Creato da SATANA_ANATAS il 23/12/2006

SATANA

Meglio sovrani all'inferno che servi in paradiso.

 

 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da SATANA_ANATAS
 

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IL LICANTROPO NELL'ANTICHITA'

Gli antichi conoscevano la licantropia, o morbo lupino. Nel II secolo d.C., il medico Claudio Galeno la definiva una forma di "melanconia cerebrale" (oggi diremo schizofrenia), per cui gli uomini perdono la loro identità e vanno in giro di notte, solitamente nel mese di febbraio, credendosi lupi e comportandosi come tali. Questa è l'interpretazione scientifica del fenomeno senza l'elemento classico della metamorfosi. Il primo vero lupo mannaro la cui leggenda sia giunta fino a noi è il Re d'Arcadia Licaone, che fu trasformato in lupo come punizione per aver sacrificato suo figlio a Zeus e averne assaggiato la carne. Lo storico greco Pausania scrive che in Arcadia c'erano parecchi cannibali trasformati in lupi: potevano tornare uomini solo a patto di rinunciare alla carne umana per almeno nove anni. Nell'antica Roma, I lupi mannari, come testimonia Petronio nel "Satyricon", erano chiamati versipellis, letteralmente "rovesciapelle": di fuori avevano l'aspetto di uomini normali, ma il pelo cresceva all'interno e per la trasformazione in lupi si rovesciavano come un guanto tra infiniti tormenti. Ancora nel '500 durante I processi ai presunti lupi mannari, I magistrati tagliavano a pezzi gli accusati per cercare dentro di loro il pelo del lupo. Non lo trovavano, ma di solito era troppo tardi per riabilitare I malcapitati, ormai un po'…cadaveri. Lupo mannaro deriva dal latino medioevale lupus hominarius, uomo lupo. Identico significato hanno il termine inglese werewolf (wer è la parola anglosassone che significa uomo e si veda anche il latino vir ed il sanscrito viras), e da wolf lupo. Nel Rigveda "ladro" è un epiteto riferito al lupo; ed inoltre, un tempo, quando si impiccava un ladro, di fianco a lui si impiccava anche un lupo. Questa convergenza di significati va ricollegata al fatto che il lupo è sempre stato il simbolo dei fuggiaschi, dei reietti e degli esiliati; secondo le leggi di Edoardo il Confessore I proscritti dovevano portare una maschera di lupo. Il francese loup-garou non è che una tautologia: deriva infatti da loup garwolf (werewolf) e significa quindi "lupo-uomo". Di recente è stata avanzata l'ipotesi che garou non sia una deformazione di werewolf, ma derivi invece dal celtico garo, crudele; in questo caso il loup garou sarebbe un lupo malvagio; bisogna però notare che in questa seconda ipotesi si perde qualsiasi riferimento alla partecipazione umana nella struttura del mostro, partecipazione che è fondamentale nel mito. L'italiano lupo mannaro discende come si è detto dal medio latino lupus hominarius, in latino classico si chiamava invece versipellis, colui che cambia la pelle. L'aspetto del lupo mannaro nella sua forma umana è più o meno quello che avevano, secondo le testimonianze, I citati Garnier e Grenier: occhi infossati, sopracciglia folte e unite fra di loro, peli anche sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi, con un dito medio eccezionalmente lungo. La loro bestialità traspariva anche nell'aspetto umano e lasciava intravedere la loro vera natura. Nella forma lupesca il lupo mannaro è del tutto diverso da quella creatura pelosa tipo uomo selvaggio cui ci hanno abituato alcuni classici film dell'orrore. Il lupo mannaro sembra un vero lupo, ma è più grosso e dotato di forza e velocità soprannaturali e, sia pur raramente si alza sulle zampe posteriori. Di solito conserva occhi e voce umana e spesso non ha la coda perché si dice, che solo Dio può compiere miracoli e le trasformazioni operate dal demonio per quanto terrificanti, risultano forzatamente incomplete. Queste storie col passare dei secoli sono uscite dalle nebbie della leggenda e si sono diluite nella cultura popolare, non senza aver contaminato nel tragitto la cavalleria medievale e lasciato tracce nei nomi animaleschi dati a mezzi e corpi militari contemporanei. Nel frattempo però lo sciamano e il guerriero-belva sono diventati dei mostri, nel preciso momento in cui è stato deciso che la loro utilità sociale fosse esaurita. La metamorfosi è diventata una malattia, il prescelto è diventato una vittima, o, peggio, un pericolo da eliminare. I "licantropi guerrieri" al loro ritorno a casa non hanno più ritrovato qualcuno che si congratulasse con loro per la battaglia, ma solo argento e roghi. E chissà perché mentre scrivo questo mi sento tanto solidale con quei poveri uomini-lupo, donne-orso, uomini-tigre, il cui entusiasmo li portava ad uscire da sé, ad immedesimarsi in qualcun altro, a cambiare pelle una volta tanto...

 
 
 

Diabàllo e Diàbolos

Post n°24 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da SATANA_ANATAS
 

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Gli spiriti Del Male oggi sono indifferentemente chiamati Dèmoni o Diavoli…ma i due termini non sono sinonimi. La parola Dèmone, d’origine indeuropea, indica un essere semidivino appartenente soprattutto alla sfera dei morti, dotato di certi poteri e comunque sempre pronto a tormentare i vivi. Il termine Diavolo invece proviene dalla fusione di due antiche parole greche; Diàbolos ( Nemico ) e Diabàllo ( Colui che divide in due tramite il male ). In parole semplici il nome Demonio indica una categoria, invece il termine Diavolo è un epiteto negativo, teso ad evitare la parola Demonio, o il nome proprio del Diavolo stesso (ad esempio Mefistofele ). I Diavoli possono essere : divini, semidivini e semiumani. Appartengono alla categoria dei divini gli Angeli Ribelli. Il più famoso di loro è il cherubino Lucifero condannato al buio dell’inferno per aver desiderato di eguagliare Dio. Sono esseri malefici di puro spirito, che talvolta riescono ad invasare uomini e animali. I Diavoli semidivini sono creature generate tra le figlie degli uomini e i figli d’Elohìm ( Angeli Ribelli ). Da vivi erano gli Eroi o i Semidei, mentre da morti sono tuttora diavoli, salvo i soliti raccomandati che sono stati assunti in cielo. Avevano una vita molto lunga…circa 1000 anni! ( stì cazzi ) ma furono tutti distrutti dalla Guerra di Troia e dal Diluvio Universale. Minosse per esempio fu visto da Dante nell’inferno a giudicare i dannati. I diavoli di tipo semiumano sono i Lilim, ossia la progenie che la Prima Diavolessa del Mondo ebbe da altri Diavoli, i quali erono sicuramente Dèmoni di tipo semidivino, in quanto gli Spiriti del Male tendono sempre ad ulteriori degradazioni. La Prima Diavolessa del Mondo fu Lilith. Sembra che per divergenze sessuali ( lo famo strano? ) Lilith lasciò il suo uomo. Sapete chi era? Nientepopodimenoche…Adamo! Avendolo lasciato prima del peccato originale divenne immortale. Adamo si consolò con Eva..e la storia già la sapete. Sembra che la nostra Lilith raggiunse i diavoli presso il mar rosso, ed essendo una gran ninfomane cominciò a dargli di brutta maniera partorendo più di cento creature il giorno. I neonati erano proprio loro..i Lilim.

 
 
 

Streghe

Post n°23 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da SATANA_ANATAS
 

immagineFra le più antiche testimonianze di streghe a Milano appaiono gli atti del processo a Sibilla Zanni e Pierina Bugatis, condannate alla pena capitale nel 1390 e arse in piazza S. Eustorgio.
Le sventurate furono accusate di aver partecipato a dei sabba che si tenevano nella zona di Porta Romana, dove in quel tempo si trovava una foresta in cui nessuno osava inoltrarsi.
La tradizione racconta che in Via Laghetto 2, abitasse una strega che comandava le streghe della congrega del Verziere.
L’esecuzione più famosa che la storia ricorda fu quella di Caterina dei Medici, questo in particolare per l’importanza e la notorietà dell’accusatore.
L'accusatore infatti altri non era che il Senatore Alvisio Melzi; che un giorno si ammalò di una malattia sconosciuta.
Convincendosi di essere stato vittima di un maleficio procuratogli dalla sua serva Caterina dei Medici.
In realtà a farglielo credere era stato il Capitano Vaccallo, indispettito contro la donna che un tempo aveva rifiutato le sue avances.
Caterina dei Medici fu quindi arrestata ed interrogata, logorata dalle torture, confessò di essere colpevole dei più gravi delitti e di aver venduto la sua anima al demonio, di conseguenza fu condannata al rogo.
Il martirio si svolse in Piazza Vetra dove normalmente si bruciavano le streghe e, per l'occasione, venne addirittura costruito un palco per l’esecuzione. Così fu descritto il rogo di Caterina in una pubblicazione del tempo: "1617 adì 4 marzo. Giustizia fatta sulla Vetra: fu abbrugiata una Cattarina de Medici, p. strega, la quale aveva malefiziato il Senatore Melzi et fu fatta una baltresca sopra la casotta: fu strangolata su la detta baltresca all’atto che ogn’uno poteva vedere et prima fu menata sopra un carro et tenagliata; questa fu la prima volta che si facesse baltresca".


 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 31 Dicembre 2006 da SATANA_ANATAS
 
Tag: Satana.

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Nella tradizione orale cristiana ricorre uno schema narrativo incentrato sull'inganno perpetrato ai danni del Demonio.Vi è,insito in  queste storie,il compiacimento per essere riusciti a strutturare la potenza del Diavolo evitando tuttavia di divenire suoi servitori.L'inganno,altrimenti considerato un atto riprovevole,in questo caso è ritenta un'arma  legittima poichè il Demonio non viene riconosciuta la dignità di avversario:Egli è un nemico totale,è ritenuto l'ipostazzione del male assoluto e per tale motivo ogni mezzo,lecito o illecito,diviene potenziale risorsa per una battaglia che si caratterizza per i suoi richiami escatologici.L'inganno ha anche altre funzioni:permette di ridicolizzare la figura del Demonio esorcizzandone cosi la paura e conferisce maggiore risalto al suo artefice.Qeste storie sono probabilmente dei tentativi di rassicurare i credenti circa la salvezza eterna e sconfitta delle forze del male e per questo hanno un indubbio valore didascalico.

 
 
 

La Voisin

Post n°15 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da SATANA_ANATAS
 

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Parliamo di messa nera.Il termine messa nera era anticamente usato per indicare le messe da requiem per i defunti e non aveva connotazioni sataniche.Lo stravolgimento del suo significato in termini "satanichi"si ebbe verso la metà del 1600 grazie alla più famosa strega di Parigi:Catherine Monvoision detta La Voisin.La Voisin fu anch'essa coinvolta nello"scandalo dei veleni"che investi la corte di Versaillies e alcuni nomi illustri della nobiltà.Tutto ebbe inizio con la condanna a morte per decapitazione della Marchesa di Brinvilliers,Marie Madeleine,già famosa a corte  per la sua relazione con l'alchimista e mago Jean-Baptista Gaudin de Sainte-Coix.La donna creava e utilzava veleni sperimentandoli presso l'ospedale per i poveri: che erano ricoverati,infatti,le facevano da cavie umane per i suoi esperimenti.Dopo la sua morte vi furono numerosissime denunce per presunte pratiche demoniache ed avvelenamenti;ciò costrinse il re Sole ad impartire l'ordine al ministro Colbert di far sorvegliare le fattucchiere venditrici di polveri,filtri ed incantesimi,che a quei tempi abbondavano nella capitale francese. A quel tempo una delle più celebri era La Voisin ,abile fattuchiera, cartomante,nota procuratrice di aborti. Con il suo amante,L'indovino Adam Lecouret,La voisin distillava anch'ella veleni.Inizalmente le clienti della Voisin erano donne del popolo ma sucessivamente la sua casa inizio ad essere frequentata anche da nodildonne sia per aborti che per veleni per uccidere le rivali.Una delle più famose clienti della Voisin fu certamente Athènais,marchesa di Montespan,favorita del Re.I particolari di tali contatti vennero alla luce nel 1678,dopo  l'arresto dell'indovina da parte di Nicholas de La Reynie,luogotenente generale della polizia del re.Dalle indagini emerse che la marchesa non soltanto chiese pozioni d'amore da somministrare al Re,ma commissionò persino messe nere.Si sa che la Voisin officiò tali riti e la marchesa vi partecipo attivamente e che negli stessi riti furono compiuti sacrifici umani(precisamente di bambini).Al termine delle indagini di de La Reynie,ben 216 persone vennero arrestate:ad alcune di esse fu comminata la condanna all'esilio,ad altre il carcerea vita,a molte di loro -fra cui La Voisin-fu inflitta la pena capitale.

 
 
 
 

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