Dal 1 febbraio al 14 febbraio!!!!
Itacarè....non saprei come descrivere questa meraviglia di villaggio...ci sono arrivato in autobus da Porto Seguro....naturalmente dopo l’ennesima notte di viaggio. Il percorso è stato davvero dei più belli, le zone interne dello stato di Bahia sono anche quelle più forti dal punto di vista avventuriero. Ogni paesello che attraverso è per me un film da assaporare in ogni scena, osservo la gente per strada, nei bar, attorno all’autobus, cerco di immaginare la loro vita, il loro pensiero, le loro aspettative, vedo la miseria in tanti occhi e la famosa allegria sudamericana a volte non è proprio evidente. Questi paesini e città sono davvero assopiti nel loro quotidiano, a volte la gente ha un passo talmente “bradiposo” che ho quasi la sensazione che non debbano correre come pazzi per vivere e non sono certo che questa sia una scelta ma un valore assoluto della brasilianità di Bahia. Qui la razza è di colore, niente a che vedere con Floripa, sembra un’altra nazione e comincio a capire la difficoltà di questo immenso paese ad essere governato con successo ed etica morale.
Quando vedo dal finestrino un gruppo di persone sedute sotto la veranda di un chiosco, è come vedere i leoni nella savana mentre riposano...ti sembrano pigri ma sei consapevole che se si muovono sono molto più forti di noi come razza e come grinta. Però la vita per loro è dura e difficile quindi perchè correre se non c’è altro da raggiungere? Qui nell’interior da Bahia è un mondo assopito nella ricerca del proprio ruolo e se ciò non esistesse beh...la magia e la cultura fanno il resto e mantengono un ordine apparentemente invisibile ai miei occhi ma esiste anche qui.
Arrivato ad Itacarè cerco subito la posada dove alloggiano gli amici trevigiani e faccio amicizia con il gestore. La posada è piccola ma ben tenuta...qualcosa mi dice che c’è un tocco di italianità e infatti il Beto il gestore mi dice in un misto di portoghese e veneto che lui è nato nel 52 a Sao paulo e i suoi genitori vi erano arrivati nel 51 scappando dalle alluvioni del Po dello stesso ann che avevano devastato la mia provincia. E’ bastato mostrargli due foto di casa mia perchè si immaginasse quella terra polesana da cui proviene il suo sangue ed è sbocciata subito un’amicizia molto interessante. Mi sono talmente affezionato che volevo prendere in gestione con lui la pizzeria a fianco alla posada ma poi il costo e lo stato di degrado del locale mi hanno fatto desistire.
Comunque questa splendida località è da vedere ma è proprio uno di quei posti dove la gente ti dice..:” se ti è piaciuto ...non lo dire a nessuno”. Stile hippie ma senza hippie, cileni, israeliani (e chi lo sapeva che sti israeliani amano il sud america ...li trovi ovunque ma farci amicizia è davvero strano..l’unico conosciuto era un solitario perchè gli altri fanno gruppo tra loro e nella mia piccola esperienza sono anche antipatici e poco aperti anzi...per tanti che ho conosciuto avvertivo atteggiamenti di superiorità e egoismo...ma sono ragazzi moderni, in gamba, lontano da casa...come me a volte devono difendersi e così ci siamo osservati a distanza.
Dopo aver passato una settimana di bagordi e festicciole con gli amici trevigiani, decido di accompagnare i miei compagni di merende a Salvador de Bahia. Non so perchè mi venga questa idea malsana, forse perchè ho voglia di muovermi come sempre dopo al massimo 6 giorni in un posto, devo vederne un’altro. Come faccio a stare fermo in un continente dove tutto ma proprio tutto mi affascina e mi attira come “al slam par un gat”??? beh...a parte le espressioni dialettali una parola mi rimane in mente tramandata dai trevigiani...”te si un sporco”. Comunque Se andate ad Itacarè vi consiglio la posada “Itaoca” non ne rimanete delusi.
Ma il peggio è stato Salvador de Bahia, infatti siamo rimasti solo un giorno perchè gli amici ripartivano la notte in aereo e lo abbiamo passato in spiaggia alla Barra. E’ la spiaggia degli italiani (e non solo) in ferie che cercano donne da rimorchiare e a parte questo era il miglior mare di Salvador nonostante fosse in centro. La notte sono rimasto con 3 amiche conosciute a cena con gli amici e mi hanno portato nel più grande troiaio (ma con musica dal vivo bellissima) di Salvador...la Casquinha de Siri. Consiglio a tutti di evitarlo...solo napoletani e romani tutti che parlano in dialetto e si passano le povere brasiliane che per fortuna spesso ne derubano tanti e ne scippano alri e così si prendono la rivincita su questi sfigati che in Italia fanno gli operai e all’estero con la maglietta di D&G fanno gli iindustriali. Ho fatto fatica ad uscire ...hanno incastrato anche me...volevano che pagassi per gente che non avevo nemmeno visto in faccia solo perchè si erano avvicinati al tavolo dove conversavo con le amiche (amiche “un par di palle”..mercenarie ovvio...) ma con me che uscivo dall’albergo la sera con 5 EUR in tasca c’era poco da spolpare quindi alla fine o mi menavano o capivano che dovevano cambiare bersaglio...per fortuna un cameriere mi ha fatto uscire dalla porta laterale mentre i buttafuori mi cercavano. All’uscita ho maledetto Salvador, la Casquinha, le donne mercenarie e gli italiani puttanieri. Il mattino seguente decido subito di ripartire...da Slavador me ne vado al Morro de Sao Paulo..il posto dove sono stato due anni prima per una settimana “mordi e fuggi”. Mica ne ero convinto ma ho conosciuto alcune persone e poi...mi aspettano le cilene e i cileni perchè erano rimasti ad Itacarè e dobbiamo riunirci per continuare assieme a vivere Bahia. Quindi parto. Ma rimango al Morro una settimana a casa di Nirvana e Carlos (lui vende i biglietti nella stradina principale del Morro ..è un grande...) prima con cileni e israeliani e poi da solo con la famiglia di Carlos al completo. Le Cilene mi vengono a prendere perchè le accompagno nelle spiagge più desolate e io con piacere non mi sottraggo. Sono fantastiche, molto carine e casiniste...con loro abbiamo anche festeggiato l’addio al celibato di Karen la guapa e devo dire che è stato bello assumere la parte dello "stallone italiano" (beh...italiano di sicuro e stallone per gioco..!!) che doveva far ballare e divertire la festeggiata. Notte interminabile in cui abbiamo monopolizzato la seconda praia (al morro ve ne sono 3 principali e poi le altre si chiamano “do encanto”).
Poi però ci si deve salutare, loro tornano a casa, lavorano alla Borsa di Santiago del Chile, sono tutte di origine Ebrea che ancora domina la finanza in mezzo sud america e quindi non fanno le matte in giro come me per mesi (se ne sono spariti quasi due però pure loro)...hhahaha!!! Le adoro e le lascio con rammarico...mi invitano in Chile ma cosa posso farci...mica posso ricominciare un’altro viaggio...no dai sarebbe troppo. Decido di rimanere due giorni in più al Morro e come al solito di cacciarmi nei guai ogni notte in giro per le praias.
Io stanotte (due giorni dopo per chi legge) la passo in pullman perche´dopo varie vicissitudini e´meglio che me ne vado dal Morro de Sao Paulo in fretta (e soprattutto furia) prima che si risvegli il mondo notturno con il quale ho avuto diversi problemini. Visto che oggi partono le amiche Cilene, rimango solo ed ho gia´sperimentato che alcuni individui con cui sono entrato in contatto non mi fanno passare tranquillo quando li incontro. ....ergo...visto che su quest’isola non esiste la
polizia e´meglio che parto anche io. Naturalmente il posto è molto tranquillo ma vi pare che io non trovassi anche qui il marciume ? ebbene si...In realtà me ne vado anche perchè qui al Morro e´cambiato tutto in maniera, a mio avviso, peggiore. molto piu´turismo, charter dal Chile dall’Argentina e da Israele e cosi arrivano dalla citta´ogni sorta di mercanti del vizio per approfittare della questione. La musica alle feste e´solo e sempre techno e non suonano piu´il folclore brasiliano, quello che poi ti fa conoscere gente piu´rilassata e piu´ insomma...."bahiana"!!! Per non dire poi dei Cileni e Israeliani di eta´ media 20 anni presi con le bombe a ritmo di house punch punch punch!!! Pero´ prima di andarmene mi visito bene gli ottimi paesini dal’altra parte dell’isola come Gamboa (dove risiedono i brasiliani che lavorano nel turismo al Morro) Boipeba e Garapua´....li ancora si trova il bahiano doc che ti racconta del sole e del mare senza guardare quanto e come puo´ guadagnarci qualcosa con te.
Beh....dáltronde lasciamo per il prossimo viaggio posti meravigliosi come Boipeba, Barra Grande, Camamu e Taipu da Fora (lasciamo ma non de tutto...vedasi più avanti il ritorno a bahia). Qui il paradiso e´dovunque. Consiglio questi posti a chiunque, anche e soprattutto in coppia o in viaggio
di nozze, ...credetemi le Maldive sono di plastica confronto a qui!!!! Ma non il Morro de Sao
Paulo...chiaro...dipende sempre da cosa cercate....puo´ anche essere un posto ottimo...gia´mi
capite!!!!
Adesso vado verso nord, nello stato di Alagoas considerato uno dei piu´poveri economicamente ma con le piu´grandi ricchezze marine del paese. Si trovano qui 2 delle 5 migliori spiagge del Brasile (Praia do Frances e Maragogi) e li vado proprio per rimanere gli ultimi 20 giorni circa mentre mi avvicino a Recife per il volo di ritorno che sarà a fine febbraio. Intanto in mezzo cé´ ancora da
passare il Carnevale e probabilmente lo passero´a Maceio´o a Porto de Galinhas....piccolo ma autentico e spero almeno piu´sicuro di quello di Salvador e dintorni. Quindi, traghetto (il Morro è una penisola-isola vicino alla costa ma a 2 ore di motoscafo da Salvador), poi taxi, poi autobus e poi finalmente la Rodoviaria di Salvador che ormai mi sembr ail garage di casa, conosco ogni angolo e ci passerò un’altro pomeriggio in attesa dell’autobus per Maceiò e un viaggio notturno di altre 18 ore.
Inviato da: jorke88
il 20/01/2015 alle 10:07
Inviato da: d.sopranncenessuno
il 28/04/2014 alle 13:15
Inviato da: no_schema
il 24/09/2007 alle 14:21
Inviato da: misterxb
il 21/09/2007 alle 23:37
Inviato da: LaPinha
il 03/09/2007 alle 14:15