonomo e indipendente?
(2) può un magistrato [in quanto parte di un “ordine” (non un potere) autonomo e indipendente] stravolgere “in via interpretativa” la VOLONTA’ espressa da una legge formulata dal potere legislativo (Parlamento) costituzionalmente autonomo e indipendente?
Io credo di no!
Poiché la stessa Costituzione è una legge, sia pure di rango superiore, espressione di una volontà “legislativa” del Parlamento e come tale modificabile ed emendabile solo dal Parlamento.
Ecco perché è gravissimo l’abuso della magistratura quando, prevaricando i propri poteri, si arroga il diritto di “interpretare” la legge.-
Questo è quanto ha fatto e fa quotidianamente certa magistratura:
quando delega a un magistrato la valutazione sugli impegni del premier o quando stabilisce (con risibile “volteggio logico”) che la prescrizione di un reato si consumi “non dall’omicidio ma dalla data di sepoltura della vittima” ..
non le sfuggirà il sottile quanto pretestuoso riferimento.
 
 
kiwai
kiwai il 15/01/11 alle 11:32 via WEB
Comincio dal fondo del tuo commento e tralascerò le riflessioni socio-politiche che esulano dal tema del post: è falso che i giudici della consulta siano nominati dal governo.
Sono nominati dal Presidente della Repubblica, per un quinto, dalla magistratura, per un quinto, dal Parlamento, per un quinto,
cosa che sulla carta dovrebbe garantire un “imparzialità”(???) il perché non è dato capire, a meno di non voler eccepire il “potere salvifico” del settecentesco palazzo.

Quanto al “dovere” di modificare una legge, dove sia contraria ai principi della Costituzione, non ci sono dubbi.
Altro è “interpretare” la legge
è qui che “casca l’asino” (come direbbe il diversamente laureato) LA LEGGE NON SI INTERPRETA, SI APPLICA.
È questo l’ABUSO fondamentale della magistratura militante.
Abuso teorizzato e propagandato in una infinità di dichiarazioni, libri e documenti dai magistrati sedicenti “democratici”.-
Ma la questione di fondo è proprio “costituzionale”: la Costituzione, tanto – a parole – sacra alla sinistra, prevede la separazione dei poteri e la loro indipendenza ed autonomia reciproca.
La pretesa dei magistrati di “interpretare” la legge – qualsiasi legge – è una violazione lapalissiana della indipendenza e sovranità del potere legislativo del Parlamento.
Alla corte costituzionale (e alla magistratura più in generale) è dato solo un potere di “controllo di legittimità” sulla legge e sulla sua applicazione.
TUTTO IL RESTO E’ GOLPE STRISCIANTE.
 
fucio02
fucio02 il 14/01/11 alle 21:03 via WEB
Ho parlato di questo tema anche nel mio blog http://italiaemondo.blogspot.com. Cordiali saluti.
 
turrianna2009
turrianna2009 il 14/01/11 alle 21:25 via WEB
...il gioco del potere, trarre dal malumore e disaccordo di pensiero del popolo il modo di perseverare nelle loro...
Le critiche sono come l'ossigeno sul fuoco...alzano la fiamma, ma non la spengono...
Si presume che il nord sia tutto "lega" e che quelli del sud...
con questo ragionamento ci diamo la mazza sui piedi da noi, considerando che molti extra(stranieri), nel nord, hanno fatto un bel lavoro per chi aveva bisogno di sedersi...
la sinergia aiuta, fin che saremo dei sbaragliati saremo solo arrabbiati
Avendo letto del malcomune, non mi sono permessa di infierire oltre...ne siamo consapevoli tutti.
 
 
etnego
etnego il 15/01/11 alle 08:55 via WEB
Sempre i soliti i sinistri. Loro sono sempre bravi, belli, onesti, intelligenti, che vincono anche quando perdono! Questa mattina alla radio i delegati FIOM CGIL della FIAT hanno affermato con tono trionfante di aver praticamente vinto il referendum perché hanno raggiunto il 45% dei voti, mentre pensavano di non arruivare al 40.
 
gemini1970
gemini1970 il 15/01/11 alle 09:35 via WEB
La sinistra oggi in Italia non esiste se non nelle parole di alcuni esponenti politici.. Oggi l'unico problea da affrontare è il Berlusconismo senza guardare e mettere in atto la verà alternativa per un ricambio politico ed anche generazionale.... Sostengo da sempre che il parlamento fa le Leggi e le varie istituazioni, compreso la magistratura, le deve applicare.... Ma purtroppo in italia non è cosi poischè ci sono gruppi organizzati che con azioni di impugnazioni di questo o quel provvedimento, ricattano il parlamento a loro piacimento.... La cosa assurda però, e questo credo che la sinistra non l'abbia capito ancora, che oggi la magistratura ha un potere che niente e nessuno lo potra scalfire e credo che un giorno se ne accorgeranno anche loro, quando andranno al potere e verranno sottomessi al volere delle toghe nere... o rosse . quindi niente, speriamo bene e che ci sia la vera riforma della giustizia e che metta fine a questi scontri istituzionali e di prevaricazione verso la politica.... Ciao e buona giornata
 
 
calipsom1
calipsom1 il 15/01/11 alle 11:37 via WEB
solo la sinistra può risolvere il problema della magistratura... perchè è prevalentemente "roba loro". Come dici bene però il problmea è ancor più grave, perchè non solo i magistrati sono per lo più c.o.m.u.n.i.s.t.i. ma sono un potere orami svincolato da ogni forma di controllo da parte della politica, compresa quella di sinistra (che, almeno nelle sue componenti più intelligenti ha ben capito quale sia il pericolo: D'Alema-Wikileaks docet). Detto ciò il pallino è e resta nelle mani della sinistra (come al tempo delle sovversive Br). Ciao
 
manuela.fraboni
manuela.fraboni il 15/01/11 alle 17:50 via WEB
io sono convintissima di una cosa: in italia la politica ha carattere di credo non di guida d una nazione. infatti se guardiamo il corso storico è dal primo dopoguerra che si è messo in campo un modo di potere che va al di là di ogni soluzione dei problemi. la lotta tra destra e sinistra ha il carattere d una guerra civile dialettica. la magistratura è politicizzata quando dovrebbe aver presente che la giustizia deve essere fatta d soluzioni perfette o lì vicino quindi che vadano bene a tutti. il governo è diventato rappresentanza della maggioranza. penso che questo modo di vedere le cose non sia il massimo della demcrazia che se si vuole esprimere in questi termini deve far sempre riferimento a referendum. n altri casi la democrazia significa voto del popolo per eleggere i poteri legittimi. dal potere legittimo sotto la guida della maggioranza esce un governo che deve avere potere che legittima la trafila elettiva. in questo contentesto la magistrutura deve essere indipendente per tenere il controllo su eventual abusi d potere ma sappiamo che le cariche istituzionali politiche hanno l'immunità. quindi la magistrutura nelle corti deve accertare eventuali soprusi non dare direttive di governo. il garantismo può funzionare se fnziona tutta la trafila di potere altrimenti se sballa alla base eleggendo e negando l'elezione o eleggendo alla meno peggio o facendosi eleggere alla meno peggio chiaro è che un paese non può avere equilibrio nè economico nè politico nè di giustizia. la chiave è la moralità del popolo è la consapevolezza del gioco di potere ed è la serietà del ruolo nonchè la volontà di erggere il proprio paese a società civile.
 
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